La figura morale e le opere del Venerabile Fr. Teodoreto

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1. Il messaggio per il nostro tempo di un religioso lasalliano

La straordinaria stagione di santità e di fervore apostolico che la Chiesa torinese ha conosciuto per al meno un secolo al centro di avvenimenti che hanno cambiato il volto politico, sociale, economico e culturale dell'Italia, è stata illustrata anche dalla figura e dall'opera del venerabile Fratel Teodoreto delle Scuole Cristiane ( prof. Giovanni Garberoglio ).

L'ardore di carità che ha animato un numero eccezionale di uomini e di donne sino ai vertici dell'eroicità e con grande risonanza di opere diffuse in tutto il mondo a servizio dei giovani, dei poveri, degli abbandonati ed emarginati, dei lavoratori, si è manifestato in modo singolare nella dedizione di questo umile figlio di San Giovanni Battista de La Salle.

L'intera vita e le opere del venerabile Fr. Teodoreto costituiscono un messaggio luminoso che merita di essere approfondito e riproposto nella Chiesa tesa al suo rinnovamento secondo le linee tracciate dal Concilio Vaticano II.

Il messaggio di Fratel Teodoreto si dimostra sempre più attuale e benefico nel travagliato mondo di oggi.

Esso è un'espressione della vocazione lasalliana di religioso-educatore portata sino alle sue estreme conseguenze come risposta alle esigenze ed ai problemi concreti e reali, come rispondenza ai segni dei tempi.

Figlio di contadini, proprio nel la povertà della sua condizione sociale, il Venerabile si dimostra, fin dall'adolescenza, amante della preghiera e dell'Eucaristia soprattutto.

Sempre attivo nell'istruirsi e nel lavoro, egli manifesta una ferma volontà di condurre una vita saggia e virtuosa e la tendenza ad impegnarsi con particolare zelo ad aiutare i suoi coetanei nell'imparare il catechismo e in ogni cosa utile e buona.

Ammaestrato dall'esperienza circa il valore dell'istruzione e dell'educazione cristiana, specialmente per i figli delle classi più povere ed emarginate, avvertirà presto la vocazione a diventare Fratello delle Scuole Cristiane, vale a dire maestro ed educatore cristiano dei figli del popolo.

Entrato a 17 anni nel noviziato dei Fratelli, persevererà sino alla morte, avvenuta a 83 anni, nella fedeltà alla chiamata di Dio, lasciandoci un'inconfondibile testimonianza circa l'importanza e la validità di una vita interamente spesa nel corrispondere alla divina volontà e alla causa dell'educazione cristiana.

2. Carattere morale del venerabile

L'immagine interiore del venerabile Fr. Teodoreto si esprime sostanzialmente nello spirito di fede che in terpreta alla luce del Vangelo ogni cosa e ogni accadimento e opera sempre in riferimento a Dio nell'unione intima con il Cristo Crocifisso.

Spirito di fede che opera sempre in tutte le vicende della vita, specialmente nell'adempimento dei doveri di ogni giorno.

Tale unione fiorisce nello zelo instancabile e fattivo per la salvezza di tante vite di giovani, per la cura di vocazioni sacerdotali e religiose, per l'aiuto alla perseveranza dei suoi stessi Confratelli.

Si caratterizza per la tenerissi ma devozione alla Vergine Immacolata, Madre dell'umanità redenta; per l'amore alla Chiesa e al suo Istituto; per la rispondenza filiale verso il Padre e Fondatore, il Santo de La Salle; per la gioiosa docilità allo Spirito Santo con cui praticava l'obbedienza, come risposta d'amore all'amore di Dio.

Fratel Teodoreto eccelse nel raccoglimento interiore che seppe costantemente mantenere anche nelle circostanze più sconvolgenti, nell'umiltà di atteggiamento e di comportamento, nell'impegno responsabile, sereno e fiducioso con cui si prodigava nel soddisfare alle esigenze di santità e di apostolato inerenti alla sua vocazione.

Costantemente amabile ed affabile nei rapporti con tutti, Fratel Teodoreto si distinse altresì per la pazienza con cui seppe affrontare incomprensioni, avversità, malattie e pene interiori, nella eroica carità fraterna anche quando vedeva come rigettati i doni di Dio che egli proponeva.

