L'Unione Catechisti e la famiglia

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1. La componente « familiare » nell'Istituto.

L'Unione Catechisti è un Istituto secolare e, come tale, opera nel mondo non solo per il servizio apostolico, ma nella stessa sua strutturazione e nella vita dei suoi membri.

Invero il catechista congregato vive di regola nella sua famiglia di origine nella quale trova pertanto il primo ambito della sua consacrazione secolare.

Per i catechisti associati, che sono membri autentici, ancorché in senso lato, dell'Istituto, la consacrazione si attua in modo specifico nella famiglia e attraverso la famiglia da essi costituita, vivendo il sacramento del matrimonio come peculiare momento dell'incontro con Gesù Crocifisso mediante la sposa e i figli.

Il tema della famiglia è pertanto intrinsecamente inserito nella natura dell'Unione Catechisti, come elemento di base che attiene agli ambiti di vita e di attività apostolica dei catechisti.

Ma è la stessa anima dell'Istituto che sin dalle origini prospetta l'obiettivo della famiglia.

Uno dei detti più significativi nel diario di Fra Leopoldo è quello relativo all'orientamento di santificazione che l'Unione Catechisti offre ai genitori

Leggiamo infatti nel diario, in data 14 marzo 1915: Gesù mi disse: « Dalla Pia Unione verranno santi padri di famiglia e molte vocazioni ».

L'approfondimento della spiritualità familiare è quindi un tema obbligato dell'Unione Catechisti, affinché essa sia conforme allo spirito originario.

In questa linea, sin dalle prime regole dell'istituto vi è un ampio sviluppo di principi e di orientamento di vita per i catechisti che contraggono matrimonio; così pure quelle attuali pongono principi essenziali, pur nella loro stringatezza, per la vita familiare, come la consacrazione attraverso il matrimonio, la valorizzazione dell'etica coniugale alla luce del Magistero ecclesiastico, la formazione religiosa e lo spirito di pietà di tutti i membri della famiglia, la preghiera comune nella famiglia, la formazione e l'educazione cristiana dei figli anche nella scuola, l'apertura della famiglia alle necessità del prossimo.

Sono principi di fondo per l'elaborazione e lo sviluppo di una spiritualità familiare.

2. Spiritualità in Gesù Crocifisso e in Maria SS. Immacolata.

Ma gli elementi basilari di tale spiritualità familiare derivano non solo da quanto rilevato nella struttura e sull'orientamento dell'Istituto, ma altresì dalle motivazioni religiose che lo animano, segnatamente dall'amore a Gesù Crocifisso in unione a Maria SS. Immacolata.

Invero è dalla adorazione al Crocifisso che scaturiscono i temi vitali e ispiratori di una spiritualità e di una pastorale familiare.

É dal Cuore trafitto di Gesù che sgorgano i sacramenti, e tra questi il matrimonio.

Anzi è proprio nel Cuore di Gesù, trafitto per amore, che ha piena realizzazione la sua nuzialità di cui il sacramento del matrimonio è similitudine e rinnovo.

Per gli sposi cristiani si pone quindi, come obiettivo di perfezione interiore, la consapevolezza che la santificazione delle loro nozze scaturisce dalle piaghe di Gesù Crocifisso, che con la sua passione e morte ha redento gli uomini e ha meritato la grazia.

Da questa consapevolezza deriva altresì una ispirazione e un riferimento permanente dell'amore degli sposi al Crocifisso.

La dottrina mistica sulla nuzialità di Gesù Cristo ha avuto un'ampia elaborazione in tutti i tempi nel corso della storia della Chiesa.

Si pensi, ad esempio, a tutta la simbologia tratta dalla passione di Gesù, che se si esprime in termini di metafora, costituisce però una contemplazione e un approfondimento della realtà misteriosa di Cristo.

L'apertura delle braccia di Gesù sulla Croce è intesa come un abbraccio perenne ed irreversibile a tutta l'umanità e al creato.

Dalla passione di Cristo si tratta quindi di ricavare delle applicazioni concrete, delle ispirazioni di vita, degli orientamenti obiettivi per la vita coniugale e familiare, in una prospettiva che costituisce, ad un tempo, pienezza di intendimenti del mistero di Gesù e sostegno insostituibile per una piena comprensione della vita familiare.

