Congresso nazionale Ex-Alunni Lasalliani

B213-A4

Si è tenuto a Roma dal 6 al 9 settembre u.s. il Congresso Nazionale degli Ex-Alunni Lasalliani, che avevamo preannunciato nel nostro precedente Bollettino.

Tema ufficiale del Congresso è stato: « Scuola libera per uomini liberi » a cui si aggiunsero temi specifici lasalliani: « La scuola Lasalliana ha 300 anni » - « Validità della scuola Lasalliana nella scuola cattolica oggi » - « Partecipazione dei Lasalliani alla comunità educante » - « I giovani nella Comunità Lasalliana ».

La relazione introduttiva del Dr. Claudio Andreoli, presidente nazionale degli Ex-Alunni, ha svolto il tema ufficiale che riassume il problema di interesse sociale, sostenuto nell'ambito delle associazioni ( genitori, alunni, ex-alunni ) della scuola cattolica.

Si è pure riaffermato il dovere di ogni ex-alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane come cristiano e partecipe della comunità dei credenti, di realizzare un apostolato dinamico, efficiente e moderno per testimoniare nel territorio in cui svolge la sua vita, il messaggio di S. Giovanni Battista de La Salle, ricevuto sui banchi della scuola.

Nell'ambito della partecipazione dei giovani alla Comunità Lasalliana sono state fatte alcune relazioni-testimonianze di giovani, inseriti in vario modo nella Comunità Lasalliana.

Per l'Unione Catechisti ha presentato la sua testimonianza il giovane Luca Pacella con la seguente relazione.

Sono un operaio non ancora ventenne, ex allievo della Casa di Carità Arti e Mestieri, opera fondata dal Servo di Dio Fr. Teodoreto e dai suoi Catechisti, quasi tutti ex allievi dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Attualmente, sono un postulante dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata e mi sto preparando a frequentare il noviziato in vista della consacrazione di me stesso e della mia vita nella condizione di catechista congregato.

Anch'io, come tanti altri, sono stato e sono quotidianamente sottoposto all'influenza di ideologie materialistiche e nello stesso tempo mi sono trovato come immerso nella tentazione del consumismo e dell'egoismo individualista.

Ogni giorno ho a che fare con uno spirito irreligioso per tante cose puramente materiali.

Avendo acquisito un mestiere qualificato non ho in pratica problemi per la sicurezza di un posto di lavoro.

L'insidia che incontro ogni giorno è circa il perché e il come della mia vita di uomo, di lavoratore.

Ma da qualche anno ho incontrato una luce nuova, una nuova speranza, un vero ideale di vita.

Sono approdato alla Casa di Carità come per caso, è vi ho trovato impegno e serietà, anche nelle cose più comuni.

Ma, soprattutto, vi ho incontrato Cristo Signore.

Gesù l'ho incontrato nell'unico modo con cui lo si può incontrare davvero, cioè come dono del Padre, Crocifisso per nostro amore, con le Piaghe sanguinanti e gloriose da cui è sgorgata la Vita, la nostra vita.

L'ho incontrato attraverso l'Adorazione a Gesù Crocifisso che, come è noto, è la Pia pratica consegnata all'Istituto dei Fratelli e a tutto il mondo lasalliano tramite il Fratel Teodorefo.

I miei insegnanti, cioè i Catechisti dell'Unione me l'hanno fatta conoscere come la preghiera che è fondamento dell'Unione stessa e della Casa di Carità Arti e Mestieri.

Così anch'io mi sono trovato a ripetere, più e più volte, prima più con le labbra che con il cuore, « Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso » sforzandomi di guardare « a Colui che è stato trafitto ».

Anch'io mi sono trovato, prima più con le labbra che con il cuore, ad adorare nelle sue Piaghe il Signore Crocifisso « unito a Maria Santissima e con tutti gli Angeli e i Beati del Ciclo », così come insegna il dettato dell'Adorazione.

Con Gesù ho incontrato la Sua e la nostra Madre, la Vergine Immacolata.

Questi incontri hanno cambiato e continuano a cambiare la mia vita.

Ho fatto, in sostanza, l'esperienza che non si può guardare a Gesù Crocifisso, sforzandosi di dirgli con sincerità espressioni come quelle suggerite dall'Adorazione, senza ricavarne conseguenze profonde e decisive.

