Il 1° Congresso Catechistico Internazionale

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Il mondo moderno, colle diverse correnti di pensiero, spesso profondamente ostili al Cristianesimo per concezione di esistenza notevolmente paganeggiante, per tanta licenza di spettacoli e divertimenti, costituisce per molti un'occasione ben grave di smarrire il retto pensiero e di perdere la fede stessa.

Quanti purtroppo negli studi, nella vita pubblica, nelle questioni economiche sono miseramente scivolati, perché non abbastanza premuniti!

Il divino mandato del Salvatore: « Andate ed istruite tutte le gemi » riecheggia quindi palpitante di attualità, nel cuore di tutti colui o, ecclesiastici e laici, i quali, pensosi del bene comune, tendono i loro sforzi per « il ritorno della pace di Cristo, nel regno di Cristo, come unico rimedio a tutti i mali dai quali e afflitta la società umana ». ( Enc. Ubi arcano Dei Pio XI di v. m. )

Mons. Gaume, nella sua, classica opera sui « Catechismi di perseveranza » fissa i seguenti principi come punto di partenza per l'auspicato rinnovamento sociale:

1° ) La società potrà superare la crisi attuale solo se la religione riprenderà il suo impero.

2° ) La religione non rientrerà negli spiriti e nei cuori, se non viene appresa e praticata dalle nuove generazioni.

3° ) Il grande problema della nostra epoca è questo: rendere coscienziosamente e francamente cristiana la generazione che cresce.

Quanto sia vivamente sentita quest'esigenza, lo ha recentemente dimostrato il 1° Congresso Catechistico Internazionale, svoltosi in Roma, auspice la Sacra Congregazione del Concilio, dal 10 al 14 Ottobre u. s.

Nella serie dei Grandi Congressi internazionali, che si sono susseguiti ininterrottamente ad illustrare l'Anno Santo con una rassegna completa delle opere cattoliche nel mondo, il Congresso Catechistico non poté mancare di occupare quel posto cospicuo, che gli deriva dall'importanza, dall'urgenza, dalla vastità del problema del rinnovamento cristiano della società.

Se lo scopo primario dell'Anno Santo consiste nel cercare di ottenere con la preghiera e la penitenza la santificazione delle anime ed un'indefettibile fedeltà a Cristo ed alla Chiesa, tutto ciò presuppone necessariamente un illuminata istruzione religiosa dei fedeli, la quale conferisca loro quella sapienza celeste che conduce alla vita eterna, secondo l'affermazione del Divin Redentore: « Questa è la vita eterna, che conoscano Te, unico vero Dio, e Gesù Cristo che hai mandato ». ( Gv 17,3 ).

Ed il 1° Congresso Catechistico internazionale riuscì veramente « una sintesi organica dell'antico e del nuovo, delle disposizioni dell'Autorità suprema e delle iniziative dei Pastori nelle Diocesi, nei mezzi didattici antichi e moderni » e rivelò la necessità di un nuovo e vigoroso sforzo per coordinare in una potente organizzazione tutte le energie della Chiesa; Pastori e fedeli, clero secolare e regolare, sodalizi ed Azione Cattolica, ecc. per dare veramente una adeguata soluzione del grave problema catechistico nel secolo XX°.

Impossibile sarebbe riferire, sia pure succintamente, le dieci interessantissime relazioni, trattate con rara competenza da insigni studiosi internazionali del problema catechistico.

Tuttavia le ultime tre, concernenti: L'ufficio Catechistico Diocesano, il sodalizio della dottrina Cristiana, la formazione del Catechista, meritano qualche speciale menzione.

L'Ufficio Catechistico Diocesano, definito « primo organo propulsore centrale », la cui istituzione risale a Papa Pio XI di v. m. col Decreto « Provido Sane » ( 1935 ) ha dato finora soddisfacenti risultati non solo per l'incremento dell'istruzione religiosa nelle singole diocesi, ma anche per il coordinamento con le attività nazionali.

Infatti il recente concorso catechistico « Giubileo » che raccolse in gara 120.000 studenti delle scuole medie Italiane in 198 diocesi con 1200 premiati, « ha dimostrato che tale attività è riuscita meravigliosamente nelle diocesi che hanno l'ufficio catechistico; è fallita in quelle dove l'Ufficio non esiste o non è efficiente ».

Il sodalizio o Congregazione della Dottrina Cristiana, che i Sacri Canoni prescrivono in ogni Parrocchia, ha pure dato, secondo i relatori, notevoli risultati « come organo propulsore locale, avente lo scopo di coordinare le energie catechistiche parrocchiali in conformità alle direttive dell'Ufficio Diocesano ».

Ma quante parrocchie ne sono ancora prive!

Infine il Congresso mise a fuoco il problema principale vecchio e pur sempre nuovo, ossia il reclutamento e la formazione culturale, didattica, morale dei Catechisti, poiché « le buone scuole sono frutto non tanto dei buoni ordinamenti, quanto dei buoni maestri ( Enc. sull'Educazione cristiana. Pio XI ).

Tra le molteplici soluzioni indicate dai Congressisti, Fr. Leone S. C. suggerì l'istituzione di un corpo d'insegnamento completamente dedicato al ministero catechistico; anzi, trattandosi di una vocazione specifica in cui ha parte preponderante ed insostituibile l'azione della grazia divina, sarebbe opportuna la totale, religiosa consacrazione a Dio in funzione dell'apostolato catechistico, il che costituisce la ragion d'essere dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Ecco perché il S. Padre, nel discorso di chiusura rivolto ai Congressisti, paternamente incoraggiava « coloro che attendono al ministero catechistico, giudicato forse umile da alcuni mentre va annoverato tra le più importanti opere apostoliche ».

Catechista P. B.