Il S. di Dio Fra Leopoldo M. Musso a settant'anni dalla morte

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1. Fra Leopoldo, il mistico consigliere del ven. Fr. Teodoreto

Ricorre il 70° anniversario del pio transito del Servo di Dio fra Leopoldo Maria Musso O.F.M., avvenuto il 27 gennaio 1922.

Per onorare la sua memoria, riportiamo un saggio dei suoi scritti spirituali, e richiamiamo alcuni lineamenti della sua vita, anche per informazione di quei lettori del nostro Bollettino che non abbiano conoscenza della sua biografia.

Fra Leopoldo riveste un ruolo determinante nel messaggio e nell'opera del ven. Fr. Teodoreto.

Basti solo pensare che è Lui l'estensore dell'Adorazione a Gesù Crocifisso; è Lui che ha consigliato e sostenuto Fr. Teodoreto per la fondazione dell'Unione Catechisti.

È nel Diario di Fra Leopoldo che compare per la prima volta l'espressione Casa di Carità Arti e Mestieri.

È prodigioso pensare che tali avvenimenti li abbia vissuti un semplice frate francescano laico, cuoco nel convento di S. Tommaso ( che aveva sede presso l'attuale parrocchia di via Pietro Micca in Torino ): ma questo frate aveva un'altissima spiritualità, e fu privilegiato da singolari esperienze mistiche, per la sua intimità con Gesù Crocifisso e con la Santissima Vergine.

Ma esponiamo, sia pur succintamente, una traccia della sua vita.

Il servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso O.F.M.

2. Cenni biografici

Luigi Musso nacque a Terruggia Monferrato il 30 gennaio 1850 in una modesta famiglia in cui la severità delle quotidiane fatiche non velava la costante giocondità di temperamento, riflesso di una vita cristiana profondamente vissuta.

Era ancora bambino quando ebbe inizio per lui il duro lavoro presso famiglie agiate e Istituti, prima nel paese nativo, poi in varie città: servizio in cui esercitò forze e volontà fino a cinquant'anni con generosa dedizione e fedeltà cristallina.

In questo lungo periodo, folto di incomprensioni, di prove intime, di umiliazioni, temprò il suo carattere, arricchì la sua già intensa vita soprannaturale; e la sua anima innocente si aprì all'ascolto di quella voce interiore destinata a perpetuarsi in un ininterrotto familiare colloquio con il SS. Crocifisso e con la Santa Vergine.

Morti i genitori, per assistere i quali aveva indugiato a seguire gli inviti ad una vita ritirata nel raccoglimento, vestì l'abito di San Francesco come fratello converso nel 1902 ricevendo il nome di Fra Leopoldo Maria, e più chiaramente si precisò la sua vocazione di apostolo del SS. Crocifisso, favorito di singolari esperienze mistiche.

Dedicava gran parte della notte all'adorazione del Crocifisso; e fu durante questi consueti momenti forti della sua preghiera che nacque la « Adorazione a Gesù Crocifisso » che incominciò a propagare, consegnandola poi ai Fratelli delle Scuole Cristiane, dietro ispirazione divina, affinché con i catechisti la diffondessero in tutto il mondo.

Benché vivesse nel più stretto nascondimento ed applicato agli umili uffici del convento, molte persone di ogni condizione ricorrevano a Lui per consiglio.

La Divina Provvidenza mise sul suo cammino anche il ven. Fratel Teodoreto; da questo incontro e dall'amicizia tutta spirituale che ne scaturì, prese volto e programma la fondazione dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Fedeli ad un dettato interiore, questi due servi di Dio crearono le scuole per operai « Case di Carità Arti e Mestieri » fra le incomprensioni e le tribolazioni che sigillano le opere dei santi.

Quando Fra Leopoldo M. Musso morì, il 27 gennaio 1922, vennero in luce i numerosi quaderni del suo « Diario », in cui annotava con candore le suggestioni fiorite nelle ore della sua privilegiata contemplazione, che testimoniano l'intimità di rapporti della sua anima con Dio, la vastità dei suoi interessi sociali e, soprattutto, la docilità del servo fedele divenuto strumento dell'amore redentore di Gesù Crocifisso.

