Maestro buono

15-10-2006

Don Mauro Agreste ( Giornata ritiro gruppi )

Indice

1) Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel Regno di Dio
2) Entrare nel Regno di Dio significa operare una scelta, uscire da un altro regno: il regno dell'io
3) Il Signore guardò quel giovane che non voleva uscire dal cerchio delle sue certezze
4) Restare nel cerchio delle proprie certezze significa essere arroccati nelle nostre ricchezze. Quello non è il Regno di Dio, è il nostro regno
5) In troppi casi le persone non si domandano neanche se sia il caso di verificare se la nostra anima sia nel Regno di Dio oppure sia ancora rinchiusa nel castello
6) Il Regno di Dio vuol dire che Dio viene a guidare la tua esistenza, a riempirla a dare il significato; ti comunica il suo progetto
7) Come è difficile entrare nel Regno di Dio perché? Non tutti sono disposti a perdere la signoria che hanno su se stessi
8) Se veramente vuoi la vita eterna esci da te stesso, fidati di Dio, mettiti nelle sue mani, fai in modo di non sentirti mai autosufficiente
9) Il Regno di Dio è cambiare mentalità; non è più l'uomo al centro di tutto, ma è Lui che è la sorgente che ti dà tutto
10) Dove la natura umana si ferma a causa della paura, giunge la potenza di Dio che si chiama la Grazia
11) Non più schiavo della paura, neppure schiavo di te stesso, tu sei reso figlio.
12) Se sei uscito dalle tue certezze hai abbracciato le Sue certezze, le Sue convinzioni, il Suo progetto, hai ricevuto amore, la Sua forza, la salvezza, la guarigione, dunque cammini già nel Regno di Dio
13) Se noi con cuore sincero invochiamo il Suo Spirito, ci insegna la strada del regno, opera dentro di noi quel cambiamento totale

Dal Vangelo secondo Marco 10,17-22

In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e gettandosi in ginocchio davanti a Lui gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?" …

Omelia

1) Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel Regno di Dio

Gesù volgendo lo sguardo attorno disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel Regno di Dio" Gesù riprese: "Figlioli com'è difficile entrare nel Regno di Dio, è più facile ecc… ecc…"

Ma allora entrare nel Regno di Dio significa essere poveri?

Perché il giovane ricco gli dice: "E allora cosa devo fare?" - "Vendi tutto quello che hai e seguimi."

Non pare che sia proprio così perché alla fine del Vangelo dice che chi lo segue non sta nella povertà; riceve cento volte tanto nelle cose che gli abbisognano, anche le persecuzioni di cui non abbiamo bisogno ma che sono una conseguenza normale per tutti coloro che seguono una verità scomoda, e poi la vita eterna.

Però il Signore lascia tutti attoniti perché dice: "Com'è difficile entrare nel Regno di Dio".

2) Entrare nel Regno di Dio significa operare una scelta, uscire da un altro regno: il regno dell'io

Perché entrare nel Regno di Dio significa operare una scelta.

Entrare nel Suo regno significa uscire da un altro regno: il regno dell'io.

Se tu vuoi entrare nel regno di Dio, devi uscire dal regno dell'io.

E questo non vale solo per il giovane ricco, vale per tutti. Perché la ricchezza non è costituta semplicemente dai beni economici.

Possiamo fare di qualunque cosa, che tocchi la nostra vita, una ricchezza insana; un qualche cosa da cui dipende la nostra vita, la nostra esistenza.

3) Il Signore guardò quel giovane che non voleva uscire dal cerchio delle sue certezze

Il Signore guardò quel giovane e ne scoprì la freschezza e l'entusiasmo.

Ma questo giovane abbassò gli occhi e se ne andò triste, perché?

Perché non voleva uscire dal cerchio delle sue certezze.
Diversi anni fa, quando io ero bambino, c'era un canto degli anni '70 molto in voga: "Esci dal cerchio delle tue certezze e va oltre i confini del sole…" ve lo ricordate?

