L'Assemblea generale dei Catechisti

B168-A2

L'avvenimento più importante di questo periodo della vita dell'Unione è senza dubbio l'Assemblea generale dei catechisti, tenutasi a Torino presso la Casa di Carità Arti e Mestieri, dal 4 all'11 Settembre 1966 e prolungatasi con adunanze complementari il 16/10, il 30/10, il 20/11 u. s.

L'Assemblea si riunisce ogni sei anni per il rinnovo del Consiglio Generalizio e per l'esame delle questioni fondamentali relative al nostro Istituto.

Quella del 1966 ha avuto un'importanza eccezionale per gli argomenti trattati, per la matura consapevolezza che ne è scaturita, per il rinnovo delle cariche e le deliberazioni prese, tale da potersi considerare una svolta importante nella nostra storia, in coincidenza con il Concilio Vaticano II che ha rilevato molti temi fondamentali per il nostro movimento, come quello dei laici nella Chiesa.

Per la prima volta erano presenti anche i catechisti di Spagna a dimostrare sensibilmente lo sviluppo assunto dal nostro Istituto e la sua impostazione internazionale.

Non poterono intervenire, e tutti se ne rammaricarono, i catechisti del Perù, impegnati nell'attività scolastica ( le vacanze nell'emisfero sud sono in gennaio e febbraio ) e trattenuti dalla lunghezza e dalle forti spese del viaggio.

Gli altri gruppi non avevano diritto di intervento perché ancora in periodo di formazione.

Due catechisti associati, uno per l'Italia e uno per la Spagna, rappresentavano tutti i gruppi di catechisti Associati.

Parteciparono all'Assemblea il Fr. Gustavo Luigi, Assessore Generale, il Visitatore Fr. Alfredo, quale delegato del Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, il Fr. Saturnino di Roma, il Fr. Cecilio, ex Assessore Generale, il Fr. Adriano di Barcelona, il Fr. Ambrosio Leon di Tarragona, il Fr. Ambrosio Gabriel di Manresa e il Fr. Rene di Beyrouth.

Purtroppo molti Fratelli Assessori non poterono intervenire, essendo impediti dalla sessione autunnale degli esami, che coincideva con quel periodo oppure dalla distanza, come quelli di Africa e di America.

L'Assemblea era stata preparata da adunanze preparatorie e da insistenti preghiere per ottenere l'assistenza speciale dello Spirito Santo in un momento così importante.

Il giorno 3 settembre 1966 si aprì, l'Assemblea con la S. Messa e le preghiere prescritte per la circostanza.

Quindi si procedette al giuramento di rito e furono dichiarate decadute tutte le cariche.

Sotto la presidenza provvisoria dell'ex vice-presidente si iniziarono i lavori e l'ex presidente generale presentò la relazione relativa all'ultimo sessennio, la quale fu poi discussa e approvata nel pomeriggio dello stesso giorno.

Ecco in sintesi il contenuto della relazione stessa: « Non pochi e non piccoli furono gli sviluppi del nostro Istituto durante il sessennio 1960/1966, sia in estensione che in profondità.

Partecipanti all'Assemblea del 1966:
Prima fila in alto ( da sinistra a destra ): Fonti Giovanni - Pierbattisti - Bargalló - Fr. Adriano - Rafart - Moccia - Gay - Cordiale
Fila di mezzo ( da sinistra a destra ): Cocco - Cardini - Gonzalez - Pascual - Sales - Fr. Rene - Fr. Ambrosio Leon - Samsó - Ughettto - Biamonte - Marietta
In basso ( da sinistra a destra ): Brusa - Rollino - Fonti Pietro - Fr. Alfredo - Conti - Tessitore - Fr. Gustavo - Fonti Francesco

Il messaggio di Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo e al Fr. Teodoreto non lascia indifferenti, e i Fratelli delle Scuole Cristiane ai quali, durante i periodi di formazione, fu presentata l'Unione Catechisti come opera provvidenziale suscitata da Dio per fecondare la loro attività, diffondere la devozione a Gesù Crocifisso e confermare gli allievi nella educazione cristiana ricevuta, se ne fecero promotori, cosicché l'Unione sorse un po' dovunque, quasi per generazione spontanea.

