Evoluzionismo si, evulozionismo no
11-11-2006
1) In genesi troviamo due racconti della creazione
2) Tutto esiste perché dio ha voluto che esistesse
3) Tutto quanto esiste è avvenuto per una esplicita volontà di Dio
4) Il momento supremo dell'esercizio dell'autorità e della potenza di Dio si esprime nella creazione dell'uomo
5) Quello che troviamo per secondo come racconto biblico
6) La teoria darwiniana sull'evoluzionismo è solo una teoria
7) Evoluzione significa adattamento dell'individuo alla situazione di vita di quel tempo
8) Dio prende quello che c'era già e lo trasforma nell'interno
9) Per il credente è fondante l'azione diretta da parte di dio all'inizio della creazione
10) L'animale è vivente, ma la parola vivente che cosa comporta?
11) La dignità dell'essere umano ha le sue radici nella sopranatura
12) Credere che l'essere umano sia creato da Dio è un principio fondamentale
13) La teoria dell'evoluzione non è niente di più che una teoria
14) La creazione parte dal cuore e dalla mente di Dio
15) L'essere umano è limitato, ma non è finito
Evoluzionismo si, o evoluzionismo no: il dato della Scrittura.
In Genesi troviamo due racconti della creazione, naturalmente sappiamo che il racconto della creazione è per intenderci una forma di parabola, cioè una semplificazione che noi siamo in grado di intuire non su quanto è accaduto, ma sul significato che ha tutto ciò che esiste.
Questo vuol dire che l'intento della Scrittura non è quello di dirci che cosa è avvenuto, ma perché è avvenuto e come mai è avvenuto.
Allora il primo significato è: tutto esiste, perché Dio ha voluto che esistesse, questo significa che tutto ciò che fa parte della natura materiale ha impresso dentro di sé una legge, che è la legge mediante la quale ogni cosa continua a essere se stessa, quindi tanto per semplificare, per capirci: Dio ha impresso la legge sul funzionamento degli atomi, che ci fossero delle forze che interagissero e si combinassero tra di loro e dessero origine a tutti gli elementi che esistono in natura.
Però gli atomi non si sono creati da soli, quindi li ha creati Dio, con un principio efficiente che li fa esistere così come essi sono, si aggregano tra di loro e danno origine a tutto ciò che è materiale.
Ci sono, dicevo, due racconti della creazione in Genesi, il primo che è il più lungo ci racconta: In principio Dio disse sia la luce e la luce fu, ecc. una visione molto descrittiva sulla creazione del mondo e la creazione dell'uomo; qual è l'insegnamento spirituale che cogliamo da tutto questo?
Che tutto quanto esiste non è avvenuto per caso, ma per una esplicita volontà di Dio.
Come sia avvenuto non è che mi interessi così tanto, perché mi interessa molto di più sapere che ogni cosa che esiste è stata voluta, progettata, desiderata e per la quale Dio ha detto voglio che esista, che poi sia avvenuto in un modo o in un altro non è che ci interessi più di tanto, e che per quello che si riferisce alla creazione dell'uomo, Dio si esprime in una maniera completamente diversa da come si è espresso per la creazione di qualunque altro essere vivente.
Per tutti gli altri giorni della creazione la Scrittura dice: Dio disse e quella cosa avvenne.
Per quanto si riferisce all'uomo Dio disse facciamo, che è più di un plurale maiestatico, è l'indicazione che c'è l'interazione dell'intera Trinità, beninteso in un tempo, quello sacerdotale e regale, quando questo secondo testo fu scritto, in un tempo in cui non si immaginava neanche lontanamente che Dio fosse uno in tre persone.
Allora mentre in quel tempo esprimere facciamo l'uomo a nostra immagina e somiglianza, per lo scrittore sacro rappresentava la esplicitazione dell'estrema maestà di Dio nel creare l'uomo, cioè a dire, il momento supremo dell'esercizio dell'autorità e della potenza di Dio si esprime nella creazione dell'uomo.
