Ascoltatore attivo della parola di Dio
21-2-2004
1) Beati come Maria, se farete come lei
2) Esemplarità della vita di Maria
3) Pienezza della rivelazione e primato petrino
4) Il vero ecumenismo
5) L'interpretazione delle scritture e il magistero
6) Il male
7) Il catechismo della Chiesa cattolica
8) L'esistenza del diavolo
9) Il sacramento del matrimonio e le cause di nullità
10) Enciclica "Humanae vitae"
11) Seguire la verità, nonostante sia difficile
12) Chiese protestanti e chiese cattoliche
13) L'ubbidienza e la disubbidienza
14) Il male è dentro di noi?
15) Neutralizzare la natura sfregiata con la comunità con lui
Quando si parla di Maria vi dicono: beato il grembo che ti ha portato, il seno da cui hai preso il latte…. Ricordate?
E sembra che Gesù risponda in una maniera un po' fredda: beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Allora una persona può rimanere sconcertata. Come! Gesù tratta così sua madre?
È tutto il contrario di quello che sembra.
Ricordate che la mentalità semitica, soprattutto di quel periodo è diversa.
Si sottolineava un aspetto, quindi lo si confermava aprendo una nuova prospettiva.
È cioè come se avesse detto: certamente è beata Lei, ma vi dico una cosa ancora più grande, vedete Lei quanto è beata, sarete beati come Lei se farete come Lei e cioè ascolterete la parola di Dio e la metterete in pratica.
Ora io mi domando, quanti cristiani, quanti cattolici si ricordano di questo insegnamento?
Dove si vede enucleato alla perfezione quello che è l'esemplarità stupefacente della vita di Maria, quando l'angelo va da Lei, e le dice: Tu sei la "checaritomene", colei che è piena della grazia di Dio e rimane tale.
Questo vuol dire che Maria è quella che beve continuamente da Dio e tanto riceve quanto dona.
Ora secondo voi Gesù può desiderare delle cose diverse dalle altre creature?
Forse Maria non è una creatura? Noi siamo creature o no?
Da noi Dio si aspetta qualcosa di diverso da quello che si aspettava da Maria?
Siamo noi che non rispondiamo come rispondeva Lei, questo è il problema, per questo Gesù dice: beati come Lei tutti quanti che fanno come Lei, ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Ora se voi guardate in tutte le confessioni cristiane, ce n'è solo una in cui ci sia la pienezza della rivelazione, ossia tutto quello che Dio ha insegnato nella Bibbia è contenuto nel proprio magistero.
E quale Chiesa contiene l'interezza di tutto l'insegnamento biblico?
Quella cattolica. Le altre chiese non contengono tutto, contengono in parte.
Le chiese cristiane d'oriente, ortodosse di tutti i generi, hanno quasi tutto meno che una cosa: la comunione con Pietro.
Sono chiese autocefale ossia il vescovo di ogni chiesa è come se fosse il Papa della sua Chiesa, ma Gesù non voleva così.
Gesù ha detto: Tu confermi i tuoi fratelli, ne ha indicato il primato, si chiama il "primato petrino"; che si può espletare nel corso della storia in modi diversi, che però Pietro abbia il carisma delle chiavi è biblico!
Non c'è nessuno che lo può negare, perché è scritto sul Vangelo; ipsum verba Christi, le stesse parole di Gesù Cristo.
Quindi attenzione bene, se Gesù ha detto: A te do le chiavi del regno dei cieli, più chiaro di così!
Vuol dire che il potere delle chiavi appartiene a Pietro, è il carisma di Pietro.
Forse non tutti hanno notato che se voi guardate dall'alto della sede di piazza san Pietro, il Vaticano che non è la sede episcopale, ma è il luogo dove sono conservate le spoglie di Pietro.
È la cattedrale di Roma non è san Pietro, ma è san Giovanni in Laterano; allora se voi osservate dall'alto vedrete che la piazza san Pietro con tutto il colonnato, con tutta la basilica e con la sacrestia rappresentano la chiave di Pietro.
Un'intuizione meravigliosa di Bernini che ha voluto in questo modo significare l'essenza del carisma pietrino.
Bernini sarà stato tutto quello che potete immaginare, però questo l'aveva capito.
Gli evangelici e altri possono dire qualunque cosa contro la Chiesa, ma bisogna vedere se è vero.
