In memoria dell'Ing. Gian Carlo Anselmetti  

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La scomparsa repentina e più che mai inattesa dell'Ing. Gian Carlo Anselmetti, ci ha addolorati non solo come cittadini torinesi, che hanno perduto nel loro Sindaco un uomo di grande valore e di profonda rettitudine ( cose rare a trovarsi riunite in un uomo ); ma ancora come membri dell'Unione Catechisti e della Casa di Carità, a cui l'Ing. Anselmetti fu largo nelle dimostrazioni di stima e di benevolenza e di cui fu entusiastico collaboratore fin dalla sua gioventù.

Ancora lo abbiamo presente durante la commemorazione del nostro cinquantennio al Collegio San Giuseppe, il 13 maggio u.s., dove egli improvvisò un vibrante discorso per esprimere la sua profonda ammirazione per il Fratello Teodoreto, ricordando i primi incontri con lui alla scuola serale di via Rosine e l'indimenticabile impressione che ne ricevette.

Chi lo avrebbe detto che quello sarebbe stato il nostro ultimo incontro ufficiale con lui e che a così poca distanza di tempo avremmo dovuto commemorare lui, che ha raggiunto il Fratello Teodoreto, ma che ci ha lasciati così pieni di rimpianto?

La sua vita intensissima ha raggiunto rapidamente la méta.

Mentre adoriamo i disegni di Dio talora sconcertanti, presentiamo alla sua vedova, Sig.ra Marcella Anselmetti, nostra Patronessa, ed a tutta la sua famiglia, le nostre più vive condoglianze, e rivolgiamo al Signore molte preghiere di suffragio per il caro Scomparso e di intercessione per il conforto di chi è rimasto a piangerlo.