V stazione |
« Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo » ( Mc 15,21 ).
La mano amica che solleva
Per caso, passa Simone di Cirene.
Ma diventa un incontro decisivo nella sua vita.
Tornava dai campi.
Uomo di fatica e di vigore.
Per questo è stato costretto a portare la croce di Gesù, condannato a una morte infame ( cfr Fil 2,8 ).
Ma da casuale, quell'incontro si trasformerà in una sequela decisiva e vitale dietro a Gesù, portando ogni giorno la sua croce, rinnegando se stesso ( cfr Mt 16,24-25 ).
Simone, infatti, è ricordato da Marco come il padre di due cristiani conosciuti nella comunità di Roma: Alessandro e Rufo.
Un padre che ha di certo impresso nel cuore dei figli la forza della croce di Gesù.
Perché la vita, se te la tieni troppo stretta, ammuffisce e si secca.
Ma se la offri, fiorisce e si fa spiga di grano, per te e per tutta la comunità!
Qui sta la vera guarigione dal nostro egoismo, sempre in agguato.
La relazione con gli altri ci risana e genera una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere, aggrappandosi all'amore di Dio.
Solo aprendo il cuore all'amore divino, sono spinto a cercare la felicità degli altri nei tanti gesti del volontariato: una notte in ospedale, un prestito senza interessi, una lacrima asciugata in famiglia, la gratuità sincera, l'impegno lungimirante del bene comune, la condivisione del pane e del lavoro, vincendo ogni forma di gelosia e di invidia.
É Gesù stesso che ce lo ricorda: « Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me! » ( Mt 25,40 ).
Signore Gesù, nell'amico Cireneo vibra il cuore della tua Chiesa, che si fa tetto di amore per quanti hanno sete di te.
L'aiuto fraterno è la chiave per varcare, insieme, la porta della Vita.
Non permettere che il nostro egoismo ci faccia passare oltre, ma aiutaci a versare l'olio della consolazione sulle altrui ferite, per farci leali compagni di strada, senza fughe e senza mai stancarci di scegliere la fraternità.
Amen.