Comunione di preghiere

B45-A1

La consolante verità che nella chiesa di Dio le preghiere individuali sono efficaci per il prossimo, ci stimoli a ricordare nelle nostre orazioni tutte le persone care, quelle vicine e quelle lontane, coloro che soffrono, quelli che sperano, quelli che amano e più quelli che odiano, le anime che lottano, e quelle che si immolano, i cuori ferventi e quelli cui l'indifferenza ha assopito le buone energie, insieme con quelli a cui il peccato ha accecato lo spirito e che quindi necessitano di un forte richiamo del Signore, per comprendere tutto lo stato deplorevole delle loro anime.

Pregare, pregare sempre, pregare senza interruzione.

Molti, tutti quelli che ci avvicinano, che conoscono l'Unione si raccomandano e insistono per ottenere preghiere, per ottenere grazie.

È doveroso per tutti e per ciascuno questa cristiana carità della preghiera, che ci affratella, ci sostiene, ci sospinge al nostro comune Padre che stà nei Cieli.

Specialmente quando, profondamente prostrati adoriamo le piaghe sacratissime del Nostro Signor Gesù Crocifisso, ricordiamoci che noi non siamo soli, siamo un esercito, il grande esercito delle anime adoranti, delle anime supplicanti e osannanti al Dio « che atterra e suscita, che affanna e che consola ».

Sosteniamo colle nostre preghiere le braccia e il cuore del Santo Padre, il Papa, che nel suo accorato ottimismo conferma ancora una volta che nella preghiera e nell'azione cristiana, sta la speranza e la prosperità delle Nazioni.

Preghiamo per i nostri fratelli erranti; che una cecità spirituale fa apostoli delle tenebre e dell'errore, e fiduciosi sempre nelle « Piaghe di Gesù Crocifisso », animiamo i timidi, i pusillanimi a sperare dal Signore giorni di maggior pace e di prosperità.

« Pax Christi in regno Christi »