Il Catechista porta Gesù alle altre persone
27 - 9 - 2003
1) Una profezia per ciascuno di noi
2) Gerusalemme, sostituiamolo col mio nome. Dio si rivolge a me
3) Il Signore prende le misure, ha un progetto per me
4) Sarò priva di mura e di difese
5) Togli ogni paura che ti limita
6) Città aperta: le moltitudini passeranno attraverso te
7) Io ti farò da muro di fuoco e sarò una gloria in mezzo di te
8) Chiamati ad intuire la confidenza di Dio
9) Gioia per tutti quelli che l'hanno fatta propria
10) Solo tu puoi far sì che la concretezza diventi realtà
11) Abiterò dentro di te e tu mi porterai in giro
12) Le "Nazioni" mi conosceranno attraverso di te
13) Che la nostra vita diventi un tutti unico con Dio
14) Chiamati alla testimonianza
15) È necessario lo Spirito Santo per parlare come Dio …
16) Possiamo chiedere allo Spirito di usarci per la gloria del Padre
Molto bene, allora siamo partiti di gran carriera, sospinti con la potenza incredibile dalle parole che fanno parte della liturgia di oggi.
Io credo che al termine di questa celebrazione, ognuno debba venire qui al Lezionario, prendersi le citazioni di quanto è stato letto oggi.
Dal libro del profeta Zaccaria, ( Zc 2,1s ), il Salmo preso dal cantico di Geremia e il Vangelo di Luca ( Lc 9 ).
Qui c'è molto di più che una semplice lettura, c'è sicuramente una profezia che riguarda ciascuno di noi.
Perché voi lo sapete, lo abbiamo già sperimentato in varie occasioni; quelli che sono qui da qualche anno, se ne sono accorti sicuramente.
In occasione, per esempio, dei ritiri che abbiamo fatto, non abbiamo mai cambiato le letture perché siamo sicuri che nella lettura del giorno il Signore sta parlando a noi e pare proprio che queste letture si rivolgano a noi con tutto quello che stiamo iniziando a compiere in questo anno.
Perché? Perché il Signore sta facendo di noi, ci sta facendo intravedere il progetto che è nel suo Cuore.
Ci sta aprendo le sue confidenze e ci fa partecipi di tutto quello che Lui sogna e che Lui desidera.
In particolare qui, dal libro del profeta Zaccaria voi avete sentito delle cose meravigliose.
Non oso fare le domande per non restare scottato nel vedere che magari avete sentito, ma non molto ascoltato.
Tuttavia, vi richiamo qualche cosa di importante.
Allora, abbiamo già detto in molte occasioni che tutte le volte che nella scrittura noi troviamo certe espressioni, per esempio: città di Dio, Popolo Eletto, Monte Sion, che vuol dire più di una cosa, oppure Gerusalemme, Città di Davide, possiamo sostituire in una interpretazione spirituale non esegetica, qui lo sottolineo molto chiaramente, una interpretazione spirituale, noi possiamo sostituire Gerusalemme, città santa ecc. ecc. con il nostro nome proprio.
Questo non dimenticatelo mai, perché ci aiuta ad intuire soprattutto nell'Antico Testamento, quando talvolta appare un pochino più difficile, a cogliere immediatamente il messaggio che il Signore ci vuole lasciare.
Ecco, questo ci aiuta molto a sentire tutto il discorso che sta facendo non rivolto genericamente ad un popolo che è vissuto 2000 - 3000 anni fa, ma rivolto direttamente a noi, perché noi sappiamo che la verità della parola di Dio dura per tutto il tempo che esiste Dio, cioè … sempre!
Allora qui, il Signore dice al suo profeta Zaccaria: " Vado a misurare Gerusalemme!" "Vado a misurare …. Maria Gabriella… Allora diciamo tutti il nostro nome
Improvvisamente; il Signore va a misurare ciascuno di noi.
Cosa significa misurare? Vuol dire controllare se - come possiamo dire.. se un qualsiasi attrezzo, un qualsiasi materiale è adatto per un tipo di progetto.
