La Pagina di "Scintilla d'amore a Gesù Crocifisso"  

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Per gli Aspiranti Catechisti

Carissimi Aspiranti, Ditemi un po': quante volte al giorno voi sentite il bisogno di nutrimento?

Oh se la mamma per qualche vostra marachella vi facesse saltare qualche pasto,o ve ne limitasse la razione, sì che sentireste gli stimoli pungenti della fame!

Pensate a tanti poveretti che per mancanza di mezzi non possono cibarsi quanto dovrebbero e crescono gracili, macilenti, tanto che per difetto di forze trovano molte difficoltà ad attendere ai loro doveri.

Dovete sapere che l'alimento che si prende, si cambia in sangue, in carne, in tanta energia indispensabile per vivere e lavorare e che più si è sani e operosi più si sente il bisogno e il gusto di mangiare, tanto è vero che quando voi mangiate di malavoglia e senza appetito i vostri buoni genitori se ne impensieriscono; essi godono quando fate onore alla cucina.

Ma voi sapete benissimo che l'uomo è composto di corpo e di anima fatta ad immagine e somiglianza di Dio: e come il corpo per vivere, crescere, resistere alla fatica ha bisogno di cibo materiale, così l'anima per conservare la vita soprannaturale della grazia, santificante, per fare progressi nella pratica della virtù e per vincere tutte le tentazioini a peccare, ha bisogno di cibo spirituale. soprannaturale.

Sì, anche l'anima deve nutrirsi, se no soffre la fame, s'indebolisce e muore.

Ma qual è il cibo migliore per l'anima, quello che le infonde maggiore forza e la fa vivere per sempre?

È la S. Comunione e lo ha detto nostro Signore G. C. come sta scritto nel santo Vangelo dove si legge: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna: e io lo risusciterò nell'ultimo giorno ".

E poi ancora: " Questo è il pane disceso dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia".

Carissimi aspiranti, voi avete già sentito parlare della manna del deserto: anch'essa era un cibo miracoloso che piovve giorno per giorno nello spazio di quarant'anni per mantenere gli Ebrei pellegrini verso la terra promessa; essa variava di gusto a seconda dei palati in cui era masticata.

Tutti gli uomini sono pellegrini; essi passano soltanto sulla terra dove nessun rimane; sano diretti al Cielo che è la vera patria di tutti e ove le persone care si ricongiungono per non separarsi mai più e godono insieme per sempre.

Ma per resistere alle fatiche e ai pericoli del nostro viaggio terrestre dobbiamo nutrirci della Manna miracolosa e nutrirci spesso e magari tutti i giorni come gli Ebrei.

Voi forse dubitate che Gesù sia contento che l'andiate a ricevere tutte le mattine nella santa Comunione; ma dovete sapere, per vostro conforto, che Egli ha delle preferenze per i giovanetti, tanto è vero che in un'adunanza di uomini maturi e che credevano di saperla lunga, prese un marmocchietto che stava là con i suoi begli occhioni aperti, come segno di attenzione, e presentatelo disse: " Se non sarete come questo fanciullo non entrerete nel regno dei cieli ".

Non c'è che dire, i grandi per salvarsi debbono rendersi come i piccoli, perché solo cosi riescono cari al Signore.

Un'altra volta che una turba immensa lo circondava per ascoltarLo ( e c'erano persone di tutti i ceti, di tutte le età ), disse chiaro e tondo: " Lasciate che i pargoli vengano a me ", e con queste dimostrò le sue speciali tenerezze per voi, cari Aspiranti, che siete proprio da tutti considerati i beniamini di Gesù.

Inoltre voi sapete che il Papa è il Vicario del Signore in terra e che quindi opera e parla in suo nome e con la sua autorità; ebbene il Papa Pio X, di gloriosa memoria, disse che Gesù ama entrare nel cuore dei piccoli e desidera entrarvi sovente, anche tutti i giorni, perché in essi gusta speciali delizie.

Carissimi, contentate Gesù offrendoGli il petto come un tabernacolo e diverrete come il Fratel Enrico di Gesù, come Marcozzi, come Frassati ecc.; perché avrete la volontà forte per non commettere il peccato e praticare bene le virtù che, assicurando il possesso del paradiso, aiutino a essere felici anche sulla terra.

Agli Aspiranti Catechisti della " Sede Principale " " L'Amore a Gesù Crocifisso " da una lode vivissima per la frequenza e puntualità e il contegno nella adunanza domenicale e nel " Ritiro Mensile ".

Sia loro di grande incoraggiamento il pensiero che il SS. Crocifisso e Maria SS. Immacolata sapranno, nel felicissimo giorno del Paradiso, ricambiare in modo indicibile i piccoli sacrifizi che i loro aspiranti catechisti sanno oggi e sempre imporsi per esser fedeli al loro caro Regolamento.

" L'Amore a Gesù Crocifisso", ricorda pure ad uno ad uno tutti gli Aspiranti Catechisti delle varie Sezioni vicine e lontane, gli Aspiranti Catechisti di Bengasi, di Tripoli, di Genova, del Collegio S. Giuseppe di Torino, di Poirino, di Altessano, e loro augura di mantenersi sempre fedeli ai loro ideali e ossequenti alle direttive dei loro maggiorenti, le quali non mancheranno di prepararli convenientemente ad esplicare la loro attività nel campo dell'Azione Cattolica.

Meritala lode

La Federazione Giovanile Torinese di Azione Cattolica ha indetto un concorso scritto fra tutte le Sezioni Aspiranti, assegnando per tema: " La bestemmia ".

Ben lieti aderirono anche i nostri piccoli e la Commissione Esaminatrice ha assegnato il Primo premio d L. 50 al nostro amato Aspirante Catechista Lorenzo Vigna.

A Lui e a tutti quelli che parteciparono in massa al concorso il nostro vivissimo plauso e l'augurio di mantenere detto glorioso primato nella difesa del Santo Nome di Dio.

Anche il Rev.mo Fr. Candido Assistente del Superiore Generale dei Fratelli delle S. C. fece pervenire al vincitore un prezioso suo ricordo.

All'amatissimo Superiore esprimiamo la riconoscenza del premiato ed anche la nostra.