Vita dell'Unione

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- Ultima visita

13 Marzo 1954.

In quel giorno il Fratel Teodoreto fece l'ultima sua visita alla Casa di Carità Arti e Mestieri.

Di solito un catechista lo andava a prendere con la macchina al Collegio San, Giuseppe, non essendo più prudente lasciarlo andare con un altro mezzo, e lo portava all'adunanza del sabato, alla quale egli partecipava con evidente soddisfazione, anche se non stava troppo bene.

Quel giorno, invece, egli era accompagnato dal Rev. Visitatore Fr. Anacleto e dal Fr. Cecilio.

Ed invitato dal suo Superiore Provinciale, al termine di un discorso di quest'ultimo vibrante di affetto, il Fratel Teodoreto, vincendo con sforzo la difficoltà di parola prodottagli dall'ultima malattia, rivolse ai suoi Catechisti quest'ultima, pubblica esortazione:

« Vi prego di fare vostri lo spirito di fede ed il Regolamento.

Con lo spirito di fede il Santo Fondatore ha fatto miracoli.

Fomentate lo spirito di fede.

Animate tutto con lo spirito di fede, e con la grazia di Dio verranno anche le vocazioni ».

- Pio transito del venerato Fratel Teodoreto

8 Maggio.

Proprio alla vigilia delle celebrazioni del quarantennio della Unione, il Fratel Teodoreto subì un fortissimo attacco del male che già da tempo lo travagliava.

Nell'infermeria del Collegio San Giuseppe, la sua agonia durò fino alle prime ore di giovedì 13 maggio, chiudendo alle tre antimeridiane la sua laboriosa e lunga giornata terrena.

Durante questi ultimi giorni, il Fratel Teodoreto fu visitato da Sua Eminenza il Cardinale Maurilio Fossati, Arcivescovo d\i Torino, da Sua Eccellenza Mons. Francesco Bottino, Vescovo Ausiliare, e dall'Avv. Amedeo Peyron, Sindaco di Torino.

Allestita nel parlatorio del Collegio San Giuseppe la camera ardente, ininterrotto fu l'omaggio della folla nei giorni 13 e 14.

Sfilò ogni sorta di gente: autorità, ragazzi delle scuole, uomini e donne di ogni classe sociale e tutti cercavano un ricordo che avesse toccata la salma.

15 Maggio.

Festa di San Giovanni Battista de La Salle.

Dopo la Santa Messa di suffragio nella Cappella dell'Istituto, la venerata salma venne tumulata nella tomba dei Fratelli delle Scuole Cristiane del cimitero di Torino.

I solenni funerali si celebrarono a spese del Comune di Torino, che volle così onorare l'eminente educatore ed il fondatore dell'Unione Catechisti.

Vi parteciparono il Sindaco, il Preside della Provincia e tutte le Autorità locali; l'Assistente Fratel Gioachino, il Visitatore Fratel Anacleto, moltissimi Fratelli in rappresentanza delle case del Distretto e di quelle di Roma; ed un'immensa folla di gente di ogni condizione sociale, intervenuta nonostante la pioggia insistente.

- Prime commemorazioni

Nel pomeriggio dello stesso giorno i catechisti tennero adunanza.

Ci richiamava non solo la consuetudine settimanale, ma soprattutto il bisogno di sentirci vicini, dopo la scomparsa del Padre comune.

Il Presidente, commentando il Vangelo del giorno ( IV Domenica dopo Pasqua ), si soffermò con viva commozione sulle parole di Gesù: « È utile per voi che me ne vada, perché, se Io me ne andrò, vi manderò il Paraclito ».

Tali parole avevano una particolare risonanza nel cuore dei membri dell'Unione, alla chiusura della dolorosa, memorabile settimana dall'8 al 15 maggio.

Era presente all'adunanza il Fratel Saturnino, Zelatore dell'Unione per la Provincia Centro-Meridionale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, venuto da Roma per i funerali del Fr. Teodoreto.

