La Madonna piange

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Spesso nelle sue apparizioni e manifestazioni straordinarie la SS. Vergine si è mostrata piangente.

Una delle apparizioni più notevoli avvenne a La Salette, dando origine a un gran movimento devozionale, alla costruzione di un celebre santuario e alla fondazione di una congregazione di missionari, ciò che dimostra l'importanza e la perennità del messaggio affidato ai due fanciulli, Melania Calvat e Massimino Giraud, i fortunati veggenti.

La Salette è una località di montagna, a circa 1100 metri di altezza, nei dintorni di Grenoble, e là il 19 Settembre 1846 la Madonna parlò ai due fanciulli, che stavano portando al pascolo le mucche dei loro padroni.

I loro occhi dapprima furono colpiti da un globo di luce molto più sfavillante del sole, e poi entro quella luce, come se il globo si schiudesse, videro apparire una Signora seduta sulle pietre accanto a una fontana, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa fra le mani, in atto di piangere silenziosamente, come chi è sotto il peso di un grande dolore.

I due fanciulli ebbero paura, ma la Signora li rassicurò, si alzò e avviandosi verso di loro li invitò ad avvicinarsi: « Venite avanti, bambini miei, non abbiate paura.

La voce della Signora era così dolce e la sua figura così maestosa che nel cuore dei due fanciulli cessò ogni timore e subentrò una grande attrattiva.

Si avvicinarono in fretta e si posero di fronte alla Signora, che rivolse il suo sguardo dolce su di loro.

Allora essi videro che piangeva con molte lacrime.

Sul petto, sospesa al collo da una catenella, portava una croce lunga circa venticinque centimetri, sulla quale era un Cristo splendentissimo e ai lati della croce gli strumenti della passione, le tenaglie e il martello.

Rivolgendosi ai due fanciulli essa rivelò la sua identità e manifestò il motivo del suo dolore: « Se il mio popolo non vuole sottomettersi sono costretta a lasciar cadere il braccio di mio figlio; esso è così grave e così pesante che non posso più trattenerlo ».

« Da quanto tempo io soffro per voi! Se voglio che mio figlio non vi abbandoni, io debbo pregarlo continuamente, e voi non ne fate caso.

Avrete un bel pregare, un bel fare; mai potrete compensarmi della pena che mi sono presa per voi ».

La Madonna predisse anche dei castighi e raccomandò ai due fanciulli di far sapere ogni cosa a tutto il popolo.

Da allora sono passati molti anni, i castighi minacciati si sono avverati ampiamente, ma gli uomini non sono diventati migliori e il messaggio della Salette è sempre attualissimo.

Ad esso si sono aggiunti quelli di Lourdes, di Fatima e molti altri, dove sempre vibra un accorato appello alla penitenza e alla preghiera, « ma il mio popolo non diede ascolto alla mia voce e Israele non volle saperne di me » ( Sal 81,12 ).

È il lamento che ci trasmette la S. Scrittura fin dai tempi antichi e che oggi viene ripetuto nella forma più patetica e commovente: il pianto della mamma.

Ma non hanno proprio cuore questi figli, che fanno piangere la loro madre?

E non pensano che quando la mamma piange il male dev'essere ben grave, perché essa che tutto comprende e tutto scusa non ha più argomento in cui sperare, ed ha esaurito inutilmente le innumerevoli risorse del suo amore materno.

La Madonna ha pianto di nuovo a Siracusa nel 1953.

Un quadro di gesso, rappresentante il Cuore Immacolato di Maria e appeso al capezzale di due giovani sposi, Antonina e Angelo lannuso, fu visto lacrimare dalla Signora Antonina, che rimase guarita immediatamente dalla epilessia; e poi dai suoi parenti e quindi da una folla innumerevole.

Il pianto si ripeté per quattro giorni e venne esaminato da una Commissione medica di controllo.

Seguirono guarigioni e grazie senza numero.

