La persona: un'unica realtà costituita da tre elementi essenziali

14-12-2002

Don Mauro Agreste

Indice

1) La triplice realtà costitutiva dell'uomo
2) Chi è l'uomo secondo la rivelazione
3) Il linguaggio del corpo
4) Il linguaggio dell'anima o psiche
5) Il linguaggio dello spirito
6) Quale linguaggio ci domina?
7) La psicologia fa parte della sfera psichica
8) Esempi di persone che si lasciano dominare
9) Religione e superstizione
10) Conoscere il pensiero di Dio e le motivazioni per allontanarsi dalla superstizione
11) I veti di Dio

1) La triplice realtà costitutiva dell'uomo

Abbiamo sott'occhio lo schema che riguarda la costituzione dell'uomo, non è che un semplice schema, ma in ogni caso ci dà qualche intuizione di più, qualche idea in più di come considerare l'essere umano.

Partiamo da questa prima idea: come sono fatti i solidi? Che cos'è che costituisce un solido?

- La materia.

Beh, sì, ma a parte la materia, che cos'è che mi individua un solido da un non solido?

- La durezza.

- La forma.

- La sostanza.

No, sono le dimensioni. Ecco…

Allora, tenete sempre presente questa cosa che in un solido, come il fragile solido che vi sto facendo vedere, ci sono le dimensioni? ..Quali sono? ..

- Sono tre.

E cioè?

- Altezza, lunghezza e profondità.

Sì, tre dimensioni per un'unica forma.

Un'unica realtà (non siate sempre troppo attaccati a quello che vedete perché se no poi dopo non riuscite mai più a fare gli esempi) tre dimensioni per un'unica realtà, un'unica realtà che è costituita essenzialmente di tre cose che non si possono distaccare.

Se io tolgo l'altezza questo è ancora un solido o è solo una figura? .. Diventa una figura.

La persona non è un solido, ma ha questo stesso concetto, un'unica realtà costituita da questi tre elementi essenziali, che non si possono disgiungere.

Le tre realtà che individuano l'uomo sono: corpo, anima, spirito; quindi, oltre al corpo, vi è l'anima o psiche e lo spirito.

2) Chi è l'uomo secondo la rivelazione

Nel Catechismo della Chiesa cattolica, quando si parla dell'anima si individua una visione bipartita, ossia la materia e lo spirito, il corpo e l'anima, ovviamente la visione tripartita, che noi abbiamo qui su questo schema in cui l'uomo risulta formato da tre parti, non si oppone all'insegnamento della Chiesa che è contenuto nel Catechismo della Chiesa cattolica, perché le due sezioni, anima e spirito, sono da individuare in quella parte che viene chiamata anima o parte spirituale.

Quindi la visione è la stessa, noi ci appoggiamo un attimino di più sul dato rivelato, non in contrapposizione con il dato teologico, che è nel Catechismo della Chiesa cattolica ma solo in modo esplicativo, cioè per intuire meglio in che modo servire il nostro prossimo vedendo com'è costituito. Ci siamo capiti?

Di queste tre realtà non si può dire che l'essere umano, abbia un corpo, abbia una mente, abbia uno spirito ma la persona umana, è corpo, è mente, ed è spirito, un solido è alto, è profondo, è lungo, non ha la lunghezza, l'altezza non è che le possegga le è proprio; quindi l'essere umano è queste tre cose non si può eliminare una di queste cose dicendo che quello è un essere umano.

Se io tolgo il corpo, posso dire che quell'essere è un essere umano? - No.

Cosa sarà? - Uno spirito, un essere spirituale.

Se io tolgo lo spirito e rimane l'anima e il corpo, che essere è questo? - Un animale.

Se io tolgo lo spirito e l'anima, che essere è quello? - Un solido.

Tu hai detto che senza anima saremmo degli animali, ma spiegati meglio perché saremmo degli animali solo se fossimo senza spirito e saremmo un solido solo se non avessimo né anima né spirito.

- Mi scusi, avevo capito male, noi saremmo animali se fossimo privi dello spirito.

È un po' diverso. Va bene, allora partiamo dalle citazioni che fanno riferimento a queste cose.