Se tu vuoi comperare una macchina lunga, la prima cosa che fai qual è?
Vai a misurare il garage, se no allunghi il garage o accorci la macchina, non so, uno dei due; se tu devi comperare un mobile, misurerai la stanza.
Il Signore va a misurare; perché va a misurare Gerusalemme?
Evidentemente ha un progetto.
Il primo messaggio che riceviamo è che il Signore ha un progetto per Gerusalemme, ma Gerusalemme siamo ciascuno di noi, allora traduciamo: " il Signore ha un progetto per me! "
Un progetto per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza, quindi vuol dire le dimensioni, ossia la capacità non l'ingombro, la capacità!
Ed ecco che continua questa esternazione delle confidenze di Dio; "l'angelo che parlava con me uscì ed incontrò un altro angelo, che gli disse:" corri, va a parlare a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà priva di mura"; ecco un secondo messaggio, io sarò privo di mura!
Gerusalemme sarà priva…quale potrà essere il significato?
Cerchiamo di capire, sono cose molto semplici ma, facciamo un passo per volta, perché poi a suo tempo voi dovrete fare cose simili nella vostra lezione di catechismo, nel vostro gruppo, con le persone che il Signore vi affiderà attraverso il Ministero della Chiesa; ci siamo?
Allora, Gerusalemme sarà priva di mura, allora la parola importante di questa frase qual è?
Mura! Cosa sono le mura? Ci sono dei muri qui?
A cosa servono? A separare, allora attenzione bene … questo qui ( e indica il muro frammezzo della stanza ) non si chiama muro, si chiama stibile, perché divide un vano da un altro.
I muri interni si chiamano? Stibili! Quello è un muro ! ( Riferendosi al muro esterno del palazzo ), questo è uno stibile.
Allora il muro a che cosa serve? A proteggere, quindi a difendersi: mi difendo dal freddo, mi difendo dal caldo, mi difendo dal vento, mi difendo dalla pioggia; Gerusalemme si difende dai nemici; e allora il Signore dice:" Gerusalemme sarà priva di difese!"
Oh! Io sarò privo di difese? Gerusalemme con i suoi abitanti si sono costruiti le mura da soli con le loro forze per bastare a sé stessi!
Con le loro forze loro si difendono; ma qui il Signore dice qualcosa di più!
- Voi non avrete delle mura di difesa, sarete privi di difesa, per la moltitudine di uomini e animali che dovrà accogliere.
Quindi togliete ogni vostra difesa, ogni vostra ritrosia o come qualcuno ha accennato prima, ogni vostro limite; anche la paura è un limite!
La paura di dover compiere qualche cosa a nome della Chiesa, la paura di aprire la bocca per testimoniare la tua fede, la paura di esprimerti in un mondo come il nostro, in cui è così enfatizzato l'Individualismo, la relatività, non nel senso autentico della parola, ma insomma il relativismo possiamo dire.
La paura è una difesa, la timidezza, allora tutto questo è il mio muro che mi conserva individualmente ma mi impedisce anche di avere relazioni con l'esterno.
E il Signore dice:" Sarai privo di mura!
Ha paura di quello che ti dice il Signore adesso?
Il Signore ti toglierà tutte le tue difese, il Signore toglierà tutto ciò a cui sei attaccato per proteggerti, ti toglierà tutte le protezioni e poi ti spiega perché.
Perché le tue protezioni ti limitano, non puoi accogliere tutte le persone che Io voglio mandare a te!
Facciamo un piccolo paragone spirituale.
Persino il cuore di Dio ha dovuto essere "squarciato", affinché potesse uscire tutto l'Amore di Dio e potessero entrare tutti gli uomini del mondo!
Quindi, attenzione, ci sono dei gesti che sono accaduti realmente e che hanno una valenza e una portata spirituale sconvolgente.
Quindi il colpo di lancia, che ha colpito il Cuore di Gesù, ci richiama anche questo significato tra tutti gli altri significati che da sempre fanno parte del bagaglio del patrimonio della Chiesa.
Quindi il Signore qui ci dice "sarai privo di mura" per la moltitudine di persone e di animali che dovrai accogliere!