Egli prese la parola e ricordò, fra l'altro, che Fratel Teodorelo gli aveva detto essere necessario per diffondere l'Unione tre cose: Sacrificio! Sacrificio! Sacrificio!

Giovedì 27 maggio: festa dell'Ascensione - Giornata di ritiro.

Al termine di essa, il P. Piombino, direttore spirituale del Fr. Teodoreto ci intrattenne sulla vita interiore di questi, citando anche molti brani delle lettere che gli scriveva.

Fu una conversazione edificantissima, che ci fece conoscere sempre meglio il nostro Fondatore, la sua delicatezza d'animo e l'evoluzione spirituale degli ultimi anni verso le più pure e alte espressioni della carità.

Tra le altre, ci colpì questa domanda significativa, che Egli rivolgeva recentemente al suo Direttore spirituale: « Di fronte al male che oggi dilaga, basta una vita come quella che io conduco attualmente? ».

Era vecchio, carico di malanni, ma il pungolo della responsabilità e l'ansia apostolica non gli lasciavano tregua, e sebbene passasse tutta la giornata in preghiera e sofferenza, temeva di non fare abbastanza.

Sabato 6 giugno, vigilia di Pentecoste, alla nostra adunanza settimanale partecipò il Fr. Agilbert-Marie di Parigi, assistente dell'opera di perseveranza S. Giuseppe Benedetto Labre.

Egli, di ritorno da Roma dove aveva teste finito il suo secondo noviziato, volle visitare l'Unione Catechisti, che è legata, alla S. B. Labre, da un vincolo ideale.

Infatti, il Fr. Teodoreto si ispirò a questa opera ed al suo fondatore, il servo di Dio Fr. Exupérien, nella formazione dell'Unione Catechisti e delle sue regole.

La reciproca conoscenza delle due opere, già desiderata dal Fr. Teodoreto, ci fu graditissima.

Ritornato a Parigi, il Fr. Agilbert, ebbe la gentilezza di spedirci una relazione sull'opera S. B. Labre, relazione assai interessante che ci auguriamo possa costituire il primo documento dei cordiali rapporti che ci siamo ripromessi di mantenere.

30 Agosto.

Si fece a Vinchio d'Asti, suo paese natale, la prima commemorazione del Fr. Teodoreto, con larga partecipazione di popolo, parenti ed ammiratori, nonché di numerosi Fratelli delle Scuole Cristiane e di Catechisti.

Il discorso commemorativo, tenuto da un catechista, dopo la Messa di suffragio celebrata dal Parroco, suscitò molto interesse e diede a tutti la sensazione che quella fosse soltanto la prima di molte manifestazioni, il cui epilogo sarebbe la glorificazione.

Vinchio è già fiero di questo suo figlio e sulle labbra dei suoi abitanti ne corrono le lodi, con entusiasmo autenticamente monferrino.

Il Fr. Leone di Maria, postulatore generale dei Fratelli d. S. C., che si propone di scrivere la vita del Fr. Teodoreto, visitò successivamente il paese di Vinchio, in compagnia del presidente dell'Unione, del Fr. Emiliano e del Fratello Bonaventura, nipote del Fr. Teodoreto.

Essi poterono raccogliere molte testimonianze e constatare quanto sia vivo il ricordo, l'ammirazione e l'affetto dei compaesani del nostro fondatore.

- Il quarantennio dell'Unione Catechisti

Il decreto del 9 maggio 1914 con cui il Carri. Richelmy erigeva, la « Pia Unione del SS. Crocifisso e di Mania SS. Immacolata » fu sempre considerato l'atto di nascita della nostra famiglia spirituale, sebbene esso non la costituisse ancora nella forma definitiva di Istituto Secolare, raggiunta soltanto dopo una lunga evoluzione e dopo la promulgazione della Costituzione Apostolica a Provida Mater Ecclesia ».