E ciò che è capitato a me, capita sempre alla gente dì qualsiasi livello culturale e condizione sociale.

É quanto si avvertiva tra la folla degli oltre tre milioni di pellegrini affluiti l'anno scorso a Torino per contemplare o, anche semplicemente, per guardare le sacre impronte della S. Sindone.

Con la pratica prima saltuaria e poi quotidiana dell'Adorazione è venuto tutto il resto.

La mia vita ha cambiato senso e direzione.

Prima ero come disperso senza un punto di riferimento per costruire la mia vita e organizzare le mie energie.

Oggi, tocco con mano la verità della promessa del Signore: « Allorché sarò innalzato da terra tutti attirerò a me ».

L'incontro con Gesù mediante l'Adorazione non mi ha distratto dalle cose concrete e dagli impegni quotidiani, non ha affatto costituito una sorta di parentesi, di evasione rispetto ai problemi della vita.

Anzi, mi ci sento come soavemente ma fermamente riportato.

Mi sto accorgendo sempre di più degli altri a cominciare dai miei compagni di lavoro.

Mi sento sempre più sollecitato a uscire dal mio guscio, dal gioco delle mie emozioni e dei miei interessi ristretti.

Così sono stato condotto ad aprirmi nei confronti della parola di Dio, della liturgia, dell'Eucaristia, della Chiesa e mi sto aprendo, su un nuovo fondamento, ai problemi dei giovani, dei lavoratori e della società.

Attratto dal Signore Crocifisso, per penetrare il suo mistero d'amore e di salvezza, con l'aiuto del Catechisti ho incominciato a leggere con un gusto sempre più vivo e con un filo conduttore sempre più preciso, la Sacra Scrittura, via via allargando l'attenzione al Magistero della Chiesa, al Concilio.

Ho pure incominciato a interessarmi dei Santi, soprattutto di quelli che più espressamente hanno esaltato la profondità e la basilarità del mistero di Cristo Crocifisso e per questo glorioso.

Aiutato dal messaggio e dalle opere del Fratello Teodoreto mi sono incontrato con San Giovanni Battista de La Salle e mi sono scoperto suo figlio spirituale, proprio nella mia condizione di laico e di operaio, formato in una Scuola cristiana tutta e chiaramente radicata nelle Piaghe sanguinanti e gloriose di Cristo.

Un'Opera che ripropone ai Fratelli delle Scuole Cristiane, ai loro allievi ed ex allievi di cooperare su questo fondamento alla formazione di nuove generazioni attraverso la loro professionalizzazione per la salvezza delle anime e per la costruzione di un mondo, di una società più giusta, più unita, più umana.

Parlo di me per parlare in modo pratico e concreto del messaggio del Fratello Teodoreto, vale a dire dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, dell'Unione Catechisti, della Casa di Carità Arti e Mestieri.

Parlando di me, parlo anche dell'esperienza dell'amico Marino, qui presente, anch'egli ex allievo della Casa di Carità, anch'egli operaio e postulante dell'Unione.

Oggi, tutti noi, siamo qui riuniti per impegnarci sempre più e sempre meglio a potenziare e sviluppare la comunità lasalliana alla quale apparteniamo.

Non possiamo perciò non riferirci alle indicazioni, agli aiuti, e alle grazie che ci sono offerte dall'Azione provvidente di Dio attraverso il Santo Fratello Teodoreto, se vogliamo svolgere con sicurezza il ruolo di componenti attive del mondo lasalliano, a servizio della Chiesa e del mondo.

Ce lo raccomandano le stesse direttive dell'attuale Superiore Generale dell'Istituto, il carissimo Fratel Pablo Basterrechea, contenute nella lettera di un anno fa indirizzata al Convegno di studio della Comunità Lasalliana svoltasi in Torino in occasione dell'estensione della Sindone.

Egli ci dice: « Se siamo coerenti con la nostra fede, dobbiamo adorare: adorare il mistero di amore nascosto nel Crocifisso, un mistero che ci sbalordisce tanto che spesso non riusciamo a commuoverci ».

« I Fratelli delle Scuole Cristiane sentono che il messaggio del Crocifisso è il centro della loro spiritualità.