La preghiera era l'alimento di ogni istante della vita, nell'incrollabile fiducia in Dio, sino all'abbandono totale di se stesso.

L'amore a Gesù Crocifisso, l'intimità con Lui, Crocifisso ed Eucaristico, l'offerta di tutto se stesso perla salvezza e l'educazione dei giovani, l'attenzione particolare ai giovani più fervorosi e ai più insidiati e in grave pericolo di crolli morali e spirituali, caratterizzano lo zelo umano e apostolico di Fratel Teodoreto e testimoniano la sua paternità spirituale anche negli ultimi anni di vita.

Paternità che sempre meglio avvertiamo calda e benefica nel ricordo di Lui e nel ricorso alla sua intercessione.

3. Adorazione a Gesù Crocifisso. L'Unione Catechisti.

Diventato amico del Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso, francescano laico, intratterrà con lui un rapporto profondamente spirituale tutto inteso all'aiuto fraterno nell'amare e far amare il Cristo Crocifisso e per rendersi docili alla sua volontà.

Consigliato da Fra Leopoldo, confortato dalle ferventi preghiere di lui, Fratel Teodoreto si diede, con l'aiuto di alcuni confratelli e, poi, dell'Unione, alla diffusione nel mondo di una pia pratica consistente nella contemplazione dell'« Amabilissimo Signore Gesù Crocifisso », nella adorazione, « uniti a Maria SS. e con tutti gli Angeli e i Beati del Cielo », delle Sue Piaghe sanguinanti e gloriose per le quali siamo stati salvati.

Come una risposta alla profezia di Zaccaria richiamata da S. Giovanni ai piedi della croce, « volgeranno lo sguardo a Colui che è stato trafitto ».

« Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me ».

È il passo evangelico che Fratel Teodoreto volle stampato come introduzione alla pia pratica.

L'Adorazione si radicò in primo luogo nella Comunità e nella Scuola dirette dal Venerabile, riproponendovi l'esigenza di fondare ogni cosa in Colui « che è stato dato per noi », perché fosse per noi « la risurrezione e la vita », Colui che nel momento estremo del Suo sacrificio ci ha dato come Madre la Sua, Colui che dall'alto della croce ha effuso il suo Spirito e dal cui costato trafitto è nata la Chiesa.

Dall'Adorazione, sempre su consiglio e con le preghiere di Fra Leopoldo, nacque l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, che diventerà in seguito Istituto Secolare.

L'Unione che è destinata a tradurre nella realtà l'idea concepita dal Fratello Teodoreto durante il suo secondo Noviziato, nell'intento di corrispondere alla volontà dei Superiori che volevano la Scuola Cattolica come educazione alla pienezza della vita cristiana nel mondo, come seminario di preziose risorse a servizio della Chiesa e della Società.

Nell'Unione Fratel Teodoreto trasfonde tutta la sua anima e tutto il suo cuore di religioso educatore lasalliano.

Ai membri dell'Unione ripropone chiaramente le esigenze di santità insite nel Battesimo.

Una santità autentica da praticarsi nel mondo e come per mezzo delle cose del mondo, avvalendosi di ciò che costituisce la condizione di laici e di secolari.

Ogni cosa viene proposta e vissuta in unione con Gesù Crocifisso ed Eucaristico, e sostenuta dalla filiale devozione alla Vergine Immacolata.

L'Adorazione delle Piaghe del Signore, già raccomandata dal Santo de La Salle, costituisce un'espressione caratteristica del dinamismo spirituale e apostolico dei membri del l'Unione.

Lo spirito di fede e lo spirito di zelo insegnati da San Giovanni Battista de La Salle, proposto ai membri dell'Unione come maestro e padre, vengono presentati da Fratel Teodoreto come motori potenti per tradurre nella concretezza della vita l'ideale di santità, di intimità con Cristo e di apostolato dell'Unione.

Secondo il Fratello Teodoreto l'Adorazione a Gesù Crocifisso dovrebbe pure consolidare e approfondire l'intima comunione che lega l'Unione all'Istituto dei Fratelli, alla Scuola Cristiana, alla causa dell'educazione cristiana dei giovani.