Durante questo periodo i gruppi dell'Unione Catechisti raggiunsero il numero di ventuno, distribuiti in altrettante città di sei nazioni e quattro continenti.

I centri di diffusione della devozione a Gesù Crocifisso furono diciotto, in altrettante nazioni: otto in Europa, cinque in Africa, tre in America e due in Asia.

I foglietti della devozione furono diffusi a milioni di copie e stampati in diciotto lingue: italiano, francese, inglese, tedesco, castigliano, catalano, basco, fiammingo, polacco, greco, maltese, portoghese, arabo, tigrino, kikuju, malgascio, giapponese e vietnamense.

Il numero degli Ascritti e degli Zelatori fu in continuo aumento.

Il bollettino « L'Amore a Gesù Crocifisso » organo dell'Unione Catechisti e mezzo di collegamento con il suo pubblico uscì più o meno regolarmente, ma in continuità e con una tiratura di circa 2500 copie.

Il suo peso finanziario non è indifferente, giacché l'abbonamento è gratuito.

I catechisti associati, compresi gli allievi catechisti furono circa trecento, però questa classe di membri non ha ancora dei lineamenti precisi ed è piuttosto fluttuante.

Al contrario i catechisti congregati crebbero di numero con estrema lentezza, ma determinarono perfettamente la loro forma di vita e approfondirono la loro formazione.

Essi sono appena trentatre, come gli anni del Signore, di cui quindici con i voti perpetui.

Nessuno di coloro che fecero la professione perpetua ha mai defezionato.

Gli ostacoli che i catechisti congregati devono superare per seguire la propria vocazione sono molti e gravi e ciò spiega l'inevitabile selezione che si produce nei giovani chiamati all'Unione e la lentezza di crescita nel numero, ma è anche una prova della presenza di Dio.

La presidenza dell'Unione, pur non trascurando alcun sforzo per promuoverla ovunque mirò soprattutto al consolidamento e ad evitare ogni inflazione.

Si cercò di dare ai membri una formazione sempre più genuina e completa: le adunanze e i ritiri si susseguirono regolarissimi ed efficienti, lo studio della teologia e la preparazione pedagogico - didattica furono promossi ogni anno con appositi corsi e iniziative varie, tutti i mezzi indicati dalla Regola furono messi in atto.

Durante l'ultimo sessennio due catechisti, Giovanni Cesone, ex presidente generale, e Carlo Demaria passarono da questo mondo con generale rimpianto.

Quattro catechisti peruviani, vittime di dottrine erronee, non rinnovarono i loro voti annuali ed uscirono dall'Istituto.

In compenso ve ne entrarono altri diciotto, a Torino e in Spagna.

L'apostolato catechistico in parrocchia non è mai mancato, sebbene in misura ridotta secondo le forze disponibili, e vi si sono dedicati specialmente i giovani.

La situazione delle Parrocchie in questo periodo e profondamente mutata, col mutar del costume, e l'insegnamento catechistico, che sarà sempre il fondamento della evangelizzazione, esige la soluzione di gravi problemi.

Questi purtroppo sono ancora oggetto di studio e non fa meraviglia che i nostri giovani catechisti abbiano trovato molte difficoltà ambientali, che hanno messo a dura prova il loro entusiasmo.

Un'iniziativa importante che ha raccolto larghe adesioni ed ha aperto nuove prospettive per l'orientamento dei catechisti associati è stata quella del corso di studio e di formazione per coppie di sposi.

Oggetto del corso fu l'osservanza dei consigli evangelici nel matrimonio, tema che caratterizzò il corso organizzato dall'Unione in confronto delle altre iniziative sorte qua e là per riportare la famiglia alla impostazione cristiana.

È naturale che trattandosi di un Istituto Secolare composto di membri consacrati e di membri sposati, si sia mirato ad introdurre nella famiglia una partecipazione allo stato di perfezione e lo studio approfondito degli argomenti ha dimostrato che non è affatto un'utopia la pratica della povertà, della castità e dell'ubbidienza nel matrimonio, ma ne è invece una esigenza per la genuinità e la pienezza della vita cristiana in famiglia.

