Una biografia di Fr. Cecilio Ughetto f. s. c.

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Abbiamo letto con gran soddisfazione la vita di Fr. Cecilio, narrata magistralmente dal suo confratello, il Fr. Beniamino Bonetto f.s.c. sotto il titolo programmatico « come Cristo a tempo pieno - Fr. Cecilio delle Scuole Cristiane - ed. A. e C. Torino » e ne ringraziarne l'autore.

Sarebbe stata una vera lacuna lasciare nell'ombra una figura come quella del Fr. Cecilio, vera gloria dell'Istituto Lasalliano e autentico dono della Provvidenza di Dio in questi tempi così difficili, dove le sollecitazioni alla vita comoda, le tentazioni di scoraggiamene e i bagliori di falsi profeti sono agli angoli di tutte le strade.

Fr. Cecilio fu discepolo, collaboratore ed emulo del Fr. Teodoreto, che fu in primo luogo un uomo serio e poi ( stavamo per dire perciò ) un uomo di Dio.

Da essi viene un nuovo raggio di luce sull'Istituto Lasalliano, di cui si gioveranno in primo luogo i suoi membri e poi tutto il mondo della scuola cristiana, i catechisti ed anche il vasto pubblico, che potrà ammirare in Fr. Cecilio la generosa corrispondenza ad una chiara vocazione apostolica e una splendida realizzazione di vita consacrata a Dio per l'educazione della gioventù.

Quanto abbiamo goduto nel rivivere, attraverso le pagine del Fr. Beniamino, la gioia di tanti incontri con Fr. Cecilio per lo sviluppo dell'Unione Catechisti e l'edificazione spirituale che ci veniva da lui, sempre fervorosissimo e che quasi senza avvedersene incitava verso l'alto.

Ciò che dava un timbro particolare a tutta la sua vita era l'amabilità e la distinzione: una cordialità che consolava ed incoraggiava, una serenità radiosa, che mai più avrebbe lasciato immaginare le sue intime pene ( e di fatti le ignoravamo ), una finezza di spirito e di modi che ne facevano un degno figlio di S. Giov. Batt. La Salle.

Chi può valutare il bene che avrà fatto tra i giovani e fra tutti coloro che l'avvicinavano, un simile tratto?

Perché gli uomini sono per lo più delle anime in pena, e una gentilezza, un sorriso sono come un raggio di sole.

Caro Fr. Cecilio, come l'abbiamo rimpianto e quanta riconoscenza gli serbiamo.

La sua figura, magistralmente illuminata dall'autore, è destinata a fare un gran bene, e cioè a continuare dopo la morte quell'intensa irradiazione di bene che produsse in vita, in una tensione continua e straordinaria verso la perfezione.

E chissà che un giorno brilli anche per lui quell'aureola che è la più gloriosa di tutte: non è forse tutta la vita di Fr. Cecilio intessuta di virtù eroiche?

Ce lo auguriamo di cuore, come ci auguriamo che il libro di Fr. Beniamino abbia la più grande diffusione.

T. C.