La devozione a Gesù Crocifisso

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Diceva San Francesco di Sales: « Oh, quanto è buono stare col Crocifisso!

Io voglio fare tre tabernacoli, uno nelle sue sacre mani, uno nei suoi piedi ed il terzo nella ferita del suo costato.

Là voglio leggere e parlare, là riposare …

In tempi a noi più vicini, il Servo di Dio Fra Leopoldo dalla contemplazione delle Piaghe di Gesù Crocifisso trasse i tesori della divina sapienza; infatti la Divozione - Adorazione, da lui composta, scaturì dalla lunga ed appassionata effusione di amore sulle singole Piaghe, specialmente sul Costato del suo Maestro Divino, e realizzo quell'intimità profonda che Gesù gli aveva promesso dicendogli: « Tra me e te ci sarà una grande intimità! ».

Il dialogo d'amore tra il Salvatore ed il Servo fedele si sviluppo intenso e meraviglioso.

Ecco alcune frasi delle molte scritte da Fra Leopoldo sulla Divozione desunte dal suo Diario ( parole riferite a N.S. Gesù Cristo ): ( 5 ottobre 1906 ): « Mi sono servito di te per gettare il seme.

Ora lo coltivo con la grazia e la carità.

Alle anime che mi amano, sarò nella santa "Adorazione" sempre vicino e sarò la loro santificazione ».

( 10 ottobre 1908 ): « Non sai, Leopoldo, che non mi potevi dimostrare maggior amore di quello di distribuire le pagelle ( cioè l'adesione agli Ascritti dell'Unione ), affinché si trovino anime generose, che facciano riparazione alla mia sacra Persona ».

( 23 novembre 1908 ): « La Divozione sia estesa per tutto il mondo ».

( 23 novembre 1908 ): « … un numero immenso incalcolabile di anime andranno salve per questa Divozione ».

( 29 gennaio 1909 ): « Saranno benedette quelle case dove regna questa Divozione. In verità, abbiano fede! ».

( 6 maggio 1909 ): « Guarda, Leopoldo; in Cielo ho i miei Angeli, Santi e Beati che mi consolano; e sulla terra voglio gli adoratori della Croce e del SS. Crocifisso ».

( 6 gennaio 1912 ): « … quella del Santo Crocifisso ( è la ) sorgente di tutte le divozioni! ».

Si sa che ad un certo momento della vita cristiana si produce o si dovrebbe produrre, come un'identificazione del cristiano col Cristo.

Avviene come un travaso di sentimenti, per cui i sentimenti di Gesù divengono i nostri sentimenti.

Ecco perché S. Paolo ci esorta: « Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Gesù … ».

Alla luce di queste considerazioni, l'Assemblea generale dell'Unione ha riaffermato l'importanza fondamentale della Divozione - Adorazione delle Piaghe di Gesù Crocifisso e la sua immutata validità ed efficacia per lo sviluppo delle opere apostoliche catechistiche e sociali dell'Istituto, delineando sempre più in profondità l' "humus" soprannaturale in cui la Divozione affonda le sue radici.

Il Servo di Dio Fratel Teodoreto disse nel 1914: « abbiamo meditato l' "Adorazione" e poi ci siamo costituiti in Unione ».

Il primo compito dell'Unione è diffondere I' "Adorazione a Gesù Crocifisso".

L'Adorazione è quindi la caratteristica della spiritualità dei Catechisti e di tutti i membri dell'Unione.

Essi l'hanno ricevuta dalle mani del loro fondatore, il quale, credendo all'autenticità dei carismi del Servo di Dio Fra Leopoldo, umile segretario di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, da lui trasse ispirazione e conforto per fondare l'Unione e le altre opere da essa scaturite.