3. Il Diario di Fra Leopoldo

Fra Leopoldo era praticamente illetterato, aveva frequentato solo la seconda elementare, dopo di che dovette iniziare la sua attività lavorativa.

Ma nonostante la sua scarsa istruzione scolastica, questo frate converso ci ha lasciato un copioso diario e altri scritti, fra lettere, biglietti ed esortazioni, da cui trapela una profonda sapienza spirituale ed una squisita sensibilità d'animo, che non saprei altrimenti definire che poetica.

Di quella poesia tutta francescana, che è frutto della letizia spirituale di un cuore ricolmo di Dio.

Ne diamo qualche saggio, prima ancora di riportare alcune sue profonde riflessioni spirituali, poiché mi pare che questi testi poetici - pur modesti nella forma e di derivazione dai canti religiosi popolari - svelino più immediatamente il candore della sua anima e l'ardore del suo cuore.

4. Alcuni testi poetici di Fra Leopoldo

Dal Diario, lunedì 1° febbraio 1909, ore 4 mattutine, durante l'adorazione al SS. Crocifisso:

La preghiera mattutina,

aiutato dal Signore,

scende candida come brina

nel cuore nostro in quell'ora.

Nella notte di santa ebbrezza

con la Vergine e con gli Angeli,

Gesù dona gran contentezza,

grande gaudio con gli Arcangeli:

nella cella silenziosa

l'amabile voce fa sentire,

con Gesù l'anima riposa,

il cuore puro fa gioire.

Questa cella così benedetta

nelle ore sante per il Signore,

da Gesù assai prediletta

di gioie pure e di candore.

Dal Diario, mercoledì 2 giugno 1909, ore 9,30 mattutine, durante l'adorazione al SS. Sacramento:

Solo con TE, dolce mio Dio,

ai piedi della Croce sia degno anch'io,

come un San Giovanni, o mio Signore,

con la Madre tua santissima di rammentarti ogni ora!

A voi, o Angeli di Dio, che fate corona

al divin Figlio e alla Madre buona,

vorrei pure io unirmi! Intanto,

grazia dammi, mio Gesù Santo!

Dal Diario, sabato 5 giugno 1909, ore 3 mattutine, durante l'adorazione al
SS. Crocifisso:

Dolce cosa starsene col Signore

ai piedi dell'altare con tanto ardore:

l'anima vorrebbe gettarsi nel santo Tabernacolo,

perdersi felicemente in un tanto oracolo!

Gode l'innocente; il pentito peccatore

non sa resistere se non ama il suo Signore:

cose inaudite, amore immenso,

più amo Dio, più a Lui penso!

Se gli uomini comprendessero tanto linguaggio,

non aspetterebbero di fare il passaggio

da questa terra dolorosa all'altra vita,

ove il Signore tutti un giorno lassù c'invita!

… … …..

Se fosse possibile col mio Signore

vorrei essere sempre in tutte le ore!

Amore degli Angeli, dolce sorriso,

vola mio pensiero al tuo Dio, ravvisa il paradiso!

… … …..

Pur nella loro semplicità, questi versi contengono un candore serafico, talora uno slancio interiore che ben si prestano ad esprimere le tematiche spirituali del Servo di Dio, che nei pur succinti stralci riportati compaiono numerose.

Tra queste rileviamo la preghiera continua ( « col mio Signore vorrei essere sempre in tutte le ore » ), che ha i suoi vertici nell'esperienza mistica ( « notte di santa ebbrezza », « l'amabile voce fa sentire » ), l'intimità con Gesù e Maria, espressa con intuizione poetica con riguardo alla « cella silenziosa », alla « cella così benedetta », come la muta testimone del dialogo spirituale.

E ancora alcuni temi tipici dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, come il vegliare « solo con Te … ai piedi della Croce », il qualificare la voce « amabile », con richiamo all' « amabilissimo » dell'Adorazione, la preghiera corale con Maria Santissima, con gli Angeli e i Santi, l'accenno al « pentito peccatore ».

Si rilevi altresì il fervore eucaristico ( « dolce cosa starsene col Signore », « l'anima vorrebbe perdersi felicemente in un tanto oracolo » ), e potremmo continuare analizzando ogni frase dei pur brevi stralci riportati, e ammirarne con stupore lo spessore espressivo, analisi che lasciamo al lettore di approfondire per suo conto.