Fr. Cecilio, Fr. Alfredo e Fr. Saturnino preparano gli interventi all'Assemblea

Il corso ebbe luogo la domenica pomeriggio, una volta al mese, con due relazioni illustrate da studiosi specializzati in materia e seguite da discussione, e quindi dalla S. Messa.

Intervenne in media una cinquantina di sposi, quasi tutti giovani, che si dimostrarono non solo interessati, ma appassionati agli argomenti, e intervenne pure la relativa prole, che lasciate le discussioni ai genitori si divertì rumorosamente per un buon paio d'ore, in sale appartate, sotto la vigilanza delle Suore.

L'attività che fra tutte ha impegnato più a fondo i catechisti è rappresentata dalla Casa di Carità Arti e Mestieri, con i suoi mille e cinquecento allievi e con la complessità dei suoi problemi, da quello del corpo insegnante a quello sempre più grave dell'onere finanziario, dal continuo sforzo di adeguamento e perfezionamento dei programmi e dei metodi, a quello della efficienza educativa di una gioventù sempre più insidiata dal male e sempre più difficile, dalla incomprensione di chi la dovrebbe aiutare alle concorrenze subdole di interessi che non hanno nulla da vedere con le finalità educative, religiose e sociali della scuola.

Con l'aiuto di Dio, che certo dev'essere stato straordinario, l'opera ha retto bene sotto ogni aspetto ed ha continuamente progredito.

La Casa di Carità non ha giovato solamente agli allievi.

Essa ha posto ben in luce l'Unione Catechisti, con immenso vantaggio per il suo sviluppo, ed ha contribuito potentemente alla formazione degli stessi catechisti impegnandoli in un'opera difficile e portandoli a conoscere meglio la loro vocazione, con la più netta determinazione delle sue caratteristiche e l'apertura di immense prospettive per il loro apostolato e la consapevolezza che esso corrisponde ad una esigenza sociale urgente ed immensa.

Le direttive date dal Fr. Teodoreto e da Fra Leopoldo includono degli sviluppi impensati.

La loro protezione dal Cielo si è mostrata efficace.

La loro causa sta procedendo per la difficile via che li porterà alla gloria degli altari ».

La mattina del 4 Settembre l'Assemblea procedette all'elezione del nuovo Consiglio generalizio, che risultò composto come segue:

Presidente generale: Dr. Domenico Conti, già vice-presidente generale;

Vice-presidente generale: Dr. Carlo Tessitore, già presidente generale;

Primo Consigliere: geom. Francesco Fonti, già membro del consiglio precedente;

Secondo Consigliere: prof. Pietro Fonti, già membro del consiglio precedente;

Terzo Consigliere: p. i. Leonardo Rollino, già Segretario generale;

Quarto Consigliere: Prof. Claudio Brusa, di nuova nomina;

L'Assessore Generale, Fr. Gustavo Luigi era stato confermato di recente nella sua carica dai suoi superiori.

Terminate le elezioni l'Assemblea affrontò l'esame delle questioni più importanti per la vita dell'Unione Catechisti e ogni argomento trattato si concluse con qualche deliberazione.

Soste durante l'Assemblea

Ne diamo qui di seguito un breve riassunto.

1) La devozione a Gesù Crocifisso fu oggetto di studio particolare e venne chiaramente affermato che l'Unione è essenzialmente un movimento spirituale di cui Gesù Crocifisso è l'anima, l'origine e il termine.

Attraverso la sua multiforme attività l'Unione tende a far conoscere ed amare Gesù Crocifisso, ed a far giungere dovunque e a tutti la Sua azione redentrice.

Solo nella fedeltà a questa devozione che li caratterizza i membri dell'Unione realizzeranno pienamente se stessi e l'opera ad essi affidata.

Gesù Crocifisso, perpetuamente immolato sugli altari, a cui i fedeli si accostano per assumerne la carne ed il sangue, annunziando fino alla fine del mondo la morte del loro Signore, è il centro ed il cuore della Chiesa.

