Grazie ricevute per l'intercessione di Fr. Teodoreto

B205-A9

Torino, 16 luglio 1977

Ho letto con grande piacere il bollettino Aprile-Giugno dedicato al nostro grande Fratel Teodoreto.

L'ho conosciuto nel 1920, ero appena congedato ( 26 anni ) è stato maestro fino alla morte.

A lui debbo molto se, nelle avventure e disavventure della vita, ho mantenuto la fede.

Oggi ho spedito un postagiro, modesto nella somma ma grande nel compito che a Lui affido.

1) per due persone che mi stanno molto a cuore: una Suora che ha abbandonato il convento ed un Sacerdote missionario che ha chiesto l'esonero dal suo ministero.

2) per la conversione di una famiglia che si definisce atea ( infatti non solo è avversa alla chiesa in modo silenzioso ma, prò bono pacis, non parla mai di Chiesa, sacerdoti o religiosi ).

Come vicino di casa ha una virtù e una linea di onestà che merita tutta la mia fiducia.

Poiché sono vecchio e solo, gli lascio un gioco di chiavi affinché, se non mi sente a muovere venga a vedere se sono vivo o morto.

Sono stato all'ospedale due mesi, è sempre venuto a portarmi la corrispondenza ed anche qualche cosa di stuzzicante poiché non mangiavo per la fobia d'ingestione: 14 giorni di digiuno.

3) che Fratel Teodoreto risolva il problema di una persona che mi assista fino alla morte.

Io lo prego di rendersi interprete presso Dio e la Vergine e prego gli amici dei catechisti e di Frat. Teodoreto di pregarlo anche per ciò che ho esposto.

Grazie e cordialità.

F. F.

Scrivo a Voi, Unione Catechisti, perché desidero esprimere la mia riconoscenza e gratitudine al caro Servo di Dio Fratel Teodoreto per la grazia che mi ha fatto.

Soffrivo da due mesi, una forte irritazione inguinale, che non voleva guarire in nessun modo e con nessun rimedio.

Mi sono rivolta con fede a Fratel Teodoreto. supplicandolo che mi ottenesse la guarigione e si facesse mediatore a Gesù Crocifisso ed alla Vergine Santa.

In tre giorni, il disturbo che sembrava non volersi risolvere, gradatamente scomparve, senza cura alcuna ( avevo sospeso, per fede, le cure locali che ero solita fare ).

Sono grata al Servo di Dio che, già in altre occasioni, mi ha aiutata e Vi invio un modestissimo contributo per la Sua causa di beatificazione che, spero, possa presto arrivare al compimento.

Gradirei l'anonimato, qualora la grazia venisse pubblicata.

Vogliate gradire i miei più rispettosi ossequi.

N. N. - Genova