La citazione segnata sul vostro schema è Gen 1,26-27

Molto bene: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza"; in 1 Ts 5,23 vi è questa grande inclusione dall'inizio della creazione al Nuovo Testamento: "Tutto quello che è vostro spirito, anima e corpo si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo."

È questa la teologia di S. Paolo che proviene da tutto ciò che è l'Antico Testamento;

S. Paolo non è che si inventi una teologia sua, ma applica tutto quello che è nella teologia dell'Antico Testamento, che lui conosceva molto bene, e vede in esso il completamento in tutta la rivelazione che ha ricevuto di Gesù Cristo.

Quando troviamo l'annunciazione di questa teologia?

.. La troviamo quando Dio dà i dieci comandamenti, in Dt 6,5 e si ritrova pari, pari in Mc 12,30.

Si parla dei dieci comandamenti e si dice che l'uomo non vivrà di sole cose materiali: "Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio; quindi amerai il Signore Dio tuo…"

Con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente con tutte le tue forze.

Se le parole "con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze" le applichiamo a questo schema, dov'è il cuore, a cosa corrisponde?

- Allo spirito.

- Sì, allo spirito, e dove sta la mente?

- Nell'anima.

Sì, nella psiche, anima o psiche, e le forze dove stanno?

- Nel corpo.

3) Il linguaggio del corpo

Tutto ciò ci è richiamato nel gesto della liturgia con il triplice segno di croce quando viene letto il Vangelo; il cuore, la mente, le forze, la bocca rappresenta l'applicazione di ciò che c'è nel cuore e nella mente, quindi vedete che c'è tutta una simbologia che si esplica poi nella vita anche liturgica della Chiesa.

Dunque dicevamo, non so se lo ho già detto con voi o lo ho detto da altre parti, il corpo ha un suo modo per esprimersi, lo vedete nello schema.

Il linguaggio del corpo è un linguaggio che assomiglia a quello dei computer, è un linguaggio binario. Il computer non viaggia come per noi, con i calcoli che arrivano fino al numero 9, per il computer c'è solo lo zero e l'uno; dalla combinazione di tutti questi casi, che sarebbero apertura di un circuito o chiusura di un circuito, si fanno tutte queste elaborazioni.

Ma qui bisognerebbe chiedere a Giuseppe che è più esperto di me, ma, tanto per intenderci, non è importante che noi sappiamo tutto, ma che si abbia un infarinatura di tante cose sì, perché dovete essere in grado di fare degli esempi che possano interessare chiunque, non potete fare solo l'esempio di come si fa la torta biancona, perché a un certo momento uno che non sa cucinare non sa cosa farsene, e vero?..

Molto bene, il linguaggio del corpo assomiglia a questo 0, 1, è un linguaggio binario, cioè ha due modi di esprimersi, modo positivo, modo negativo, qui ho messo due parole per farci capire bene.

Il linguaggio del corpo si esprime con due valenze e cioè con il linguaggio del positivo e il linguaggio del negativo.

Il linguaggio del corpo si chiama, sensazioni; quindi si possono avere sensazioni di duplice valore: piacevoli e spiacevoli.

In base a queste due sensazioni il corpo è in grado di sussistere, cercando un modo per comunicare all'esterno di sé, ma questo è il modo basilare con cui il corpo si esprime.

Pensate al neonato non ha nessun altro modo di esprimersi se non fare udire la sua voce.

Quando fa udire la sua voce esprime una di queste due sensazioni: sensazione piacevole e il bambino o sta zitto o sorride o dorme o balbetta, con i suoni gutturali che sono tipici di quell'età.

Quando, invece, vive una situazione sgradevole, piange.

Quale sarà la situazione sgradevole?

Avrà bisogno di essere cambiato, avrà fame, è stufo di stare in quella posizione, ecc…

Però lui non ha altro modo di farsi capire se non questo, il riso o il pianto, che vuol dire situazione piacevole o situazione spiacevole.