5. Alcuni scritti di Fra Leopoldo

Ma al di là dei versi, che peraltro si limitano a poche brevi composizioni, pur commoventi per immagini e intuizioni, è tutto il corpo degli scritti di Fra Leopoldo che ci colpisce per la profondità delle riflessioni, per l'elevatezza delle aspirazioni, per le rivelazioni mistiche riportate, con riguardo ai colloqui interiori del Servo di Dio con Gesù e con Maria.

In merito a questi colloqui, il giudizio ultimo spetta alla Chiesa, alla cui valutazione noi fin d'ora ci rimettiamo.

Tuttavia va tenuto presente che con la conclusione del processo canonico di fr. Teodoreto, attraverso la dichiarazione dell'eroicità delle virtù e la qualificazione di venerabile, il messaggio spirituale di Fra Leopoldo ha avuto una conferma almeno indiretta, poiché il ven. Fr. Teodoreto ha orientato la sua spiritualità e le sue opere sulla base dei consigli e degli scritti di Fra Leopoldo.

Anche per queste riflessioni ci limitiamo ad alcuni stralci dal Diario, riportando i brani che il ven. Fr. Teodoreto ha raccolto nella sua biografia su fra Leopoldo « Nella intimità del Crocifisso », raggruppandoli nei titoli sotto indicati ( cfr. op. cit. pagg. 181-184 ).

Luigi Musso, prima di entrare in convento

Il giorno della vestizione in cui assume il nome di Fra Leopoldo Maria.

6. Il Crocifisso è un gran libro

« 18 agosto 1906. Il Crocifisso è un gran libro d'istruzioni santissime. Maestro esemplare Divino ».

« 10 settembre 1906: " Oh mio buon Gesù Crocifisso, il tuo martirio della Croce ci ha aperto la via più bella, più sicura, più santa; tu ci hai dato di amarti con tutte le forze, con tutte le potenze dell'anima nostra per condurci a una felicità di gaudi smisurati, di beatitudine, sempre per la tua Misericordia " ».

« 17 settembre 1906: " Oh, Gesù dolcissimo, la tua Misericordia è al colmo, l'amor tuo verso gli uomini è infinito! ma io non voglio altro che amarti, adorarti, pensare continuamente come poter fare per piacerti! " ».

« 13 ottobre 1908: " Noi vogliamo te, o Signore, vogliamo il nostro Gesù Crocifisso, noi vogliamo la fede dei primi cristiani, dei martiri delle catacombe " ».

« 23 gennaio 1909: " Dammi, o mio Dio, che per mezzo della Divozione tua.

Gesù CrocifIsso, visiti tutte le famiglie del mondo affinché tu sia conosciuto.

Ah Signore, se tutti conoscessero chi sei, quanto amore ti porterebbero! Fallo tu, mio Dio, che sei potente e tutto puoi " ».

« 12 aprile 1909: " Mio Dio vivo. Gesù, vero Figlio di Dio e di Maria Santissima, concedi che la Divozione si estenda e s'impossessi di tutti i cuori e porti nel mondo l'amore e la fede in te, Gesù Crocifisso, con la pace e la serenità che hanno goduto i nostri antenati nel professare e credere in Dio e come si pascevano di amore immenso i Santi ai piedi tuoi, Gesù Crocifisso.

Mio dolce Gesù, tu sei il Paradiso in terra e il solo tuo Nome rende l'anima fortunata; essa ti vedrà poi come un sole risplendente e glorioso in Cielo circondato dall'aureola tua Divina " ».

« 15 giugno 1909: " La tua santa Divozione-Adorazione, mio amato Gesù, valichi monti e valli! e a chi la reciti di cuore, il prezioso dono delle Cinque tue sacratissime Piaghe, sia scudo potente contro le insidie alla nostra santissima fede, che ai giorni nostri è tanto insultata, e sia la più alta riparazione a tE, Crocifisso Gesù!

E tu, bontà, amore santissimo del mio buon Gesù, spargi abbondanti le tue celesti grazie sopra i tuoi figli devoti e sopra le case loro per la tua Misericordia infinita " ».

7. Gloria ed eterno amore a Gesù Crocifisso

« 10 dicembre 1910. La vita dell'uomo casto e innocente è una festa continua d'amore fra il cielo e la terra in Gesù Crocifisso e nella sua SS. Madre Maria Vergine.