Era un canto che si faceva nelle chiese, molto aderente a quella che era la mentalità di quel periodo, ne voglio cogliere solo questo messaggio: finché tu stai nel cerchio delle tue certezze, nel tuo dominio, tu sei arroccato nel tuo castello.

E mentre il castello, all'epoca del Medioevo era un centro vitale, un centro di protezione da cui si usciva per coltivare i campi e anche per conquistare; il castello rischia di diventare, come nostro dominio, non più la dimora ma la tomba.

4) Restare nel cerchio delle proprie certezze significa essere arroccati nelle nostre ricchezze. Quello non è il Regno di Dio, è il nostro regno

Restare nel cerchio delle proprie certezze significa essere arroccati nelle nostre ricchezze.

Quello non è il Regno di Dio è il nostro regno; è il regno dove noi ci sentiamo al sicuro, dove noi dominiamo la nostra vita e le nostre situazioni. Il giovane ricco si è arroccato nel suo castello, nel suo dominio, ha avuto paura di uscire dal cerchio delle sue certezze e ne rimane imprigionato; rimane prigioniero di se stesso.

Se guardiamo bene sembra quasi un titolo di un romanzo: prigioniero del passato, di tutto quello che è riuscito a costruirsi con fatica.

Come quel famoso personaggio dell'altra parabola di Gesù che dice: "Oh, abbiamo fatto un grande raccolto.

Distruggiamo i granai, ne facciamo di più grandi, e poi anima mia datti alla pazza gioia."

E Gesù dice: "Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua anima.

A cosa servirà all'uomo conquistare il mondo intero se poi perde la sua anima?".

C'è d'interessante che questo giovane invece ha un desiderio di scoprire il vero senso della vita, va da Gesù e gli dice: "Cosa devo fare per avere la vita eterna?"

Ancora non mi è capitato di incontrare delle persone che dicano: cosa devo fare per la salvezza della mia anima?

5) In troppi casi le persone non si domandano neanche se sia il caso di verificare se la nostra anima sia nel Regno di Dio oppure sia ancora rinchiusa nel castello

In troppi casi le persone sono così sicure che non si domandano neanche se sia il caso di verificare se la nostra anima sia nel Regno di Dio, oppure sia ancora rinchiusa nel castello.

Il Regno di Dio certo che è il Paradiso, lo sappiamo tutti che il Regno di Dio è il Paradiso, ma perché è il Paradiso?

Ce lo diceva anche Dante, perché tutti quelli che sono in Paradiso hanno un cuor solo e un'anima sola con Dio, sono una cosa sola con Dio; il sogno di Dio è anche il loro sogno; quello che Dio desidera è la stessa cosa che desiderano le anime che sono già in Paradiso; i progetti di Dio coincidono con i progetti di tutti quelli che sono in Paradiso.

C'è una comunione perfetta perché dice Gesù: "Dio è tutto in tutti."

Allora se questo è il Regno di Dio, dice Gesù: "Conoscere e amare te e colui che tu hai mandato"

6) Il Regno di Dio vuol dire che Dio viene a guidare la tua esistenza, a riempirla a dare il significato; ti comunica il suo progetto

Il Regno di Dio vuol dire che Dio viene a guidare la tua esistenza, a riempirla, a permearla, a dare il significato, ti comunica il suo progetto, ti da una visione sulla storia dove tu vedi dove sei collocato in questa storia in cui Dio è l'artefice principale.

È certo il Regno di Dio è un'esperienza che fanno tutti quelli che hanno deciso di uscire dal castello, dalla propria prigione, dal cerchio delle proprie certezze.

Tutti quelli che hanno deciso di non essere più nel regno dell'io, quindi non sono più loro che comandano, ma hanno deciso liberamente di far sì che sia Dio a comandare loro.

Dio con la sua luce, la sua sapienza, con la sua guida, con la sua rivelazione, con il magistero della Chiesa ecc… a guidare la tua vita.