Voi vedrete che tutto il corpo, anche quando saremo centenari, si esprimerà in questo modo, quando c'è qualche cosa che non va il corpo ti dà il segnale di una sensazione sgradevole: se tu hai un'infiammazione il corpo ti segnala questa infiammazione perché tu senti il dolore, se invece va tutto bene tu hai piacevolezza, padronanza di te ecc …

Dunque il corpo si esprime in questo modo.

4) Il linguaggio dell'anima o psiche

Passiamo al livello successivo, anima o psiche.

Nell'anima o psiche noi troviamo tutte quelle che sono le facoltà della nostra mente, sono delle facoltà che ci permettono di comunicare quindi che costituiscono un linguaggio.

Tutto ciò che il corpo elabora come sensazione per poter essere comunicato deve passare attraverso il filtro della mente, è solo la mente con tutte le sue facoltà che è in grado di comunicare ciò che il corpo sta vivendo.

Il bambino, finché non impara un altro tipo di linguaggio, che non sia quello suo individuale, non entra in una comunità, quindi in una comunicatività di se stesso, ha un suo linguaggio molto individualista: sono gli altri a dover adeguarsi a lui e interpretare ciò che lui vuole esprimere, fintanto che lui non è in grado di andare verso gli altri.

Le facoltà che fanno parte della psiche, ne ho elencate alcune, senza avere l'illusione di averle elencate tutte, ma in modo esplicativo: volontà, fantasia, desiderio, emozioni, creatività, ragione, intelligenza, memoria, ecc.. se vi viene in mente qualche cosa d'altro che possa far parte della psiche la potete aggiungere.

Tutti questi elementi, sono elementi che collaborano con la persona umana perché abbia una visione globale di se stessa e di ciò che c'è intorno a lei, badate bene quanto c'è in questo schema è la situazione perfetta, cioè a dire come dovrebbe essere l'uomo, non la situazione di fatto.

Vi troverete di fronte a delle persone in cui tutto questo cerchio non è così perfettamente centrato ma è molto ovalizzato.

5) Il linguaggio dello spirito

Passiamo al terzo elemento, l'elemento spirituale.

È l'elemento che noi diciamo costituisce l'individualità della persona, quello che ti riconosce come unico e irripetibile.

Potremmo quasi dire che è la coscienza, diciamo la coscienza?

Voi ricorderete quando vi dicevano: "Dio ti parla nella coscienza" vi ricordate?

"Ascolta Dio che ti parla nella coscienza".

Ecco se vogliamo avere una reminiscenza tanto per non trovarci in un discorso totalmente estraneo al nostro modo di pensare, ecco allora ricordate quando vi dicevano: "Ascolta il Signore che ti parla nella coscienza".

Allora, in quel momento uno si metteva a riflettere bene su quello che stava dicendo o stava facendo.

In questo ambito, chiamato ambito dello spirito, c'è veramente l'incontro speciale, quello che distingue l'essere umano da tutte le altre creature dell'universo; guardate che ho detto dell'universo non ho detto della creazione, quando dico universo vuol dire l'universo materiale, allora questo spirito ci contraddistingue da tutti gli altri esseri, perché abbiamo questo canale privilegiato in cui Dio comunica con l'uomo.

Lo spirito è un po' una specie di giardino dell'Eden della persona umana, il luogo, tra virgolette, dove Dio si incontra con l'uomo. In questa parte vedete che ci sono due personaggi, chi sono?..

- Io e Dio.

Allora questo significa che Dio risiede stabilmente in questo " luogo", Lui sta lì, che tu lo accetti o che tu non lo accetti, non importa, Lui sta lì, è il suo posto.

C'è anche l'io, però ,vedete ho voluto che questo io avesse un altro cerchietto intorno, non perché sia la quarta parte della persona, attenzione bene, solamente per ricordarci che il nostro io personale è dotato di libertà, di libero arbitrio, questo significa che questo io si può spostare ovunque, è libero di scegliere.

6) Quale linguaggio ci domina?

La situazione perfetta si ha quando l'io e Dio sono in perfetta comunione: stiamo insieme, Dio mi parla, io lo ascolto, io gli parlo lui mi ascolta, quindi situazione di comunione.

