Causa di beatificazione del Servo di Dio Fratel Teodoreto

B242-A2

Il Postillatore Generale, Frate! Leone Morelli, ci, ha trasmesso il Documento della Congregazione per le Cause dei Santi, a firma del Cord. Pietro Palazzini, Prefetto della Congregazione e di Mons. Fabiano Veraja, Sottosegretario, in data 14 novembre 1986.

Tale Documento riguarda la « Positio super introductìone Causce » del Servo di Dio.

In esso è detto che nella Riunione ordinaria tenutasi il 14 novembre 1986, la Congregazione per le Cause dei Santi discusse sulla « validità del Processo informativo, tenutosi nella Curia ecclesiastica Torinese, sulla fama di santità di vita, sulle virtù e sui miracoli in genere del Servo di Dio fratel Teodoreto ( al secolo: Giovanni Garberoglio ), religioso professo dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane; se i testimoni furono esaminati rottamente e secondo le norme e se i documenti presentati siano stati legittimamente esaminati per il fine per cui furono presentati.

La stessa Congregazione per le Cause dei Santi, esaminato il voto redatto ex-officio ed esaminata diligentemente la questione, decretò: « Affirmative », e cioè che constava la validità del predetto Processo per il fine per cui fu promosso ».

A chiarimento dell'importanza del Decreto crediamo opportuno fornire alcuni elementi sull'iter delle Cause dei Santi, attingendo alla Presentazione che precede la Relazione presentata al Rev.mi Consultori Teologi dal Relatore P. Ambrogio Eszer O.P; a cui era stata affidata tutta la Documentazione della Causa e alla sintesi preparata dall'Avv. Andrea Ambrosi.

Prima però vogliamo presentare le tappe della Causa stessa che serviranno per una migliore conoscenza delle varie fasi che hanno portato al Decreto più sopra riferito:

13 maggio 1954: Morte di Fratel Teodoreto.

11 gennaio 1961: Inizio del Processo Ordinario Informativo in Diocesi di Torino.

31 gennaio 1977: Conclusione del Processo Ordinario Informativo di cui ricorre il decennale.

2 febbraio 1977: Presentazione alla Congregazione per le Cause dei Santi degli Atti del Processo Ordinario Informativo.

28 agosto 1977: Giudizio del Primo Teologo sugli scritti del Servo di Dio.

4 gennaio 1978: Giudizio del Secondo Teologo sugli scritti del Servo di Dio.

11 aprile 1980: Decreto sulla revisione degli scritti del Card. C. Bafile, Prefetto, sottoscritto da Mons. Giuseppe Casoria, segretario.

29 novembre 1980: Presentazione del Summarìum redatto dal Sac. Salvator Vitale, Adv.

3 marzo 1981: Revisione del Summarìum per la presentazione alla Congregazione a firma di Mons. Giuseppe Casoria, Segretario della Congregazione.

Il Summarium è una sintesi degli atti presentati a conclusione del Processo Ordinario Informativo e contiene parte delle testimonianze dei testimoni, i Documenti presentati: aggiunge poi le Lettere Postulatene, i giudizi dei Teologi sugli scritti e il Decreto sull'esame degli scritti.

Tale Summarium venne presentato aI Rev.mo Promotore Generale della Fede Mons. Antonio Petti che espresse il suo Votum.

27 gennaio 1983: Votum deI Rev.mo Promotore Generale della Fede Mons. Antonio Petti.

Il Summarium con l'aggiunta del Votum venne pubblicato in un volume che costituiva la « Positio sull'introduzione della Causa » presso la Congregazione per le Cause dei Santi.

Con l'entrata in vigore della nuova legislazione per le Cause dei Santi, in data 21 marzo 1983, all'articolo 34 si legge: « Nei casi in cui è stata preparata la "Positio super introductione Causa ", ma non è stata discussa, essa sarà esaminata da un Consultore allo scopo di individuare lacune e suggerire le opportune richieste da fare.

Non si procederà alla Introducilo Causae, ma dopo che saranno state fatte le ricerche supplementari, si procederà alla preparazione sulla Positio super virtutibus, sotto la direziono di un Relatore ».

Il relatore fu il P. Ambrogio Eszer O.P. che così dice: « Al momento nel quale ci fu affidata la Causa del Servo di Dio esistevano già risposte manoscritte al Votum del Rev.mo Promotore Generale della Fede.

Dopo aver studiato attentamente tutti gli atti di questa Causa abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti i quali frattanto sono stati forniti dagli Attori della medesima.

