Amore riconoscente

B58-A12

La Signora Carolina Luetto offre L. … e dichiara di aver ricevuto una grazia importantissima dopo una novena di preghiere nelle quali si raccomandò a Fra Leopoldo di ottenerle da Dio quanto desiderava.

Rev. Fratel Direttore,

Con riconoscenza al Venerato Fra Leopoldo, che desidero manifesta, informo la S. V. Rev. di una grazia, che se pure potrebbe parere, per chi non ha fede, cosa comune, per me non è così, e solo l'attribuisco all'aiuto soprannaturale di Fra Leopoldo, il quale era amico d'infanzia di mio Padre, tenne al fonte Battesimale mio Fratello Luigi e frequentava casa nostra.

Premetto che devo pur rendere pubblica la protezione speciale che grazie alla SS. Vergine e Fra Leopoldo, mio fratello Luigi sempre ebbe, sia durante i suoi 24 mesi in Libia, sempre esposto, al paricolo nelle spaventose avanzate, sia nell'ultima guerra dove pel suo servizio fu sempre esposto al pericolo.

Fra, Leopoldo frequentando casa nostra, ebbe un giorno a dire alla mamma che gli raccontava essere il nostro Luigi in pericolo, e gli mostrava la fotografia di lui: « Emilia mi dia la fotografia » e poi posandosela sul cuore, ed alzando gli occhi al Cielo disse: « pregherò tanto per questo mio figlioccio, perché nessun male abbia ad incorrergli ».

Mio fratello allora era in, Libia, eravamo o alla fine del 1914 o ai primi mesi del 1915.

Infatti mio fratello ne uscì sano e salvo sia dalla Libia che dall'ultima guerra; cioè negli 8 anni che fece di servizio militare ininterrotto.

Che Fra Leopoldo abbia continuato ad assisterlo esaudendo le nostre vive preghiere, ne abbiamo molte prove, perché lo stesso mio fratello raccontando pericolosi incontri, che a quanto confermano testimoni oculari, gli avrebbero costato la vita, disse sempre: « si direbbe che una mano invisibile mi trattenesse all'orlo della disgrazia ».

Ritorno a ciò che è soggetto della mia introduzione.

Noi si doveva sgomberare e per decidere questo, furono fatte sorgere delle difficoltà da qualcuno di casa nostra inutili a dirsi, ma che ci misero nella difficile condizione di trovarci senza alloggio, se pure tanti ne avessimo in vista.

A distanza di circa 20 giorni dallo sgombero, di tutti quelli visti e trovati su nessuno i miei si fissarono e noi ci trovavamo costretti a mettere la roba in magazzino ed andare all'albergo, oppure accettare alloggi scomodi e non adatti.

Premetto che mia Madre aveva piacere trovare alloggio proprio nella località da noi ora abitata, ma in cui allora non ve n'era nessuno.

Una mattina mi alzai di buon'ora, e dissi a mia Madre che sarei andata a girare la località da lei desiderata, e non sarei venuta a casa fino a che non avessi trovato qualcosa di adatto.

Strada facendo e girando di porta in porta, feci una preghiera a Fra Leopoldo, ma più che pregarlo gli parlavo come se l'avessi vicino.
Gli dissi mi fosse compagno nelle peregrinazioni e che se trovavo l'alloggio nella località desiderata dalla mamma solo a Lui io potevo attribuire la grazia.

Ed infatti dopo non lungo affaticare trovai il presente alloggio; venni a casa, ne parlai con i miei e si andò a vederlo e parve accomodabile.

Altre piccole difficoltà d'indole finanziaria furono sormontate, sempre per intervento benefico di Fra Leopoldo ed ora ci troviamo a posto con soddisfazione di tutti.

Così mentre noi con nessun alloggio in vista ci trovavamo in alto mare, la mano benefica di Fra Leopoldo ci trasse d'un tratto alla riva.

Da Fra Leopoldo attendo due altre grazie, che se le otteniamo si potrebbero portare in causa di Beatificazione.

Voglia Rev. Fratel Direttore far pregare, perché il Cuore di Gesù ci conceda tali grazie per intercessione del suo Servo Fra Leopoldo.

Fin d'ora prometto che a grazie ottenute, sapremo dimostrare la nostra riconoscenza verso la Casa di Carità, opera tanto cara a Fra Leopoldo.

Devoti ossequi in C. J. Necco Vittoria.