Da lettere degli Associati

B10-A7

Sale - Langhe, 5 gennaio 1919

« I nuovi ascritti ( all'Unione del SS. Crocifisso ), miei parrocchiani, siano fedeli alla pia pratica, e non rincresca loro essere crocifissi ( secondo la propria condizione ed età ) per amore del Crocifisso ».

« Non voglio lasciar passare sotto silenzio un fatto, semplice sì, ma che mi mise in cuore consolazione.

Il 26 ottobre, moriva una giovane sposa, mia parrocchiana.

Chiamato al suo capezzale mi sento dire dalla buona Giuseppina: « mi porti un Crocifisso! »

Pensai di porgerle il mio ( preziosa memoria del mio defunto Parroco, e che porto sempre meco ).

Ebbene, con edificazione degli astanti, baciava ripetutamente; pregava Gesù Crocifisso; più non Lo depose, e spirava l'anima sua fortunata coi Crocifisso stretto fra le sue mani!

Pensai poi fra me: oh se fosse stata ascritta alla Pia Unione del Crocifisso, direi che avrebbe fatto la morte della zelatrice!

Ma ecco che mi venne in mente che la buona Giuseppina era veramente ascritta, e figura anzi la terza nel mio piccolo registro!

Dunque aveva ragione! Gesù sempre generoso premiavala nel più prezioso tempo, e per l'eternità!

Oh venga il regno di Gesù Crocifisso nelle anime, per mezzo della SS. Eucaristia, dell'amore alla Vergine Addolorata!

Porti la rinunzia ai godimenti ( almeno illeciti! ), alla roba mondana; all'onore non vero, non santo, e ci faccia tutti veri divoti e, per quanto è possibile, conformi a Gesù Crocifisso, nostro Esemplare Divino, e perciò predestinati al bel Paradiso! ».

Sac. Francesco Pepino, Arcipr.