7) Come è difficile entrare nel Regno di Dio perché? Non tutti sono disposti a perdere la signoria che hanno su se stessi

Come è difficile entrare nel Regno di Dio, perché? Perché tutti a parole dicono: Uh Regno di Dio, Regno di Dio, Regno di Dio.

Ma per dire Regno di Dio vuol dire che tu devi uscire dal tuo regno.

E non tutti sono disposti a perdere la signoria che hanno su se stessi, siete d' accordo con me?

Probabilmente è un'esperienza che anche noi facciamo, non so se quotidianamente ma probabilmente spesso, tutte le volte che il Signore ti invita a compiere un cambiamento, un salto di fede, è quello il momento in cui tu sei chiamato a dire: "Va bene mi rinchiudo nel mio castello, nella mia fortezza?

Oppure esco e amplio il terreno di Dio? Mi fido delle mie capacità, delle mie esperienze, della mia sapienza, della mia competenza, oppure mi fido dell'amore di Dio?".

"Signore tutte queste regole costituiscono già le mie certezze.

Ho sempre praticato questi comandamenti - dice il giovane ricco - fanno parte del cerchio delle mie certezze."

E Gesù gli dice: "bene sono proprio contento", glielo dice con gli occhi.

8) Se veramente vuoi la vita eterna esci da te stesso, fidati di Dio, mettiti nelle sue mani, fai in modo di non sentirti mai autosufficiente

Ma continua: bene adesso se veramente vuoi la vita eterna ti insegno la strada: esci da te stesso, fidati di Dio, mettiti nelle sue mani, fai in modo che tu non possa mai avere la tentazione di dire: posso farcela da solo.

Fai in modo di non sentirti mai autosufficiente, perché ricordati l'autosufficienza è ciò che ha rovinato l'uomo.

Quando qualcuno gli disse sarai come Dio, l'uomo ci credette; questo senso di autosufficienza ha rovinato l'umanità.

E questa tentazione si perpetua di generazione in generazione, sempre ci sarà quella voce cavernosa e tenebrosa che viene a dirti: "ma tu puoi farcela da solo, non hai bisogno di Dio, non hai bisogno di umiliare te stesso per riconoscere che Dio solo è il Signore, non hai bisogno di camminare nel Regno di Dio, regna tu e dai anche un po' di spazio a Lui, ma basta che Lui non abbia la corona in testa.

La corona ce la devi avere sempre tu."

Invece il Regno di Dio significa: Signore eccoti lo scettro del comando, eccoti il trono di gloria, un trono di lodi, eccoti la corona della salvezza, la corona dell'autorità, la corona della verità.

Tu solo sei la Verità, Tu solo hai ogni potere, a Te solo è dovuta ogni lode e ogni gloria.

9) Il Regno di Dio è cambiare mentalità; non è più l'uomo al centro di tutto, ma è Lui che è la sorgente che ti dà tutto

Il Regno di Dio è cambiare mentalità; non è più l'uomo al centro di tutto, non sei più tu con i tuoi bisogni al centro di tutto, ma è Lui, che è la sorgente, che ti dà tutto.

E perché si possano realizzare delle cose straordinarie nella nostra vita è necessario che lasciamo questo spazio a Lui. Perché se non lo lasciamo a Lui e lo teniamo a noi, il più che riusciamo a realizzare è uno steccato, un fossato per proteggere il nostro tetro maniero.

Il nostro castello nel quale pensiamo di stare tanto bene e che invece finisce per essere la nostra prigione.

Chi mai si potrà dunque salvare? È impossibile, così talmente difficile entrare nel Regno di Dio?

Se tutto ciò dipendesse solamente dagli uomini si potrebbe dire: è impossibile.

Ma Gesù dice: per gli uomini è impossibile, ma per Dio no, perché per Dio nulla è impossibile.

10) Dove la natura umana si ferma a causa della paura, giunge la potenza di Dio che si chiama la Grazia.

Dove la natura umana si ferma a causa della paura, giunge la potenza di Dio che si chiama la Grazia.

