Necrologi  

B276-A14

Fr. Francesco prof. Bruno Ferraris

( * 22.6.1913 + 7.4.1999 )

I meriti e le benemerenze di fr. Francesco sono talmente palpanti e numerose che non é il caso di ripeterle dopo quanto é stato evidenziato nei discorsi e negli scritti commemorativi, questi ultimi immediatamente divulgati, subito dopo la sua morte, dai suoi ex allievi dell'Istituto La Salle, ad attestazione del profondo amore da tutti serbato nei suoi confronti.

I suoi funerali sono stati una apoteosi per il concorso di folla, a conferma della sua infaticabile azione apostolica ed educativa per i giovani.

Ci preme qui sottolineare la grande venerazione che nutriva per fr. Teodoreto, e la sua vicinanza all'Unione Catechisti, dimostrata con fatti concreti come la diffusione dell'Adorazione e la raccolta di fondi per le nostre opere in Eritrea.

Delinea efficacemente la sua personalità quanto ha dichiarato il sig. Visitatore, fr. Gabriele Dalle Nogare, il questo passo della sua commemorazione, che qui riportiamo: « Ci lascia un'eredità cospicua che abbiamo il dovere di non disperdere e che possiamo riassumere nei tre grandi amori che l'hanno consunto.

Il primo era per il suo Fondatore: amava intensamente la sua vocazione ed era solito dire che « la vocazione é amore che chiama, ed amore che risponde ».

Altra passione era quella per la Madonna Consolata verso la quale nutriva una figliale devozione.

Vi era poi l'amore per i giovani ai quali voleva autenticamente bene, ed essi ne venivano subito conquistati ».

Volendo sintetizzare la sua figura morale, possiamo affermare che fr. Francesco ha realizzato la missione del Fratello delle Scuole Cristiane, per il suo amore e la sua passione per i giovani da educare a Cristo, ad imitazione del suo Fondatore.

A conferma di tale impressione sta il fatto che sia tornato alla Casa del Padre proprio nei giorno della testa liturgica di S.G.B. de La Salle.

Carmine Nardullo

( * 16.7.1927 + 24.3.1999 )

Vita intensa ed impegnata è stata quella del rag. Carmine Nardullo, dedicata alla famiglia, al volontariato sociale, alla attività apostolica ed alla militanza politica.

Vita attiva sin quando la malattia che l'avrebbe portato alla morte non l'ha costretto al ritiro e all'isolamento.

Per ben dieci anni si è protratto il suo male, prima impercettibile, poi in continuo aggravamento sino a giungere ad una paralisi totale.

Ma anche durante il suo calvario non è mai venuta meno la profonda motivazione che ha ispirato la sua mente e il suo cuore, dato che ha sopportato pazientemente il male, certamente come partecipazione all'amore di Gesù Crocifisso, partecipazione che nella sua vita attiva aveva attestato tra l'altro intervenendo costantemente alle riunioni del Gruppo Famiglia.

Questo in particolare è stato il collegamento che egli ha avuto con l'Unione Catechisti.

Funzionario amministrativo nell'ambito giudiziario, presso gli istituti di prevenzione e di pena ( centro rieducazione minorenni e centro distrettuale Piemonte-Liguria ), fu a più riprese consigliere nel Comune di Torino nel Gruppo della DC, nonché assessore e, in ultimo, presidente della Unità Sanitaria Locale Torino 1.

Studioso di problemi sociali, a cura del Ministero Grazia e Giustizia, sulla « Rassegna di Studi Penitenziari », vengono pubblicati alcuni suoi articoli sull'addestramento professionale ed il recupero morale e sociale dei minorenni, pertanto in ambiti in cui attualmente opera la Casa di Carità Arti e Mestieri.

E stato animatore di gruppi di solidarietà sociale, specialmente nell'ambito degli immigrati meridionali.

Alla vedova, ai tre figli e sette nipoti e ai parenti, cui era molto legato, rinnoviamo le più sentite condoglianze.