Commemorazione di Fra Leopoldo

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I cieli erano tutt'altro che limpidi e sereni, ne il sole menomamente splendeva con raggi di gioia, eppure eretto sul suo bel colle avvolto in un manto di neve, il gentile paese di Terruggia era tutto un sorriso di esultanza e di festa.

È proprio vero che i grandi pensieri e gli affetti profondi non si lasciano influenzare dalla meteorologia e anche nel gelo ardono e anche ostacolati in tutti i modi si esplicano ed operano.

Terruggia, credente e attiva, volle commemorare con nobile slancio l'undicesimo anniversario della morte del suo ormai illustre concittadino, Fra Leopoldo, con delle onoranze straordinarie, che Egli vivo avrebbe con umiltà rifuggite, ma che ora entrano a far parte della sua missione in cielo, che è missione d'illuminare la vita agli uomini, di renderli migliori e contribuire così alla loro terrena e celeste felicità.

Che importava se il 29 gennaio la neve scendesse lenta e noiosa, e che le vie ingombre d'uno spesso strato ostacolassero il transito ai volenterosi di partecipare al tanto solenne rito di esaltazione?

Da Torino, non badando al tempo sfavorevolissimo, allegri anche nei vari incidenti stradali, che passavano come peripezie della vita missionaria nell'Alaska, si recarono al piacevole paese monferrino con l'oratore alcuni membri dell'Associazione del SS. Crocifisso; e S. E. Mons. Pella, pur pressato da numerosi inviti, perché presenziasse a Casale la solennità religiosa di San Francesco di Sales, volle onorare con l'intervento della sua persona benvoluta ed apprezzata la cara celebrazione e ne aumentò il prestigio con la sua parola ad incitamento al vivere cristiano, ricordando fra le diverse altre cose che sulla terra tutto passa, onori, piaceri, godimenti e solo la virtù rimane.

L'artistica e devota Chiesa parrocchiale era gremita di popolo commosso e risonò di canti nutriti, eseguiti con perfetta armonia, che dimostrarono il gusto musicale degli abitanti di quelle terre così ricche di attrattive.

Il Sig. Podestà, il Segretario Politico, il P. Zavattaro e il P. Muriaudo dei Minori ed altri personaggi rappresentativi dell'ameno paese spiccavano ai primi posti, lieti e fieri di ricordare le eroiche virtù d'un loro concittadino avviato all'onore degli altari.

Quando, ad aprire la serie eloquente delle proiezioni luminose apparve nel suo, modesto saio la figura serafica dell'umile Fra, Leopoldo, un senso di commozione passò nel cuore di tutti i presenti, gli occhi si velarono di lagrime, mentre alla parola semplice, calma e persuasiva dell'oratore la mente dei più spaziava in un passato pieno di tante memorie, quando Luigi Musso fanciullo, giovane e adulto viveva della vita solita a tutti, ma in modo più ammirabile e santo.

Ognuno aveva un ricordo, una lode singolare per il morto in concetto di santità; ognuno sentiva in sé un fascino straordinario per quel paese, per quella casa, per tutte quelle cose che hanno avuto particolare attinenza con l'indimenticabile Commemorato.

In tanta unanimità di consensi e di lodi, in tanta luce di esaltazione veniva spontaneo, il pensiero: " Tanti anni addietro chi, vedendo sotto campagnuole apparenze, con nessuna prerogativa da emergere nel mondo, l'instancabile lavoratore Luigi Musso, avrebbe detto: Di questa non curata persona di campagna si compiaceranno principi e porporati, ricchi e poveri e andranno a gara nell'esaltarne i meriti e le virtù? ".

È proprio vero che Dio solleva l'umile ed i grandi a lui s'inchinano.

Tutta Terruggia visse una giornata di vivo entusiasmo e col pensiero rivolto ad un personaggio che già fu, si fortificò per le dure ore presenti e per tutto quello che l'avvenire potrebbe arrecare di molesto.

Il Molto Rev. Sig. Prevosto Don Rota, spirito e vita della giornata, ardente di amore e di fede, si ripromette dalla indimenticabile ricorrenza, frutti di beni celesti per i suoi parrocchiani affezionati.

Fra Leopoldo dagli splendori eterni, che divinamente lo irradiano, interceda per i suoi compaesani fedeli nel ricordo delle sue virtù eroiche e nel tradurle in pratica, e di tutti coloro che docili alle sue sicure, direttive, si impegnano a continuarne le opere sante e a far amare con affetto Gesù Crocifisso, sia, ognora l'angelo protettore.