Nella lettera ai Romani San Paolo ci dirà questo: "voi non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per ricadere nella paura, ma uno spirito di figli adottivi per mezzo del quale gridiamo Abbà, Padre."

Dunque la paura che ti impedisce di uscire dal cerchio delle tue certezze ed entrare nel Regno di Dio, uscire dal tuo regno ed entrare nel Suo.

Uscire dalla tua mentalità, dal tuo modo di ragionare e quindi di agire, e cominciare a entrare nel Suo modo di ragionare, nel Suo modo di vedere le cose, nel Suo modo di agire, umanamente sembra impossibile, ma lo spirito di adozione, che Gesù Cristo ti ha donato, ti rende figlio non più schiavo.

11) Non più schiavo della paura, neppure schiavo di te stesso, tu sei reso figlio.

Non più schiavo della paura, neppure schiavo di te stesso, paura del tuo limite, della tua debolezza, tu sei libero perché per la potenza dello spirito tu sei reso figlio.

Ecco perché secondo gli uomini potrebbe essere una cosa impossibile fidarsi di Dio, ma non secondo Dio, perché se l'uomo riceve lo spirito di Dio diventa una cosa sola con Lui, e non è più troppo difficile camminare nel Suo regno.

Allora camminare nel Suo Regno è evidente che è una ovvietà che ti produca il Paradiso.

12) Se sei uscito dalle tue certezze hai abbracciato le Sue certezze, le Sue convinzioni, il Suo progetto, hai ricevuto amore, la Sua forza, la salvezza, la guarigione, dunque cammini già nel Regno di Dio

È evidente che per avere la vita eterna se sei uscito dalle tue certezze, dalle tue convinzioni, e hai abbracciato le Sue certezze, le Sue convinzioni, il Suo progetto, il Suo sogno, hai ricevuto anche il Suo amore, la Sua forza, la salvezza, la guarigione, la liberazione; dunque cammini già nel Regno di Dio, la conseguenza ovvia è che arriverai al Paradiso.

Ma se tu non ti metti nel Suo sogno, nel Suo modo di ragionare, nel Suo Regno, te lo puoi scordare di arrivare in Paradiso.

Mica perché Dio ti castiga e ti dice: via da me. Mica questo, no!

Perché se tu metti sulla strada per Ceresole, te lo puoi scordare di arrivare a Torino.

Se tu devi andare da una parte e prendi la strada giusta è normale che tu ci arrivi, sì o no? È normale.

Ma se tu non prendi la strada giusta, avendo l'illusione di fare la cosa giusta, se tu non ti metti nel Regno di Dio, cioè continui a regnare tu, continua a regnare la mentalità di questo mondo, continua a regnare il modo di fare, di pensare, di agire della nostra epoca e allora te lo puoi scordare di arrivare al Regno di Dio.

Signore tu dici: come è difficile entrare nel Regno di Dio.

13) Se noi con cuore sincero invochiamo il Suo Spirito, ci insegna la strada del regno, opera dentro di noi quel cambiamento totale

Ma se noi con cuore sincero invochiamo il tuo Spirito, Lui viene a portare dentro di noi la verità tutta intera e quindi ci insegna la strada del regno, opera dentro di noi quel cambiamento totale che ci fa ragionare come Gesù, pensare come Gesù, avere i sentimenti di Gesù, agire come Gesù.

Lo spirito di Dio viene a portarci la vita di Gesù, la vita nuova; perché Gesù sulla croce ha ucciso la vita vecchia e risorgendo ci ha dato la vita nuova.

E questo è il regno nel quale ci vuoi introdurre.

Donaci dunque Padre la saggezza di invocare il dono dello spirito perché venga in noi a operare quel cambiamento che ci darà il coraggio di uscire dal cerchio delle nostre certezze, per incontrare il Tuo sguardo luminoso di Padre nel Tuo regno, nel nostro regno, a casa nostra.

Sia lodato Gesù Cristo.