" Degnati concedere, mio Dio Crocifisso, che io prostrandomi ai tuoi piedi e adorando le tue santissime Piaghe, sia senza macchia di peccato e percorra una vita spesa tutta per tE, mio Signore, e per la tua Misericordia infinita rendimi perfettamente mondo nell'ultima ora di mia vita e ricevimi nella celeste beatitudine per i meriti della tua Passione!

" Signor mio Dio, tu sei il balsamo soave delle nostre sofferenze, sei la pace nostra, l'esempio eterno delle più belle virtù: dammi grazia, mio Crocifisso Gesù, di prostrarmi ogni giorno ai piedi della Croce!

" Più che mai, nel giorno di venerdì a te consacro i miei pensieri e adoro il mio Bene, il mio Redentore Santissimo che ci ha fatti salvi.

" Mio Dio, tu sei manna deliziosa dei beni eterni; o mio Gesù, tu sei l'unico mio desiderio! dammi la bella grazia che mi perfezioni, mi trasformi sempre più!

" Mio Signore, potessi consumarmi in tE, o mio Dio, con amore intenso e infiammato alle tue Piaghe sacratissime, o mio Crocifisso Gesù! fa' del mio cuore un nuovo cielo, un nuovo amore alla tua Croce, o mio Gesù! " ».

« 22 dicembre 1910: " O splendore del mio Dio, e chi non brama d'amarti?

Sì, in te, o Signore, brilla mirabilmente la tua Misericordia, tu sei vittima per la nostra salvezza, tu sei degno di ogni gloria, tu sei tutta bontà, tu sei la vera perfezione di grandezza, di nobiltà, d'ammirazione.

" Tu sei la potenza, la maestà, tu sei la sapienza infinita, tu sei il nostro amore, tu sei la santità, la divinità, tu modello sei d'umiltà, tu sei la perfetta innocenza, tu sei splendore di carità, tu sei continuo sacrificio pel nostro bene, tu sei gaudio e consolazione nostra, tu sei potenza e verità, incancellabile promessa del Cielo ai giusti, tu sei guardo di terribile potenza; guai a chi cerca di far piangere la nostra cara Madre, la Santa Chiesa!

" Tu sei la nostra difesa, tu sei luce, verità, tu sei supremo sopra ogni cosa, tu sei la nostra grazia, tu sei sorgente delle più eccelse virtù, tu sei il Re eterno, tu sei pascolo dei Beati, tu sei il nostro cielo, tu sei la nostra grandezza, tu sei il vero Dio altissimo, tu sei la santità che sfavilla eternamente, tu sei la nostra vita in noi, tu sei il nostro premio, tu sei la nostra unione, tu sei la nostra beatitudine, tu sei il nostro Paradiso, tu sei il nostro tutto! " ».

La profondità di questi scritti, tutti trepidanti di amore di Dio, si rivela da sola.

Leggendoli si è interiormente elevati, si prova un senso di pace, si assapora la gioia dell'intimità con Gesù e con la sua SS. Madre.

Si è portati a comprendere quello che doveva essere il fascino spirituale di Fra Leopoldo verso i suoi interlocutori: come afferma il ven. Fr. Teodoreto, « la sua conversazione ebbe sempre un'unzione speciale e un'efficacia soprannaturale da potersi paragonare a quella prodotta da un corso di esercizi spirituali ben fatti » ( cfr. op. cit, pag. 119 ).

Pagina autografa di Fra Leopoldo.

8. Stralci dal Diario sulle opere fondamentali scaturite dal messaggio

Concludiamo queste citazioni* riportando alcuni stralci dal Diario che riguardano i fulcri del messaggio di Fra Leopoldo e del ven. Fr. Teodoreto, cioè l'Adorazione a Gesù Crocifisso, l'Unione Catechisti e la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Esponiamo prima alcune affermazioni su questi punti che il Servo di Dio attribuisce direttamente a Gesù, successivamente riportiamo il primo testo dell'Adorazione a Gesù Crocifisso.

Adorazione a Gesù Crocifisso

« Si faccia divotamente l'adorazione come nel Venerdì Santo e molte grazie e favori io concederò a tutti quelli che in grazia di Dio si prostreranno ad adorarmi ».

