Amore misericordioso di Gesù

B12-A5

Quest'amore Gesù io dimostra in tanti modi anche con le grazie che sparge su coloro che a Lui ricorrono per aiuto.

Eccone qui alcune che continuano la serie delle tante già pubblicate e che sono una vera documentazione dell'amore misericordioso di Gesù per le anime.

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È ora un anno che, in seguito all'influenza, venivo colpita da grave malattia, che fu sempre restia alle amorevoli cure dei miei cari e alla scienza medica di rinomati specialisti, talché fui sul punto di perdere ogni speranza di guarigione, quando da persona pia mi fu raccomandata la Divozione alle Piaghe dell'Amabilissimo Nostro Signore Gesù Cristo.

Ogni giorno recitammo, noi tutti della, famiglia, con fervore, la bella preghiera e a poco a poco la salute è ritornata e con essa la gioia, la pace e la felicità.

Sia lodato e ringraziato il Buon Gesù!

Porto Maurizio, 6 gennaio 1920.

Garberoglio Olimpia Marietti

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A. M. D. G.

Sebbene i favori che Dio fa siano infiniti e grandi, è bene che si sappia anche il seguente, ed è mio dovere renderne testimonianza.

Verso gli ultimi giorni dei mese di ottobre cadde gravemente ammalata la mamma di una mia compagna di scuola.

La bronco-polmonite ne minacciava la vita, in quella casa era piombata la desolazione.

Il medico curante dichiarò opportuno fare un consulto con un professore specialista, e entrambi furono concordi nell'accertare la gravità della malattia, lasciando alla famiglia ben poche speranze.

Le due giovinette, la mia compagna e una sua sorella, che forse, purtroppo, non avevano mai pensato che ci potesse essere un Dio, sotto il colpo d'un simile dolore, sentirono il bisogno di rivolgersi a qualcuno che non fosse un uomo, che non fosse la scienza umana, e pregarono.

Quando seppi tutto ciò, sebbene da anni non avessi avuto occasione di parlare con questa mia compagna, sentii qualche cosa d'inesplicabile che mi spinse a scriverle, anziché porgerle a voce, qualche parola di consolazione e di speranza.

E insieme colla lettera le mandai un foglietto della cara « Divozione a Gesù Crocifisso », raccomandandole di recitarla e di aver fede nella somma bontà del Signore.

Non so perché, ma non ostante che in un secondo consulto si fosse dichiarato inutile il soccorso della medicina, io avevo la convinzione assoluta che Gesù avrebbe esaudito la preghiera delle due ragazze, a Lui diretta forse per la prima volta, e con fede; e nella mia lettera parlai di questa guarigione come di cosa certa.

Infatti come più tardi seppi, questa mia certezza aveva rialzato le loro anime abbattute, le aveva fatte pregare e sperare nuovamente.

E la loro preghiera, la loro fede, furono premiate.

A grande stupore dei dottori l'ammalata, prima adagio adagio, poi con maggiore rapidità, era uscita dallo stato pericoloso, rimettendosi già fin d'allora quasi del tutto.

Lo stesso medico curante, in un suo colloquio con persona mia amica, ebbe a confessare di non sapersi spiegare questa guarigione altrimenti che col dire « È proprio un miracolo », queste sono le sue testuali parole.

Questo fatto, insieme con altri, innumerevoli, dimostra che Dio è sempre pronto ad accorrere là dove è chiamato con fede e con sincerità, e che non nega il Suo aiuto neppure ai suoi nemici.

Chiudo la mia povera relazione ringraziando il Signore d'avere scelto proprio me in questa circostanza, e pregandolo d'illuminarmi la mente affinché possa conoscere e compiere la Sua Santa Volontà sempre.

R.P.