Quindi il Signore farà di te una città aperta.
Allora è evidente un'altra cosa: che se questa città è aperta, vuol dire che tutte le moltitudini che il Signore manderà a te, non si stabiliranno dentro di te…ma passeranno attraverso di te.
E questo è il significato, cioè a dire … tu non sei il fine, ma sei solo il mezzo.
Il Signore si servirà di te, passeranno nella tua vita, passeranno nel tuo cuore, ma non potranno stabilirsi dentro di te, perché tu non sei la Gerusalemme celeste, tu sei la Gerusalemme terrestre.
Allora, dovrai essere aperto perché chi entra possa anche uscire, possa transitare.
Possa essersi corroborato, riposato, rinfrancato, istruito, santificato ecc. per poi uscire dall'altra parte della città dove c'è che cosa? Il mondo!
Passeranno attraverso di te per incontrare il mondo.
Allora tu diventi davvero quel simbolo della Gerusalemme celeste, tu diventi davvero quel punto di riferimento importante che però non è il punto definitivo, è il punto di ristoro, è l'oasi, l'oasi speciale in cui Dio in te parlerà a ciascuno di loro.
Io stesso le farò da muro di fuoco intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa!
Ed ecco qui il Signore viene incontro a te per toglierti ogni tuo timore, e il Signore ti dice: " non avrai certamente delle difese umane, una grande sapienza, una grande competenza, una efficacia secondo il mondo, non avrai degli attestati che diranno e dichiareranno che tu sei la persona adatta, perché sarò Io la tua forza, sarò Io il tuo muro di difesa.
È un muro di difesa così potente che nessuna città al mondo possiede, un muro di fuoco, un muro di fuoco che ti rende assolutamente visibile.
Voi vi immaginate una città circondata da fiamme, è visibile da lontanissimo, ma anche un muro che impedisce a chicchessia di penetrare.
Ora, questo muro di fuoco, voi sapete che richiama un altro evento di fuoco, quale evento di fuoco? La Pentecoste!
Allora il Signore sarà in te, intorno a te un muro di fuoco, cioè un muro di potenza di Spirito Santo.
Una effusione potente di Spirito Santo che scende intorno a te, perché chiunque viene incontro a te prima sia passato per il fuoco dello Spirito, cioè abbia già il cuore intenerito, già il cuore pronto ad accogliere la testimonianza che per tua bocca giungerà al loro cuore.
Ma dice anche altro, dice: "intorno a te sarò un fuoco e sarò una gloria in mezzo ad essa", quindi intorno a te il fuoco, dentro di te la gloria.
Vuol dire che Dio splenderà nella tua vita; è evidente che tu non potrai essere veramente niente , neanche un buon cristiano se non è Dio che vive dentro di te.
Il buon cristiano non é uno che fa tante cose, il buon cristiano è uno che vive in Comunione con Gesù Cristo con il Padre nello Spirito Santo, perché l'essenza della vita cristiana è un'essenza mistica cioè di comunione.
Allora la Gloria dentro di te vuol dire: "Io sarò la mia manifestazione dentro di Te, dentro di te Io manifesterò la mia presenza.
Per gli altri, tu diventerai … come possiamo dire, un rappresentante, un qualcosa di tangibile in cui gli altri faranno l'esperienza di me attraverso di te" .
Dunque, io credo che qui ci siano delle promesse, ci sia una profezia straordinaria per chiunque la voglia accogliere realmente con tutto il cuore e con un piccolo stratagemma, che spero ognuno voglia approfittare senza farsi troppi perché, e vi dico subito la ragione.
Non perché noi dobbiamo essere fideisti, cioè accattare tutto senza usare il cervello, al contrario, solo usando bene le facoltà intellettuali diventiamo veramente consapevoli che il mistero di Dio è qualche cosa che trascende assolutamente la nostra capacità di intendere e di volere, ma non quella di intuire.
