Poteri di Gesù
12-11-2005
1) Il discorso sui carismi si fa più approfondito
2) Infallibilità del magistero papale
3) Io sono la via, la verità e la vita
4) C'e' un' azione diretta dello Spirito Santo, che muove tutto ciò che esiste
5) "E" l'uomo divenne un essere vivente
6) L'interpretazione della scrittura da parte del papa e' da ritenere valida?
7) Alla verità in Gesù Cristo ci conduce lo Spirito Santo
8) Quando un carisma e' autentico ci parla di Gesù
9) Che cos'è la virtù?
10) Per essere una persona di verità devo strutturare il mio pensiero
11) Una sintesi di quello che san Tommaso d'Aquino ci rivela
12) La virtù è una forza come è la forza di Dio
13) Il potere regale di Gesù passa attraverso la virtù della speranza
14) Gesù esercita il potere regale in modo ordinario e straordinario
15) Straordinario si riferisce ai carismi, perché essi non sono stabili
16) Posso interagire con lo Spirito Santo?
Il discorso sui carismi si fa via via più approfondito e vi rendete conto come sia necessario possedere almeno lo schema che vi è proposto e che vi suggerisco di averlo chiaro nella mente.
Perché è molto importante avere almeno qualche direttiva per fare qualche sommario discernimento.
Il Concilio alla Lumen Gentium n.12 ci ricorda come è riportato qui sopra che a ciascuno è data una manifestazione diversa dello Spirito.
Il problema è: come discernere se questa manifestazione è dello Spirito o è della psiche?
Allora chi ha il compito di discernere nella Chiesa è il vescovo, il quale non si inventa nulla, ma fedele al proprio mandato, è in comunione con il Santo Padre e per questa ragione è una comunicazione di un particolare carisma di verità e di discernimento.
Nella Chiesa al Concilio Vaticano I è stato definito come "L'infallibilità del magistero papale".
Ossia il sommo pontefice non sbaglia, perché gode di una particolare assistenza dello Spirito Santo, non quando parla di geografia o di storia, ma quando parla di morale e di dottrina.
Quindi in quel caso il Santo Padre gode di una infallibilità che è un'azione dello Spirito Santo, che conforma l'intelligenza di questa persona per renderla capace di aderire e di contemplare e di affermare dei principi estremamente complessi e difficili, assicurando dove sta la verità.
Ora per capirci, Gesù dice: nessuno viene al Padre se non per mezzo di me, anzi prima ancora dice: io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
E Tommaso dice: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?
E Gesù risponde: Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Dunque, la via il discernimento, la verità, la vita è Gesù Cristo e noi tutti sappiamo molto bene che l'azione dello Spirito Santo da quando esiste l'universo, fino a quando esisterà l'universo, è quello di condurre l'uomo alla verità tutta intera, ma è anche l'azione dello Spirito Santo quella di rivelare Gesù Cristo come unigenito figlio del Padre come modello di una umanità perfetta, facendo sottolineare peraltro come Gesù è sicuramente uomo senza smettere di essere Dio.
La Scrittura ci dice che lo Spirito Santo è in azione su questo binario da sempre.
Il primo versetto della genesi ci dice che lo "La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sopra le acque".
Così pure al penultimo versetto della Bibbia: Lo Spirito e la sposa dicono "Maranathà" vieni Signore Gesù, amen.
Allora attenzione bene, è evidente, è proprio evidente che c'è un'azione diretta dello Spirito Santo, che in qualche modo muove tutto ciò che esiste; ma particolarmente l'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, lo muove alla ricapitolazione in tutto in Cristo.
Cioè Cristo è veramente il centro, il significato, il fine ultimo, il senso di tutto ciò che esiste, ma in modo particolare della persona umana.
In effetti se ricordate il secondo racconto della creazione, nel libro della genesi, dice che Dio prese la polvere della terra, la impastò ne fece un bambagio e poi soffiò nelle narici di questo uomo e l'uomo divenne un essere vivente.
Vuol dire molte cose. Intanto il termine ebraico per esprimere quest'azione di Dio, questo soffio di Dio è "Ruah" ( con la h aspirata ), il termine identico con cui si esprime lo Spirito di Dio.
La frase continua dicendo: "e" quindi conseguenza; ( non è possibile distaccare il soffio dalla conseguenza ) questa e congiunzione è un trait d'union per rendere imprescindibile ciò che viene prima da ciò che viene dopo; non è come un gancio e tiene la motrice e un rimorchio che si può staccare, la e congiunzione è una cosa che non si può staccare: dato che c'è uno c'è anche l'altro.
Un principio della fisica ci dice per es. che non possono esserci due corpi a occupare lo stesso spazio.
