II stazione

Gesù è caricato della croce

Dal Vangelo secondo Marco 15,20

Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

La paura ha emesso la sentenza, ma non può svelarsi e si nasconde dietro gli atteggiamenti del mondo: scherno, umiliazione, violenza e derisione.

Ora Gesù è rivestito delle sue vesti, della sua sola umanità, dolorosa e sanguinante, senza più alcuna « porpora », ne alcun segno della sua divinità.

E come tale Pilalo lo presenta: « Ecce homo! » ( Gv 19,5 ).

Questa è la condizione di chiunque si mette alla sequela di Cristo.

Il cristiano non cerca l'applauso del mondo o il consenso delle piazze.

Il cristiano non adula e non dice menzogne per conquistare il potere.

Il cristiano accetta lo scherno e le umiliazioni che derivano dall'amore della verità.

« Che cos'è la verità? » ( Gv 18,38 ), aveva chiesto Pilato a Gesù.

Questa è la domanda di ogni tempo.

È la domanda di oggi.

Ecco la verità; la verità del Figlio dell'uomo predetto dai Profeti ( cfr Is 52,13 - 53,12 ), un volto umano sfiguralo che svela la fedella di Dio.

Troppo spesso, invece, andiamo in cerca di una verità a buon mercato, che faccia comodo alla nostra vita, che risponda alle nostre insicurezze o che addirittura soddisfi i nostri più bassi interessi.

In questo modo, finiamo per accontentarci di verità parziali e apparenti, lasciandoci ingannare dai "profeti di sventura che annunciano sempre il peggio" ( San Giovanni XXIII ) o da abili pifferai che anestetizzano il nostro cuore con musiche suadenti che ci allontanano dall'amore di Cristo.

Il Verbo di Dio si è fatto uomo, è venuto a raccontarci la verità tutta intera, su Dio e sull'uomo.

Dio è colui che prende la croce sulle sue spalle ( cfr Gv 19,17 ) e s'incammina lungo la via del dono misericordioso di sé.

E l'uomo che si realizza nella verità è colui che lo segue in quel medesimo cammino.

Signore Gesù, donaci di contemplarti nella teofania della croce, il punto più alto della tua rivelazione, e di riconoscere nello splendore misterioso del tuo volto anche i tratti del nostro volto.