Adunanze settimanali, ritiri mensili, esercizi spirituali annuali, sin dai primi anni, cadenzano gli incontri dei membri dell'Unione.

Fratel Teodoreto anima i propositi apostolici dei giovani da Lui radunati nella nuova associazione di perseveranza, orientandoli al servizio della comunità ecclesiale e della società, nell'intento di contribuire al rapporto della scuola cattolica con la Chiesa e con la Società.

In questa ottica aiuta i giovani associati a definirsi e a concretare poco per volta il loro impegno come « catechisti », come Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Per questa via, secondo Fr. Teodoreto, viene ad esprimersi la peculiarità lasalliana di un impegno di vita e di opere proprio dell'educazione ricevuta nelle scuole dei Fratelli.

La consacrazione a Dio, vale a dire il dono della propria persona e della propria vita al Signore che ci ama e che ci chiama a lavorare per la salvezza di tutti gli uomini, l'impegno di dedizione stabile, permanente, qualificato e inteso all'essere catechisti ed educatori sempre e in ogni luogo di vita e di lavoro, costituisce la proposta tipica che il Fratello Teodoreto rivolge e vuole rivolta ai giovani, ai più disponibili tra di essi.

Dal 1925, su invito dell'Arcivescovo di Torino mons. Giuseppe Gamba, Fr. Teodoreto propone a un gruppo di membri dell'Unione di consustanziare la loro consacrazione con la pratica dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza.

Nascono così i Catechisti « congregati ».

Agli altri invece, secondo la loro vocazione, viene proposto di impegnarsi a corrispondere alle esigenze di santità, di dedizione e di fecondità, insite nel matrimonio sacramento, a considerare la famiglia come cellula viva per la vita in Cristo, in pienezza d'amore, come cenacolo educativo, nella solidarietà del nucleo familiare verso i fratelli, al servizio della comunità ecclesiale e della animazione cristiana della società.

Sulla scia della Costituzione apostolica « Provida Mater Ecclesia » Fr. Teodoreto, interpellato da persone interessate, considera favorevolmente anche l'istituzione del ramo femminile e del ramo sacerdotale, anche se non può dedicarvisi perché gli viene prescritto di non occuparsene direttamente.

Tuttavia per questi sviluppi egli assicura le sue preghiere e i suoi consigli.

4. Consacrazione e rinnovamento del fatto educativo

Il messaggio di fede e di opere di Fratel Teodoreto appare quanto mai adatto a riattualizzare l'importanza della vita come chiamata di Dio e il significato e l'importanza della consacrazione a Dio mediante la pratica dei consigli evangelici per una vita interamente votata alla evangelizzazione e promozione umana nel mondo di oggi profondamente secolarizzato.

Una consacrazione che il Santo de La Salle volle praticata dai suoi Fratelli nella condizione di religiosi laici interamente e comunitariamente dediti al sacerdozio spirituale mediante la scuola cristiana specialmente rivolta ai poveri.

Attraverso Fratel Teodoreto tale consacrazione viene proposta nella condizione di laici e di secolari, consacrazione da realizzarsi mediante i compiti professionali, familiari, sociali ed ecclesiali attuati come santificazione personale, come servizio e riconsacrazione del mondo, come aiuto inteso ad affermare in Cristo Gesù, che è morto per tutti gli uomini, la dignità della persona umana, la sua vocazione di soggetto responsabile della vita, della comunità ecclesiale e della società, il suo traguardo definitivo nell'unione intima con Dio e in Dio.

Fratel Teodoreto è stato lo strumento fedele di questo ulteriore sviluppo cristianamente educativo del mondo lasalliano, accettando di proporre agli allievi delle Scuole Cristiane e a tanti altri giovani la pratica dei consigli evangelici nel mondo, come fermento e luce in ogni ambiente di vita e di lavoro, come testimonianza che Dio è amore e che nelle piaghe di Cristo siamo chiamati all'intimità con Lui e in Lui.

Il rinnovamento della Scuola Cattolica viene così proposto in termini concreti dalle esigenze di santità e di impegno apostolico innanzitutto per i dirigenti ed i docenti, sottolineati tramite il fratello Teodoreto nella linea del de la Salle, e dalla sua testimonianza costituita dalla ricerca continua, praticata e proposta, di radicare in Cristo Signore la formazione di un laico cattolico adulto nella fede, fattivamente operante nel servizio della Chiesa e della società.