Allora dovete considerare questo concetto quando pensate alla e congiunzione: "e" l'uomo divenne un essere vivente, dove per essere vivente si intende non solo che vive, perché anche le piante vivono, anche gli animali vivono, ma l'uomo è un essere che ha in sé l'essenza della vita, tant'è vero che gli uomini sono immortali, i cavalli no.
Nell'uomo si ferma il corpo, ma l'uomo continua a vivere, in modo diverso fino alla consumazione dei secoli, fino al tempo che conosce solo Dio, fino alla risurrezione della carne.
Questa sarà una carne che non è più dominata dalle leggi della natura, ma è una carne che domina le leggi della natura, tuttavia l'uomo è stato pensato da Dio in questo modo.
Allora è importante che noi consideriamo tutti questi aspetti, perché il discernimento si basa su questi dati della Scrittura e il Santo Padre che ha questo carisma, chiamiamolo carisma per intenderci, ma è più che un carisma perché è stabile, ossia tutte le volte che lui deve parlare in materia di costume e di dottrina, naturalmente non deve parlare tutti i giorni di fede e di dottrina non deve fare dei pronunciamenti di fede indubitabili, tuttavia se deve dare un'interpretazione sulla scrittura quella interpretazione è da ritenere valida.
Non è l'unica, perché nella Chiesa nel corso dei secoli sulla scrittura ci sono state molte interpretazioni; tutte quelle che sono state assunte dal magistero della Chiesa sono tutte valide.
Quelle che non sono state assunte dal magistero della Chiesa possono essere interessanti, possono essere da studiare, ma non sono vincolanti dal punto di vista morale.
Dunque, il magistero, il Papa esprime il suo discernimento tenendo presente questi pochi esempi che vi ho fatto sulla scrittura.
Lo Spirito di Dio assicura una capacità di discernimento proprio perché lo spirito di Dio conduce alla verità tutta intera, lo Spirito di Dio anima la vita fisica intellettuale spirituale della persona; lo scopo dello Spirito di Dio è quello di insegnare tutto ciò che Gesù ci ha insegnato, di condurci alla verità tutta intera.
La verità tutta intera ha un nome e anche un volto e si chiama Gesù Cristo, perché oggi dice: io sono la via, la verità e la vita.
Lo Spirito Santo ti conduce alla verità in Gesù Cristo, perché senza passare per la via di Gesù Cristo, tu al Padre non ci arrivi, perché tu sei pensato da Dio come figlio e quindi devi passare per il figlio per avere un rapporto con il Padre, perché se tu non sei figlio quello non è Padre.
Dio è Padre, perché tu possa raggiungere il Padre è necessario che tu diventi figlio; creato a immagine e a somiglianza.
L'immagine proviene da Dio, la somiglianza dipende da te; dipende dal fatto che tu decida di lasciarti guidare dallo Spirito di Dio il quale ti conduce alla verità tutta intera.
Chi è la verità tutta intera? Gesù Cristo.
Vedete come la storia dell'uomo è guidata in modo trinitario, però è necessario fare discernimento, perché diversamente noi ci accostiamo a esaminare delle esperienze senza discernimento le consideriamo o tutte nemiche o tutte pericolose oppure tutte autentiche, che non è così!
Perché il discorso sui carismi è un discorso di grande umiltà però anche di grande serietà.
Non tutte le manifestazioni che ci coinvolgono nella vita sono necessariamente carismatiche, neanche non è nessuna manifestazione carismatica.
Però è evidente che quando un carisma è autentico di chi ci parla? Di Gesù.
Il quale è re, sacerdote e profeta.
Ne deriva che Gesù ha i poteri: regale, sacerdotale e profetico, a cui corrispondono le virtù teologali.
Al potere regale corrisponde la virtù della speranza, al potere sacerdotale la virtù della carità e al potere profetico corrisponde la virtù della fede.
Sono le tre virtù teologali, vuol dire che ci vengono date da Dio.
Vi ricordo che questa è una pista di riflessione, è uno schema e voi sapete che gli schemi sono sempre molto zoppi, in quanto non si può tradurre in uno schema l'azione dello Spirito soprattutto perché coinvolge tutto l'universo: Spiritus domini replevit orbem terrarum, lo Spirito del Signore riempie tutto l'universo.
Noi abbiamo individuato con la nostra piccola intelligenza un modo di muoversi dello Spirito non è tutto ciò che fa lo Spirito.
Cosa significa nell'esercizio del potere regale di Gesù, il manifestarsi della virtù della speranza?
Intanto che cos'è una virtù? Dal latino: vis roboris che vuol dire forza, quindi uno dei significati alla radice della parola virtù è "forza"; naturalmente poi, nella parola virtù confluiscono anche altri significati.