Nel 1954 vennero segnalate circa 600 guarigioni straordinarie e 1500 grazie di ogni genere.

I Vescovi della Sicilia hanno riconosciuto la realtà prodigiosa della lacrimazione del quadro di gesso e il Papa Pio XII parlando alla radio il 17 Ottobre 1954 disse: « Non senza viva commozione prendemmo conoscenza della unanime dichiarazione dell'Episcopato della Sicilia sulla realtà di quell'evento …

Comprenderanno gli uomini l'arcano linguaggio di quelle lacrime?

Oh, le lacrime di Maria! Erano sul Golgota lacrime di compatimento per il suo Gesù e di tristezza per i peccati del mondo.

Piange Ella ancora per le rinnovate piaghe prodotte nel Corpo Mistico di Gesù?

O piange per tanti figli, nei quali l'errore e la colpa hanno spento la vita della grazia, e che gravemente offendono la Maestà Divina?

O sono lacrime di attesa per il ritardato ritorno di altri suoi figli un dì fedeli, e ora trascinati da falsi miraggi fra le schiere dei nemici di Dio?

A voi spetta il cooperare con l'esempio e con l'azione al ritorno dei profughi alla casa del Padre …

Ricevete questa nostra esortazione quasi messaggio della Madre di Gesù ».

Chi non vede come siano attuali ancora oggi le parole del grande pontefice?

La Madonna ha pianto molte volte a Rocca Cometa.

Una recentissima espressione del pianto materno di Maria si è avuto negli Stati Uniti a Nuova Orléans, durante le celebrazioni della Madonna pellegrina.

In seguito alle apparizioni di Fatima e sotto la direzione e le indicazioni di Suor Lucia, l'unica superstite dei tre veggenti ( oggi Carmelitana a Coimbra ), un artista scolpì due statue somiglianti il più possibile alla Madonna apparsa a Fatima.

Queste due statue fecero il giro del mondo, portate con grande entusiasmo da gruppi di sacerdoti e di laici, e suscitarono ovunque un grande fervore religioso.

Una di queste statue, benedetta da Pio XII nel 1947, venne portata recentemente nella Luisiana, per percorrere la diocesi di Nuova Orléans, ed è questa la statua che ha versato lacrime in abbondanza.

Durante i mesi di luglio e di agosto 1972 essa ha pianto sedici volte.

Il fatto fu notato dal P. Bréault, un sacerdote canadese che accompagnava la statua nelle sue peregrinazioni.

Qualcuno stentava a credervi, e fra questi il P. Elmo Romagosa, direttore di un settimanale diocesano di Nuova Orléans, intitolato « Clarion Heraid » il quale pregò il P. Bréault di avvertirlo subito nel caso che il fenomeno si riproducesse.

Il 17 luglio, il P. Bréault osservò che gli occhi della statua diventavano umidi e telefonò al P. Romagosa, che accorse subito con altri giornalisti e fotografi.

Il P. Romagosa passò il dito sugli occhi della statua e ne raccolse una goccia di liquido.

Era la terza volta che la statua piangeva.

Il giorno successivo, alle 4 del mattino, ricominciò a piangere abbondantemente, e così dopo di allora parecchie altre volte.

Un esame attentissimo della statua permise di stabilire con certezza che l'origine di queste lacrime non era dovuta ad alcuna causa naturale.

Il fenomeno venne fotografato e la notizia, con relative fotografie, diffusa dai giornali degli Stati Uniti e del Brasile ( v. la « Foiba de S. Paulo » in data 21-7-72 e « Clarion Heraid » in data 20-7-72 e « L'Appel Notre Dame » N. 70-1973, dal quale desumiamo la notizia ).

Pare che anche in altri casi, oltre ai tre segnalati di sopra, la Madonna si sia manifestata piangente, ma non ci sono ancora le necessario conferme.

Esse non ci farebbero stupire, tanto alto è salita la marea del male.

E non c'è bisogno di commento: il pianto materno è già della massima eloquenza.