In realtà c'è questa visione spirituale, teologica, ma c'è anche l'anticipazione di questa azione combinata delle tre persone della Trinità.
In realtà tutti i dati della Scrittura molte volte sin dall'Antico Testamento, non solo nella lettera ai 1 Ts 1,5-23, Dio si esprimerà nei confronti delle potenzialità dell'uomo sempre indicando nell'uomo una triplice dimensione: amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutte le forze; ciò che poi san Paolo, di formazione molto profonda per quello che riguardava l'insegnamento biblico, ma anche con un'apertura mentale alla filosofia greca del tempo, molti anni dopo scrivendo ai Tessalonicesi, specifica: tutto quello che è vostro spirito, anima e corpo ed esprime sempre una tri-unità della persona umana, un essere solo in tre dimensioni, spirito, anima e corpo.
Ora questa tridimensionalità della persona umana era già presente in un tempo in cui non si immaginava neanche che Dio fosse uno solo in tre persone e qui abbiamo già un annuncio prima della rivelazione esplicita di quello che è la persona umana.
C'è poi quello che troviamo per secondo come racconto biblico, che in realtà è stato il primo ad essere scritto, più sintetico, meno articolato, più descrittivo, che ci presenta Dio nell'immagine di un artista che plasma l'essere umano prendendo la polvere del suolo e la impasta con la sua saliva.
Quindi non c'è solo ciò che era già stato creato, c'è qualche cosa che viene direttamente dall'interno di Dio, ne plasma l'uomo, ma quello non è un essere vivente fin quando Dio non gli soffia il suo alito, la ruah Javhè che è il soffio di Dio, l'alito di Dio, lo stesso termine che verrà usato più avanti per indicare lo Spirito di Dio.
Ora la rivelazione non ha nessuna intenzione di dirci evoluzione si, o evoluzione no, tuttavia ci sono alcune cose che vale la pena di puntualizzare.
La teoria darwiniana sull'evoluzionismo non è niente di più che una teoria e non è una legge, quindi chi dicesse che le teorie darwiniane sono leggi sbaglia di un errore scientifico che non è surrogato da nessuna legge è semplicemente una teoria.
Quindi come teoria ha semplicemente il valore probatorio di una teoria: ipotesi e possibilità di soluzione.
La legge invece no; la legge di gravità ha delle ipotesi, degli esperimenti e delle verifiche che sono sempre uguali a se stesse.
Ma la teoria dell'evoluzione non è sempre uguale a se stessa anche perché se la teoria dell'evoluzione fosse uguale a se stessa, tutti gli esseri viventi che erano presenti nell'antichità preistorica non sarebbero più presenti oggi.
Allora ditemi come mai esistono le testuggini, i coccodrilli, le scimmie?
Perché se fosse la "legge" dell'evoluzione allora è evidente che tutti gli esseri viventi si sarebbero evoluti da animaletti unicellulari ad anfibi, a rettili, a mammiferi.
Ma poiché esistono gli animaletti unicellulari, gli anfibi, i rettili e i mammiferi allora vuol dire che la teoria dell'evoluzione, resta una teoria e non è una legge.
Persino Darwin aveva chiaro che la teoria dell'evoluzione non parla di cambiamento di stato, ma parla di adattamento alle necessità e alle condizioni atmosferiche ecc. del periodo, quindi si tratta di adattamenti e perfino la teoria dell'evoluzione non parla di un salto nella natura, ma semplicemente di un adattamento.
L'evoluzione non fa passare da una specie a un'altra, l'evoluzione significa adattamento dell'individuo alla situazione di vita di quel tempo.
State tranquilli che se tornassimo in un periodo di ristrettezze di cibo, di riscaldamento ecc- ecc. ritorneremo a essere piccoli di statura.