Analoghe considerazioni valgono con riguardo a Maria SS. Immacolata, il cui riferimento è necessario per il pieno intendimento non solo della spiritualità dell'Unione Catechisti, ma dello stesso mistero di Cristo, dato che, per divina disposizione, e secondo l'insegnamento della Chiesa, si perviene a Cristo mediante Maria.

Si pensi solo, in via esemplificativa, alla ricchezza di una dottrina che proceda dalla considerazione di Maria Santissima come modello della Chiesa, e pertanto anche della famiglia cristiana, che è piccola chiesa, oppure di Maria come modello di tutte le relazioni familiari di filiazione, di maternità e di nuzialità, essendo Ella figlia di Dio Padre, madre del Verbo Incarnato, e mistica sposa dello Spirito Santo.

Anche sotto l'aspetto concreto obiettivo della vita di tutti i giorni, la consapevolezza della vicinanza della Madonna è un sostegno vitale, ove si consideri, ad esempio, l'attenzione di Maria alle nozze di Cana, l'affidamento a Maria della maternità per tutti gli uomini da parte di Gesù sulla Croce, la piena coscienza che Ella, che visitò S. Elisabetta in gravidanza, di certo predilige tutte le mamme, e così via.

3. Attività catechistica e di sostegno alla famiglia.

Da queste semplici considerazioni emerge all'evidenza come l'inserimento nell'Unione Catechisti di una struttura e di attività attinenti alla vita familiare non risponda solo alle attese dei tempi della comunità ecclesiale ( si consideri per ultimo il recente Sinodo sulla famiglia ), ma soprattutto alla natura e alla spiritualità stessa dell'Istituto, sicché, qualora tale impostazione familiare mancasse, l'Istituto non sarebbe sviluppato in tutte le sue intrinseche prospettive.

É per questo che da tempo nell'Unione Catechisti si è dato un particolare spazio all'attività familiare, che continua nel suo sviluppo secondo un apposito programma, con incontri di preghiera e di riflessione, e con attività di sostegno alla famiglia.

I vari temi trattati nei programmi annuali - in via esemplificativa, dalla nuzialità in Gesù Crocifisso alla catechesi familiare, dal sacerdozio domestico alle virtù evangeliche nella famiglia, dalla diagnosi delle difficoltà ai supporti psicologici di aiuto alla vita familiare - hanno inteso essenzialmente articolare e sviluppare quei motivi di fondo, sopra delineati, derivanti dalla natura dell'Istituto.

Nella trattazione di tali temi vi è la confluenza di visuali spirituali e religiose con quelle di carattere psicologico, pedagogico e più strettamente naturale, in una commistione del divino e dell'umano, per cogliere l'uomo, nella sua dimensione familiare, in tutta la pienezza di creatura redenta: anche in questa prospettiva si trae ispirazione dal Crocifisso, che è il Verbo fatto carne, e la cui umanità piagata e sofferente è unita alla divinità, che la glorifica nella resurrezione.

Questo orientamento porta all'impegno apostolico della famiglia in quanto tale verso il prossimo nella comunità ecclesiale e civile, e in questa linea l'impegno va sempre più articolato in quelle che sono le note specifiche dell'Istituto, più volte rilevate, cioè l'annuncio dell'amore a Gesù Crocifisso nella famiglia, il che implica la catechesi familiare, cioè il catechismo nella famiglia e, all'esterno di questa, attraverso la famiglia, nonché la solidarietà e il sostegno delle famiglie in difficoltà e bisognose.

In tal modo si è anche allineati alle sollecitudini della Chiesa sulla famiglia, che è ad un tempo luogo e strumento di evangelizzazione, nell'orientamento tanto avvalorato da fr. Teodoreto che, a proposito di catechesi familiare, affermava: « La lettura del Vangelo, il farlo conoscere e vivere, il diffonderlo è oggetto della propaganda delle anime scelte.

Quale vantaggio religioso si ricaverebbe dal fare penetrare il Vangelo e le vite dei santi nelle famiglie! ». ( L'ideale cristiano e religioso, pag. 256 ).

Vito Moccia