Giustamente san Tommaso d'Aquino nella Summa Teologiae ci spiega cos'è una virtù.
Per sintetizzare vi dirò questo: la virtù è in qualche modo una cristallizzazione attiva di un modo buono, giusto e vero di pensare ed agire ( forma mentis ).
Cioè a dire, riassumendo, il Signore nella parola di Dio ci insegna tante cose, per es. i 10 comandamenti, onora tuo Padre e tua madre, un insegnamento giusto da parte di Dio.
Allora nella tua mente ricevi questo insegnamento di Dio, lo Spirito di Dio ti convince che questo insegnamento è buono e allora tu cominci a strutturare nella tua mente questo pensiero, perché diventi per te una azione.
Allora devi onorare il Padre e la madre per es. oppure non dire falsa testimonianza, questo è ancora più evidente, quindi la verità.
Devo strutturare il mio pensiero per essere una persona di verità.
Allora con l'intelligenza con la razionalità con la fantasia, la creatività ecc. ecc. tutto quello che avete visto nello schema antropologico, io do una forma, una struttura a questo concetto di verità; nella mia mente si crea questa struttura di verità.
Cosa mi serve che nella mente ci sia questa struttura? Mi serve per poi farlo, giusto?
E più faccio azione di verità, cioè più sono sincero e più nella mia mente si cristallizza questo circuito, questo modo di ragionare.
La ripetizione degli atti è nello stesso tempo una conseguenza, ma anche un consolidamento di quello che io sto facendo.
Quindi più io faccio azione di verità e più nella mia mente si fortifica questo modo di ragionare, la famosa forma mentis, la mente ha preso una forma, una struttura e io agisco in quel modo, perché la mia mente ha deciso di accettare quella struttura.
È una struttura indeformabile? No, è sempre riformabile, perfezionabile e anche rinnegabile, perché io sono dotato di libero arbitrio; io posso agire contro la verità, ma ho la consapevolezza che sto agendo contro la verità.
Ma se io ho formato la mia mente nella menzogna, la mia struttura mentale mi porterà sempre ad agire con delle azioni menzognere.
Non posso uscire da quel circolo vizioso? Certo che posso uscire, perché sono dotato di libero arbitrio.
Tuttavia diventa uno sforzo titanico uscire da una forma mentis e crearne un'altra, quella famosa altra mentalità che san Paolo nelle sue lettere chiama "metànoia" cambiamento radicale di mentalità e dunque di modo di agire.
Allora questa struttura mentale questa forma mentis mi dà la virtù, d'altro canto mi dà anche il vizio.
Ossia se io mi abituo ad agire in un modo peccaminoso, allora la mia natura mi porterà ad agire sempre in quel modo, perché ho creato una struttura mentale.
Quello che vi sto dicendo è una sintesi molto ristretta di quello che san Tommaso d'Aquino ci rivela è, come dire, rafforzata anche da quelli che sono gli studi di neuro biologia.
Sapendo bene che le cellule del cervello i cosiddetti neuroni sono formati da un nucleo e da filamenti e questi filamenti o prolungamenti della cellula fanno sì che le altre cellule che hanno gli stessi neuroni, si intercettano tra di loro e in queste intercettazioni avvengono le trasmissioni elettriche.
Quindi i neuroni trasmettono le informazioni che a livello cerebrale sono tutte basate su scariche elettriche di potenza infinitesimale che permettono alla chimica del cervello di creare delle molecole che sono alla base della memoria.
Allora la memoria non è semplicemente un fatto psichico è anche un fatto fisico, quindi i neuroni favoriscono tutta questa combinazione fisica, per cui potremmo perfino dire che il pensiero è la combinazione della materia con lo spirito, perché il pensiero è qualcosa di astratto, ma reale che però usa come supporto una realtà materiale.
Tanto perché vi rendiate conto quanti misteri sovrastano la nostra persona, cioè Dio ha fatto proprio delle cose straordinarie.
Dio ha detto: voglio fare l'uomo che sia un essere spirituale incarnato, fatto di carne.
Allora il pensiero concretizza dunque della materia, perché le molecole che sono alla base del pensiero, sono materia, quindi il pensiero è una cosa reale; l'origine del pensiero è una cosa reale, concretamente verificabile volendo.
Dunque vedete che la virtù, vis roboris, è una forza come la struttura in cemento armato di un palazzo costituisce la forza di questo palazzo.
Le piastrelle di questo pavimento sono il rivestimento che ci permettono di camminare tranquillamente, queste piastrelle da sole non sono il pavimento, sono invece il rivestimento e quello che troviamo sotto le piastrelle sono la sabbia e il cemento, che non è il pavimento.
Sotto la sabbia e il cemento troviamo la soletta, che non è il pavimento, ma ciò che costituisce il pavimento, ma da solo non è il pavimento.
