La devozione a Gesù Crocifisso a Torino

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Dio continua a parlare in tutti i tempi, molte volte e in diversi modi ai suoi figli ( Eb 1,1 ).

Parla nell'intimo del cuore ad ognuno, con le buone ispirazioni, che servono per la propria vita spirituale, suggerisce a chi in Lui confida, i buoni pensieri e i buoni sentimenti che servono per il bene del fratelli.

Tutto può rimanere chiuso nell'ambito di una vita e nel segreto di un'anima.

Ma vi sono delle parole che Dio ispira per il bene comune e sa Lui suscitare le circostanze perché, chi si fa docile strumento nelle sue mani, possa far udire la parola di Dio che ha sentito nell'intimità del suo spirito.

La diffusione di questa parola non è mai opera umana.

Si direbbe anzi che Dio ricerca le condizioni meno adatte umanamente per diffondere il suo messaggio e per dimostrare che tale diffusione è solo opera Sua.

È così che talvolta ci stupisce come si diffonda nel mondo una ispirazione data nella povertà e nel nascondimento.

Restiamo perciò sorpresi quando, oggi, a distanza di oltre 70 anni riudiamo le parole ispirate a un umile e non dotto francescano, non sacerdote, nel nascondimento di una piccola Cappella di una Parrocchia di Torino.

Alla considerazione umana erano parole che, scritte in incerta e non corretta grafia, dovevano cadere nella dimenticanza.

Non c'erano mezzi umani di propaganda, non c'erano i presupposti di una efficace pubblicità.

Quante parole umane di quel tempo parevano destinate a varcare i decenni per diventare segno e messaggio: e furono ben presto mute! Nessuno più le ricorda!

Le parole ispirate al povero Frate, Fra Leopoldo Maria Musso ofm, con tutti i presupposti dell'oblio, oggi ancora risuonano.

Hanno percorso le vie del tempo e del mondo: furono diffuse in milioni di copie, tradotte in almeno 20 lingue dalle più note alle più lontane come il cinese, l'amarico, il tigrino, il maltese, il polacco …

Hanno suscitato opere che si impongono alla ammirazione e diffondono tra i fratelli la luce e l'amore di Dio, come le Case di Carità Arti e Mestieri, le Messe del Povero, i Gruppi familiari …

Hanno portato a Dio migliaia e migliaia di fratelli che esprimono in modi diversi la loro riconoscenza per il bene ricevuto.

Quelle parole, scaturite sotto la guida divina, nel silenzio della Cappella di Nostra Signora del S. Cuore a S. Tommaso in Torino, scritte dall'umile Servo di Dio Fra Leopoldo, accolte da un altro Servo di Dio Fratel Teodoreto delle Scuole Cristiane, furono pubblicate e percorrono il mondo perché tradotte in altre lingue.

Il libro che le raccoglie è « Il Segretario del Crocifisso » scritto da Fratel Teodoreto e pubblicato dall'Istituto Secolare Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata che di quel messaggio fu il primo e più valido frutto, e che ha la sua Sede Centrale in Torino in corso Benedetto Brin, 26.

In questo libro è presentata l'intimità di un'anima semplice e profondamente religiosa con il Suo Gesù Crocifisso e con la Vergine Immacolata e servono di introduzione e quasi di comprensione di quella che fu la risposta di Fra Leopoldo alle confidenze che riceveva dal suo … Principale di cui era Segretario! ed era una risposta di preghiera!

Non è la preghiera una conversazione con Dio?

Sì, Fra Leopoldo rispondeva alle ispirazioni di Dio con la « Adorazione alle Piaghe di Gesù ».

La Adorazione è una forma di devozione semplice e popolare nata « da una penetrazione affettuosa nelle Piaghe Santissime di Gesù e nel Cuore Immacolato della SS. Vergine trapassato dalla spada del dolore.

Per questa sua intimità ebbe promesse consolanti per indurre i peccatori a convenirsi » ( Il Segretario, pag. 50 ).

L'Adorazione alle Piaghe di Gesù è nata a Torino.

Nel piano divino, perché questa città?

Può essere semplice supposizione, ma l'accostamento di questa Adorazione con il tesoro che Torino custodisce può anche non essere casuale.

A Torino c'è la Sindone: la muta e pur tanto eloquente testimonianza delle Piaghe inflitte al Corpo adorabile di Gesù.

È un documento che attrae, che conquista, che suscita nel mondo enorme interesse.

Alla Sindone si accostano credenti e non credenti, storici, scienziati, studiosi.

Il fascino misterioso che essa esercita richiama gli uomini alla ricerca di una parola che ne sveli il mistero.

Quale l'atteggiamento di chi crede, di fronte alla Sindone?

Non certo una professione di fede nella sua autenticità che neppure la Chiesa pronuncia, ma un atteggiamento di riflessione, un atteggiamento di rilettura della Passione di Gesù descritta nel Vangelo e - che trova qui la sua rappresentazione grafica.

Ed allora la risposta è una sola: ed è parola di Amore che si traduce in Adorazione.

Per questo, quando mi pongo dinanzi alla Sindone che reca i segni di un Amore fatto sacrificio, quando scorro con lo sguardo i segni delle Piaghe di Gesù, sento nel profondo del cuore il desiderio di rivolgermi a Colui che la Sindone mi presenta, con una parola di Amore e Lo chiamo: « Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso ».

Con queste parole inizia la Adorazione a Gesù Crocifisso che Fra Leopoldo praticò e diffuse.

E l'itinerario del mio sguardo si sposta da una all'altra Piaga, in un cammino che tocca le Piaghe più appariscenti delle mani, dei piedi, del Costato e nel suo andare adorante con Maria Santissima parla al Crocifisso delle Piaghe del Suo Corpo mistico che è la Chiesa: i suoi figli, i peccatori e i moribondi, le anime consacrate, le anime del Purgatorio, tutti i fratelli a cui ci unisce la paternità di Dio.

Ritorna poi a quel Volto così maestoso, così sconvolgente, pur nello strazio di una corona di sangue, per parlarGli direttamente: « Gesù Crocifisso, avvalora queste preghiere con i meriti della Tua Passione! ».

Sento allora il desiderio, che chiedo diventi realtà, di « vivere santamente, di dedicarmi ai fratelli, di incontrarLo nell'ora della morte, per contemplarLo radioso nella risurrezione, nella Gloria del Cielo ».

È questo il significato e la struttura della forma di devozione alla portata delle anime più semplici e buone che Fra Leopoldo ci ha lasciato, che Fratel Teodoreto ha preso per mano e ha affidato ai suoi Catechisti dell'Unione perché la portassero nel mondo.

La contornano le numerose esortazioni e promesse che Gesù stesso e la Vergine Immacolata ispirarono a Fra Leopoldo.

Ma per l'anima che, per grazia di Dio, riesce a penetrarne il profondo significato, è sufficiente averla incontrata, averla conosciuta, averla praticata perché diventi compagna di vita che trasforma, diventi ansia di diffusione per comunicare ai fratelli la gioia del tesoro evangelico trovato, diventi invito a salire più in alto accanto a Gesù che « sale sul monte a pregare », con gli Apostoli che salgono con Lui il Tabor per scoprire su, in alto, il Volto di Dio e quello glorioso del Suo Figlio Gesù presentato dalla luce radiosa dello Spirito Santo.

Ci è compagna sollecita e premurosa la Vergine Santa che si mise in viaggio verso la montagna a incontrarvi Elisabetta e che salì il Calvario ad accogliervi in una nuova Maternità, l'umanità tutta.

Fr. Gustavo Luigi