In Turchia c'è la famosa città sotterranea nella valle delle fate dove si rifugiavano le persone contro le incursioni dei pirati.
L'organismo di queste persone si era adattato alla mancanza di sole, le ossa non si sviluppavano e quindi quelle persone adulte rimanevano piccole.
Nella Scrittura si dice che c'è la legge del divenire, che tutto cambia, però tutto rimane se stesso, vedi Qoelet: vanità delle vanità, ogni cosa è vanità.
Ora nella Genesi si dice che Dio prende la polvere del suolo, beninteso questo è solo una teoria quella che vi sto dicendo, non è surrogata da nessun pronunciamento esplicito da parte del Magistero su come deve essere inteso, e dunque Dio prendendo la polvere prende qualcosa che c'è già, ma che ha creato Lui, poi Lui direttamente, Lui non altri, non forze della natura, plasma e quindi gli da la forma che vuole Lui.
Che prima non aveva, con un intervento diretto di Dio che prende quello che c'era già e lo cambia, lo trasforma e non solo lo trasforma dall'esterno, ma lo trasforma nell'interno, perché fosse stato trasformato solo dall'esterno, quello non sarebbe stato un essere vivente, ma semplicemente un essere che vive, come gli animali o le piante, ma non un essere vivente.
Intanto dal punto di vista esteriore, corpo e mente, c'è un intervento diretto da parte di Dio e al termine della trasformazione esteriore soffiò nelle narici di questo uomo lo Spirito di Dio e quello divenne un essere vivente.
Dunque l'essere umano non è frutto di una legge incontrastata e incontrastabile che si chiama legge dell'evoluzione, perché la legge dell'evoluzione non esiste, esiste la teoria dell'evoluzione.
Mentre per il credente è fondante l'azione diretta da parte di Dio sulla natura affinché cominciasse a esistere un essere vivente non un essere che respira, come dice il salmo 150: ogni essere che respira dia lode al Signore.
Dell'essere umano vi dice: ogni essere vivente lodi il Signore e c'è se permettete un salto qualitativo straordinario come quello che c'è tra il finito e l'infinito, salto di qualità che non si può misurare.
Quindi non è giusto dire l'uomo deriva dalla scimmia, non è completamente sbagliato dire che il corpo dell'uomo assomiglia a quello della scimmia, se no spiegatemi perché le scimmie esistono?
Perché se la teoria dell'evoluzione fosse una legge allora non esisterebbero più le scimmie.
Perché se si devono evolvere e la legge dell'evoluzione le porta a essere esseri umani, come mai nella nostra epoca da migliaia di anni esiste l'uomo e continuano a esistere le scimmie?
Allora quelle non si sono evolute?
Non sarà sufficiente questo per determinare il fatto che per la creazione dell'uomo c'è l'intervento diretto da parte di Dio, diretto per quello che si riferisce sia alla parte materiale, perché così dice la Scrittura, sia soprattutto la parte spirituale, che lo rende immagine e somiglianza, unico e irripetibile.
Quindi attenzione l'evoluzionismo non è qualche cosa che va direttamente contro la dottrina cattolica, bisogna però saper che l'evoluzionismo è una teoria non è una legge.
Uno scienziato onesto riconosce questo, uno scienziato con pregiudizi vorrà invece perpetrare in tutti i modi e far credere che l'evoluzionismo sia una legge.
Tutti gli esperimenti e tutti i ritrovamenti non fanno altro che dare qualche interpretazione che non è sempre univoca; in molte occasioni i vari ritrovamenti dei reperti archeologici producono grandi problemi perché non si sa in quale epoca situarli.
Domanda: l'animale è vivente, ma la parola vivente che cosa comporta?
L'animale usufruisce di un dono che è quello della vita, l'essere umano usufruisce di un dono che è quello dell'esistere.
Dio dice di se stesso: "Io sono colui che sono".