Però noi verremo a contatto con delle persone che non si trovano in questa situazione, semplicemente ascoltandole voi vi renderete conto dove si trova il loro io, che cosa indica questo io, la loro individualità la loro essenza il loro io personale, dove sta?

Incontrerete, non lo so, delle persone che sono fortemente guidate dalle sensazioni, come si chiamano? ..

- Emotive, sensitive

Quale parola indica che una persona si fa guidare dai sensi?

- Sensuale.

Sì, sensuale; da come parlano quelle persone, vi renderete conto che tutto viene vissuto in vista delle sensazioni, cioè per appagare le sensazioni. Dove si troverà l'io di quella persona? ..

- Nel corpo.

Sì, nella sezione del corpo, e questa persona dunque si fa dominare da quale linguaggio? ..

- Dal corpo, dalle sensazioni, dal linguaggio delle sensazioni, da cosa ve ne accorgete? ..

Dall'osservare che quella persona fa solo ciò che le fa piacere e fugge ogni tipo di dispiacere, non dispiacere morale, intendo dire di dolore…

Certo un discorso di questo genere costringerà voi ad avere diversi tipi di approccio.

Se una persona capisce solo le patate e le carote non le potete parlare del sottofiletto, dovrete parlare di patate e carote, dicendole ma se le aggiungi un po' di sale!

Poi dopo gli dici che cosa è il sale, intendo dire dovete avere questo schema per riuscire a capire come comunicare alle persone.

Diversamente accade come è accaduto una volta, a un grande congresso di preghiera in cui venne il famoso teologo Bruno Forte, avete sentito parlare di Bruno Forte, no?

E fece un discorso eccezionale. Scusate, mi viene da ridere, perché avevo intorno a me un sacco di persone che dicevano: " Oh, hai sentito che meraviglia?" ed io "Certo, certo," però io ero un po' affilato, avevo gli artigli un po' affilati, allora ho chiesto: "Ma di che cosa ha parlato?".

Mi è stato risposto che aveva parlato dell'amore di Dio.

Dentro di me stavo scoppiando a ridere, perché per tutto quel tempo non aveva affatto parlato dell'amore di Dio, stava parlando della Trinità.

Quindi è molto bello fare dei discorsi stupendi, ma devi sapere a chi ti stai rivolgendo, perché tu devi fare un discorso che sia il più possibile aderente alla realtà, ma in un modo tale che la persona riesca a capirlo.

Quelle persone erano rimaste affascinate da un tema di cui non si era affatto parlato, perché si stava parlando del Padre del Figlio nello Spirito Santo, uniti in un solo amore.

Mi sta tanto bene, ma il tema era le relazioni che ci sono tra le divine Persone della Trinità, e invece la gente qualsiasi aveva capito che si stesse parlando solo dell'amore. E' un po' un esempio emblematico.

Voi siete in questa posizione, io sono in questa posizione di dover stare sempre molto attento che ciò di cui si sta parlando sia intuito dagli altri, non è che gli altri debbano diventare dei professori di teologia però capire ciò di cui si sta parlando, si.

Il linguaggio di quella persona era il linguaggio dei sensi.

Come fai tu con un bambino per dargli la struttura morale, quando fa la marachella gli dai la botta sulla manina, perché?

Perché ti diverti? Perché sei sadico? No!

Perché tu stai costruendo un altro tipo di linguaggio, cioè tu stai portando il bambino dal linguaggio delle sensazioni al linguaggio della psicologia e gli fai associare azione cattiva e sensazione sgradevole, in modo che capisca che le cose che si fanno non sono disgiunte dal valore che hanno.

È chiaro che tu non puoi andare dal bambino e dirgli: "Lo sai che le cose che fai non sono disgiunte dal valore di quello che stai facendo?".

Perché se tu gli dici una cosa del genere, quello ti guarda e continua a fare quello che ha fatto; allora bisogna adeguarsi alla sua capacità di linguaggio, la botta o il castigo non è una vendetta, è una forma di educazione, stai costruendo un nuovo tipo di linguaggio; quindi attenzione bene, la pedagogia è un arte molto difficile però deve essere anche molto concreta.

Così pure il linguaggio che fa riferimento alla seconda sfera, che è quella dell'anima cioè la sfera?

