S. Alfonso Maria De' Liguori Vescovo …

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Ne parliamo perché si compiono quest'anno duecento anni dalla sua morte ( 1787 ) e non vogliamo passarne la ricorrenza sotto silenzio perché le opere di S. Alfonso, profonde e semplici allo stesso tempo, ancora oggi sarebbero assai utili alla vita cristiana di tutto il popolo, che vi troverebbe una vera sorgente di rinnovamento spirituale.

Il Fr. Teodoreto metteva proprio queste opere nelle mani dei suoi catechisti durante le giornate di ritiro.

Da buon educatore e uomo pratico egli voleva che ciascuno fosse munito del libro di lettura spirituale per combattere le distrazioni e aiutare la riflessione, e offriva molti libri, ben scelti, a disposizione dei giovani, specialmente l'Imitazione di Cristo e le opere di S. Alfonso, a cui andavano decisamente le sue simpatie perché più semplici e pratiche.

Aveva acquistato una cinquantina di copie della « Pratica di amar Gesù Cristo » le aveva fatte rilegare per bene e le proponeva a tutti.

La lettura spirituale era una delle pratiche principali delle giornate di ritiro e magari davano lo spunto alla lettura spirituale quotidiana prescritta dalle Regole dei Catechisti.

Viene in mente il celebre episodio della vita di S. Agostino mentre si dibatteva nelle difficoltà della sua conversione: una voce arcana gli ripeteva: prendi e leggi ( Agostino aveva tra le mani le Epistole di S. Paolo ).

Chi potrebbe misurare l'influenza di S. Agostino nella Chiesa, di cui fu riconosciuto uno dei massimi dottori?

Anche S. Alfonso è Dottore di S. Chiesa: molto diverso da S. Agostino nella vita e negli scritti, ma non meno prezioso ed efficace nell'apostolato.

Egli non si accontenta di scrivere per i teologi, ma vuole divulgare le conoscenze e la pratica della vita cristiana fra il popolo e lo fa con opere in cui risplende insieme alla scienza il suo fervido amore per il Signore Gesù.

S. Alfonso visse a lungo ( 1696/1787 ), fu Vescovo di S. Agata dei Goti e fondatore della Congregazione Religiosa dei Redentoristi.

Egli è autore di un'opera famosa, la « Theologia Moralis » e di altre opere minori, ma non meno famose ( come quella citata ) che sarebbe augurabile veder circolare fra le mani dei fedeli.

La sua vita e la sua missione è simile a quella di un altro santo vescovo, Francesco di Sales, pure Dottore di S. Chiesa e scrittore sacro efficacissimo.

Ricordiamo la sua Filotea, ossia Trattato dell'amore di Dio.

Uomini che rappresentano dei caposaldi nella vita della Chiesa e delle fortissime barriere contro gli errori sempre rinascenti, ma mai vittoriosi, appunto per l'opera, specialmente, dei Santo Dottori, che non soltanto debellano il male, ma aprono alla teologia degli orizzonti sempre più vasti.

Formuliamo l'augurio che la ricorrenza centenaria di S. Alfonso rimetta in onore i suoi scritti e ne diffonda la lettura e la meditazione.