Alla celebrazione liturgica i catechisti fanno eco con l'adorazione alle Sante Piaghe di Gesù per prolungarne il ricordo e l'efficacia in tutti i momenti della vita e nel Crocifisso considerano « l'amabilissimo Signore » che li ha amati e ha dato per essi la Sua vita.

Contro le dottrine erronee che negano ogni validità alle devozioni private e tendono in ultima analisi a svuotare la vita cristiana della sua interiorità e a ridurla, col pretesto del puro culto liturgico, a mera esteriorità, i catechisti affermano vigorosamente l'utilità e la necessità della devozione privata, nelle forme approvate dalla Chiesa, come la Chiesa stessa ha sempre insegnato e praticato con immenso frutto.

L'Assemblea ha deciso di approfondire lo studio della Devozione - Adorazione a Gesù Crocifisso e di intensificare la diffusione della Devozione stessa.

L'ora del té

2) La SS. Vergine Immacolata, contitolare dell'Unione, ha attirato l'attenzione dell'Assemblea specialmente per tre motivi:

a) l'esigenza filiale di approfondire la natura e l'ampiezza del vincolo che la Vergine Immacolata ha voluto stabilire fin da principio con l'Unione e con i suoi membri;

b) il desiderio che fosse ripristinata nella loro Regola la consacrazione alla SS. Vergine secondo gli insegnamenti monfortiani, che il Fr. Teodoreto aveva introdotta e che era stata abolita per ingerenze estranee;

c) il desiderio di partecipare al movimento di suppliche al Papa, affinché la Madre di Dio venga chiamata anche madre nostra nella stessa formula dell'Ave Maria.

Perciò ha concluso raccomandando che tutti i catechisti approfondiscano lo studio della teologia mariana e la devozione alla SS. Vergine Immacolata.

Inoltre ha deliberato il ripristino dell'atto di consacrazione alla SS. Vergine secondo la dottrina del Santo Grignion di Monfort, e di inviare al S. Padre una supplica affinché la seconda parte dell'Ave Maria venga così modificata: « Santa Maria, madre di Dio e madre nostra … »

Una visita alla biblioteca

Inoltre ha deciso che sia fissata all'8 Dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, l'emissione dei voti, sia temporanei che perpetui, di tutti i catechisti, e ciò anche per evitare ogni incertezza circa la durata degli impegni temporanei.

3) San Paolo Apostolo, dalla cui ampia e vigorosa dottrina su Gesù Crocifisso i catechisti attingono largamente per alimentare la loro vita interiore e il loro amore al Crocifisso, è stato proclamato protettore dell'Unione e aggiunto alla serie dei suoi speciali protettori.

4) L'apostolato specifico dei membri dell' Unione e cioè, oltre la testimonianza, l'apostolato catechistico e sociale, non poteva non occupare a lungo l'Assemblea, a motivo della sua importanza e complessità, delle sue strette connessioni con la vita interiore e la formazione dei catechisti, e dei numerosi problemi pratici che impone.

L'Assemblea ha sottolineato che il catechista è consacrato a Dio per essere a disposizione, secondo le proprie possibilità, nelle opere di apostolato e che tutta la sua vita deve essere un apostolato, anche se rimane inserito nella propria famiglia e nel proprio ambiente di lavoro.

E caratteristica di tutti gli Istituti Secolari l'apostolato nel secolo e per mezzo del secolo stesso, e pertanto assumono grande importanza, per i membri di essi, i problemi della famiglia e quelli della professione, nonché quelli della vita civile.

Tra l'apostolato catechistico e quello sociale vi è un nesso assai stretto, giacché l'uomo si presenta sempre con la totalità dei suoi bisogni e spesso non è neanche possibile una efficace evangelizzazione senza un'adeguata assistenza e formazione sociale.

La scuola è, evidentemente, un'opera catechistica e sociale di primo ordine, presentando le migliori condizioni per l'istruzione religiosa e l'educazione cristiana dei giovani e preparandoli a tutti i problemi della vita.