- Psichica?

7) La psicologia fa parte della sfera psichica

Psicologica, avete messo anima o psiche? Scrivete psicologica proprio in quella sfera lì, perché, se no dopo si è portati a pensare all'anima solo come aspetto morale.

Dobbiamo mettere anima, perché il Catechismo della Chiesa cattolica parla di anima e di corpo, mentre nella visione tripartita che abbiamo, per esempio, in prima 1 Ts 5,23 c'è una visione tripartita, ma non vuol dire che l'uomo è composto da tre realtà c'è la realtà spirituale e la realtà corporea, nella realtà spirituale c'è la parte individuale e la parte psicologica, va bene?

La parte individuale creata direttamente da Dio è unica e irripetibile, la parte psicologica è preparata e predisposta da Dio, ma costruita da noi e dalle nostre situazioni, dalle nostre esperienze.

Questo significa che se dovessi fare una schematizzazione potrebbe essere di questo tipo

SFERA PSICHICA (alla nascita è quasi aderente alla sfera dell'anima)

Se questa è la parte spirituale, l'anima, si nota che la sfera psichica, all'atto della nascita, si trova quasi, quasi aderente alla sfera spirituale.

Perché? Perché è già predisposta però mancano tutte quelle esperienze psicologiche che gli permettono di svilupparsi; non è aderente, è quasi perché per tutto il tempo della gestazione il bambino ha avuto delle esperienze psicologiche, ha avuto paura, ha avuto gioia, ha avuto tranquillità, ha sentito le voci, ha sentito le musiche, ecc…, ecc…, quindi il bambino ha già qualche struttura psicologica, ma non è ancora sufficiente ad avere consapevolezza di se stesso e quindi capacità di comunicatività con gli altri, mi sono spiegato?

Le esperienze della vita faranno si che questa sfera piano, piano si dilati, si ingrandisca, si gonfi.

Praticamente, e in questa sfera ci sono diverse sezioni, la fantasia, il desiderio, l'emozioni, la memoria, l'intelligenza, la ragione, la creatività, tutte queste facoltà sono, naturalmente, al servizio dell'io.

Quando l'io si trova al centro di questa visione, sono al servizio della possibilità che l'io ha di esprimere se stesso in piena potenza, ma abbiamo detto prima che l'io è libero e quindi si po' spostare.

8) Esempi di persone che si lasciano dominare

Prima mi avete fatto l'esempio dell'io che si sposta nella sfera corporea e abbiamo visto che è una persona sensuale, cioè che si fa dominare dai sensi, tutto ciò che è piacevole lo asseconda tutto ciò che è spiacevole lo allontana.

Se ci troviamo nella seconda sfera, la sfera psicologica, allora la persona sarà una persona che è condizionata da quelle che sono le facoltà della psiche, però nelle facoltà della psiche noi abbiamo molti elementi, per esempio? ..

- La ragione, la memoria.

Se per caso l'io si va a rifugiare nella ragione, come sarà la persona?

Come affronterà se stessa? E come affronterà il mondo?

E come affronterà gli altri? E come affronterà Dio?

- In modo razionale.

In modo razionale, cosa vuol dire, cosa possiamo intuire se diciamo in modo razionale?

- Che accetta solo quello che può essere spiegato.

Esatto, solo ciò che può essere spiegato viene accettato. Una persona razionale riuscirà ad avere un matrimonio felice?

Mettiamo caso che quella persona abbia sviluppato esclusivamente la sezione razionale, è impossibile che sia così, però facciamo l'esempio ipotetico, assurdo, che questa persona abbia sviluppato quasi esclusivamente la sezione razionale, riuscirà ad avere un matrimonio autentico?

- No.

No, perché per esempio voi mi insegnate che l'esperienza matrimoniale è accettare l'altra persona senza avere la pretesa di capirla, ho detto bene?

- Si, il che non è facile.

Non è facile, però se dipendesse solo dalla razionalità, voi capite che sarebbe assolutamente impossibile. Come definiamo una persona si rifugia nelle emozioni?

- Diciamo che è un emotivo.