Quando crea l'uomo è come se gli dicesse: tu sei ciò che io sono; gli dà l'esistenza.
Essere vivente significa uno che possiede, come facente parte della propria essenza, della possibilità della vita, della realtà della vita.
Dio la possiede in modo assoluto, infatti Egli è l'eterno, l'uomo la possiede in maniera donata, infatti l'uomo è infinito.
Vivente vuol dire che possiede la vita, tant'è vero che il corpo si ferma, ma la mente e lo Spirito continueranno a esistere, come individui unici e irripetibili.
L'essenza della persona umana non è la ragione, perché se no un down allora non è una essere umano?
Può essere il criterio per individuare la persona umana la capacità della scatola cranica?
Se è questo, allora è lecito abortire, perché tanto fino a un certo momento non ci sono i neuroni che danno origine al cervello e quindi alla spina dorsale e a tutto quello che produce la reattività, il ragionamento, quindi secondo questa teoria se l'essere umano è la sua capacità di intendere e di volere, allora possiamo benissimo sfruttare e hanno ragione i laicisti quando parlano che è giusto e lecito fecondare gli ovuli per avere le cellule staminali embrionali.
Stiamo attenti, perché la dignità dell'essere umano ha le sue radici non nella natura, ma nella sopranatura.
L'origine dell'essere umano non sta nella natura, perché per quanto si riferisce all'esistenza dell'essere umano c'è l'intervento diretto di Dio.
Ora che Dio prenda un particolare tipo di primate e ci agisca Lui sopra significa che quello prima non c'era e adesso c'è; non c'è stata una trasformazione perché Dio l'ha cambiato, non è più quello di prima, anzi quello che c'è adesso non c'era prima.
Quindi c'è l'intervento diretto, non c'è il frutto di una legge matematica che è al di sopra dell'intervento di Dio e che produca necessariamente l'esistenza dell'essere umano, per questi c'è l'intervento diretto che fa fare il salto dallo stato primaziale allo stato umano.
La natura non fa i salti, la teoria dell'evoluzione è solo una teoria non è stata determinata da nessuno che un anfibio sia diventato un rettile o un mammifero, perché esistono ancora degli animali che sono sia anfibi che rettili.
Domanda: a uno scienziato bisognerebbe chiedere se crede all'onnipotenza di Dio, perché se crede che è onnipotente non può dire che l'evoluzione ecc. ecc., tutto è possibile.
Si però è anche vero che nella cultura anticristiana e antirivelazione fa di tutto per smontare quelli che sono gli atti di fede.
Ora credere che l'essere umano sia creato da Dio è un principio fondamentale, se io comincio a minare la credenza del fatto che l'essere umano abbia una dignità che gli deriva semplicemente da Dio e io riesco a creare una mentalità di questo genere è evidente che io dell'essere umano poi posso fare qualunque cosa, perché da Dio riceve solo l'anima.
Come la concezione neoplatonica secondo cui l'anima è prigioniera del corpo e quindi io del corpo posso fare qualunque cosa, dimenticando quello che è scritto nella lettera agli Efesini in cui si dice: il Signore è per il corpo e il corpo è per il Signore, dunque non è per l'impudicizia.
E non è che uno possa dire io pecco con il corpo, però questo non mi lede l'anima, perché il corpo è la stessa cosa di tutta la persona, il corpo è la persona, la mente è la persona, lo spirito è la persona.
Se ho questo oggetto tridimensionale, è questo oggetto proprio perché è tridimensionale; se tolgo una dimensione a questo registratore che cosa accade?
Non è più un registratore, potrei dire è la fotografia di un registratore, perché ha solo più due dimensioni, l'altezza e la lunghezza, non ha la profondità.
Non è più quell'oggetto, me lo rappresenta ma non lo è.
Così se alla persona umana tolgo una dimensione, non riconosco che lo spirito fa parte essenziale, non è stato aggiunto dopo … ma ci rendiamo conto?