L'elevazione del grado di civiltà di un popolo, in tutti i campi, dipende dalla scuola come lo vediamo sperimentalmente ai nostri giorni nello sforzo che stanno facendo i nuovi popoli sorti di recente alla vita indipendente.

I grandi mali della società, quali l'ignoranza, le ideologie perverse, l'arretratezza economica e il pauperismo, hanno nella scuola uno dei più efficaci mezzi di superamento.

Ma soprattutto la Chiesa ha bisogno della scuola cristiana per poter compiere un'azione in profondità e quindi ne è sempre stata promotrice in tutti gli ordini e gradi.

I nemici della Chiesa che se ne rendono conto la combattono principalmente in questo campo.

È una caratteristica della lotta contro la religione ai nostri giorni, più aperta negli stati atei, più subdola in quelli laicisti, il monopolio e laicizzazione della scuola da parte dello Stato e la conseguente oppressione della scuola cristiana.

L'Assemblea dei catechisti, considerati i problemi che la situazione di oggi pone all'apostolato catechistico e sociale ha ribadito la volontà dei catechisti di dare la massima collaborazione possibile al clero, mettendosi a disposizione per il catechismo nelle parrocchie, dando incremento al corso biennale di formazione per i catechisti parrocchiali e assecondando le iniziative parrocchiali e diocesane che verranno autorevolmente stabilite, specie quelle più corrispondenti alle caratteristiche catechistico - sociali del loro apostolato.

La collaborazione alla Scuola cristiana dovrà essere considerata come caratteristica dell'Unione e godere ovviamente della priorità nella scelta dell'apostolato da svolgere.

L'attività professionale deve considerarsi come un'espressione della consacrazione e dell'apostolato dei catechisti e deve essere determinata e orientata con questo spirito.

Di conseguenza anche la scelta dell'attività professionale, come già il cambiamento di essa, è da sottoporsi all'ubbidienza, nel rispetto - s'intende - di tutte quelle esigenze attitudinali, di preparazione professionale, di situazione familiare e di sicurezza sociale che concorrono a precisare la divina volontà circa la professione.

5) I rapporti dell' Unione con la Scuola Cristiana e con l'Istituto dei Fratelli sono strettissimi, a motivo della sua origine, del suo Fondatore Fr. Teodoreto, delle sue finalità e dell'affiliazione concessa dall'Istituto dei Fratelli a tutti i catechisti congregati, presenti e futuri.

L'Assemblea, ha rinnovato i suoi propositi di sviluppare i rapporti con l'Istituto F.S.C., di sostenere con tutte le forze la Scuola Cristiana, considerando soprattutto la scuola professionale cristiana come un campo fondamentale del suo apostolato e di sostenere i Fratelli nelle opere di perseveranza dei giovani da essi educati.

Inoltre ha deliberato di modificare l'art. 7 della Regola, in modo che esprima meglio la natura dei rapporti tra l'Unione e i Fratelli e di collaborare con i Fratelli stessi per organizzare e sviluppare dovunque sia possibile la Sezione Giovanile, dell'Unione di cui ravvisa l'assoluta necessità sia per lo sviluppo dell'Unione presso i Fratelli che per favorire la perseveranza dei ragazzi e dei giovani che non abbiano ancora i requisiti di età per aderire all'Istituto Secolare.

L'Unione Catechisti chiederà all'Istituto dei Fratelli la nomina di un Superiore Maggiore che rappresenti l'Unione Catechisti presso l'Istituto dei Fratelli, la nomina di un Assessore Generale con piena disponibilità per l'effettiva attuazione del suo compito, e la nomina di Assessori locali a cui sia effettivamente consentito di occuparsi della fondazione della Sezione Giovanile e dello sviluppo dell'Unione Catechisti.

Brindisi in onore dei nuovi eletti

6) I Catechisti Associati formarono oggetto di studio da parte dell'Assemblea che ne riconobbe la grandissima importanza per la loro posizione di veri membri dell'Istituto Secolare, sebbene in senso lato, per l'altissimo compito che essi sono chiamati a svolgere e per lo sviluppo numerico da essi raggiunto.