« Si estenda in tutto il mondo la santa Adorazione e ne verranno, dalla Croce, le meraviglie di Dio ».

« Un numero immenso incalcolabile di anime andranno salve per questa Divozione ».

Unione Catechisti

« L'Ordine che sorgerà, sia coltivato prima di tutto colla pietà, colla reciproca assistenza e umiltà, coll'attività e modestia e grande carità fraterna: in unione con Gesù Crocifisso portare la croce con gaudio ».

« L'Opera che verrà sarà mondiale e darà abbondantissimi frutti come albero magistrale ».

« Da questa pianta dell'Ordine darò molti santi ».

« Dalla pia Unione verranno santi padri di famiglia e molte vocazioni ».

« È mia volontà che la pia Unione si estenda in tutto il mondo, per riparazione dei tanti insulti che mi si fanno, e perché da questa ne verrà la riforma del mondo portata nella gioventù educata nel nome di Dio ».

Casa di Carità Arti e Mestieri

« Per salvare le anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per far imparare ai giovani Arti e Mestieri ».

« Per l'Opera nessuno deve rifiutarsi, a costo di fare un sacrificio; il sacrificio che faranno sarà sempre poco a confronto del bene che ne verrà ».

« Di' loro che io non voglio un'opera umana. Voglio un'opera divina: e un andamento, nella Casa di Carità, secondo il mio Cuore ».

9. La prima formula dell'Adorazione a Gesù Crocifisso

Riportiamo il testo della prima formula dell'Adorazione scritta da Fra Leopoldo, risalente al 1906.

Esso sarà integrato dal Servo di Dio con le frasi sostanziali e illuminanti dell'attacco delle preghiere alle singole Piaghe: « Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso, adoro profondamente prostrato, unito a Maria Santissima, con tutti gli Angeli e i Beati del cielo, la Piaga sacratissima … », nonché del ringraziamento e dell'espiazione: « Ti ringrazio dell'amore infinito col quale volesti sopportare tanti e così atroci dolori per espiare i miei peccati, che io detesto con tutto il cuore ».

Ma la formula iniziale che qui riportiamo ha una sua ricchezza, specie nell'articolazione delle domande, che va attentamente meditata.

Adorazione a Gesù Crocifisso come nel Venerdì Santo ( 1906 )

Ti adoriamo, santissimo nostro Signor Gesù Cristo, sopra questa Croce e sopra tutte le Croci che sono nelle tue chiese dell'universo mondo: colla tua santa Croce e morte tua hai comprato il mondo!

1. Recitando un Pater, Ave, Gloria per ogni Piaga.

( Per la sacra Piaga della Mano destra ).

Si prega che il Signore santifichi il Santo Padre, Sommo Pontefice, e lo difenda dagli inimici suoi, che protegga sempre la sua Sposa, cioè la Chiesa, che dia ai sacerdoti la grazia di celebrare santamente, che benedica copiosamente l'Angelo dell'Arcidiocesi.

2. ( Per la sacra Piaga della Mano sinistra ).

Si prega per la conversione dei poveri peccatori e per gli agonizzanti, principalmente per quelli che non vogliono riconciliarsi con Dio, invocando, poscia, la bontà di Dio colla giaculatoria « Gesù mio, misericordia! » tre volte.

3. ( Per la sacra Piaga del Piede destro ).

Si prega che Dio conceda a tutti gli Ordini e Congregazioni religiose molti Santi a nostra edificazione; che benedica le nostre famiglie, le nostre case. ( agosto dell'anno 1906 ).

4. ( Per la sacra Piaga del Piede sinistro ).

Si prega per le povere anime sante del Purgatorio, principalmente per quelle che aspettano da noi questa preghiera.

5. ( Per la sacra Piaga del Costato ).

Si prega per tutti quelli che si raccomandano alle nostre preghiere avvalorate dai meriti infiniti di Gesù Crocifisso; preghiamo inoltre che ci conceda la santità della vita, un ardentissimo desiderio di fare la SS. Volontà di Dio in tutto, la rassegnazione nelle pene, nelle contrarietà, la grazia di ricevere i Santi Sacramenti in punto di morte, e la gloria eterna del Paradiso, nostro ultimo fine.