Perciò il 9 maggio 1954, si compivano i primi quarant'anni di vita, e la ricorrenza era resa ancor più solenne dalla contemporanea celebrazione dell'Anno Mariano, che metteva in risalto la SS. Vergine Immacolata, nostra contitolare insieme al SS. Crocifisso.

Si desiderava naturalmente di dare la massima solennità a questa ricorrenza e si era preparato tutto un programma di celebrazioni destinate a ringraziare il Signore di tanti benefici accordatici in questi quarant'anni e a ottenere nuovi e copiosi aiuti per il compimento di tanta parte del nostro programma, che è ancora in attesa di attuazione.

In questa fausta ricorrenza anniversaria l'Unione Catechisti inviò al Santo Padre un filiale indirizzo di omaggio devotamente fervido, al quale Sua Santità si degnava di fare rispondere col telegramma seguente: « Omaggio Catechisti Unione Crocifisso Immacolata paternamente accolto da Sua Santità che compiacendosi buoni frutti raccolti e formando voti fervore adeguato crescenti urgenti bisogni invoca divini lumi e conforti auspice Vergine Immacolata inviando ad essi di cuore implorata Apostolica Benedizione. - f.to Montini, Prosegretario ».

1° Maggio.

Si iniziò la serie delle manifestazioni con un pellegrinaggio a diversi Santuari presso il lago d'Orto: il Sacro Monte, dove i pp. francescani tengono particolarmente viva la divozione alla Passione di Gesù; il monumentale tempio del SS. Crocifisso presso Boca, eretto dall'Antonelli nel luogo scelto da Gesù Crocifisso per manifestarsi con miracoli e favori larghissimi.

Intervennero molti catechisti, zelatori e allievi e fu ad un tempo una giornata di sollievo, a contatto di tante bellezze naturali ed artistiche, e una giornata ricca di emozioni spirituali e fervida di preghiere e di amore a Gesù Crocifisso.

9 Maggio.

Questa data avrebbe dovuto rappresentare il culmino delle celebrazioni.

Fervevano i preparativi e tutti pregustavano la gioia della straordinaria solennità, primo fra tutti il Fr. Teodoreto, attore principale di tutto quanto era avvenuto in questi quarant'anni.

Ma i disegni di Dio erano diversi: sulle nostre celebrazioni calò severa l'ombra della croce.

La Casa di Carità, in quella mattinata del 9 maggio era gremita di gente venuta per l'occasione, ma il Fr. Teodoreto non c'era.

Egli giaceva moribondo nell'infermeria del S. Giuseppe, dove proprio la vigilia era stato abbattuto dal male e ridotto al silenzio per sempre.

Non c'era neppure il presidente, la cui sorella era stata colpita dallo stesso male del Fr. Teodoreto e nello stesso giorno 8 maggio.

Il p. Felicissimo Tinivella, ministro provinciale dei frati minori, celebro la S. Messa e tenne il discorso commemorativo nel clima di commozione generale che si era venuto creando.

Egli parlò magistralmente. È bene che le sue parole siano ricordate.

Ne diamo perciò - qui, di seguito - un sunto ai nostri lettori, riportandone per disteso la conclusione.

Il regno di Dio, simile all'evangelico granello di senape, è rappresentato sulla terra dalle opere che vivono nel nome e nella benedizione di Dio.

Ed è ben piccola semente l'Unione Catechisti, che nasce dall'incontro di due anime ai piedi del Crocifisso : Fra Leopoldo e Fratel Teodoreto.

Piccolissima semente, ancora. Ma se quarant'anni sono molti per la vita di un uomo, non sono nulla di fronte al corso dei secoli, davanti all'eternità di Dio.

Il seme diventerà frondosissima pianta.

