Ricordiamo Fratel Teodoreto

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La comunità lasalliana ha commemorato il 12 maggio il venticinquesimo anniversario della morte del servo di Dio Fratel Teodoreto delle Scuole Cristiane, presso la sua tomba, alla Casa di Carità Arti e Mestieri di Corso Benedetto Brin, con una celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Livio Maritano Vescovo Ausiliare di Torino.

La commemorazione ripropone, in un clima di profonda spiritualità, di riflessione, di preghiera, il messaggio dell'umile Fratello delle Scuole Cristiane vissuto all'insegna della carità evangelica in un ministero operoso.

Il Fratel Teodoreto è nato a Vinchio d'Asti nel 1871 e si spense santamente al Collegio San Giuseppe di Torino nel 1954: umili sono stati i suoi genitori, il suo nome, la sua educazione, i suoi studi, la sua vita.

Nulla di straordinario nella sua esistenza: egli appartiene a quella generazione di uomini non guasti da falsi splendori.

Nulla di luminoso ed eccezionale nella sua intelligenza, nella sua fortuna; nulla di mirifico nella sua vocazione, nei carismi della grazia, nelle sue opere d'apostolato.

Visse umilmente tutti i giorni del suo pellegrinaggio terreno con il cuore saturo di carità.

Fu studente, insegnante, direttore di scuola popolare, fondatore di un Istituto Secolare e della « Casa di Carità Arti e Mestieri ».

Gli stessi doni di Dio seppe nascondere sotto l'apparenza di un religioso che vive una vita comune in un modo non comune, che a un mandato comune risponde con una fedeltà silenziosa, con una consapevolezza eroica, senza strepiti.

Ma guai a chi si fermasse a questa realtà esterna, quella che tocca e illude i sensi, senza penetrare nel vasto mondo interiore, sempre più vasto e più vero di quello che si vede.

Innanzi tutto una coscienza profonda di Dio e della sua volontà; una fede luminosa nella sua parola e nelle sue promesse; un proposito accorato di restare per tutta la vita al suo posto e di servire il Signore e i giovani con carità eroica.

Egli ha creduto nel dono della sua vocazione e nell'apostolato delle anime che quella vocazione additava alle sue fatiche fino alla morte.

Ha creduto nella santità del sacrificio che, ad ogni istante, annulla se stesso sulla via della Croce per i più alti disegni della gloria di Dio.

Il Fratello Teodoreto, a giusto titolo, fa parte di quel gruppo di testimoni vivi della carità, di quei santi samaritani che ininterrottamente nella chiesa torinese, dal '700 ad oggi, hanno perpetuato il messaggio evangelico della carità.

E alla carità evangelica e pura si ispira il suo messaggio e la sua azione che rivive tuttora nelle istituzioni da lui fondate: la Casa di Carità Arti e Mestieri, l'Istituto Secolare dei Catechisti del S S. Crocifisso e di Maria S S. Immacolata, le scuole serali, la Messa del Povero, il Gruppo - famiglie.

Il Fratel Teodoreto dedicò la maggior parte della sua attività apostolica, per oltre un cinquantennio, alle scuole popolari gratuite della « ROMI » di Via delle Rosine e di altri quartieri popolari di Torino, con l'autorità e il prestigio che gli venivano dal suo equilibrio e dalla sua fama: vita dura, vita monotona, ma affrontata con eroismo, con entusiasmo nuovo ogni giorno.

E dalla realtà di questa scuola popolare nella quale ha fatto rivivere al figli degli operai e del popolo, secondo gli insegnamenti di S.G.B. de La Salle, il messaggio evangelico di libertà e di carità, Fratel Teodoreto da avvio alle sue realizzazioni apostoliche che vivono tuttora a testimonianza della validità del suo messaggio.

La scuola cattolica per Fratel Teodoreto è il « noviziato » per la preparazione di cristiani autenticamente impegnati nella città terrena.

Nasce così il primo nucleo di giovani impegnati che si trasformerà nell'Istituto Secolare dei Catechisti ai quali affida, dal 1925, la Casa di Carità Arti e Mestieri, per riproporre il valore fondamentale della carità di Cristo, ritrovando in essa il principio e il senso della rigenerazione e della trasformazione del mondo del lavoro e della società.

L'istituzione rivolta ai figli degli operai riafferma, nella società industriale, il valore e la funzione della professionalità come autentica manifestazione culturale mediante il lavoro e risponde alle interpellanze della società di oggi, soprattutto per quanto si riferisce ai gravi problemi della disoccupazione giovanile.

La carità che anima le scelte di Fratel Teodoreto lo accosta a quella fascia di umanità dolorante, priva di ogni attenzione e di ogni assistenza pubblica e organizzata, agli emarginati veri della società, ai « clochards » e barboni per i quali da le attenzioni più sentite con il conforto della presenza, dell'assistenza, dell'aiuto: la Messa del povero che tuttora opera a Torino in due centri, accomuna i figli spirituali di Fratel Teodoreto nella carità evangelica, nell'attenzione ai sofferenti che riflettono l'immagine « dell'amabilissimo Signore Gesù Crocifisso » come si esprimeva Fratel Teodoreto.

Si parla molto oggi di Chiesa dei poveri, di partecipazione, di professionalità del mondo del lavoro, di laicato impegnato, di annuncio della parola.

In Fratel Teodoreto c'è tutto questo, vissuto eroicamente e gioiosamente con una carica di fede, di coraggio, di speranza, testimoniato dalle opere.

Questo apportano tra gli uomini i santi: la carità.

( da « Nostro Tempo » )

Fratel Secondino Scaglione fsc.