É vero che nessun cristiano potrà mai assegnare un posto marginale alla Croce ».

« Ma se non bastasse lo spirito di adorazione del Fondatore - continua il Superiore Generale - c'è il nuovo appello di Fratel Teodoreto.

Il 31 maggio 1919 egli riceveva dal Crocifisso la consegna: "Le pie Unioni del SS. Crocifisso siano tutte affidate ai Fratelli delle Scuole Cristiane" ».

« Fratel Teodoreto è un profeta per tutti i Fratelli del mondo.

Pur nella sua grande umiltà, egli ne aveva coscienza: sentiva che l'Opera doveva dilagare in tutto il mondo e che era affidata totalmente ai Fratelli delle Scuole Cristiane.

Egli è profeta perché ha la missione di portare al Fratelli quella Adorazione e quell'opera apostolica che Gesù stesso gli ha affidato con la silenziosa mediazione di Fra Leopoldo ».

Il Superiore Generale ci ricorda che il Fratel Teodoreto con l'Unione Catechisti ha realizzato una associazione, un movimento ex allievi pienamente lasalliani, le cui componenti sono « profonda e basilare spiritualità incentrata in Gesù Crocifisso, impegno costante e progressivo sino alla dedizione della vita anche nella condizione di laico, apertura e zelo apostolico a servizio della Chiesa, della società, dei giovani, dei lavoratori, della famiglia e della scuola ».

Per la mia appartenenza all'Unione mi sento in effetti di far parte di una autentica associazione lasalliana operante sul fondamento e in tutte le direzioni essenziali del carisma lasalliano, in unione spirituale e anche con concreta e piena disponibilità a operare con i Fratelli delle Scuole Cristiane e con tutte le altre associazioni lasalliane.

La mia attuale attività, come membro dell'Unione, si svolge nell'opera "La Sorgente", in mezzo ad altri allievi ed ex allievi della Casa di Carità, nella parrocchia, nel mondo del lavoro.

In primo luogo, collaboro a diffondere l'Adorazione a Gesù Crocifisso mediante incontri, giornate di preghiera e lavoro, trattenimenti presso parrocchie e istituzioni educative.

Con i miei compagni abbiamo preparato una documentazione sulla S. Sindone per aiutare la gente ad avere costantemente innanzi al cuore il Volto del Signore nell'immagine del suo olocausto per noi.

Partecipo alle esperienze di preghiera e lavoro organizzate a servizio dell'opera "La Sorgente" ( della quale dirò qualcosa in seguito ) e a servizio degli allievi della Casa di Carità Arti e Mestieri che si trovano in particolari difficoltà personali e di preparazione.

Intendo anche partecipare all'azione degli ex allievi della Casa di Carità per l'aggiornamento tecnico e dell'attività formativa complessiva dell'Opera e per favorirne il collegamento con la realtà effettiva del mondo del lavoro.

Collaboro pure ad aiutare il collocamento degli allievi licenziati e a orientare i miei compagni di lavoro affinché essi stessi o i loro figli possano avvalersi del servizio formativo svolto dalla Casa di Carità.

Nell'ambiente di lavoro mi sforzo di aprirmi ai problemi dei miei compagni, soprattutto dei più giovani e dei più bisognosi.

Sono problemi di lavoro, di famiglia, di preparazione, e anche problemi psicologici e spirituali oltreché problemi economici e sociali.

Pur nelle difficoltà dell'ambiente ho scoperto nei miei compagni una viva sensibilità per il Volto del Signore, per Gesù Crocifisso.

Mi sto pure preparando all'apostolato catechistico.

Specialmente attraverso l'impegno dei catechisti, sia congregati che associati, nel portare il loro contributo a servizio della Chiesa e della società mi si sta aprendo sempre di più il panorama di una società industrializzata e secolarizzata, di una grande città travagliata da complessi problemi religiosi, culturali, sociali, umani.

Ho accennato anche ai catechisti associati poiché il Fratello Teodoreto ha voluto che tutti gli ex allievi, anche e proprio nella loro posizione di laici, anche quelli che fondano una famiglia e non solo quelli che si consacrano, si debbano impegnare a far fruttificare fino in fondo il loro essere cristiani nella ricerca della santità, e nel dedicarsi con stabilità e continuità al problemi della catechesi, dell'educazione, della scuola, della famiglia, del lavoro.