Il vero ecumenismo non significa lasciar perdere l'essenziale, significa trovare il punto in comune.
Allora per trovarsi nell'unità bisogna puntare a un incontro personale con Gesù Cristo: Tutte le chiese cristiane hanno questo punto in comune: un battesimo trinitario, la fede in Gesù Cristo vero Dio vero uomo, la fede nella risurrezione.
Quindi questi punti sono fondamentali e indubitabili, su questi punti si converge, cioè a dire: la Chiesa Cattolica li contiene tutti, le altre chiese toccano questa pienezza più o meno, dipende nel loro credo, che cosa ritengono di fondamentale.
Il ritenere o non ritenere fondamentale una realtà si proviene anche dalle tradizioni, però è frutto anche di molti condizionamenti.
Perché se tu sei nato in una fede cristiana derivante dal protestantesimo, dove ci sono moltissime suddivisioni, dove sono nate interpretazioni di tutti i generi ecc. ecc. probabilmente sei cresciuto con un certo retaggio culturale, che ti ha spinto ad avere una certa comprensione del mistero di Cristo.
Allora non è pensabile che l'ecumenismo si possa costruire semplicemente dal punto di vista intellettuale, non sono le dimostrazioni teologiche e che convinceranno i cuori delle persone.
Gesù Cristo non è venuto a dare una nuova teologia, è venuto a parlarci del Padre, la fede che ne è nata, con la rispettiva religione è stato il frutto di una relazione personale con Dio.
Finché la nostra fede sarà solo religiosa, allora noi vivremo costantemente nelle divisioni.
Quando la nostra religione diventerà ricca di fede allora molte barriere, tutti i muri di divisione crolleranno.
Allora dove sta lo Spirito dell'Anticristo?
Nel sottolineare le differenze e considerare le differenze fondamentali.
Ma la Scrittura, se davvero deve essere considerata come il crisma fondamentale, il criterio dell'interpretazione, parla in certi stili, ora il problema qual è?
Il problema è dell'interpretazione della Scrittura. Chi ci dà l'interpretazione giusta?
Quando voi leggete un brano della Bibbia riuscite a capire subito che cosa significhi?
Come fate a sapere che quello che avete capito è giusto oppure no?
Quindi l'interpretazione giusta viene dal Magistero della Chiesa.
Allora le chiese protestanti dicono: Chi vi dice che il vostro Magistero è quello giusto?
Il potere di interpretare in modo infallibile le scritture Gesù l'ha dato a Pietro; non lo ha dato ai discepoli, l'ha dato all'apostolo e gli ha detto: tu confermi i tuoi fratelli apostoli.
Quindi vuol dire a Pietro e al collegio degli apostoli, che significa il Papa e i vescovi a lui uniti.
Il problema dell'interpretazione non sta in quello che la Chiesa insegna, ma in quello che le persone di chiesa insegnano.
Perché c'è una grande differenza tra un'interpretazione personale e ciò che la Chiesa insegna.
Dire che il male non esiste significa smentire le verità bibliche: Chi si arroga il diritto e si prende una responsabilità così grande da smentire ciò che è scritto sulla Bibbia?
Una persona imprudente come minimo!
Come ci si fa a esprimere in modo emotivo su delle verità bibliche?
La pastoralità è una cosa, la verità biblica è un'altra.
È ciò che fece molto scalpore nel 1972, quando il Santo Padre di allora Paolo VI, a proposito dell'esistenza del diavolo, ricordate che in quel periodo si era in piena contestazione di tutto ciò che era Chiesa, in quell'occasione il Papa disse in una udienza del mercoledì, ma proprio chiaro: esce dalla comunione biblica ed ecclesiale chi affermasse che il male non è un essere personale perverso e pervertitore.
In questo modo affermava che l'origine del male non è una forza, una mancanza di bene, una lacuna, una cosa che è presente dentro di noi.
Il male fa parte del misterium iniquitatis, il mistero del male, in cui sono coinvolte delle persone libere; gli angeli sono persone libere e hanno deciso se stare dalla parte di Dio o se stare lontani da Lui.
Allora nell'esercizio della libertà gli angeli ( cattivi ) si oppongono a tutti quelli che possono ancora decidere di stare nella comunione con Dio, perché sono gelosi, invidiosi, tutto quello che volete, fa parte del mistero dell'iniquità.
Quando saremo nell'aldilà, se ci interesserà ancora, Dio ci spiegherà per quale motivo quegli angeli si sono ribellati a Lui.
