La forza dello Spirito
22-5-2004
1) Importante la forza dello Spirito Santo per testimoniare la vita cristiana
2) Come un vaso di creta nelle mani del Signore
3) Il mio cammino dev'essere autentico e spirituale
4) Per poter dare bisogna che tu prima l'abbia ricevuto
5) Se tu dai ricevi il centuplo
6) La sorgente
7) Il messaggio che avete ricevuto quest'anno è molto importante
8) Gesù mi ha detto: mi aiuti a fare qualcosa per la mia Chiesa?
9) Il Signore dice: Leggi la Bibbia, ascolta la mia parola, ascolta la mia Chiesa
10) Ti darò una vita nuova, tu mi darai il frutto di quello che vivi
11) Devi dare l'esperienza di Gesù agli altri
12) Siamo Chiesa, perché lo Spirito di Dio abita dentro di noi
13) Cercate di partecipare alla novena di Pentecoste
Importante o direi necessaria la forza dello Spirito Santo, per poter essere in grado di testimoniare la vita cristiana.
Ci avevate riflettuto prima? È stato un discorso sotto certi aspetti inaspettato, nuovo.
So, che per tutto questo anno, siete stati martellati; sotto questo punto e da tutti i punti di vista.
La riscoperta del sacramento della cresima, l'azione della grazia nella vostra vita.
Ci avevate pensato? Ve ne siete accorti? Come agisce la grazia dentro di voi?
Vi siete mai posti la domanda: Sì, ho ricevuto la cresima, che cosa vuol dire questo per me? Provate un po' a pensarci.
Cosa ne dite? Sì, ci ho pensato in questa settimana.
Mi sono accorta che sono come un vaso di creta nelle mani del Signore.
Ti ha colpito questo? Cosa ti ha fatto pensare?
Che devo andare avanti, che.… fino a che punto non lo so.
Vorrei insegnare ai bambini piccoli fino alla comunione, ma non ai più grandi e non ai genitori o adulti. Si potrei tentare.
Ma allora la preparazione per un servizio nella Chiesa, è una preparazione solo culturale?
No, non è solo culturale, è anche spirituale…..
Sentite, che cosa vi affascina di più, un dotto o un santo?
Un santo, perché parla con le parole di Gesù e tutti lo ascoltano.
Si questo è vero, però voi non pensate che se le vostre parole sono parole di Dio, in qualunque modo, verranno ascoltate?
Quindi io credo che vada veramente da approfondire per appropriarsi di questo pensiero: il mio cammino dev'essere prima di tutto autentico e spirituale, tutto il resto verrà di conseguenza.
Molti dei più grandi santi, quasi tutti, non erano mica persone che avevano una cultura spaventosa, erano persone semplicissime; persone semplicissime, cariche di amore di Dio, piene di amore per Dio.
Questo amore per Dio si manifestava nell'amore verso il prossimo.
Questo vi è chiesto, più di ogni altra cosa.
Per raggiungere questo scopo, noi sappiamo che non è sufficiente la nostra buona volontà, ossia non è che uno si mette d'impegno e può fare bene un certo servizio, quello che ci è chiesto e di lasciarci riempire dalla presenza di Dio, perché noi cosa dobbiamo portare agli altri? Dio.
Questo dobbiamo portare e non possiamo portare quello che non abbiamo.
Il segreto di qualsiasi virtù cristiana riuscita è questo: non possiamo dare nulla che prima non abbiamo ricevuto.
Ti senti dentro di te che vuoi dare qualche cosa lodevole?
Per poter dare qualcosa bisogna che tu prima l'abbia ricevuto.
Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci, come ha fatto?
Gesù ha creato i pani e i pesci dal nulla? No, dai pani e dai pesci che aveva un ragazzino.
Quindi li ha ricevuti. Si. Perché li ha potuti dare? Perché li ha ricevuti.
Dare quello che si è ricevuto, si moltiplica, non ci avete mai pensato?