Quindi Dio ci comunica i suoi desideri, ci comunica le sue confidenze non perché noi le capiamo, ma perché noi intuiamo il suo sentimento, il suo progetto, il suo disegno, è sufficiente intuire per accogliere, non è necessario capire fino in fondo, anche perché Dio è Eterno è Infinito ed è Onnipotente, per di più oltre a tutto questo è Amore!
Allora credo che siamo tutti d'accordo nel riconoscere che per capire cosa significhi che Dio è Amore, Onnipotente, Onnisciente, Eterno e Infinito, c'è bisogno di tutta l'eternità.
Quindi vuol dire che il breve periodo di tempo in cui viviamo su questa terra, è il tempo in cui noi siamo chiamati ad intuire le confidenze di Dio ed accoglierle nel nostro cuore, perché diventino attività vissuta, concreta.
Sapete come si chiama questo, questo processo che vi ho annunciato, questo si chiama fede.
Si chiama fede, accettare Dio così come Egli è, accettare Dio così come Lui si manifesta, Lui ci dice che in fondo non abbiamo altro modo per accettare Dio nella nostra vita, che sentire quello che Lui dice di se stesso e accettarlo!
Capiremo qualche cosa nell'attesa di capire tutto, quando saremo tutti in Lui e Lui sarà tutto in noi!
Ed ecco la gioia di Dio che Lui comunica a tutti coloro che hanno ascoltato questa profezia l'hanno fatta diventare propria.
Come si fa a far diventare propria questa profezia?
Si pregano questi versetti, si leggono rileggono, si ascoltano nel cuore e poi si incomincia a fantasticare: "Pensa che bello; davvero vorrei proprio che il Signore si servisse di me, mi trasformasse, togliesse tutti i miei impedimenti, distruggesse le mura; che io potessi incontrare migliaia di persone e a tutte queste migliaia di persone potessi comunicare la gioia dell'Amore di Dio.
Devi far crescere dentro di te l'entusiasmo e la gioia, e l'entusiasmo e la gioia non sono automatici, sono qualche cosa che, come dire, sono affidati alla tua individualità e alla tua volontà.
Hai sentito il progetto di Dio; tu puoi decidere se lasciarti affascinare da questo progetto oppure se dire … beh sì, vedremo, facciamo qualche cosa.
No! Adesso la responsabilità è per tutti coloro che hanno ascoltato, perché ascoltare significa fare proprio, quando hai fatto proprio allora decidi: Accetto, oppure rifiuto!
Allora, fare sì che questa profezia diventi concreta nella tua vita significa, ascoltare, riascoltare la Parola di Dio come un eco che rimbomba lentamente dentro di te, lasciarti affascinare da questo progetto, lasciarti entusiasmare, desiderare, ecco la parola chiave, desiderare che tutto quello che Dio ti ha confidato si realizzi in te!
Allora, a voi, carissimi, è affidata la responsabilità della verità, non della profezia ma della realizzazione di questa profezia.
Che questa profezia sia vera è fuori di dubbio, non solo perché si è realizzata in un certo modo nella storia della salvezza; la Parola di Dio non ha un unico significato, ha un significato che vale per ogni generazione: può essere un significato concreto, materiale, può essere un significato spirituale, che quindi durerà fino alla consumazione dei secoli. Ci siamo?
Allora, questo significato di questa profezia che ti riguarda personalmente, solo tu puoi far si' che diventi concretezza e diventi realtà!
Solo tu puoi desiderare fortemente, solo tu puoi chiedere allo Spirito Santo che ti faccia venire il desiderio che questa profezia si realizzi dentro di te.
Solo tu puoi desiderare che il Signore che tolga da te ogni impedimento perché tutto questo si possa realizzare, solo tu puoi sognare il futuro immaginando che tutto questo sia già realizzato!
Dio ti ha fatto partecipe del suo sogno perché tu sognassi ciò che sogna Lui.
Ma a questo punto dipende poi solo da te, cioè desiderare ciò che Dio desidera.
Ed ecco la gioia di Dio che vede già la realizzazione di tutto quello che ti ha proposto".
Gioisci ed esulta figlia di Sion" cioè, vedete figlia di Sion vuol dire "sei tu " popolo santo.
