Elementi costitutivi dei Sacramenti
Gli elementi costitutivi di un sacramento sono tre:
- la materia
- la forma
- il ministro, che abbia intenzione di fare ciò che fa la Chiesa.
La materia del sacramento è l'elemento sensibile che si richiede per farlo:
un oggetto materiale o un atto esteriore.
Si divide in materia remota e prossima.
La materia remota è la cosa o l'atto sensibile in sé.
La materia prossima è la sua applicazione o uso.
Così, per esempio, l'acqua in sé è la materia remota del Battesimo;
l'abluzione, ossia lo scorrere dell'acqua sul capo del battezzando in forma e simbolo di lavanda, è la materia prossima.
La forma del sacramento sono le parole che il ministro deve pronunciare nell'atto stesso di applicare la materia.
Nel Battesimo, ad esempio, la forma sono le parole:
"Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito Santo".
Il ministro del sacramento è la persona capace che lo fa o conferisce in nome e per autorità di Gesù Cristo.
È Gesù, infatti, il vero operatore della grazia nei Sacramenti.
L'uomo è solo uno strumento, il ministro delegato, secondario:
il ministro vero e principale è sempre Cristo.
È Gesù, dunque, che propriamente battezza, conferisce la Cresima, assolve e perdona i peccati, consacra i suoi ministri, benedice le unioni, poiché Egli solo è nella Chiesa il vero ed eterno Sacerdote.
Il soggetto è la persona che riceve il sacramento.
Le condizioni di carattere generale sono le seguenti:
Per la validità: lo stato di vita, il carattere battesimale e l'intenzione, almeno virtuale, di ricevere il Sacramento.
1. Lo stato di vita è una condizione generale per tutti i Sacramenti.
Se la morte è dubbia, il Sacramento si amministra sotto condizione.
2. Il carattere battesimale è la condizione necessaria per ricevere tutti gli altri Sacramenti.
Si richiede, peraltro, il Battesimo di acqua che solo conferisce il carattere:
senza di esso non è possibile neppure la recezione della SS. Eucarestia, che, nel caso, sarebbe una recezione puramente materiale.
Il Battesimo è la "ianua sacramentorum".
3. L'intenzione, almeno virtuale, è una condizione richiesta negli adulti;
nei bambini, relativamente al Battesimo, alla Cresima e all'Eucarestia, non si richiede alcuna intenzione.
Essi, incapaci di intendere perché piccoli, ricevono questi sacramenti nella fede della Chiesa.
Quanto al Battesimo e all'Unzione degli infermi, che si amministra anche agli infermi che hanno perduto l'uso dei sensi o della ragione, basta l'intenzione abituale.
Per la liceità:
1. Nei Sacramenti dei morti (Battesimo degli adulti e Confessione), si richiede almeno il dolore imperfetto o di attrizione;
2. Nei Sacramenti dei vivi, lo stato di grazia.
I SACRAMENTI DEI VIVI VANNO RICEVUTI IN GRAZIA DI DIO
I sacramenti dei vivi vanno ricevuti in grazia di Dio; chi, pur sapendo di non essere in grazia di Dio, riceve questi Sacramenti commette peccato gravissimo di sacrilegio, perché riceve indegnamente una cosa sacra.
Il sacrilegio più orribile, che contiene una malizia demoniaca, è quello eucaristico!
Per un maggior frutto dei sacramenti, si richiede nel soggetto le dovute disposizioni di fede, di pietà e di fervore.
È pur vero che i sacramenti conferiscono la grazia per virtù propria, ossia per i meriti di nostro Signore Gesù Cristo, e non per i meriti personali del ministro o del soggetto, ma è anche vero che la misura di grazia conferita è per sé in proporzione con le dovute disposizioni del soggetto, il quale può perfino rendere inoperante il sacramento, ponendo ostacolo all'infusione della grazia.