Ma perché la speranza certa degli albori diventi effettivamente e sempre più realtà di oggi e di domani, è indispensabile che i tre principi fondamentali onde furono animati i pionieri, continuino ad essere il sostanzioso, vitale alimento dell'Unione.

Cioè: il Crocifisso, modello perfetto; l'amore per la gioventù ( donde e nata la Casa di Carità Arti e Mestieri ), oggetto principale; il catechismo, mezzo insostituibile di educazione.

Quarant'anni! Sono molti e sono pochi.

Comunque, un'Opera voluta da Dio deve trionfare, nonostante tutto.

Quarant'anni! « È una festa ed è un dolore quello che oggi noi ricordiamo.

Festa per le realizzazioni raggiunte.

Dolore per gli assenti, dolore per quelli che dovrebbero essere qui, con noi, a gioire, ed invece soffrono.

Uniamo questa gioia, uniamo questo dolore.

Presentatelo voi, o giovani; presentatelo voi, o patroni ed amici, al Signore con me, quando dinanzi a noi è il calice scintillante e l'Ostia consacrata.

E diciamo a Gesù, a Gesù Crocifisso, a quel Gesù che ha tanto patito per noi: ci abbracci nelle sue sante Piaghe e ci nasconda nel suo sacro Costato; per quel Sangue che ci ha redenti e per quanto Egli ha patito per noi, voglia che il suo Sangue, il suo patimento siano lievito da nuova energia nei Catechisti e faccia sì che essi abbiano a produrre tanto frutto di bene, di modo che quello che e stato inizialo nel nome di Gesù Crocifisso abbia a moltiplicarsi, abbia ad espandersi sempre ed unicamente per il suo onore e per la sua gloria ».

Al termine della riunione parlo il Direttore della Casa di Carità, invitando tutti a stringersi nella preghiera attorno a Gesù Crocifisso, proprio come si esprimeva il foglietto commemorativo distribuito a tutti gli intervenuti.

La morte del Fr. Teodoreto cambiò tutto il programma delle celebrazioni progettate, in un ricordo affettuoso e raccolto di lui e aprì lo studio della sua santa vita.

8 Dicembre 1954.

Festa dell'Immacolata, titolare dell'Unione.

Si chiusero le celebrazioni del nostro quarantennio, in concomitanza con la chiusura dell'Anno Mariano.

La giornata fu dedicata al ritiro mensile.

Al termine di essa il presidente rievocò in commoventi ricordi personali, lo sviluppo dell'opera, sotto la guida solerte e prudente del fondatore.

Egli accennò all'adesione piena che i catechisti diedero al Fr. Teodoreto.

« L'Unione si inserì nella vita di ciascuno di essi come il fatto più importante della loro vita, perché essa venne incontro alle loro più essenziali esigenze e risolse i loro più fondamentali problemi.

I catechisti anteposero l'Unione ad ogni altro interesse e sarebbero disposti a rinunciare alla loro carriera mondana, ma non ad essa, che li guidò verso i più alti ideali ed operò nel silenzio una vera epopea dello spirito.

I mezzi esterni usati dal Fr. Teodoreto furono tenuissimi.

Nessun divertimento, nessuna attrattiva esteriore.

L'Unione non ebbe nemmeno una sede propria, ma errò da una classe all'altra dell'antica scuola di via Rosine.

Però, c'era un clima spirituale diverso da ogni altro, che costituiva un fascino e un'attrattiva fortissima : un'aria purissima, sgombra di ogni nube di vanità, di ambizione, di qualsiasi cosa disdicevole.

Una semplicità e sincerità assoluta, un calore d\i affetto delicato e riservato, forte e tenero, una grande serietà di impostazione, per cui era bandita ogni leggerezza e il Vangelo era preso sul serio.

Evidentemente l'anima del Fr. Teodoreto si proiettava sull'opera e la faceva simile a se, e tutti si uniformavano volentieri a lui, che giganteggiava per il prestigio della virtù e l'affetto che ispirava.