"Ecco, Io vengo ad abitare in mezzo a te".
Dio sta dicendo che viene ad abitare in mezzo a te, proprio a te che ti senti debole, che ti senti fragile, che ti senti incapace di parlare, che ti senti qui, là, su e giù, tutto quello che tu ti senti.
Il Signore ti dice: " Io vengo ad abitare in mezzo a te".
Se tu accogli questa parola che ti ha pronunciato Dio, allora sparisce da te ogni complesso di colpa, ogni senso di colpa, ogni timidezza, perché?
Perché tu sei come la Madonna che porti dentro di te l'autore della vita.
Perché tu sei come quel tabernacolo che di per sé vale per quanto può valere l'altare colorato, per quello che può valere il marmo intarsiato, tutto quello che vuoi e niente di più; ma quel tabernacolo diventa preziosissimo per Colui che sta portando dentro.
Allora il Signore dice: ecco io faccio di te l'arco dell'alleanza, tu mi porterai in giro, ma sarò io che vengo ad abitare dentro di te.
Non avere paura di nulla, perché tu non sei solo, in quanto c'è più potenza dentro il tuo dito mignolo che non in tutte le potenze dell'inferno.
Perché io abito dentro di te.
Oracolo del Signore, quindi lo sottolineo con una grande autorità, quando nella Scrittura voi sentite dire: oracolo del Signore oppure dice il Signore significa dire che questo è veramente una volontà ferma e forte del Signore.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore; alla parola nazioni voi potete sostituire anche persone che non ti conoscevano, perché nazioni nella mentalità ebraica voleva dire tutti coloro che non sono nell'alleanza di Abramo e di Mosè, allora nazioni uguale quelli che non conoscono Dio.
Potete dire che intorno a voi ci sono nazioni?
Si, persone battezzate che però sono nazioni; certo, tante persone che sono battezzate di nome, ma non conoscono Dio.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore, quindi il Signore farà di te queste città aperte perché nazioni numerose, cioè persone che non conoscono Lui lo conosceranno attraverso di te, diventeranno un suo popolo ed Egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te.
Signore degli eserciti è un'altra espressione teologica per dire la potenza del Signore, ma non solo una potenza teorica, ma potenza concreta, una potenza che produce vittoria.
Quando una volta la liturgia era in latino, ma talvolta ci sono ancora tanti canti in latino, Dominus Deo sabaot, questa parola molto arcana richiama proprio il Signore degli eserciti.
Quindi tradurre il Signore Dio dell'universo è meno forte del Signore degli eserciti, perché nel Signore degli eserciti è contenuta questa idea di un Dio potente, glorioso e sempre vittorioso.
Allora il Signore sempre vittorioso abiterà in mezzo a te, ma è Lui che vince non tu, ricordati bene.
Perché quella croce che noi vediamo umanamente farebbe pensare che Dio ha perso.
In realtà spiritualmente e teologicamente sappiamo che quella è la vittoria, perché la vittoria più importante non è anche l'ultima parola; avere ragione di fronte al mondo, la vittoria più importante è salvare le anime; questa è la vittoria più grande e più importante.
Vorrei richiamare quest'ultima parte tratta dal Vangelo di oggi, ( Lc 9,44-45 ); quindi un brano molto breve.
Tutti erano pieni di meraviglia per la vittoria di Dio che si manifestava nella vita di Gesù, per quello che Egli faceva, in quel tempo.
Quindi il Dio santo degli eserciti si manifestava in Gesù Cristo.
Gesù all'apice del suo splendore umano, secondo gli uomini, dice ai suoi discepoli: mettetevi bene in testa, che non vi venga neanche nell'anticamera del cervello di pensare che questa sia la mia vittoria.
Perché la più grande vittoria del Signore Dio degli eserciti è che il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato in mano agli uomini!
Allora la vittoria più grande consiste non nel lasciarsi perseguitare, ma nell'aderire a Dio Padre in un modo così totale in cui anche la persecuzione diventa meno importante.