Tu hai ricevuto nel cuore un insegnamento, è diventato tuo, l'hai ricevuto?
Quando tu lo dai quell'insegnamento si moltiplica e produce dei frutti che saziano te e anche chi lo riceve.
Quando Gesù ha dato i pani e i pesci ai suoi discepoli e ai suoi apostoli non ha detto: dateli e voi fate digiuno. Ha detto così? No.
Ha detto: dateli e poi ne sono avanzati 12 canestri pieni.
Perché 12 e 13 o 11? Perché dodici apostoli.
Perché ognuno simbolicamente, sarebbe stato non saziato, ma sepolto da tutto quello che aveva dato agli altri.
C'è una persona che è in grado di mangiarsi un canestro pieno di pani e di pesci? No.
Un canestro è veramente essere sepolti dall'abbondanza che Dio ti riversa in grembo.
Quindi in quella moltiplicazione dei pani e dei pesci, si vede chiaramente che quello che tu ricevi, Dio lo moltiplica per tutti, poi dopo a beneficiarne non sono solo gli altri, ma sei anche tu.
Non è forse Gesù che ha detto: l'operaio ha diritto alla sua ricompensa?
Qual è la ricompensa del ministro di Dio, che dà Dio agli altri? È Dio.
Tu hai ricevuto tanti insegnamenti e questi insegnamenti ti hanno fatto capire una sola cosa che il tuo compito principale è quello di riempirti di Dio.
Quando tu ti riempi di Dio, darai Dio ai tuoi fratelli, secondo gli insegnamenti che hai ricevuto e questo li farà crescere, li farà aumentare di numero, ma crescerai anche tu.
Quando sei chiamato a esprimere la tua testimonianza, dopo che tu hai dato la tua testimonianza, ti rendi conto che dentro di te la fede è cresciuta.
Hai parlato di Gesù, hai dato Gesù agli altri e Gesù si è dato a te, e dopo che tu hai fatto la tua testimonianza, qualunque cosa sia accaduta all'altra persona, tu sei stato beneficato, tu sei stato riempito, tu sei stato benedetto, tu sei stato oggetto dell'amore di Dio, che si è riversato dentro di te.
E quindi catechizzando, evangelizzando, portando Dio agli altri, tu pensi di dare e invece ricevi, non dagli altri, da Dio.
È la sorgente, la sorgente funziona solo quando può essere libera di dare.
Se in qualche modo si bloccasse la fuoriuscita dell'acqua, quella sorgente si fermerebbe.
Voi sapete che la vena d'acqua è una cosa molto delicata.
Quando si trova la vena d'acqua, bisogna stare attenti a non traumatizzare il terreno intorno, perché la vena d'acqua potrebbe cambiare strada.
Allora tu sei una sorgente, se tu non dai l'acqua che ricevi, guarda che quella sorgente si fermerà.
Ma se tu dai l'acqua, tanti vivranno, perché tu hai dato l'acqua, che non è tua, tu l'hai ricevuta e tu non resterai mai senza acqua, anzi avrai sempre un'acqua nuova, fresca, cristallina, vivace, nuova e gli altri anche.
Se tu invece ti fermi, smetti di dare ciò che hai ricevuto, ti trasformi in uno stagno e lo stagno produce acque imputridite, che producono fango e che poi evaporano e inaridisce tutto.
Allora il cammino è questo: non puoi non dare quello che hai ricevuto, perché questo significherebbe la tua automortificazione, fai del male a te stesso.
Se tu non dai quello che hai ricevuto fai il male di te stesso.
Non è più un obbligo, non è qualcuno che ti dice: devi fare qualche cosa, se tu non lo fai stai male e te ne accorgi, inaridisci, diventi più scontroso, più irritabile.
Certo sei solo più umano, cresce l'egoismo, le fiamme dell'egoismo crescono.
Invece se la tua sorgente fosse stata aperta, le fiamme si sarebbero spente, perché l'acqua di solito spegne il fuoco.