Una più esatta comprensione dell'opera di rinnovamento del fatto educativo della Scuola Cristiana è che Fr. Teodoreto pone come punto di riferimento per la progettazione e lo sviluppo del processo educativo la chiamata universale alla santità, la vita come ricerca e risposta alla vocazione, alla chiamata di Dio, e in particolare la proposta dei consigli evangelici o l'impegno di rispondere e di avvalersi fino alle estreme conseguenze del sacramento del matrimonio vissuto rispettivamente nel l'amore di Cristo per la Chiesa e nell'amore della Chiesa per Cristo.

La stessa devozione popolare, attraverso la diffusione della pia pratica dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, aiuta, secondo l'intenzione di Fr. Teodoreto, come lo dimostra l'esperienza, a collegarsi profondamente al mistero pasquale, alla vita liturgica della Chiesa come preparazione ad essa e come sviluppo di essa nella vita quotidiana, proprio perché aiuta la mente e il cuore, tutte le risorse affettive e dinamiche della personalità ad incentrarsi in « Colui che ci ama e che ci lava dai nostri peccati nel suo sangue, che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti a Dio, suo Padre ». ( Ap 1,5-6 )

Il Ven. fr. Teodoreto alla Casa di Carità in C.so B. Brin, negli ultimi anni di vita.

5. La Casa di Carità Arti e Mestieri e altre iniziative

Fratel Teodoreto in tempi di particolari difficoltà sociali ed economiche si fa sostenitore presso i suoi superiori dell'Opera delle Case di Carità Arti e Mestieri.

Si trattava di una nuova edizione di Scuola Cattolica, ispirata attraverso Fra Leopoldo durante la pratica dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, destinata a concorrere alla costruzione di un mondo nuovo, di una rinnovata testimonianza cristiana mediante il lavoro.

Mentre si inaspriva il conflitto sociale e le culture laiciste e materialistiche espandevano la loro egemonia, Fr. Teodoreto accetta le indicazioni provenienti dall'amico carissimo fra Leopoldo Maria Musso, trovandole pienamente conformi al carisma del suo Istituto e corrispondenti alle necessità dei giovani in cerca di lavoro o già inseriti nell'attività produttiva di beni e di servizi.

La sostanza dei consigli e dei propositi del venerabile comprende: il titolo, sintesi dello spirito e delle finalità dell'Opera, la gratuità dell'insegnamento, l'idea e la necessità di una sempre più vasta cooperazione per aiutare i giovani, specie i più bisognosi, a diventare soggetti responsabili della vita sociale ed economica e a permeare, specialmente gli am bienti di lavoro, di amore, di solidarietà e di giustizia radicate in Cristo, a imparare a crescere nel rispetto del la dignità di persona che è ogni uomo.

Su proposta di Fr. Teodoreto, ad opera dei Fratelli, nasce una prima edizione della Casa di Carità Arti e Mestieri che successivamente diventerà l'attuale Istituto Arti e Mestieri di Torino.

In seguito nel 1925, ad opera dei Catechisti dell'Unione incoraggiati e sostenuti con la corresponsabilità animatrice e didattica di Fr. Teodoreto, nasce quella che oggi è la Casa di Carità Arti e Mestieri con sedi a Torino e a Grugliasco.

Fr. Teodoreto sino alla morte prega e si adopra affinché si mantenga la gratuità in favore degli allievi.

Anzi stimola i Catechisti a ricercare aiuti da destinare sotto forma di borse di studio con cui favorire la frequenza anche da parte dei giovani più bisognosi.

Egli ritiene che l'acquisizione di una capacità di lavoro mediante una adeguata formazione debba considerarsi un traguardo a cui tutti possano pervenire.

Il titolo di Casa di Carità Arti e Mestieri, sempre propugnato da Fr. Teodoreto, continua ad essere alla luce della tradizione lasalliana una sorgente di ispirazione educativa e di multiformi rapporti di relazioni sociali ed ecclesiali, uno stimolo incessante ad avvalersi degli stessi cambiamenti tecnologici ed organizzativi come mezzi per una educazione globale dell'uomo al lavoro.

