Messa del Povero

B193-A8

Relazione delle attività svolte alla Messa del Povero durante l'anno sociale 1973-74

I poveri hanno il volto di Gesù

« Non disprezzate i poveri, come se non fossero degni neppure di uno sguardo.

Domandatevi chi sono e scoprirete la loro grandezza: hanno il volto di Gesù.

Sono stati i Poveri ad ispirare a Gesù quella parabola sul giudizio finale che avete letto tante volte » ( S. Agostino ).

« … come il pastore separa le pecore dai capretti.

Egli metterà le pecore alla sua destra e i capretti alla sinistra.

Allora il Re dirà a quanti saranno alla sua destra: "Venite, o benedetti dal Padre mio …", perché;

- io ebbi fame e voi mi deste da mangiare

- ebbi sete e mi deste da bere

- fui pellegrino e m'avete accolto

- fui ignudo e mi rivestiste

- fui infermo e mi visitaste

- fui in prigione e mi veniste a trovare

in verità vi dico che tutte le volte che avete fatto qualche cosa a uno di questi minimi tra i miei fratelli, l'avete fatta a Me » ( Mt 25,31-40 ).

Ci sono elencate tutte le miserie: la fame, la sete, la mancanza di casa, la nudità, la malattia, la prigionia.

Nel presentare la relazione dell'attività della Messa del Povero durante l'anno sociale 1973-74, ci sia consentito fare alcune considerazioni sul brano evangelico riportato.

Vi si accenna a tutte le miserie e non solo a quelle che potremmo definire di ordine puramente materiale quali potrebbero essere fame, sete, nudità, malattia.

C'è anche il pellegrino, quello senza casa; c'è perfino il prigioniero, quindi quello che la giustizia umana può farci considerare come colpevole e responsabile della sua situazione.

Alla fame, alla sete, alla nudità è più facile portare soccorso e forse si è più inclini ad una giustificazione.

Meno alla malattia, specialmente se generata e aggravata da abitudini malsane.

Più difficile si presenta la situazione del senzatetto: né si vuole indagare il perché della mancanza di casa che forse sovente è da attribuire a responsabilità personale o a mentalità disadattata.

Quello che poi ci lascia stupiti è l'identificazione di Gesù con il "prigioniero"!

E qui, quanto facilmente si è portati a giudicare, a condannare o, nel migliore dei casi, ad ignorare dicendo: "Se lo è meritato! È giusto che paghi!".

Ma … anche al "prigioniero" Gesù ha dato il suo volto!

La Messa del Povero si impegna e si sforza di cercare il volto di Gesù in ogni fratello che si presenta.

Non sempre si riesce.

Vi sono delle situazioni in cui è difficile alla nostra mentalità, trovare una giustificazione allo stato talvolta veramente triste in cui qualche fratello può trovarsi.

La parola che si dice, l'esortazione che si fa cadono nel vuoto.

Sempre deve essere la Fede sostenuta dalla Grazia che deve illuminare, guidare, impegnare.

Per questo si prega. Si prega con i Poveri.

È il fine primario della Messa del Povero: farlo incontrare almeno qualche volta nella settimana con il Padre e affidare al Padre ogni situazione, ogni stato di vita.

Non si ricercano frutti immediati: li conosce solo il Padre!

Talvolta a noi non resta che l'amarezza di un fallimento, ma siamo certi che Dio opera in ogni anima e che agisce in essa con la forza del suo Amore.

Lo abbiamo riscontrato tante volte.

L'incontro di preghiera del sabato con l'Adorazione a Gesù Crocifisso, la celebrazione Eucaristica della domenica così devotamente partecipata con preghiere e canti, l'ascolto della Parola di Dio, la partecipazione ai momenti più forti dell'Anno liturgico con l'Avvento, il Natale, la Quaresima, la Settimana Santa, la Pasqua, le feste del Signore, della Vergine Santa, dei Santi sono tante tappe dell'Anno sociale che percorriamo con i Poveri.

Sempre sono suggestive e commoventi la Via Crucis del Venerdì santo, le processioni del Corpus Domini e della Consolata nel cortile dell'Opera Pia Lotteri.

Quest'anno, in occasione dell'Anno Santo nelle chiese locali, abbiamo compiuto la gita - pellegrinaggio al Santuario di Belmonte per l'acquisto del Giubileo.

Eravamo un centinaio: si è pregato e cantato all'andata e ritorno.

La funzione nel Santuario vide la partecipazione sentita di tutti.

I buoni Padri Francescani, con il Rettore P. Bernardino, ci aiutarono ad incontrare Gesù per dirGli di aiutarci nel rinnovamento e nella riconciliazione.

Gita - Pellegrinaggio a Belmonte per l'acquisto del Giubileo, 15-6-74

Ai nostri fratelli la Messa del Povero offre anche una assistenza:

- assistenza fraterna con l'ascolto delle loro pene e con la parola di comprensione e di incoraggiamento: anche le piccole feste in occasione dell'Epifania e del Carnevale, allietate dalla lotteria e da allegre cantate, servono allo scopo;

- assistenza medica con distribuzione di medicinali a cui si dedicano generosamente due medici;

- assistenza sociale a cui danno il loro contributo gli esperti dell'Istituto Psico - medico;

- assistenza materiale con distribuzione di indumenti, e di altri sussidi vari per necessità talvolta drammatiche, con la refezione del sabato e della domenica, col servizio di pulizia.

Il lavoro è molto, le esigenze sono tante: si vorrebbe poter fare di più e meglio!

È questo il desiderio di quanti collaborano nella Messa del Povero: i Catechisti dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, le Suore Figlie della Carità di Via Villa della Regina e di Via Saccarelli, i Padri Salesiani, i Fratelli delle Scuole Cristiane, i medici, i giovani e le signorine volenterosi e impegnati.

Ci conforta il pensiero e la certezza che Gesù Crocifisso e la Vergine Immacolata vegliano sull'Opera.

Ed ora qualche dato informativo:

- il consuntivo spese per l'anno 1973-74 è stato di Lire 9.728.835;

- l'attività ha compreso tutto l'arco di tempo dal 1° settembre 1973 al 30 giugno 1974 con gli incontri di ogni sabato e di ogni domenica o festa.

Nei mesi di luglio e di agosto ci fu un incontro a metà mese.

- il numero dei partecipanti si aggira sulle 180-200 presenze.

Nonostante le difficoltà, la Provvidenza ha provveduto, servendosi della generosità di quanti conoscono, seguono, aiutano, amano l'Opera.

A Gesù Crocifisso, alla Vergine Immacolata la nostra più viva gratitudine per l'assistenza e le grazie che, talvolta anche con segni evidenti e straordinari, ci hanno dato durante l'anno.

Ai nostri amici e benefattori il "Grazie" sincero per quanto hanno fatto e dato: ci hanno permesso così di continuare l'Opera.

La loro amicizia e la loro generosità per i Poveri è stata rivolta a Gesù, il cui volto essi scoprono in essi.

Per tutti sia testimonianza di riconoscenza la preghiera della famiglia della Messa del Povero.

per La Messa del Povero

Il Responsabile