Li riteniamo sufficienti … ci siamo convinti della non necessità di ulteriori studi supplementari, ritenendo che il materiale presentato sia più che sufficiente e che i Rev.mi Consultori Teologi possano prenderlo in esame ai fini del loro voto sull'esercizio eroico delle virtù da parte del Servo di Dio ».

Roma, lì 10-IV-1986.

La Relazione intitolata « Positio super virtutibus » consta di 47 pagine e si conclude con la seguente petizione dell'Avv. Andrea Ambrosi in data 2 aprile 1986:

« Em.mi e Rev.mi Giudici

L'istanza finale che oggi a Voi si eleva, di consentire cioè che Fr. Teodoreto possa giungere quanto prima all'onore degli altari, sembra particolarmente fondata e giusta.

Non è stato certo un evento fortuito che la presente Causa sia passata indenne all'esame del Promotore Generale della Fede e del Relatore: l'uno e l'altro hanno ritenuto che le prove raccolte nel Processo Ordinario sono congrue anche per affermare che il Servo di Dio ha esercitato le singole virtù in grado eroico.

È pertanto lecito, con simili premesse, nutrire la fiducia che anche voi possiate giungere a tale conclusione, consentendo così ai numerosi fedeli di Fr. Teodoreto di veder coronata la loro incrollabile attesa ».

Nello stesso volume, in altre 96 pagine, segue il Summarium Documentorum che riporta le risposte documentate alle richieste fatte dal Relatore: il volume reca la data del 14 gennaio 1986.

Il volume " Positio super virtutibus " presentato alla Congregazione per le Cause dei Santi fu esaminato dagli Em.mi e Rev.mi Giudici che espressero il parere che già abbiamo riportato: " Affirmative ".

Il Relatore, nella sua Relazione, in data 27 settembre 1984, esprimeva il seguente parere personale:

« La beatificazione del Servo di Dio sarebbe di grande vantaggio per la Chiesa in Italia e nel mondo.

Egli era soprattutto un ottimo e molto serio religioso, severo con se stesso e con gli altri.

Nella vita religiosa, specchio della sua brama di santità, egli si impegnava a fondo, senza chiedere o concedersi facilmente delle dispense.

In tal modo è un vivente modello per moltissimi giovani religiosi di oggi che sono gravemente minacciati dall'invadente superficialità del mondo di oggi e pensano forse che non si possa lavorare senza prima smantellare tutti i residui comandamenti ed ordini della vita religiosa: Regole, Costituzioni ecc. ( chiamati a proposito " incrostazioni " ) ».

Il secondo fatto combacia con il primo, cioè che il Servo di Dio era un grande uomo di preghiera sebbene abbia dovuto vivere tra mille attività.

La terza ragione è che il Servo di Dio fu un ottimo pedagogo pratico, degno di ottenere un posto d'onore accanto a S. Giovanni Bosco.

Le sue opere provano che la Chiesa cattolica era ed è sul campo della pedagogia particolarmente florida.

Come in altri Servi di Dio del suo tempo, anche nel Nostro la carità sociale si rivelava vivissima e forte senza che lui fosse diventato una specie di rivoluzionario, il che invece oggi accade spesse volte.

Il Servo di Dio era un uomo apostolico il quale sfruttava ogni occasione per esercitare l'una o l'altra forma di apostolato, ma soprattutto quella del catechismo.

Anche in ciò egli è un modello per tutti i giovani religiosi, naturalmente in primo luogo i Lasalliani ma anche gli altri, esistendo oggi la vasta tentazione di influenzare il popolo cristiano non tanto per l'insegnamento della verità rivelata quanto per agitazioni di carattere semipolitico oppure politico ».

Qual'è la prossima tappa della Causa?

I Giudici della Congregazione per le Cause dei Santi, dopo approfondito esame di quanto presentato soprattutto nella Relazione, si pronunceranno per la eroicità delle virtù la cui dichiarazione, presentata al Santo Padre, se approvata, verrà da Lui promulgata in apposita seduta.

E questo è nei voti di tutti noi.

Nell'attesa, però, la Causa di Beatificazione è affidata a noi tutti.

La nostra venerazione per il fratel Teodoreto deve farci promotori per farlo conoscere e per mantenere viva la devozione verso di Lui: dobbiamo diffondere la fiducia nella sua intercessione, specialmente nei casi più disperati perché … ci vuole il miracolo!

E questo lo dobbiamo ottenere noi con la nostra preghiera!