È una persona emotiva, è una persona che si nutre e ragiona e pensa solamente con le soap opera, è la verità.

- Ce ne sono.

Lo so che ce ne sono, ho fatto apposta questo esempio, le vicende che voi trovate espresse in queste soap opera, sono l'esempio di persone che non ragionano.

- Ma stiamo parlando di persone che vivono solo di queste cose?

- No, ma che vivono anche di queste cose: uno non vive solo in un ambiente carico di fumo, ma vive anche in un ambiente carico di fumo, per quel motivo si prende il cancro ai polmoni.

Poi non lo so , c'è la sezione della volontà, però ricordiamoci che la sezione della volontà ha anche un valore eccezionale, però facciamo lo stesso l'esempio, una persona dominata dalla volontà oppure che interpreta tutto secondo la volontà, come la si può definire?

- Un volenteroso.

Sarebbe bello!

- Volontario.

Non ve lo aspettereste mai, è un moralista, moralista nel senso dell'imperativo categorico di cui parlava Kant nella "Critica del giudizio", cioè il "tu devi", non il perché, tu devi solamente, quindi l'imposizione, corrispettivo religione, non vi aspettereste mai questo eh!

9) Religione e superstizione

Occorre ricordare che la religione è differente dalla fede, ci può essere religione senza fede, certo, però non c'è mai fede senza religione, ci può essere, invece, tanta religione senza fede, perché la religione sono le strutture, la fede è l'anima delle strutture chi non ha fede di solito ha molta religione e se non ha la religione cristiana o non ha la religione che conosciamo noi ha la superstizione, che è una forma di religione.

Vedete in questo caso è più evidente, come questo tipo di intendimento di religione ha causa di una volontà enfatizzata, che cosa produce?

Delle strutture di prigionia.

Religione, religio, religionis significa relegare, legare e tenere stretto, come dire erano l'insieme, i fasci delle spighe che venivano legate e messe una vicino all'altra, prima di essere caricate sui carri al tempo dei romani, nell'epoca latina quindi si usava anche questo modo di esprimersi, per indicare il relegare i fasci, tenerli stretti; religione, che cos'è?

La religione è qualche cosa che costringe le persone a un certo tipo di condotta perché fa riferimento a certi tipi di valori, ma in una visione estremamente laica, cioè esterna, cioè religiosa non di fede.

È chiaro che la religione assomiglia tanto a questo. È vero?

- A volte uno non se ne rende conto ma si lascia prendere da queste cose.

Domenica scorsa, mentre ero al Ritiro, mai e poi mai mi sarei aspettato che in Chiesa allo scambio della pace mentre io facevo pace dall'altra parte si ritiravano per non incrociare le mani, è una cosa bruttissima.

- Io di solito sono sempre propenso a pensare che è un atto di cortesia, però so che tante persone hanno paura della croce.

Di solito penso si tratti di un atto di cortesia anche se so molto bene che, più che di cortesia, si tratta di superstizione perché quella è la parola giusta.

Perché hanno paura della croce. "Ah abbiamo fatto la croce, chissà cosa ci succede ora?

Come: guai se una pagnotta sul tavolo si gira al contrario perché si sa che porta male!".

- A volte si fa per seguire l'ambiente.

Tipo: sei per strada l'altro non passa perché ha visto il gatto nero.

Poi queste sono le persone che la domenica vanno ad allungare la lingua per prendere la comunione.

Questi non sanno neanche distinguere la destra dalla sinistra, però il problema è che questo è un tipo di ignoranza vincibile, cioè che si può superare.

Però io sarei curioso di sapere, tolto alcuni che so che lo sanno, quanti sono quelli che sanno cosa c'è scritto nel libro del Lv 18?

ove si parla esattamente di queste forme di idolatria, che cosa pensa Dio nei confronti di questa idolatria?