Se tu lasci che l'acqua inaridisca, allora basta un mozzicone di sigaretta per incendiare tutta una savana e per fare disastri ovunque.
Allora per questo dicevo, il messaggio che avete ricevuto in quest'anno è molto importante, aldilà di tutte le cose meravigliose che potete aver imparato.
Interessanti, forse anche complesse, anche difficili da ricordare, però sono la nostra fede.
Non valgono niente se dentro di voi non è nato il desiderio di riempirvi di Dio.
Se voi adesso a maggio siete come eravate a ottobre, allora potete dire ho perso tempo.
Se invece siete cambiati, nel senso che per es. passando davanti a una chiesa entrate per salutare il Signore, per stare un po' con Lui e lo fate in modo diverso, più profondo, con maggiore coscienza, con più affetto nei confronti del Signore, allora potete dire: bene, il cammino che sto facendo sta diventando un cammino che porta frutto.
Se voi andate a messa adesso come andavate otto mesi fa, se il vostro partecipare all'Eucaristia è cambiato e siete diventati più profondi, più attenti a ciò che avviene sull'altare.
Lo zelo per il Vangelo è questo desiderio che viene a nascere dentro di voi, non dobbiamo fare tante cose, ma Gesù mi ha chiesto se lo aiuto.
Questa è la risposta: voi siete qui solamente perché state dando questa risposta.
Gesù è venuto in qualche modo e mi ha detto: mi aiuti a fare qualcosa per la mia Chiesa?
Voi gli avete detto di si; quello che voi state dando è l'amore che avete per il Signore, è l'amore che il Signore ha per voi.
Poi vi state attrezzando per poterlo fare.
Nessuno di voi dice: vado in montagna senza mettere gli scarponi ai piedi, giusto?
Per andare in montagna, vi prendete le cose che sono necessarie per andare in montagna.
Se voi avete detto: Signore, va bene ti aiuto, ti seguirò, allora per seguirlo devi avere quello che necessita per seguirlo.
Parlerò di te, che cosa dirò? Dovrò sapere che cosa voglio dire di Gesù, come faccio a dire qualcosa su Gesù, se prima non lo conosco?
Se io sono stato attratto da Gesù e voglio parlare di Lui a tutti, dovrò prima frequentarlo, imparare quello che Lui dice, perché dice quelle cose, perché insegna questo piuttosto che quell'altro?
E il Signore dice: leggi la Bibbia, ascolta la mia parola, ascolta la mia Chiesa, sono io che ho ispirato alla Chiesa per mezzo dello Spirito Santo, tutti gli insegnamenti che essa sta dando e che non potevo mettere tutto sul Vangelo.
Lo ha anche detto: "molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso, ma manderò a voi lo Spirito di verità, il quale vi guiderà alla verità tutta intera", è scritto nel Vangelo di Giovanni ( Gv 16,12 ss. ) io ho detto le cose essenziali, ma continuo ad essere con voi tutti i giorni fino alla consumazione dei secoli e il mio Spirito vi conduce nella verità verso di me.
Quindi vuoi sapere perché ho insegnato certe cose? Leggi il Vangelo.
Vuoi approfondire queste cose? Sappi che cosa insegna la mia Chiesa, quella che io ho voluto e di cui io sono il Capo.
In questa Chiesa ci sei anche tu e quindi tu sei uno che collabora con me.
Oppure sei una cellula morta che non serve a nient'altro che essere eliminata?
Se tu sei una cellula del mio corpo, ricevi da me la vita e dai a me la vita.
Se tu sei una cellula morta, ti staccherai da me, starai staccato da me e lontano da me si sta male, perché c'è il buio, c'è il freddo, c'è lo stridore di denti.
Ma se tu continui a ricevere da me la linfa vitale …
Voi sapete che ogni cellula del nostro corpo è raggiunta da una sottilissima arteria, che porta il sangue con l'ossigeno, i nutrienti per quella cellula e porta via da quella cellula tutti gli elementi negativi: il frutto della combustione degli zuccheri, del carbonio ecc. ecc.