La struttura del pavimento è l'ossatura che permette alla soletta di non sprofondare, quindi non si vede, ma sta alla base; senza di quello possiamo attaccare sui bordi con un collante eccezionale tutte le piastrelle, ma appena ci metti un piede sopra sprofondi.
Allora virtù non semplicemente: mi sono abituato ad agire in un certo modo, virtù è proprio una forza, è la forza di Dio che anima il tuo pensiero e che costituisce la solidità della forma mentis, la struttura della mente, struttura del pensiero, struttura del modo di ragionare e quindi di agire.
Allora Gesù è re con il potere regale; per esercitare il potere regale si esercita con la virtù della speranza, ma con la virtù della speranza si esercitano anche i carismi.
Quindi il potere regale di Gesù passa attraverso la vis roboris della speranza, virtù della speranza che vuol dire certezza delle promesse di Dio.
Allora "speranza" è la certezza non speriamo che sia così, ma sono sicuro che succede così, perché l'ha detto Dio.
Perché posso dire: sono sicuro che avvenga così? Perché Dio mi dà la virtù della fede.
Vedete fede, speranza e carità non si possono scindere, noi adesso le esaminiamo scisse, come esaminiamo il Padre il Figlio e lo Spirito Santo, ma sappiamo che è un solo Dio.
Siamo talmente limitati che dobbiamo fare così, tuttavia non dimentichiamo che questa certezza che le promesse di Dio si realizzano, cioè a dire l'ha detto Dio, quindi si realizzano.
Perché si realizzano? Perché l'ha detto Dio.
Dato che l'ha detto Dio che questa cosa si realizza, vuol dire: dato che l'ha detto Dio ci credo.
Vedete, fede, speranza. Fides et spes convertunt, fede e speranza si possono scambiare fra di loro, non perché siano la stessa cosa, ma perché si richiamano nella stessa essenza, nella stessa potenza.
Chiaro fino a qui, allora andiamo avanti.
Gesù è re, esercita il potere regale con la virtù della speranza, che è certezza della realizzazione delle promesse di Dio, dunque come si esercita questo potere?
In modo ordinario e in modo straordinario.
Ordinario vuol dire che è una cosa ordinata, cioè segue delle regole delle leggi, quelle della natura.
Cosa vuol dire straordinario? Fuori dell'ordine; come possiamo spiegare questa parola?
È una parola composta da extra che vuol dire fuori.
Vi ricordate durante l'elezione del sommo pontefice c'è stato il conclave, cum clavis, chiusi a chiave e il cerimoniere del conclave al momento giusto si è avvicinato al portone e ha proclamato l'extra omnes, fuori tutti.
Extra non vuol dire speciale, extra offerta, vuol dire offerta fuori di testa; estratto, vuol dire tirato fuori; extraterrestre, vuol dire fuori della terra.
Straordinario, cioè fuori delle regole della legge della natura.
Allora la prossima volta cercheremo di capire il potere regale nel senso ordinario come si esercita; allora potremo dire presidenza, liturgia, sacramenti ecc..
Straordinario: potremo dire comando, potremo dire liberazione; limiterei a questo per non essere troppo specifico.
Ordinario vuol dire sono i modi ordinati in cui Dio agisce, infatti il sacramento si chiama: ordine.
Straordinario si riferisce ai carismi, perché essi non sono stabili; Dio li dà quando vuole, a chi vuole, per il tempo che vuole, ma quando tu devi fare un discernimento sul carisma non devi semplicemente dire: uuuuh!
Devi fare a ritroso tutto questo discernimento per capire se è un vero carisma o se c'è qualche cosa che lo sta condizionando.
D'altronde su tu hai qualche carisma non puoi adagiarti semplicemente sull'esercizio del carisma, ma domandati: sto vivendo la virtù della speranza, ossia la mia mente è conformata veramente ai pensieri che furono di Cristo Gesù?
Ossia il carisma può essere ostacolato o essere favorito, dipende da come io vivo la virtù della speranza, ossia io posso interagire con lo Spirito Santo che è una persona, divina sicuramente, ma in dialogo con me?
Allora io posso interagire con lo Spirito Santo il quale mi vuole conformare a Gesù Cristo che è re, allora per esercitare il potere di Gesù Cristo che è regale io devo conformare la mia mente per rendere il carisma il più possibile purificato.
Allora voi capite come sia delicato il compito del discernimento.
Ci sono persone capaci di fare questi discernimenti?
Bisogna stare molto attenti, diversamente si verificano degli abusi che non stanno né in cielo né in terra perché manca la base dottrinale.
Tu non puoi avere delle responsabilità se ti mancano gli strumenti per esercitarla.
Quindi c'è fortemente da meditare.