Cronache dell'Unione Catechisti

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L'attività dell'Unione Catechisti, come abbiamo avuto occasione di notarlo altre volte, è per sua natura intessuta di cose semplici e comuni: è come il Vangelo della vita quotidiana della maggior parte degli uomini, un modo di vivere assai sicuro e scevro di illusioni, ma anche privo di cose appariscenti, di quelle cose che sono indispensabili al teatro e … al cronista.

E perciò il povero cronista dell'Unione è quasi sempre tentato di disperarsi.

I ritiri mensili hanno avuto luogo immancabilmente, anzi furono sempre più frequentati da amici e simpatizzanti, che ogni mese si unirono ai catechisti, talmente da star pigiati in cappella e nella sala delle adunanze.

Ma di essi il lettore è già informato; e poi chi ne può raccontare l'intimo e vitale segreto?

Tutte le adunanze regolamentari di formazione e di studio hanno avuto luogo, ma che dire di esse se non della loro regolarità e della piena partecipazione di tutti i soci?

Adunque il cronista ha deciso di riferire ai lettori del Bollettino due soli fatti: il pellegrinaggio a Como del 20 settembre u. s, e la festa dell'Immacolata Concezione del 1959 con le celebrazioni particolari di quel giorno.

Non già perché li abbia giudicati i più importanti, ma perché emergendo sufficientemente sul consueto gli parvero idonei ad essere segnalati.

Il pellegrinaggio a Como

fu presieduto dal p. Agnello, curato di S. Tommaso in Torino, dove ebbe inizio con la Messa in comune.

Numerosi i partecipanti che obbligarono a noleggiare un pullman supplementare.

Gruppo di partecipanti al pellegrinaggio di Como

Tempo splendido, preparalo appositamente dalla Provvidenza per il sollievo dei pellegrini.

Si passarono intelligentemente in rassegna tutte le bellezze naturali ed artistiche, nonché i ricordi storici incontrati durante il percorso.

Ma soprattutto si pregò e si parlò di Dio.

La giornata, densa di richiami spirituali, culminò con le funzioni celebrate nel Santuario del SS. Crocifisso, meta del pellegrinaggio.

Ricco di storia e di arte, ma soprattutto di fede, questo Santuario è una vera oasi dello spirito, e i Padri Somaschi, cui è affidato, vi aggiunsero l'attrattiva di una accoglienza cordialissima e di una assistenza squisita.

Ad esso fu dedicata la maggior attenzione, senza tuttavia rinunciare alla visita delle AGLI, dove si ebbe ospitalità generosa e distinta, del Duomo, del mausoleo di Volta, dei giardini pubblici, del lago ecc.

La celebrazione dell'Immacolata

in quest'anno 1959 coincise con il 30' anniversario di professione religiosa di un catechista, Mario Lorenzatto, che fu anche il primo novizio dell'Istituto, e di cui perciò la celebrazione assumeva anche un significato più ampio.

Il presidente nel suo discorso commemorativo volle mettere in rilievo « il valore morale di questa perseveranza in un ideale di dedizione a Dio mai revocato, ma costantemente perseguito con rinnovato entusiasmo.

Tale perseveranza è la forza delle famiglie religiose, le quali sono costruite dai religiosi fedeli fino alla morte, come gli antichi edifici erano costruiti di mattoni e di pietre, uno aderente all'altro, secondo l'armonico disegno del fondatore.

Finora nessuno dei catechisti a professione perpetua venne meno alla sua parola.

Sono passati solo 33 anni, ma 33 anni sono una generazione e dunque la prima generazione è stata ferma: lo constatiamo con gioia e tremore.

Supplichiamo istantemente il Signore, da cui viene ogni buon dato e ogni perfetto dono, affinché conservi in tutti la fermezza fino alla fine nella propria vocazione, e l'Unione non abbia mai bisogno di chiedere la dispensa dei voti per alcun catechista ».

Nella giornata si distribuirono anche le tessere dell'Azione Cattolica per il 1960.

Il presidente volle mettere in rilievo l'appartenenza dei catechisti all'A. C. fin dalle origini dell'Unione, e l'opportunità che vi rimangano e vi si insericano perfettamente.

La superiore posizione giuridica del loro Istituto Secolare li costituisce in una situazione di ponte tra l'A.C. e la vita religiosa.

La loro condizione di specializzati in seno all'A. C. è un richiamo continuo a specializzarsi anche nell'apostolato, superando una formazione generica.

La loro specializzazione catechistica è un richiamo a questa missione così fondamentale e imprescindibile per la diffusione della verità e della vita cristiana.

Il presidente concluse invitando tutti i catechisti ad approfondire la conoscenza della loro missione ed a recare il loro contributo per una migliore delineazione della figura del catechista nel nostro tempo e magari un apporto di idee su questo argomento al prossimo concilio ecumenico.

Alla manifestazione parteciparono il Fr. Ernesto, il Fr. Cecilia ed il padre Callista, nostro cappellano.

Il p. Piombino aveva inviato una calorosa lettera di adesione.