L'impegno dei Catechisti si esprime nel servizio della comunità ecclesiale, del mondo del lavoro e della società, dell'educazione e detta scuola, della famiglia, degli emarginati.

Per queste realtà di vita esistono opere o iniziative condotte dai membri dell'Unione in collaborazione con coloro che volontariamente vi partecipano.

I Catechisti sono presenti nei Consigli diocesani e parrocchiali, nella Commissione Catechistica diocesana.

Operano in parrocchia per le attività catechistiche.

Ovunque possono arrivare si sforzano di favorire un vasto movimento popolare di devozione a Gesù Crocifisso, diffondendo l'Adorazione e organizzando il Movimento degli Adoratori.

Uno speciale settore di questo Movimento, la Crociata della Sofferenza, comprende coloro che intendono offrire le loro sofferenze per le vocazioni sacerdotali e religiose.

L'opera de "La Sorgente", iniziata sulla collina torinese, è un'oasi di preghiera e di raccoglimento per poter contemplare con maggiore intensità il Signore Crocifisso aprendo tutto il nostro essere all'attrazione salvifica del suo Amore trasformante.

L'Unione è particolarmente impegnata nella Casa di Carità Arti e Mestieri.

L'Opera, sorta come iniziativa di evangelizzazione e dì promozione umana per i giovani e i lavoratori conta attualmente due sedi: una a Torino e l'altra a Grugliasco.

Gli allievi sono un migliaio, gli ex allievi più di dieci mila.

Nella sua posizione attuale è rivolta all'apprendimento dei più importanti mestieri nel settore metalmeccanico.

Il livello di formazione è ottimo, le attrezzature sono moderne ed efficienti.

L'Opera è conosciuta ed apprezzata negli ambienti qualificati sia regionali che nazionali.

Si contano anche riconoscimenti a livello internazionale.

L'Opera è aperta alla più vasta collaborazione interessando industriali, tecnici, docenti universitari e, in particolare, il vasto mondo degli ex allievi.

Il corpo docente comprende oltre 130 unità e molti degli insegnanti sono ex allievi.

Tutti partecipano all'andamento dell'Opera.

Esiste un Comitato di partecipazione che ne comprende tutte le componenti.

Quello che più conta è il clima dell'ambiente, l'impegno e la dedizione di coloro che vi lavorano.

Notevole è la proposta o progetto formativo tutto riferito alla professionalità colta dinamicamente nei rapporti con l'evoluzione tecnologica e la vita economico-produttiva, sociale, politica, culturale e religiosa.

Ne sperimento ogni giorno la validità.

La Casa di Carità Arti e Mestieri è chiaramente fondata nel Cristo Crocifisso e perciò glorioso, che è il fondamento, la ricapitolazione, il principio e la fine di ogni cosa.

Da dieci anni l'Opera è costituita in Ente morale nella forma di Associazione, i cui soci fondatori sono l'Unione Catechisti e il Distretto Nord Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Attualmente, alcuni Fratelli lavorano con i Catechisti e gli altri collaboratori.

Tutti ci auguriamo che il numero dei Fratelli cresca presto e in misura abbondante.

Membri dell'Unione partecipano pure al Consiglio Regionale dell'AGESC cioè dell'Associazione dei Genitori della Scuola Cattolica.

Per la scuola in genere e per la scuola cattolica in particolare non manca l'impegno di membri dell'Unione anche a livello politico e di Enti locali, come non è mancata la collaborazione per la elezione dei componenti degli organismi scolastici di partecipazione.

Di particolare consistenza e significato è il Gruppo Famiglie organizzato dai Catechisti associati dell'Unione, gruppo che da più anni viene svolgendo una formazione spirituale ed apostolica animando i partecipanti all'apostolato catechistico.

Dovrei ancora accennare alla Messa del Povero, opera a cui prestano il loro servizio un buon gruppo di ex allievi, per la formazione cristiana e l'aiuto fraterno ai "barboni" della città e ad altre cose ancora, ma il tempo stringe.

Spero tuttavia, di aver presentato qualche idea sull'Unione utile al nostri lavori.

Comunque, grazie di averci invitato e grazie dell'ascolto.