Dubito che ci interessi ancora, in fondo pensateci un po': nell'istante in cui una persona muore, anche se dovesse passare tre miliardi di anni in purgatorio, è libera da ogni tipo di tentazione, è vero?
Adesso a noi pare di essere tranquilli in classe ecc. ecc. ma credete che non ci sia un tentatore vicino a ciascuno di noi per distrarci, per farci pensare ad altro?
Quindi anche se non ce ne accorgiamo, continuamente siamo sottoposti allo stillicidio di una volontà perversa e pervertitrice che ci vuole allontanare dalla comunione con Dio, ci siamo fino a qui?
Ora queste sono verità bibliche.
Io voglio sapere se una persona sana di mente si prende l'autorità di cancellare dalla Bibbia ciò che non le piace: Se c'è qualcuno che lo fa, vuol dire che ha dei problemi con la propria coscienza, ma non si può dire che l'insegnamento della Chiesa sia questo.
Proprio per questo motivo alcuni anni fa la Santa Sede ha promulgato e ha pubblicato il catechismo della Chiesa Cattolica, dove voi trovate su tutti gli argomenti ciò che la Chiesa insegna, non ciò che insegnano i singoli credenti.
Che se c'è un teologo matto che dice, ah l'inferno non esiste e se esistesse è vuoto, bisognerebbe chiedergli se è andato a visitarlo!
Perché a quanto pare nella storia della Chiesa sono tanti gli esempi delle vite dei santi, in cui dicono esattamente il contrario.
Vi ricordo che la grande riformatrice del Carmelo, S. Teresa d'Avila, diede inizio alla sua grande riforma dopo che ebbe una visione terrificante dell'inferno.
Racconta quasi con le medesime parola quello che hanno raccontato i tre pastorelli di Fatima, dicendo proprio che vedeva cadere le anime nell'inferno come quando d'inverno cade la neve a larghe falde.
Ora queste sono rivelazioni private, non fanno parte della rivelazione pubblica.
Ma della rivelazione pubblica che è la Bibbia, Gesù Cristo dice esattamente questo, non temete coloro che possono uccidere il corpo, temete piuttosto colui che dopo aver ucciso il corpo vi porta via anche l'anima.
Ora negli insegnamenti di Gesù si parla di Lazzaro e del ricco Epulone.
Attenzione bene, a cuor leggero noi possiamo prendere una predicazione che smentisce ciò che c'è scritto nella Bibbia? Non è possibile!
Se una persona fa una cosa di questo genere, voi siete impegnati a chiedere, come mai lei dice una cosa di questo genere, quando nella Bibbia c'è scritto diversamente e nel catechismo della Chiesa Cattolica non c'è scritto questo?
Non possiamo farci un Vangelo secondo i nostri gusti.
L'esistenza del diavolo è provata nel Nuovo Testamento, mi pare che se ne parli più di 300 volte, solo nel N.T.
Quindi non possiamo dire Gesù ha lottato fortemente contro satana e con tutti i suoi angeli in tutta la sua vita, e nei testi evangelici se ne parla molte volte, circa 300 volte.
Si parla molto di più di questa lotta che non per esempio della presenza dell'azione dello Spirito Santo.
Quindi come si fa a dire una cosa di questo genere.
Quanto poi si riferisce alla prassi pastorale nell'accostare le persone che si trovano in una situazione irregolare di vita, vedi i divorziati, allora qui ci sono degli orientamenti pastorali e c'è anche l'insegnamento morale della Chiesa.
La Chiesa insegna il sacramento non si può sciogliere, se c'è il sacramento nessuno lo può togliere.
Bisognerà però fare tutte le indagini necessarie per dimostrare che questo sacramento non si è mai celebrato.
Per questo esistono i tribunali ecclesiastici, non in diocesi, dove le persone si recano per approfondire se il loro matrimonio che è naufragato, in realtà era un vero matrimonio, oppure se non c'era il sacramento, perché uno dei due non voleva i figli.
Se tu vuoi sposarti, ma dici non voglio figli, allora tu hai messo una condizione, il sacramento lì non c'è.
Si arriverà a una proclamazione di nullità, cioè quel matrimonio non è mai esistito, non che prima c'era e adesso viene annullato, non c'era prima e non c'è neanche adesso.