Allora il Signore dice: ecco se tu stai collegato con me, io ti darò la mia vita nuova, tu mi darai il frutto di quello che tu vivi insieme a tutti gli scarti.
Questo si chiama conversione, penitenza, ma se sei collegato con me!
Allora il vostro compito non è semplicemente quello di sapere tante cose, ma: io voglio seguire Gesù e voglio parlare di Lui a tutti, come farò?
Cercherò di avere degli argomenti di cui parlare.
Se io voglio fare il giornalista sportivo, non è che seguo un corso per l'uncinetto, ma seguirò tutte le notizie che si riferiscono allo sport.
Se devo fare un articolo sulla pallanuoto, dovrò conoscere quali sono le regole di quel gioco, e così via?
Se debbo parlare di un argomento, dovrò sapere di ciò che di cui sto parlando.
Se tu vuoi parlare di Gesù, dovrai conoscere Gesù e Gesù lo si conosce sui libri? No.
Gesù lo si conosce stando con Lui.
Se mi fai vedere la fotografia di un tuo famigliare, io posso dire che lo conosco? Direi di no.
Io dico: conosco l'immagine di questa persona, ma non la persona.
Se tu parli di Gesù, non puoi dare una fotografia di Gesù agli altri.
Tu devi dare l'esperienza di Gesù agli altri.
Hai mai pensato che l'esperienza di Gesù agli altri, sarai tu stesso.
Gli altri conosceranno Gesù attraverso di te, da come tu agirai, gli altri capiranno Gesù, da come ti comporti; dal tuo stile di vita, capiranno che sei un seguace di Cristo.
Gesù l'ha detto: da come vi amate, mi conosceranno, crederanno in me vedendo come vi amate.
Amarvi, amarci, ricevere l'amore di Dio.
Dare l'amore di Dio, non il nostro; l'amore che è suo e per dare una cosa sua, dato che è sua, non posso fare altro che riceverla.
Chiederla, riceverla, darla. Se la do, la ricevo, se non la do si spegne.
Ecco perché il dono dello Spirito Santo, da chiedere per ogni cammino cristiano è fondamentale.
La Cresima o la preghiera per ricevere il dono dello Spirito, concreto, continuato non è un optional: ma sì, si può anche fare senza. No.
Non si può fare senza, perché Dio ha voluto la sua Chiesa con il soffio dello Spirito.
La sua Chiesa è nata il giorno di Pentecoste.
Pensateci, allora, che noi siamo Chiesa proprio perché lo Spirito di Dio abita dentro di noi.
Dire che lo Spirito di Dio abita dentro di noi, significa dire che dentro di noi deve abitare il pensiero che Dio ha, è il suo Spirito, quello che Lui pensa, quello che Lui sogna, quello che Lui desidera che diventi nostro: ciò che Lui è siamo noi.
Finché non sarà così, il nostro cammino sarà anche culturale, sarà anche interessante, sarà anche efficace, ma potrebbe anche essere sterile.
Da come vi amate mi conosceranno, da come vi amate crederanno in me.
Tenete presente tutte queste cose, vi lascio una buona domenica.
Ci vediamo la settimana prossima.
Cercate per quanto vi è possibile, in questa settimana di partecipare alla novena di Pentecoste.
Se non c'è la novena di Pentecoste nella vostra parrocchia o non sapete dove si fa, cercate di avere un tempo di preghiera personale davanti al Santissimo Sacramento nella vostra Chiesa e quando siete davanti al tabernacolo ditegli: Signore, dammi il dono dello Spirito Santo, perché io ti voglio amare con il tuo amore e ti voglio servire con il tuo amore.
Preparatevi bene in questi giorni che vi separano dal 30 di maggio, che è il giorno della Pentecoste, proprio con un desiderio che lo Spirito Santo venga dentro di voi e guidi tutta la vostra vita.