Sia lodato, ringraziato, benedetto ogni momento il mio dolce Gesù Crocifisso e il SS. Sacramento!

10. Attualità di Fra Leopoldo

Resterebbe da sviluppare un'ulteriore serie di riflessioni, sull'attualità di fra Leopoldo oggi.

Ciò potrà costituire oggetto di apposito articolo in altra circostanza.

Qui ci limitiamo a rilevare come tale attualità scaturisca dai frutti spirituali che possiamo attingere dal suo messaggio, e dalle opere che ne sono derivate, tutte rispondenti alle attese odierne, e pertanto segni del nostro tempo.

La riflessione su fra Leopoldo ci farà conoscere di più tali esigenze spirituali, e ci orienterà più profondamente nel messaggio del ven. fr. Teodoreto, con il quale il suo in buona parte si identifica.

E preghiamo il Signore perché anche per fra Leopoldo la causa di beatificazione possa progredire, e a tale scopo riportiamo, a conclusione, la preghiera che compare nelle immagini del servo di Dio:

O Signore Gesù Crocifisso, ti preghiamo di mantenere costantemente vive nei nostri cuori quelle fiamme di amore alle tue Piaghe e al tuo Sacramento che ardevano nel cuore del suo servo fedele F. Leopoldo Maria, per cui purificati da ogni macchia terrena, possiamo amarti e lodarti per tutti i secoli nel regno della tua gloria.

Amen.

V. M.

* Altri scritti tratti dal Diario di Fra Leopoldo sono riportati in questo bollettino nella lettera per la Crociata della sofferenza.


Il carattere morale di Fra Leopoldo

Testimonianze tratte da Nell'intimità del Crocifisso di Fr. Teodoreto

( La mamma era ) « … dello stesso carattere allegro del suo santo Luigi ( Fra Leopoldo ) ».

( Luigi Vacca )

« Era sempre di buon umore e gioviale … » ( idem )

« La sua serenità aveva sovente belle manifestazioni … » ( idem )

« Era di una straordinaria gentilezza ed elevatezza di modi e sapeva fare le esortazioni con tanto garbo … » ( idem )

« Fin dall'infanzia fu sempre buono e serio … »

( Angela Ferraris )

« Il suo naturale era sempre ilare; con tutti dimostrava la sua piena pace di cuore e la tranquillità di spirito ».

( Francesco Luigi Nebiolo )

« Egli è sempre ammirabile per purezza di vita, giocondità e affidabilità di modi, per mortificazione e spirito di sacrificio »

( Fr. Teodoreto )

« Era edificante nella rassegnazione cristiana e mai ebbe a lagnarsi delle sue croci, che accettava con vero spirito di sacrificio, sorridendo sempre e quasi con gioia ».

( Assunta Scagliotti )

« Amava la semplicità e la prudenza, e prima di ogni deliberazione si appartava per chiedere ispirazione a Dio, con la preghiera ».

( Giuditta Ballarino )

« Fu sempre pazientissimo e pieno di carità … con cuore generosissimo ».

( Angelo Mosso )

« Era molto affettuoso … » ( idem )

« Non era possibile urtarsi con lui, era sempre tutto dolcezza ». ( idem )

« Da tutti Luigi Musso fu sempre stimato come uomo pio, religioso, caritatevole, paciere ».

( Francesco Gagliardone )

« Parlava con entusiasmo delle verità della Fede … » ( idem )

« Era poi ammirabile nella virtù della pazienza; in tutti gli avvenimenti era sempre calmo e sorridente ».

( Angela Cavallone, cugina )

« Dai suoi discorsi si intuiva tutta la sua gioia e fiducia di raggiungere, per i meriti di Gesù Cristo, il Paradiso; anzi eccitava a questa fiducia gli altri, assicurando che Dio è misericordiosissimo con i peccatori ».

( Assunta Scagliotti )

In sintesi questo adoratore di Gesù Crocifisso era di carattere allegro, di buon umore e gioviale, sereno, di straordinaria gentilezza, di elevatezza di modi, garbato, buono e serio, sempre ilare, semplice, prudente, paziente, ammirabile per purezza di vita, serbava la pace del cuore, la tranquillità di spirito, si distingueva per giocondità e affidabilità, era modello di mortificazione, di spirito di sacrificio, di rassegnazione cristiana.