Quindi la vittoria di Dio è la vittoria su tutto ciò che l'uomo tiene come fortezza inespugnabile, per esempio l'istinto di conservazione, che ti fa assolutamente scegliere di fuggire il male, perché evidentemente se tu devi proteggere la tua vita devi fuggire il male.
La vittoria di Dio sulla natura e sulla cattiveria, sul peccato, consiste proprio in questo: la natura umana è così talmente avvicinata a Dio che ritiene i valori di Dio più importanti dei valori umani e questa è la piena e totale redenzione dell'uomo.
Non che Dio desideri la nostra persecuzione, ma Egli desidera veramente che la nostra vita diventi un tutto unico con il Dio onnipotente e santo.
Non tutti sono chiamati a essere martiri, però tutti sono chiamati a dare la loro testimonianza che in greco si dice "marturia" ( o martiria ) quindi la propria testimonianza quotidiana, la propria testimonianza nell'ambiente di lavoro, come nell'ufficio, come sul tram come da qualunque altra parte.
E poi voglio concludere, visto che siamo vicini alla festa di Santa Teresina di Lisieux ( 1° ottobre ), ricordando che tra i suoi scritti c'è un punto interessante in cui Lei parla non tanto del martirio cruento, che pone fine a una esistenza terrena, ma parla di quel martirio prolungato negli anni, chiamato martirio delle punture di spillo, che non fanno morire nessuno, ma che continuano a mortificare, come possiamo dire, il proprio orgoglio, il proprio desiderio di conservare la propria individualità e tutto quello che consegue, quello che ho accennato poco prima.
Essi non comprendevano questa frase, poiché ci vuole la potenza dello Spirito di Dio, cominciare a ragionare come Dio.
Allora all'inizio di questo anno, che ci vedrà insieme per molti incontri, credo che sia fondamentale che noi tutti ricordiamo che è necessario lo Spirito di Dio per amare come Dio, per ragionare come Dio, per perdonare come Dio, per parlare come Dio.
Allora il catechista impegnato su vari fronti in vari modi all'interno della Chiesa, non può parlare con la propria sapienza, perché la sapienza degli uomini è stoltezza di Dio.
Allora attenzione bene, quello che deve uscire dalla nostra bocca non può che essere il pensiero, il sentimento, il desiderio di Dio; affinché tutto questo si realizzi attiviamo dentro di noi la potenza dello Spirito Santo.
La Cresima che noi tutti abbiamo ricevuto ci ha dato i famosi sette doni che devono essere attivati, deve essere in gioco la nostra libera volontà, il nostro libero arbitrio, il nostro libero desiderio che lo Spirito di Dio si serva di noi, che si serva delle nostre conoscenze.
Perché Dio mi ha messo in quell'ambiente, in quel tipo di lavoro, quindi Dio si servirà dell'ambiente in cui io sono, della cultura che ho ricevuto, dei gusti personali che ho, delle aspirazioni; ognuno ha delle caratteristiche specifiche che ti fanno unico e irripetibile e lo Spirito di Dio vuole poter usufruire di tutte queste tue capacità, perché non deve essere la tua sapienza umana a parlare al cuore del fratello, ma deve essere Dio che trovandosi a disposizione tutti i talenti che Egli ha dato, potrà fare con te e in te delle cose grandi.
Quindi concludendo, riassumendo, dobbiamo chiedere davvero al Signore questa docilità allo Spirito di Dio, possiamo chiedere quotidianamente allo Spirito Santo di usarci per la gloria del Padre nel nome di Gesù Cristo.
Deve essere una preghiera trinitaria.
Chiedi allo Spirito Santo che ti trasformi, che tu sia docile ai suoi suggerimenti, che tutto quello che esce dalla tua bocca sia esattamente il pensiero del Padre, espresso con la voce del Figlio e con l'amore dello Spirito Santo.
Tutto questo deve essere l'aspirazione, il progetto, il sogno che sta di fronte ai nostri occhi in questo anno in cui ,accompagnati dalla intercessione della Beata Vergine Maria, saremo sicuramente sulla strada che ci porta ad essere autentici testimoni di Cristo.
Sia lodato Gesù Cristo.