"Non si trovi in mezzo a te chiunque operi, così faccia passare il figlio per il fuoco oppure chi operi divinazione, chi interroghi i morti ecc ecc…" e da tutta una lista e poi conclude: "Chiunque fa queste cose è in abominio al Signore" cioè fa vomitare Dio, nell'espressione più elegante che si possa usare

 Quindi se Dio nell'Antico Testamento da' un insegnamento che non è stato smentito nel Nuovo Testamento, bisogna rendersi conto di quanti cristiani sanno che l'oroscopo non si legge, che non si guardano le trasmissioni della cartomanzia, che non si usa il pendolino, che non si fanno le sedute spiritiche, che non si interrogano i morti ecc, ecc, ecc… che bisogna stare molto attenti al metodo di indagine, che faccia riferimento a delle forze occulte quali può essere il pendolino, la diagnosi a distanza, la scrittura automatica e cose di questo genere, lo spiritismo con il computer, con la televisione, con il registratore.

Ecco quanti sanno che non sono cose innocenti il gioco del piattino e invece sono cose molto colpevoli, perché di queste cose Dio ha detto: "sono in abominio contro di Me, chi fa queste cose". E' pieno di gente che non lo sa.

- Oppure lo si fa per semplice curiosità.

- Ma quando tu sai che Dio dice che è in abominio, è ancora una curiosità?

Ad un certo momento tu sai che Dio dice di non uccidere e sai che uccidere è un abominio per Dio, cioè è peccato mortale.

Uccideresti "per curiosità"? Dio non si è mai espresso con una violenza così forte, neppure nei dieci comandamenti, com'è che si è espresso con una violenza così forte, in modo così categorico, a riguardo a tutto questo mondo dell'occulto? Come mai?

Non tutto ciò che è curioso è giusto che sia fatto.

Gli scienziati sono curiosi di sapere come è fatto l'uomo, però non è giusto che stiano facendo la clonazione degli esseri umani per farne dei pezzi di ricambio per gli altri.

Questo vuol dire davvero, peggio di Hitler.

Io mi faccio un genere di umanità che è al servizio dell'altra, cioè tu non sei un essere umano, tu sei solo un pezzo di ricambio e quando non mi servi più ti butto nell'azoto liquido oppure ti incenerisco.

Questo davvero è una cosa che fa abominio a Dio, perché? Perché quando Adamo ed Eva furono cacciati dal paradiso terrestre, Dio disse all'arcangelo Gabriele: "Cacciali fuori con la spada fiammeggiante, adesso che si sono nutriti dell'albero della conoscenza del bene e del male, affinché non vadano anche a rubarmi l'albero della vita."

Be!, adesso lo stiamo facendo.

- Ci sono arrivati!

Adesso lo stiamo facendo, e poi ci stupiamo che il Santo Padre si esprima con una tale chiarezza all'udienza generale del mercoledì e dica che Dio è disgustato dell'umanità, per questo non si volge verso di noi.

C'è gente che dice "uh! come siete esagerati!". Altro che esagerati.

Quindi pensate un po' bene, mi pare che tu avessi qualche cosa da chiedere?

- Io ora ho cominciato a frequentare questo tipo corso, ma adesso la mia esperienza è nel mondo del lavoro, quindi nell'officina, nella fabbrica…

La spinta che mi ha dato, che mi ha fatto riflettere proprio su questa questione, ma non è perché io sia più bravo degli altri o perché comunque…, mi è capitata della gente che comunicava delle cose.

Io gioco al lotto, io gioco questo, io gioco quello, io faccio determinate cose, non riuscire ad uscire da questi schemi, e tu lì a guardare che ti chiedi cosa puoi fare?

Come puoi comunicare una cosa diversa?

Quando questo schema che hai tu non funziona, perché comunque non diventerai mai ricco abbastanza, e comunque se lo diventassi non avresti niente, sarebbe una cosa quasi folle no!

Allora la sensazione è anche quella di comunicare delle cose che vadano oltre questo tipo di ragionamento, e cercare di comunicare delle situazioni, per cui dici guarda che stai sbagliando, guarda che è così, questo modo di ragionare è molto diffuso.

Molto diffuso se non viene combattuto, combattuto tra virgolette, perché ti devi prestare come testimone.

Per questo dovrai cercare di capire prima tu cosa devi, fare cosa devi trasmettere, e questa la cosa più in importante che secondo me, non so se voi altri siete d'accordo, bisogna fare.

