Messa del Povero

B93-A9

Opera di Redenzione dei Mendicanti

La « Messa del Povero » ha bisogno di benefattori, animati da fede viva, i quali coadiuvino la sua opera di carità evangelica con le loro offerte, quelle specialmente che sono rivestite dalla luce immortale del sacrificio, perché ( non è necessario dirlo ) quest'Opera si fonda esclusivamente sulla carità di mente, di braccia e di borsa.

Ci chiederanno i nostri lettori: Questa carità è già mancata?

Le buone suore di San Vincenzo e i Catechisti che hanno abbracciato quest'Opera con grande entusiasmo, affermano che il necessario per fronteggiare i bisogni dei poveri mendicanti, non e mai mancato.

E a questo riguardo si potrebbero raccontare fatti che ricordano l' « Opera della Piccola Casa della Divina Provvidenza ».

Per brevità accenneremo solo al fatto miracoloso continuato quest'anno, per mesi e mesi, e siamo sicurissimi che l'aiuto miracoloso della Provvidenza continuerà negli anni che verranno.

Nella Sezione della « Messa del Povero » dell'Opera Pia Lotteri, sita in Via Villa della Regina, erano troppi i frequentanti, e si pensò di aprire una Sezione presso la chiesa di S. Donato.

Ma vi era un'incognita, l'incognita di tutte le « Opere di carità ».

Giungeranno le offerte per sopperire le spese che si contrarranno?

I dirigenti l'Opera hanno riflettuto seriamente, e poi hanno deciso, come le persone di fede, con le parole: « Il Signore manda i poveri, e invierà in qualche modo anche il necessario per aiutarli ».

E aprirono la « Seconda Sezione » della « Messa del Povero ».

E venne il necessario? Sicuro, e in modo prodigioso.

Ed ecco come: si presentò un Signore ( e volle che si serbasse assolutamente l'incognito ) il quale sopperì abbondantemente alle spese dal primo gennaio al trenta giugno, giorno della provvisoria chiusura dell'Opera.

Il predetto Benefattore della « Sezione » non desidera che si comunichi il nome ai nostri lettori e noi rispettiamo questo suo desiderio, ma non possiamo, a nome di tutti i numerosissimi poveri da lui così largamente beneficati, non rivolgergli la parola del ringraziamento, che osiamo unire al ringraziamento degli angeli custodi dei nostri poveri.

Questo grande benefattore non desidera che si scriva il suo nome su « L'Amore a Gesù Crocifisso », e noi obbediamo, ammirando sempre più il suo spirito di fede, tanto più che Gesù Crocifisso disse un giorno a Fra Leopoldo che i nomi dei benefattori dell'Unione sarebbero stati, scritti nelle Sue SS.me Piaghe.

Avere il nome stampato nelle Piaghe Divine, qual ricompensa più grande per chi ha fede?

Cari lettori e benefattori delle Opere dell'Unione Catechisti, per santificare sempre meglio le opere del Signore, richiamiamo sovente le belle espressioni della Sacra Scrittura, che la santa Chiesa applica agli eroi della carità: « Nessuno ha carità più grande di colui che da la sua vita per i suoi amici » ( Gv 15,13 - Messa S. Camillo, 18 luglio ).

« Beato l'uomo che si prende cura del miserabile e del povero: il Signore lo libererà nel giorno cattivo » ( Sal 61,2 ).

« Fui infermo, e voi mi visitaste. In verità, in verità vi dico: Quante volte avete fatto qualche cosa a uno di questi minimi miei fratelli, l'avete fatto a me » ( Mt 25,36-40 ).

E al 20 luglio, nella Messa di San Girolamo Emiliani: « Spezza all'affamato il tuo pane, e mena a casa tua i poveri e i raminghi.

Allora invocherai il Signore ed Egli ti esaudirà » ( Is 58 ).

Meditiamo sovente questi pensieri che la Chiesa propone alla nostra considerazione: essi ci animeranno nelle opere sante di carità verso il nostro prossimo, e cioè verso Dio stesso, che dal povero volle farsi rappresentare.

Offerte pervenute alla « Messa del Povero » dal 24 Marzo al 15 Settembre