La pagina dell'Istituto Arti e Mestieri  

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Torino - Via San Massimo, 21 bis

La nostra scuola, sorta unicamente per formare abili capi-tecnici cristiani, va di mano in mano sviluppandosi sotto la visibile protezione di Gesù Crocifisso.

Quest'anno, infatti, si è potuto aggiungere un nuovo corso di studi a quelli già esistenti, si sono creati due nuovi laboratori: quello di falegnameria e quello d'incisione; si è potuto migliorare il materiale dell'officina meccanica; la Provvidenza ci ha mandato un magnifico tornio e continua ad assisterci.

Ma ciò che maggiormente importa e più consola, sono i frutti di bene che via via maturano nelle numerose classi del nostro Istituto: tangibile progresso degli allievi nella pietà e nello studio, preghiere recitate con più fervore, Comunioni più frequenti, ritiri mensili fatti con maggiore serietà e profitto.

Sia benedetto, dunque, il Signore!

Il venerdì 2 marzo p. p. fu giorno di festa per il nostro Istituto.

L'illustre Commendatore L. Grassi, Assessore del Municipio di Torino, accompagnato dal Cav. E. Zanzi, pure Assessore municipale, veniva a visitare le nostre officine e le nostre classi.

Accolto all'ingresso dal Comitato Promotore, dagli Insegnanti e dagli alunni, fu tosto salutato dalle allegre note della Scuola di Canto che eseguì inappuntabilmente un canto di circostanza, quindi ricevette il benvenuto portogli da un alunno del Corso superiore.

Il Comm. Grassi, stupito e commosso, ringraziò con nobili parole della festosa accoglienza, e ricordati gli anni della sua giovinezza passati nel più rude lavoro, eccitò gli alunni a crescere nella bontà e nel sapere, meditando il Crocifisso e confidando in Lui, fonte di luce e dì forza per combattere le battaglie del bene.

I due illustri Assessori visitarono poi le classi e le officine, fermandosi con compiacenza a esaminare i lavori e i disegni eseguiti dagli allievi, e lasciarono l'Istituto esprimendo la loro piena soddisfazione e facendo caldi auguri per un sempre maggiore sviluppo della provvida istituzione.

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Era ancor ben vivo nel cuore dei nostri giovani il ricordo della visita del Commendatore Grassi, quando un altro Assessore del Municipio volle venire a rinnovare la dolce impressione allora avuta.

Il Commendatore Prof. Gribaudi, Assessore per la istruzione professionale, venne infatti il 26 marzo p. p. a presiedere una piccola Accademia tenuta per la proclamazione del risultato degli esami del secondo trimestre.

Dopo lo svolgimento di un breve ma ottimo programma di recite e di canti inneggianti alla Religione, alla Patria e al Lavoro, il Prof. Gribaudi rivolgeva agli alunni e ai Benefattori, che numerosi gli facevano corona, le più amabili parole di lode e di incoraggiamento, promettendo dal canto suo il più valido appoggio alla nostra Scuola in seno al Consiglio e alla Giunta Municipale.

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Ma dopo il conforto procurateci da visite e approvazioni tanto gradite, noi pensiamo trepidanti all'avvenire: trepidanti, ma fiduciosi.

La necessità della Scuola del Lavoro diviene di giorno in giorno più evidente: tutti se ne mostrano persuasi, tutti ne parlano.

Dai Ministri agli infimi artefici della educazione nazionale, tutti comprendono che la salvezza d'Italia sta nella rinnovata educazione cristiana delle masse lavoratrici.

Coraggio adunque, o fedeli amici e benefattori della Scuola Cristiana del Lavoro!

Grande è il compito che tutti ci siamo assunti e lunga è la via che dobbiamo percorrere per completare l'opera nostra.

Il Signore che tiene conto del poco d'acqua dato per amor suo al povero viandante riarso di sete, non terrà poi conto dell'obolo offerto per procacciare alle anime redente col Sangue suo l'acqua, di vita eterna che le rinfranchi nel lungo e penoso cammino della vita e del bene?

Bene che irradieranno dintorno a sé i futuri operai delle nostre officine, cresciuti, mercé vostra, alla luce e alla forza del Vangelo?

Tra l'allegro strepito delle incudini e dei martelli, e tra il fervido stridore delle lime e delle pialle, i nostri alunni, seguendo l'antica pratica in uso nelle Scuole Cristiane, innalzano ogni mezz'ora la mente e il cuore a Dio presente, e pregano: pregano il Divino Operaio di Nazaret di benedire quanti aiutano e beneficano la Scuola Cristiana del Lavoro …