Dalla spiritualità della "Devozione" traggono slancio ed alimento lo spirito di fede, di umiltà, di santo zelo che sono "proprie" del nostro Istituto.

a) Lo spirito di fede: dalle Piaghe scaturisce il Sangue divino che lava le nostre colpe, il dolore che ci redime;

b) lo spirito d'umiltà: la visione delle Piaghe ci dice annientamento, obbrobrio, disprezzo, nonché la gravità del peccato, che ha richiesto un tanto prezzo per la redenzione;

c) lo spirito di zelo: se le anime costano tanto a Gesù, quale slancio non ci deve pervadere per collaborare con Lui per la salvezza dei fratelli!

Il Catechista deve vivere continuamente nelle Piaghe del Signore, se vuol vivere la sua vocazione; altrimenti è fuori strada …

Il modello perfetto di adoratrice di Gesù Crocifisso è la Vergine Addolorata.

Solo una Madre di squisitissima delicatezza d'animo adora, una per una, le Piaghe grandi e piccole del Divin Figlio morto per noi!

Quanto più imiteremo la Madonna nell'adorare il Martire Divino, tanto più diventeremo perfetti adoratori di Gesù Crocifisso.

L'Assemblea, inoltre, ha voluto fissare delle linee programmatiche per un'ulteriore diffusione della Divozione stessa.

In una società secolarizzata, preda dell'indifferenza e dell'ostilità contro tutto ciò che è sacro e religioso, anche la Divozione del Crocifisso, pur essendo come l'essenza, del Cristianesimo, incontra non pochi ostacoli e difficoltà ad essere accolta e praticata.

Affievolendosi la fede nell'infinito valore del sacrificio sofferto dal Signore Gesù per la salvezza dell'umanità, dimenticati i fondamentali insegnamenti del Figlio di Dio, tempi tristi e densi di imprevedibili procelle si vanno preparando.

L'oblio ed il disprezzo della Vittima di riconciliazione, fra cielo e terra, rende precarie le conquiste del progresso scientifica - tecnologico, perché sotto la luce abbagliante delle scoperte e delle invenzioni si celano innumerevoli focolai di odio, pronti a divampare con immani flagelli per tutti.

Da ciò l'impellente necessità di moltiplicare gli sforzi per diffondere la Divozione all'unico Signore e Salvatore delle anime nostre.

« Per riprendere e incrementare la pia pratica dell'Adorazione a Gesù Crocifisso » affinché sia non solo una recita, ma un modo d'essere, è necessario, oggi più che mai, che tale diffusione si fondi su di una rinnovata catechesi.

Intesa ad incentrare ogni situazione e condizione significative di vita nel Signore Crocifisso e per mezzo di Lui s'introduca in tutta la pienezza del mistero di Cristo ».

« Tale catechesi va intesa ad aiutare ognuno, secondo i suoi bisogni e le sue esigenze, a scoprire, nel volto del Cristo crocifisso e perciò glorioso, il vero volto di Dio.

Ogni cristiano può meglio comprendere attraverso e per mezzo del Crocifisso, la sua realtà di Uomo - Dio, la sua vita terrena, il significato e la portata del suo Sacrificio sulla croce e sull'altare, della sua Resurrezione e glorificazione alla destra del Padre, del suo primato su tutti e tutto e della sua salvifica regalità universale, e così meglio disporsi a partecipare di Lui Redentore nell'attesa del suo regale ritorno alla fine dei tempi ».

« Così ognuno potrà meglio attingere dal Signore Crocifisso, dal sangue e dalla morte di Lui, annunciata dal Vangelo e dalla Chiesa e celebrata nella Messa, quel rinnovamento di cui tutti abbisogniamo, quella pienezza di amore fecondo destinata a compiere ed a suggellare la nostra salvezza.

« Ed allora ognuno si disporrà interiormente ad adorare Gesù Cristo, riconoscendolo e proclamandolo come I' "amabilissimo" e "nostro Signore", contemplandone le sacratissime piaghe gloriose da cui è scaturito lo Spirito del Signore, nostra salvezza e per mezzo delle quali si apre ad ognuno di noi l'unità con Dio ».1

P. Bagna


1 dall'opuscolo su " La Sorgente"