Non era necessario richiamare alla disciplina: tutti si uniformavano prontamente alle prescrizioni.

All'Unione ci si sentiva veramente bene.

Si attingeva liberamente ad ogni sorgente genuina di vita spirituale e si cercava di sostenere tutte le buone iniziative, ma senza mai perdere la propria caratteristica e senza mai deviare dal proprio fine.

Attraverso le varie espressioni contingenti, si ricercava l'assoluto, l'universale, ma con grande semplicità ed umiltà.

C'era anche, pur nel godimento di quel dolce tepore di famiglia, una certa atmosfera di attesa.

Si parlava di grandi sviluppi, di grandi promesse del Signore.

E gli sviluppi ci furono, ma non, sono ancora terminati.

Oggi più che mai siamo in attesa di sviluppi e i nostri problemi sono ancora sempre quelli di crescere, senza perdere le nostre caratteristiche, anzi marcandole sempre più ».

La conferenza del Presidente terminò con la premiazione di quattro catechisti, due congregati e due associati, che hanno il privilegio di essere stati alla Unione fin dalla sua origine e di esservisi mantenuti fedelissimi ed affezionatissimi in tutti questi quarant'anni, dandovi pure il contributo della loro attività nelle varie opere: Umberto Ughetto, Giovanni Cesone, Stefano Massaia e Domenico Mussino.

Essi sono i testimoni della prima età, i collaboratori disinteressati ed affezionati del Fr. Teodoreto, che ci hanno conservato lo spirito delle origini, ed hanno seguito l'Unione in tutte le sue vicende, con devozione totale e attività incessante.

Il piccolo dono che abbiamo loro fatto, dica ad essi tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine, e il nostro fervido augurio si unisca alla speciale benedizione che il S. Padre ha mandato ad essi in questa grande ricorrenza.

In essi sia riconosciuta e premiata la fedeltà di tutti coloro che hanno collaborato con il nostro Fondatore alla Costituzione della nostra spirituale famiglia.

Dopo questa cerimonia, semplice, ma non priva di commozione, si proiettarono sullo schermo numerose fotografie, riflettenti la vita dell'Unione nei suoi trascorsi quarant'anni, le quali rievocarono tanti uomini e tanti avvenimenti e ci fecero rivivere il tempo passato, suscitando in tutti ondate di commozione e di entusiasmo vivissimo.

- Assemblea generale dei Catechisti

L'assemblea generale ordinaria dei catechisti si tiene ogni sei anni, e poiché l'ultima aveva avuto luogo nel 1948, il sessennio scadeva nel 1954 e coincideva con l'Anno Mariano e con il quarantennio dell'Unione.

Nessuno certo avrebbe immaginato che coincidesse anche con la scomparsa del Fondatore, il quale presenziò regolarmente a quasi tutte le adunanze preparatorie, che furono molte, dal novembre 1953 al giugno 1954 e prepararono il materiale per le successive deliberazioni.

I principali temi trattati furono: la divozione a Gesù Crocifisso; la fisionomia e finalità del nostro Istituto Secolare; i rapporti con l'Istituto dei Fratelli d.S.C.; l'apostolato catechistico e d'ambiente; la Casa di Carità Arti e Mestieri, e cioè le cose più essenziali dell'Unione e più rilevanti nel momento attuale.

Le discussioni furono sempre precedute da uno studio particolare, affidato a qualche catechista e dalla relativa relazione.

Nei giorni 15-17-18 luglio, approvata la relazione generale del presidente sul sessennio trascorso, si procedette alla rinnovazione delle cariche ed alla elezione del nuovo Consiglio generalizio ( presidente, vice-presidente e consiglieri generali ) in conformità alle Costituzioni.

Nel nuovo Consiglio, il Fr. Cecilio sostituisce il Fr. Teodoreto, che l'aveva già designato a suo tempo.