Tuttavia l'Assemblea dovette riconoscere che il profilo del Catechista Associato non è delineato sufficientemente dalla Regola, né i relativi doveri e impegni da questa indicati giustificano l'appartenenza ad uno stato di perfezione, sia pure latu sensu.

La maturazione dei Catechisti Associati è stata più lenta di quella dei Catechisti Congregati ed appare più complessa e difficile.

Solo in questi ultimi anni si sono raggiunte delle esperienze valide per la realizzazione definitiva di questo ideale di vita, cui si aprono delle prospettive seducentissime.

L'Assemblea, pertanto, considerata la necessità di approfondire l'ideale e il programma di vita dei catechisti associati in modo che corrisponda più pienamente al volere divino, ha proposto di definire in modo pratico ed efficace la partecipazione dei catechisti associati alla vita dei consigli evangelici e di preparare un nuovo Regolamento che più sia adatto alla loro condizione di coniugati e di capi famiglia o di aspiranti al matrimonio nelle finalità e impegni che comporta l'appartenenza ad un Istituto Secolare.

7) La Casa di Carità Arti e Mestieri è un'opera da cui i catechisti che vi si sono dedicati hanno ricavato un impegno catechistico totale; una più approfondita formazione spirituale, culturale, sociale, professionale; un continuo richiamo ad approfondire il messaggio trasmesso dai Servi di Dio Fra Leopoldo e Fr. Teodoreto; un incessante stimolo a ricercare la soluzione dei problemi che oggi si pongono all'educatore cristiano in merito alla educazione dei giovani lavoratori.

Per mezzo della Casa di Carità si è accresciuto tra i catechisti il fattivo apprezzamento di un lavoro apostolico comunitario, che oltre a cementare i vincoli di carità conseguenti l'appartenenza a comune famiglia religiosa, si dimostra altamente costruttiva per i risultati di entusiasmo e di dedizione personale e per la fecondità apostolica raggiunta.

Ne è venuta alla stessa Unione una cospicua sorgente di esperienze apostoliche, una matura consapevolezza circa la sua natura e compiti, un notevole prestigio presso l'Istituto dei Fratelli, la società e le famiglie; una nuova sorgente di vocazioni non solo catechistiche ma anche sacerdotali e religiose.

La Casa di Carità pur impegnando attualmente il maggior numero di catechisti congregati della sede di Torino può costituire una palestra per la formazione e un ponte per l'inserimento di catechisti in posti di lavoro e di apostolato.

Anche per i Catechisti non direttamente impegnati in essa, ha costituito e può costituire un punto di orientamento e di appoggio per tutti i problemi inerenti la loro vocazione.

Di conseguenza l'Assemblea Generale dei Catechisti ha riconosciuto che la Casa di Carità Arti e Mestieri è un'opera in cui si concreta in modo pieno e completo l'apostolato catechistico e sociale dell'Unione e ha invitato tutti i Catechisti a darle il massimo appoggio di preghiere e di collaborazione.

Durante l'Assemblea: un gruppo di spagnoli

Inoltre riconoscendo che il pieno sviluppo dell'opera espressa dal titolo Casa di Carità Arti e Mestieri non potrà essere conseguito senza che i Fratelli delle Scuole Cristiane vi partecipino, invita tutti i Catechisti a sollecitare e favorire con la preghiera, con i sacrifici che l'opera comporta e con ogni altra iniziativa adeguata, l'accettazione dell'opera da parte dell'Istituto dei Fratelli,

L'Assemblea Generale dei Catechisti in merito alla difficile situazione finanziaria in cui versa la Casa di Carità Arti e Mestieri, nonostante i risultati raggiunti sia sul piano formativo e sociale, sia su quello professionale, conseguendo in questo settore affermazioni di rilievo internazionale, constatando come le spese di gestione vadano aumentando ogni anno senza che le contribuzioni previste da parte dello Stato e da quelle di Enti locali e di benefattori accennino ad aumentare in modo proporzionato, per cui i passivi di gestione stanno ormai toccando livelli umanamente insostenibili, ha proposto che tutti i catechisti si impegnino a studiare diligentemente quello che il Signore vuole con l'opera della Casa di Carità Arti e Mestieri onde conseguire una piena coscienza del valore cristiano dell'opera nata da Gesù Crocifisso, e ad intensificare le loro preghiere e le loro iniziative affinché l'opera sia conosciuta, e i disegni di Gesù Crocifisso abbiano piena attuazione.