Naturalmente questi processi di nullità presso i tribunali ecclesiastici costano parecchio, perché ci sono tante persone che vi lavorano: avvocati, segretari, periti ecc. ecc.
Sul Vangelo c'è scritto che l'operaio ha diritto al suo salario, è una verità biblica?
Bene, cosa c'è da lamentarsi? Dove è scritto che tutto deve essere dato per diritto?
Poi i casi di bisogno sono tutti verificati e allora la causa viene fatta gratuitamente, anche se costa alcuni milioni e li pagano le singole parrocchie.
Quindi ricordatevi bene, quello che vi dicono non è esattamente quello che è, però se voi conoscete la dottrina è molto più difficile essere ingannati.
Certamente nella prassi pastorale il diritto canonico dice una cosa, nella prassi pastorale significa che ci si indirizza su quella direzione, si vuole raggiungere quello scopo, ma con una certa gradualità proporzionata alle forze di chi deve camminare su quella strada.
Se avete dei bambini piccoli, chiaro che volete farli diventare santi, ma non gli potete mica proporre santità da martirio finché sono piccoli?
Gli proporrete una vita cristiana adeguata alle loro capacità e così è per ciascuno.
Quindi nel diritto canonico c'è la norma generale, il magistero della Chiesa dà le motivazioni, i documenti pastorali spiegano come indirizzarsi in quella direzione; però non si può eliminare la verità, soprattutto quando è scomoda!
Enciclica "Humanae vitae", 1968.
La Chiesa ha il diritto di dire che quello concepito non è un essere umano? No.
Quante critiche si è attirato il Papa Paolo VI, quando ha promulgato questa enciclica!
Quante gliene hanno dette, quando ha parlato della contraccezione.
Secondo voi la Chiesa può dire che il matrimonio o la sessualità non fanno parte fondamentale della vita del cristiano?
Perché ci si doveva aspettare che la Chiesa desse il permesso di usare qualsiasi tipo di contraccezione, meccanico o chimico, la pillola e tutto quanto concerne tutto questo?
La Chiesa avrebbe potuto dare un insegnamento di questo genere, quindi dividendo a metà la persona: da una parte il sesso, dall'altra parte l'amore?
La Chiesa dice no, la persona è unica, irrepetibile, indivisibile.
L'amore che è presente in una persona, non si può scindere dall'oggetto, è una cosa sola, tanto è vero che il matrimonio è in primo luogo la comunione dei coniugi, in secondo luogo per la procreazione.
Quindi si è capovolto quello che si diceva prima del Concilio, primo scopo del matrimonio è la procreazione dei figli. Non è così.
È il completamento reciproco, ma se c'è la preclusione alla vita, allora quello lì non è più la comunione dei coniugi, è sfogo egoistico.
La Chiesa può incrementare lo sfogo egoistico?
La preclusione alla vita: quella lì è unione tra due persone o è ricerca di se stessi?
La Chiesa poteva dire qualcosa di diverso da quello che è stato detto? No.
Eh! ma siamo anacronistici, sono cose che non stanno né in cielo né in terra.
Neanche Gesù Cristo sta né in cielo né in terra, perché è l'unico che è vero Dio e vero uomo allo stesso tempo!
Allora poiché le verità che ci insegna sono difficili non le dobbiamo seguire?
Dove è scritto questo? È scritto esattamente il contrario.
Lo capisco anch'io che ci sono delle persone che in base ai loro presupposti o alla loro piccola esperienza personale si sentono in dovere di insegnare ciò che loro hanno sperimentato; ma ciò che tu hai sperimentato non è detto che sia conforme al magistero della Chiesa.
Non hai il diritto di mettere in crisi le altre persone dicendo una verità che è diversa da quella che Gesù Cristo ha insegnato, perché o è la Chiesa cristiana o è la Chiesa di Tizio, di Caio o di Sempronio.
Nelle chiese protestanti spesso, soprattutto in America, succede che a un certo momento un Pastore dice: ah! io vedo la situazione in questo modo, quindi fondiamo la nostra Chiesa delle patate lesse.
Ecco, la nostra Chiesa delle patate lesse vive questa particolare spiritualità.
Va bene, ma questa è una sua particolare interpretazione, bisogna vedere innanzitutto se è giusta, se è in comunione con tutto il resto della Scrittura, se c'è una continuazione logica dell'insegnamento, perché se tu hai scoperto una novità, mettila nel tesoro comune, non creare una divisione ulteriore, mi sono spiegato?