I catechisti accolsero affettuosamente il nuovo Assessore, nel quale vedono continuarsi la presenza viva del loro fondatore.

Le adunanze assembleari furono riprese nel mese di settembre 1954, e termineranno soltanto nel 1955.

- Ritiri. - Esercizi spirituali e corso di teologia

I ritiri mensili si svolsero regolarmente alla Casa di Carità, predicati da pii e dotti Sacerdoti di vari ordini religiosi.

Essi furono aperti a tutti, anzi venne inviato regolare avviso alle Parrocchie viciniori, che mandarono sempre qualche loro elemento.

Gli esercizi spirituali ebbero luogo nei giorni 27, 28 e 29 giugno 1954 alla casa della Pace di Chieri, predicati egregiamente dal signor Olivero dei Preti della Missione.

L'annuale corso di Teologia, che in relazione all'Anno Mariano, ebbe per argomento la SS. Vergine, fu tenuto dal P. Serra O. P.

- Messa del povero

Con la prima domenica d'ottobre 1954, si riprese l'attività delle tre sezioni: i frequentatori delle Sezioni di via Villa della Regina e di via Cibrario, riservate agli uomini, sono un centinaio caduna, mentre quelli di via Moncrivello, frequentata dalle donne sono circa cinquanta.

- Pellegrinaggi mariani

a ) A Lourdes: Dal 21 al 26 luglio u. s., una nostra rappresentanza partecipò al Pellegrinaggio dei torinesi a Lourdes, guidato da S. Em. il Cardinale Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino.

Quali ineffabili e celesti impressioni nella seréna quiete della Grotta, alle Processioni Eucaristiche ed « aux flambeou », alla Via Crucis ed alle cerimonie religiose, nelle tre imponenti basiliche, che cantano in miriadi di pietruzze multicolori, le glorie della Vergine Santissima!

Quanti commoventi episodi presso la piscina e la fontana miracolosa e la serra olezzante di graziosi omaggi floreali all'Incoronata!

Ed infine quale diffuso sentimento di cattolicità nell'intimità della Casa della Mamma Celeste, nel susseguirsi ininterrotto dei pellegrinaggi spagnoli, americani, inglesi, irlandesi, olandesi, francesi, italiani ecc.

I Catechisti invocarono dall'Immacolata, Regina dei Pirenei, nel centenario della definizione dogmatica del suo privilegio singolare, le più elette benedizioni sull'Unione, sulla Casa di Carità e su tante persone care.

b ) Da Avigliana a Giaveno: Domenica 26 settembre u. s., si svolse il Pellegrinaggio annuale degli Zelatori e Zelatrici, con le seguente soste: « Madonna della Stella » di Trana, « Madonna dei Laghi » di Avigliana, « La Sacra di S, Michele », « Il Santuario del Selvaggio » di Giaveno.

Fu una giornata di intensa divozione mariana, tutta consacrata alla meditazione dei misteri del Santo Rosario, commentali da Catechisti presso i singoli Santuari, ed al canto di lodi sacre.

- Lutto del Presidente

La sorella del Nostro Presidente, colpita la sera dell'8 maggio da un gravissimo attacco del male, da cui già da tempo era travagliata, e piamente spirata il 31 ottobre, festa di Cristo Re.

Le esequie e la tumulazione della Salma a Orio Canavese, ebbero luogo il 2 novembre con larga partecipazione dei Catechisti, Zelatori, Allievi della Casa di Carità.

- Avviso

A norma dell'art. 220, comma 4°, delle Regole e Costituzioni dell'Unione, le adesioni degli Zelatori e delle Zelatrici debbono essere rinnovate ogni anno, esplicitamente e spontaneamente.

Perciò la Presidenza avrà il rammarico di non poter fare spedire le tessere per il 1955 a quegli Zelatori o Zelatrici che non ne abbiano fatto richiesta scritta.

Si fa pertanto affidamento nella diligenza degli interessati. Grazie.