Il significato della presenza della scuola cattolica …

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Il discorso sulla riforma e sulla trasformazione in atto nella scuola, con l'istituzione degli organi collegiali, con la creazione di spazi per una partecipazione democratica e la prossima applicazione del Decreto delegato relativo al Distretto scolastico, non possono lasciare indifferenti le componenti della scuola di proposta cattolica.

In una situazione che ci si presenta per riconsiderare la missione del nostro tipo di scuola, nel contesto generale della scuola italiana, ci sembra utile avviare alcune ipotesi e precisare alcune idee.

Il pluralismo scolastico vuole che una fascia di famiglie cattoliche scelgano la scuola di proposta cattolica; postula un costante affiancamento della scuola libera cattolica, all'opera della scuola di stato; esige la disponibilità di sperimentare all'infuori di schemi obbligati; vuole infine dare il più ampio spazio alla missionalità imposta dallo spirito evangelico che caratterizza la nostra missione educativa.

Alla luce di questi stimoli, la scuola di proposta cattolica sta compiendo uno sforzo notevole per affrontare le contingenze del presente e del futuro, per offrire alla società una chiara alternativa in termini di servizio e di leale confronto, per salvaguardare il diritto delle famiglie, di scegliere nella libertà la scuola per i propri figli.

Ciò significa che la scuola di proposta cattolica è un fatto di pluralismo e di democrazia ed è nel contempo affermazione di una libertà di educazione e di insegnamento.

La gestione della scuola nel Distretto scolastico e nel quartiere civico, non vuole essere per noi una formale spartizione di potere scolastico, ne una rivincita o un tentativo di preponderanza.

La nostra presenza nel Distretto scolastico non può non dare un contributo specifico e costruttivo che ci caratterizzi.

La scuola nostra non tende tanto a fare opinione o a creare movimento attorno a sé, ma desidera essere presenza costruttiva ed originale a servizio della comunità, rifiutando il ruolo di supplenza alle pubbliche strutture.

Essa si impegna specificamente a promuovere la crescita in umanità piena di quanti convengono nel suo ambito.

Occorre quindi individuare la possibilità di una cultura alternativa, nel confronto con altri soggetti culturali.

Di qui la nostra identità culturale e la disponibilità per la gestione di un tipo di cultura che contribuisca efficacemente alla vita dell'attuale società.

Occorre inoltre garantire il dialogo ed il confronto con le altre culture e dare un contributo critico e costruttivo alla interpretazione delle realtà socio-politlche, delle loro matrici, dei loro eventuali condizionamenti.

Dialogo e confronto non comportano una rinuncia alle proprie opinioni fondamentali, ma tendono a trovare spazi comuni ove ciò che unisce abbia maggior significato di ciò che divide.

Di qui la ricerca di aree comuni in modo che la pluralità delle proposte e la possibile conflittualità del loro confronto possano maturare una coscienza critica.

La inserzione della scuola di proposta cattolica, delle sue istituzioni, delle sue strutture nella comunità locale, invita a prendere atto del pluralismo effettivo, sia ideologico, sia sociale e culturale in cui operiamo.

Ci invita a ispirarci ai processi di ricerca per un concreto inserimento nel reale.

Ci invita a confrontarci con le forze sociali, con le forze culturali, con quelle del mondo del lavoro, con quelle della rappresentanza degli studenti operanti nel Distretto, mediante una interazione permanente.

Una scuola di ispirazione cristiana così concepita, vede crescere le esigenze di un rapporto vitale con la comunità locale.

Nella pratica, questo rapporto nel Distretto scolastico si attua individuando nuove forme di strutturazione organica in coordinamento con altri Istituti, in spirito di servizio.

Si attua ancora nella disposizione ad adattare, modificare e cambiare volto a strutture, ad attività non più rispondenti a reali domande della comunità; a mettere a servizio di attività nuove e diverse le proprie strutture organizzative, le proprie attrezzature.

E anche, se necessario, suscita le richieste e le urgenze ancora inespresse.

Si riconferma però che ciò non significa supina accettazione né coinvolgimento in fatti decisionali che possono essere in dissonanza con la identità cristiana, né apporto solamente frenante ed inibente.

Nel Distretto scolastico, la scuola di proposta cattolica vuole portare la valenza, la costruttività, la identità della proposta cristiana con la propria tipicità culturale.

Questo il significato della presenza cattolica nel Distretto scolastico; presenza numericamente limitata, presenza alternativa al modello statale, proprio perché qualificata da un'identità cristiana, cioè espressione del popolo di Dio che essa serve e col quale cammina.

Fr. Secondino Scaglione