- Certo, sono d'accordo,

- Perché è molto diffuso questo modo di ragionare, ed è molto pericoloso.

Esatto, è molto pericoloso.

- Perché ti porta fuori, ti porta completamente fuori strada, allora tu sei lì a pensare quello che devi fare.

10) Conoscere il pensiero di Dio e le motivazioni per allontanarsi dalla superstizione

Da tutto questo vi rendete conto di come sia veramente importante che noi si conosca qual è il pensiero di Dio, perché io sono convinto che decine di persone nell'accostarsi, per esempio, al mondo dell'occulto, non credono che stanno facendo qualcosa di immorale, dicono che tutto sommato è una cosa curiosa, una cosa innocente, ecc…

A tale riguardo deve essere prima il tuo pensiero a cambiare.

- E questo il discorso che piano, piano sto cercando di capire.

- Come dice don Mauro, sei tu che devi credere in quello che stai dicendo, gli altri devono avere la sicurezza che tu veramente credi in quello che fai.

- Se una persona conosce la verità, è più facile riesca..

- Ma il dramma sai quale è? È che non ti puoi neanche imporre …

- Esatto, non ti puoi imporre, però puoi a un certo momento mettere in crisi la persona.

- Forse il compito provocatorio non è poi così denigratorio, credo che sia importante; non si tratta di fare un insegnamento teologico, questo è il compito di noi sacerdoti, che dobbiamo spezzettare la parola di Dio per dare l'insegnamento.

Il vostro compito di laici, cioè che siete nel mondo per riempirlo della presenza di Dio, è diverso da quello del sacerdote.

Né noi dobbiamo fare i laici né voi dovete fare i sacerdoti, mi sono spiegato?

Cioè forse il vostro stile potrebbe essere quello della provocazione costruttiva, cioè dire: "ma sei proprio sicuro che questo, questo e quest'altro…?

" Non devi accusare ma cominciare a produrre un incrinatura nella loro costruzione che essi pensano perfetta, mettere il dubbio che quello che loro pensano sia veramente così, ma sei proprio sicuro che il sale rovesciato sul tavolo ti produca qualche cosa?

Pensa che il sale rovesciato nell'acqua benedetta la rende più efficace, nella preghiera della Chiesa, quindi è un segno che richiama la parola di Gesù: "voi siete il sale della terra".

Quindi voi capite che bisogna anche dare delle motivazioni, non si può solo dire non si fa o si fa, non si fa per questa ragione, si fa per quest'altra ragione.

Bene se avete delle altre curiosità me le fate sapere prima della prossima lezione, ma non dimenticatevene sempre.

- Posso chiedere ancora una cosa?

11) I veti di Dio

- Parlando di occultismo, a volte io penso a come molti veti vengano posti anche dalla Chiesa odierna, come dogmi, senza essere spiegati. A volte ci si chiede perché non si può fare?

Qui sarebbe un discorso di conoscenze e approfondimento.

Il nodo deve andare oltre, diciamo che a mio avviso, a volte mi viene da pensare che vengono posti un attimino come protezione, perché sono cose così forti, così grandi che se non hai veramente una conoscenza a certi livelli, nuoci, puoi nuocere a te stesso e agli altri, quindi certi "non fare", "non dovete fare, è peccato" sono protezioni …

- Spesso chi sfiora questo discorso non ha gli strumenti per andare avanti, per cui danneggia sé e danneggia gli altri, io lo vedo anche come un margine.

- È giusto, se mancano questi strumenti, è sufficiente sapere che in quelle cose c'è un pericolo.

Al bambino tu puoi dire che non deve aprire quel flacone, perché è una cosa cattiva, però non gli puoi spiegare che l'ammoniaca lo fa morire se la beve.

Ci sono certe realtà che devono essere accolte prima di essere intuite.

Perché non provate a fare un po' questa riflessione.

Io potrei in qualche modo dare una catechesi, però perché non provate voi a fare questo, come esercizio per la prossima volta?

Perché Dio dice, che ne so, tutto questo che ho presentato dal libro del Levitico, è in abominio al Signore, perché?

Perché Dio lo dice? Provate a farlo per iscritto.