II stazione

Gesù abbraccia la sua croce

« Annoverato tra gli empi »

Dal Vangelo secondo Marco ( Mc 15,20 )

Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifìggerlo.

Sentimenti e pensieri di Gesù

Mi circondano i soldati del governatore.

Per loro, non sono più una persona, ma una cosa.

Su di me vogliono giocare, prendermi in giro.

Perciò mi vestono da re.

È pronta anche una corona, ma di spine.

Mi percuotono in testa con una canna.

Mi sputano addosso.

Mi conducono fuori ( cfr Mc 15,16-20 ).

Riecheggiano in me parole drammatiche del profeta Isaia sul Servo del Signore.

Si dice che non ha apparenza di bellezza; è disprezzato; è l'uomo dei dolori; è come un agnello condotto al macello; viene eliminato dalla terra dei viventi; è percosso a morte.

Quel Servo sono io, per svelare la grandezza dell'amore di Dio per l'uomo ( cfr Is 53,2-8 ).

La nostra risonanza

Tu, o Gesù, sei stato dunque « annoverato tra gli empi ( Is 53,12; cfr Lc 22,37 ).

Nella prima generazione cristiana, proprio perché parlavano pubblicamente di te, Pietro e Giovanni, Paolo e Sila varcarono la soglia del carcere ( cfr At 5,17-33; At 16,16-24 ).

Così è avvenuto molte volte lungo i secoli.

Pure in questi giorni vi sono uomini e donne che vengono imprigionati, condannati o addirittura trucidati solo perché credenti o impegnati in favore della giustizia e della pace.

Essi non si vergognano della tua croce.

Sono per noi mirabili esempi da imitare.

Preghiamo con le parole di un martire Shahbaz Bhatti

La mattina del 2 marzo 2011, il pakistano Shahbaz Bhatti.

Ministro per le minoranze, è stato ucciso da un gruppo di uomini armati.

Nel suo testamento spirituale egli ha scritto: « Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo.

E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico.

Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo.

Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita ».

Alla luce di questa testimonianza, preghiamo:

Signore Gesù, sostieni interiormente i perseguitati.

Si diffonda nel mondo il diritto fondamentale alla libertà religiosa.

Ti ringraziamo per tutti coloro che come « angeli », offrono segni meravigliosi del tuo Regno che viene.