La fondamentale differenza tra la chiese protestanti e la Chiesa cattolica è che nella Chiesa cattolica c'è posto per tutti, purché quello che viene insegnato sia aderente al messaggio evangelico, che sia controllato da chi nella Chiesa ha il compito di vagliare ogni cosa, che sono i vescovi in comunione con il Santo Padre.
Un vescovo non in comunione col Santo Padre, tu gli puoi disubbidire!
Che se un vescovo non è in comunione con il Papa e ti dice di fare certe cose, tu gli puoi disubbidire e non fai peccato.
Se quel vescovo, però insegna le stesse cose che insegna il Papa, in quelle cose lì gli puoi obbedire, ma se lui ti insegna una cosa diversa e ti dice che la devi fare, tu non gli devi ubbidire, perché la tua comunione dice biblicamente che è con Pietro.
Pietro conferma i tuoi fratelli.
Quindi attenzione bene, per questo è importante che soprattutto i catechisti conoscano bene la dottrina; certo che non è facile, in un mondo come il nostro in cui si è sempre in evoluzione, è quanto mai necessario conoscere come e quale sia la verità.
Qualora sia necessario, è anche un bene recarsi dai superiori di queste persone e dire, ma senta, mi è stato detto durante un ritiro spirituale questo, questo e quest'altro, la cosa mi ha messo un po' in crisi perché sulla bibbia è scritto così, il magistero della Chiesa dice quest'altro e allora com'è questa storia?
È giusto, è vostro dovere oltre che vostro diritto, anche perché altre persone potrebbero essere indotte in dubbi e crearsi un cristianesimo a immagine e somiglianza propria.
Il male è dentro di noi. Ah! allora vuol dire che Dio ci ha fatto con un po' di male e con un po' di bene, allora siamo cristiani o taoisti?
Il male è dentro di noi, vuol dire che siamo impastati di male?
Allora come la mettiamo con quello che dice la Bibbia, facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza?
Se è così allora vuol dire che Dio dentro di sé ha anche il male.
Se il male è anche in Dio allora evidentemente il male non è negativo, quindi è inutile combattere contro il male.
Il male fa parte di noi stessi, quindi non serve a niente la legge morale, i dieci comandamenti servono? No!
Perché il male fa parte della natura umana.
Non possono reprimere ciò che già fa parte di me stesso.
Se il male fa parte di me come posso negare una parte di me stesso?
Allora direi che i 10 comandamenti sono stati inutili, la legge morale inutile, confessarsi serve a niente, di quali peccati?
Il peccato non esiste!
Vi rendete conto a quali conseguenze si arriva negando emotivamente, semplicemente per un sentimento di buonismo, le verità bibliche?
Allora buttiamo via la Bibbia perché tanto non serve a niente, tutto quello che Dio ha insegnato fino adesso non serve a niente; allora noi che cosa facciamo, viviamo nel moralismo: il tu devi!
Il male è fuori di noi, quindi dire che il male è dentro di noi, vuol dire smentire ciò che c'è scritto nel Vangelo.
Tutto ciò che è fuori di voi non vi può contaminare il cuore a meno che non lo facciate entrare nel cuore, allora il male è entrato dentro di voi.
Ma non è che la persona sia naturalmente cattiva o piena di male; se il male è una cosa, sì, se il male è una persona, no.
Con il battesimo veniamo purificati dal peccato, però dentro di noi le pulsioni al male ci sono.
Il Signore ci toglie le conseguenze del peccato originale che sarebbe la morte eterna, ma la natura è stata "sfregiata" a causa del peccato originale, quindi la natura è malata.
L'unico modo per neutralizzare questa malattia è la comunione con Colui che è la via, la verità, la vita, che neutralizza gli effetti nefasti della natura sfregiata.
Ma San Paolo dice: la natura stessa attende gemendo, come nelle doglie del parto, la sua propria liberazione ad opera della rivelazione dei figli di Dio.
Questo vuol dire che la natura, e noi siamo costituiti anche di natura, soffre a causa del peccato originale, una situazione che non le è propria.
Quindi vuol dire che la natura è diventata vulnerabile alla tentazione, alla rovina, allo sfacelo.
Quindi anche la nostra psiche fa parte della natura: se la nostra psiche si è creata una struttura mentale incline al peccato, ecco è lì che deve essere guarita, dev'essere neutralizzata.