Quindi attenzione, il Signore interviene direttamente nella creazione dell'uomo.
Qualsiasi scienziato onesto riconosce che la teoria dell'evoluzione non è niente di più che una teoria e lo scienziato onesto sa che egli non ha elementi per parlare di ciò che c'era prima di tutto quello che vediamo, perché per un principio di non contraddizione la verità scientifica è una verità che si basa sulla possibilità di misurare.
Ora lo scienziato onesto non dirà mai che prima del Big bang c'era qualcosa, perché per il principio di improcedibilità all'infinito non puoi procedere all'indietro all'infinito, perché devi arrivare a un tempo in cui tutto ciò che esiste ha avuto origine.
E tutto ciò che esiste non può trovare l'origine di se stesso in se stesso, perché diversamente sarebbe Dio.
Dunque la creazione non ci parla di come è avvenuto, ma da chi è partita; il Big bang non ci parla di chi l'ha fatta partire ci parla di come è avvenuto.
Sono due campi che hanno un punto in comune che è quello in cui le cose che si vedono e si toccano hanno cominciato a formarsi.
Ma la creazione parte dal cuore e dalla mente di Dio, il Big bang è già l'azione della creazione ed è solo da quel momento in poi che la razionalità e l'intelligenza umana può misurare ciò che essa può conoscere, perché di tutto ciò che la natura umana con la razionalità può accostare mediante la sua capacità intellettiva, può scoprirne le leggi; scoprendone le leggi può contemplare la grandezza di chi ha inventato queste leggi, ma non può dire la creazione.
Gli scienziati parlano della formazione dell'universo non parlano della creazione dell'universo; della creazione dell'universo parlano i teologi, parla la Scrittura, parla il Magistero della Chiesa, parla tutto ciò che è in ordine alla fede.
Tuttavia la fede non può essere negata, perché tutto ciò che esiste, esiste.
Quindi se tu lo vedi vuol dire che ha cominciato ad esistere; il fatto stesso che esista l'universo è un grido per dire: come ho fatto a esistere se non c'è qualcuno che mi ha fatto esistere? A meno che io non sia Dio.
Certo che se tutto ciò che esiste fosse Dio, sarebbe un Dio ben crudele, perché limitativo, perché la morte porrebbe termine all'esistenza di ogni essere individuale, quindi come può essere un Dio di amore un Dio che ti toglie l'esistenza?
Quindi vedi che il Dio materiale è un Dio che esprime nel suo stesso esistere una negazione di se stesso, mentre se l'amore, il desiderio dell'eternità, il desiderio dell'infinito fanno parte del genere umano e noi sappiamo che l'amore, l'infinito non fanno parte di questa creazione, domanda: da dove mi vengono?
Può nascere nella mente di una persona un'idea che non esista?
Stiamo molto attenti, perché è facile nei luoghi comuni di carattere laicista, cadere nel materialismo e rivestirlo, riverniciarlo di cristianesimo in base a un esercizio della razionalità che non tiene conto di tanti aspetti che fanno parte della rivelazione anche semplicemente della logica.
E la logica ci fa intuire che l'essere umano è limitato, ma non è finito, perché le sue stesse aspirazioni sono per noi una prova di qualche cosa che lo trascende, allora o diciamo che l'essere umano è un immanentale cioè che fa parte solo della natura materiale oppure accettiamo ciò che dice la rivelazione che l'uomo è tempio di Dio, quindi è trascendentale e per questa ragione è destinato alla gloria è destinato a vivere per sempre con il Signore.
Quindi ha una apertura, la trascendenza, all'infinito, all'eternità che un gatto non ha; quindi c'è un'essenza diversa nell'essere umano dal punto di vista semplicemente naturale?
Si. Perché la creazione ci parla dell'essere umano voluto da Dio, progettato da Lui, realizzato da Lui secondo un progetto: facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza, non per caso, come viene viene.