In particolare ha raccomandato che si attivino forme organizzate di propaganda e di raccolta di aiuti con carattere continuativo, studiando anche la possibilità di avvalersi degli aiuti e degli apporti di organismi internazionali esistenti.

8) La Messa del Povero è per i Catechisti anziani in particolare e per altri simpatizzanti dell'Unione anche se giovani universitari, un campo di attività che si è dimostrato positivo per le forme di assistenza attuata, particolarmente per l'assistenza spirituale e religiosa, e la dedizione che importa da parte dei catechisti che vi si impegnano.

Essa ha una sua funzione specifica in quanto si rivolge a persone che oltre ad essere nella miseria si sentono ai margini del civile consorzio e non è possibile raggiungerle per mezzo di iniziative il cui accesso richiede l'appartenenza alla vita sociale organizzata.

Gli Assessori a colloquio

La partenza degli spagnoli

L'Assemblea Generale dei Catechisti ha raccomandato che si continui la collaborazione dei Catechisti specie se anziani alla Messa del Povero, senza che nulla sia tolto all'apostolato tra i giovani e alla formazione dei giovani catechisti, attività queste che devono essere assolutamente prioritarie.

Inoltre ha proposto che sia studiato e approfondito il tema dell'apostolato offerto con il titolo programmatico di « Messa del Povero », in quanto è proprio dalla partecipazione al Sacrificio dell'altare che persone duramente colpite dalle sventure e psicologicamente sradicate da ogni forma di vita associata ritrovano se stesse e la comunione con i fratelli in Cristo.

I catechisti dovranno sempre svolgere tra i poveri un'adeguata formazione catechistica, favorirne la partecipazione ai Sacramenti, tentarne il ricupero sociale, e infine diffondere la conoscenza dell'opera, affinché possa ottenere gli aiuti necessari.

9) La revisione delle Regole e Costituzioni.

Le circostanze in cui furono redatte le attuali Regole e Costituzioni non consentirono al Fr. Teodoreto di esprimere perfettamente il suo pensiero e fecero desiderare a lui stesso una revisione, che rispettandone la sostanza sviluppasse meglio alcuni punti, perfezionasse alcune espressioni e rendesse a tutto il testo unità di stile e armonia di partì.

I catechisti attuali, che hanno collaborato con il loro Fondatore e ne conoscono il pensiero hanno avvertito l'impegno di trasmetterlo integralmente e fedelmente, tanto più che le esigenze attuali della Chiesa e le disposizioni del Concilio Ecumenico Vaticano II invitano tutte le famiglie religiose ad un'opera di aggiornamento.

Perciò l'Assemblea ha dato al Consiglio Generalizio dell'Unione il mandato di studiare accuratamente la revisione della Regola, tenendo conto delle deliberazioni del Capitolo Generale dei Fratelli e delle direttive della Sacra Congregazione dei Religiosi e di presentare una bozza delle modifiche in una Assemblea Straordinaria, da convocarsi possibilmente entro il 1968.

Nelle sue sedute conclusive l'Assemblea ha trattato ancora altri problemi e dettato norme pratiche varie: l'organizzazione del convitto per i catechisti, la riduzione del periodo dei voti temporanei, il raddoppiamento del periodo di noviziato, la data di tutte le professioni fissata all'8 Dicembre, festa dell'Immacolata, la riduzione del numero minimo di catechisti richiesto per costituire una sede, la fissazione definitiva della sede generalizia a Torino, ecc.

Una lunga e intensa preghiera a Gesù Crocifisso, alla SS. Vergine Immacolata, ai nostri santi protettori ed ai nostri patriarchi il Fr. Teodoreto e Fra Leopoldo, ha coronato tutti i lavori per implorarne quella benedizione che sola da l'essere alle cose ed efficacia alle azioni.