VII stazione |
V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
Dopo essersi fatti beffe di Gesù, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. ( Mc 15,20 )
Una mattina come tante mia moglie è svenuta due volte.
La corsa in ospedale e la scoperta di una malattia che nella sua testa già stava insinuando il veleno.
L'operazione, la riabilitazione, le cure …; e oggi una quotidianità completamente nuova per tutti noi.
Il Signore ci parla attraverso accadimenti che non sempre comprendiamo e ci conduce per mano verso lo sviluppo della parte migliore di noi.
Aveva un ruolo, una posizione, una "veste", e si è ritrovata completamente diversa.
Nuda, indifesa, crocifissa.
E io con lei.
Attraverso questa malattia, su questa croce, siamo diventati il pilastro sul quale i figli sanno di potersi appoggiare.
Prima non era così.
Potrei quasi dire che oggi, con i suoi occhi penetranti nel loro glabro dolore, è pienamente madre e moglie.
Senza orpelli, nell'essenzialità di una vita più difficile e nuova.
Essere bloccati, inchiodati da un pensiero martellante costringe soprattutto me, che ero così cocciutamente orgoglioso, a scoprire nelle altre famiglie il meraviglioso dono che sono:
chi prova a farti ridere,
chi ti aiuta in cucina,
chi ti accompagna i figli a catechismo,
chi ti ascolta,
chi ti capisce con uno sguardo,
chi pur avendo situazioni altrettanto se non più complicate si preoccupa costantemente per te.
Signore Gesù, che non hai cercato onori mondani.
R/. Dona nobis pacem.
Tu che ti sei fatto carico dei pesi di tutti i mortali.
R/. Dona nobis pacem.
Tu che hai abbracciato il pesante legno della croce.
R/. Dona nobis pacem.
Signore Gesù, che hai mutato il patibolo di morte in sorgente inesauribile di vita, ascolta le nostre invocazioni: concedi ai figli di avere cura dei genitori, custodendoli con gratitudine, e a tutti noi di imparare da Te la gioia di amare e donarsi generosamente.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R/. Amen.
Pro peccatis suæ gentis
vidit Iesum in tormentis,
et flagellis subditum.