La professionalità viene impartita non solo come preparazione tecnica, ma come capacità di inserimento dinamico nel mondo del lavoro, nella società e nella stessa vita ecclesiale, cercando di sviluppare le componenti politiche, sociali, economiche, culturali ed etico-religiose implicate o connesse con il fatto produttivo di beni e di servizi.

La salma di Fr. Teodoreto giace tuttora nella sede di Torino della Casa di Carità Arti e Mestieri, in mezzo ai giovani che Egli ha tanto amato e che tanto ha voluto servire secondo l'amore di Dio.

Queste le opere più salienti suscitate da Dio tramite il suo Servo fedele.

Sino alla morte, nella veste ultima di Assessore Generale, Fratel Teodoreto ha sempre contribuito potentemente, nel pieno rispetto delle loro responsabilità, a sostenere e animare i membri dell'Unione nel loro impegno collettivo e individuale.

È stato così che, sostenuti dalla testimonianza, dalla preghiera, dal consiglio e poi dalla venerata memoria del Fr. Teodoreto, i Catechisti si sono dedicati al loro impegno professionale, familiare, sociale ed ecclesiale secondo l'animazione cristiana e l'intento educativo appresi dal loro fondatore.

I membri dell'Unione sono così stati orientali a trovare, in Gesù Crocifisso, nella loro consacrazione, nuovi elementi per scoprire il senso e la finalità della loro peculiarità, della loro presenza e appartenenza alla realtà mondana e secolare da orientare a Dio, come espressione della universale sovranità redentrice del Crocifisso Risorto e come annuncio del Regno Universale ed Eterno del Signore Gesù.

« Regno di verità e di vita, Regno di santità e di grazia, Regno di giustizia, di amore e di pace ».

L'impegno dei Catechisti, sostenuto da Fr. Teodoreto, si è pure sviluppato con la Casa di Carità Arti e Mestieri, di cui si è detto poco prima, con la Messa del Povero rivolta ai più poveri nella società, con i diversi contributi per l'apostolato catechistico educativo dato nelle Parrocchie, negli oratori, nel doposcuola.

Anche in tempi più recenti, con i contributi alla catechesi famigliare, alla formazione di sposi cristiani, alla difesa e santificazione della famiglia.

Per la formazione dei laici non è mancata da parte dei Catechisti l'organizzazione di una Scuola Superiore di Cultura Religiosa, passata in seguito alla diocesi.

Infine è da ricordare l'impegno per una nuova legislazione in materia di formazione professionale e di scuola più rispettosa dei diritti delle famiglie e più responsabile dal punto di vista educativo delle attese e dei bisogni dei giovani.

La dichiarazione della eroicità delle virtù del Venerabile Fr. Teodoreto appaga i voti e le attese dei numerosissimi adoratori di Gesù Crocifisso sparsi nel mondo, delle migliaia di allievi e di ex-allievi, di docenti, benefattori e collaboratori della Casa di Carità Arti e Mestieri, dei membri dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, di tutti coloro che partecipano all'opera del Venerabile, grati a Dio del bene ricevuto, insieme a tutte le altre componenti della Famiglia Lasalliana.

Parimenti ci sentiamo tutti interpellati a tradurre nella nostra vita il messaggio che Fr. Teodoreto ci ha affidato, con la viva speranza che presto si giunga alla sua beatificazione e soprattutto che si sviluppi l'ampio disegno spirituale, catechistico ed educativo per il quale la divina Provvidenza ha suscitato il nuovo Venerabile.

D. C.

Il Ven. fr. Teodoreto a Villa Santa Croce per gli esercizi spirituali dell'Unione
( verso la fine degli anni quaranta ).


« Per convinzione intima e personale sono persuaso che il Servo di Dio ripresenterà ai giovani l'ideale di una consacrazione anche nelle attività umane e di un impegno apostolico, proporrà agli insegnanti religiosi e laici un modello di azione educativa nella scuola di squisita ispirazione evangelica che tende a consolidare e a far perseverare nel servizio della Chiesa e della società i giovani in essa educati ».

Card. Anastasio Alberto Ballestrero