La Palestina
La Palestina è la terra che Dio ha promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe.
Il nome non indica la terra degli Ebrei, ma la terra dei Filistei: Paleset = Filistea.
Nella Bibbia è chiamata Canaan, cioè terra dei Cananei, che i Greci chiamavano Fenicia. Più tardi il nome Palestina ha soppiantato quello di Canaan e di Fenicia.
a est il Giordano
a ovest il Mediterraneo
a nord Dan, sotto il monte Ermon
a sud Bersabea ai confini con il deserto del Negeb
Da nord a sud la Palestina è lunga 250 Km, da est a ovest è larga 150 Km.
Da nord a sud dal fiume Giordano che finisce nel Mar Morto a 392 mt sotto il livello del mare.
È quasi tutta montuosa.
Dal Mediterraneo il suolo si alza fino ad un'altezza di 800 mt a Gerusalemme, di 700-900 nella Samaria, di 1000 mt nella Giudea ad Hebron.
- stagione invernale o delle piogge, inizia a novembre
- stagione estima molto secca, inizia a maggio.
Quando gli Israeliti entrarono in Palestina, questa era abitata dai Cananei, popolazioni varie di razza semitica, chiamati anche Amorei.
I figli d'Israele non sempre li cacciarono: spesso vissero a loro fianco, assorbendone la civiltà, ma opponendo una costante resistenza alla loro religione naturalistica e alla loro organizzazione sociale.
Al nord gli Israeliti vissero in buon vicinato con i fenici.
A nord-est essi trovarono dapprima piccoli regni amorrei che, a partire dal IX sec., furono sostituiti dai temibili Aramei di Damasco.
A est del Giordano si trovavano gli Ammoniti (il cui nome è stato conservato nell'attuale città di Amman) e, a sud del fiume Arnon, i Moabiti.
Più a sud ancora, sotto il Mar Morto, gli Edomiti erano più o meno sparsi in zone montuose e desertiche.
I Filistei, arrivati in Palestina dal mare all'incirca nello stesso tempo in cui gli Israeliti vi entravano dal deserto, occupavano la pianura costiera da Gaza fino a Giaffa (o Joppe).
Anticamente questa regione non fu mai interamente occupata solo dagli Ebrei.
Ciò avvenne solo con l'immigrazione sionista nel nostro secolo.
I nomi di tutti questi popoli confinanti ritornano continuamente nella Bibbia, sia nei racconti storici che nelle invettive dei profeti.
Ma gli Israeliti ebbero a che fare anche con i gran di imperi dell'antichità.
A partire dal IX secolo, gli Assiri estesero il lo impero, fino all'Egitto.
Il colosso assiro crollò nel 612 a.C., per essere subito sostituito dal nuovo impero dei Babilonesi, quasi altrettanto esteso.
Nei secoli seguenti, a partire dal 539 a.C., furono i Persiani a dominare tutto l'oriente.
Ma poi altri invasori vennero dalla parte del Mar Mediterraneo.
Alessandro Magno, re della Macedonia, vinse il re di Persia nel 333 a.C.
Così iniziò il dominio dei Greci.
Ad Alessandro Magno succedettero alcune dinastie macedoni, che governarono la Siria e l'Egitto.
Infine l'impero dei Romani fu stabilito in Palestina da Pompeo nel 63 a.C.
Ebrei: deriva da EBER, antenato di Abramo.
Israeliti: deriva da ISRAELE, secondo nome di Giacobbe, Figlio di Isacco, Figlio di Abramo.
Giudei: deriva da GIUDA, quarto figlio di Israele.
Nome usato dai romani al tempo di Gesù.
Secondo la Bibbia il nome Ebrei proviene da un antenato di Abramo chiamato Eber.
Ciò significa che nel sistema orientale tale nome si applica non solo al popolo discendente da Abramo, Isacco e Giacobbe, ma anche a vari altri popoli affini.
Così gli Edoniti, discendenti di Esaù, gli Ammoniti e Moabiti, discendenti di Lot, potevano essere chiamati ebrei.
Effettivamente la Bibbia mostra che questo nome era usato soprattutto parlando con gli stranieri, essendo il temine più largamente conosciuto.
Il nome più appropriato del popolo eletto è Israele.
Era il secondo nome del patriarca Giacobbe, trasmesso poi dai suoi discendenti, i figli d'Israele, divisi in dodici tribù.
A volte il nome di Israele si trova unito o contrapposto a quello di Giuda: in questo caso i due nomi rappresentano due tronconi abbastanza distinti all'interno del popolo eletto: Israele indica le tribù del centro-nord, mentre la tribù di Giuda occupava il sud della Palestina.
La tribù di giuda restò quasi sola dopo le catastrofi dell'VIII e del VI secolo a.C.. e proveniva da essa la maggior parte della popolazione che nei secoli seguenti concorse alla ricostruzione.
Da allora si cominciò a designare questo popolo come la gente di giuda o Giudei.
Questo nome, abituale presso i Persiani, i greci e i Romani, è passato poi nelle nostre lingue.
Nell'uso italiano corrente si chiamano Israeliti le persone di religione giudaica (qualunque sia la loro nazionalità).
Si dà il nome di Israeliani ai cittadini dello stato di Israele (qualunque sia la loro religione o la loro origine etnica).
Si chiamano Ebrei tutte le persone di discendenza israelitica (qualunque sia la loro religione e nazionalità).
C'è l'abitudine di chiamare Palestinesi gli Arabi di Palestina, musulmani o cristiani, sia che abitino il loro paese, sia che ne siano fuggiti durante le guerre che si sono sviluppate laggiù dal 1948 in poi.
La Palestina è il ponte tra l'Asia e l'Africa, il corridoio obbligatorio che permetteva il passaggio dall'una all'altra delle più grandi civiltà dell'Antico Oriente, la civiltà della Mesopotamia (Babilonesi e Assiri) e la civiltà dell'Egitto.
Infatti il passaggio è limitato dal margine dei deserti.
Ad est della Palestina il deserto Siro-Arabico, con un'immensa curva, impedisce il passaggio diretto verso la pianura di Babilonia.
Anche la "strada regia", che dalla regione di Damasco, attraverso Amman e le terre ad est del Mar Morto aggiungeva il golfo di Akaba, non poteva facilmente comunicare con l'Egitto a causa delle aride seppe della penisola del Sinai.
Si deve riconoscere in questo fatto un disegno della Provvidenza.
Il luogo scelto da Dio per attuare la sua Rivelazione e la storia della salvezza, era al punto di confluenza delle grandi civiltà del Medio Oriente e si stendeva in faccia al Mediterraneo, da cui provennero gli ultimi due grandi imperi: quello macedone (con Alessandro Magno) e quello romano.
Così al tempo fissato da Dio, la sua Parola poté raggiungere contemporaneamente l'Oriente, l'Egitto e l'Europa.