Catechismo degli Adulti

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"Pregate così" ( Mt 6,9 )

Cat. Chiesa Cat. 2599-2619

172 Gesù prega

Come si vive e si esprime il rapporto filiale con il Padre?

Bastano l'obbedienza, il lavoro, la dedizione al prossimo?

Oppure è necessario anche il dialogo della preghiera?Gesù prega, partecipando assiduamente alla liturgia di Israele.

Invoca il Padre in pubblico, nel mezzo della sua stessa attività. ( Mt 11,25-27; Gv 11,41-42 )

Soprattutto si ritira lunghe ore in solitudine, nel deserto o sui monti, di notte o di buon mattino. ( Mc 1,35-38; Mc 6,46; Lc 5,16 )

La sua preghiera è stare di fronte al Padre come Figlio, in perfetta reciprocità, ( Mt 11,27 ) nella gioia dello Spirito Santo. ( Lc 10,21 )

Da questo intimo dialogo trae energia ed ispirazione per la sua missione, soprattutto nei momenti decisivi. ( Lc 3,22; Lc 6,12; Lc 9,18.28-29 )

173 "Padre nostro"

1001-1012

il Maestro trasmette ai discepoli il suo atteggiamento filiale verso Dio.

Insegna loro la preghiera del "Padre nostro", come espressione della nuova comunione con Dio e segno distintivo della loro identità. ( Mt 6,9-13; Lc 11,1-4 )

La preghiera comprende sette domande nella redazione di Matteo e cinque in quella, forse più antica, di Luca; ma in realtà sotto diversi aspetti si chiede una sola cosa, l'unica necessaria: la venuta del regno di Dio in noi e nel mondo.

È la preghiera dei figli, che fanno proprio il progetto del Padre e si abbandonano totalmente a lui; è la preghiera degli umili di cuore, protesi verso una salvezza più grande di quella che si può programmare e costruire con le proprie mani.

174 Nelle parole del "Padre nostro" si può avvertire l'eco della preghiera ebraica, in cui si esprime l'anelito verso il futuro intervento di Dio: "Esaltato e santificato sia il suo grande nome, nel mondo che egli ha creato secondo la sua volontà; venga il suo regno durante la vostra vita …".2

Ma la preghiera di Gesù si presenta come una proposta di fede nuova e originale.

Qui di seguito ne viene offerta una parafrasi, utile per ritrovarne il senso originario: "Padre nostro, che sei al di sopra di tutto come il cielo, fa' che il tuo nome sia glorificato e riconosciuto santo.

Mostra davanti a tutti che tu solo sei Dio, radunando definitivamente il tuo popolo disperso e purificandolo dai suoi peccati con il dono del tuo Spirito. ( Ez 36,22-28 )

Venga in pienezza la tua regalità, che porta libertà, giustizia e pace.

Si compia il tuo disegno di salvezza in cielo e in terra.

Donaci fin d'ora il nostro pane futuro, un anticipo del convito del Regno; ( Lc 14,15 ) donaci il pane necessario per vivere oggi, come agli ebrei nel deserto davi la manna giorno per giorno: confidiamo in te e non vogliamo affannarci per il domani, per quello che mangeremo o per come ci vestiremo. ( Mt 6,31 )

Nella tua misericordia perdona i nostri peccati: anche noi siamo pronti a perdonare a chi ci ha fatto del male.

Non lasciarci soccombere nella tentazione; fa' che mai perdiamo la fiducia in te, così da non avvertire più la tua presenza e sentirci abbandonati.

Liberaci dal potere del maligno, che si oppone al tuo regno e ci dà la morte".

Pregare il Padre ci fa sperimentare che siamo figli e ci sollecita a vivere da figli: "Leva, dunque, gli occhi tuoi al Padre … che ti ha redento per mezzo del Figlio e dì: Padre nostro! …

Dì anche tu per grazia: Padre nostro, per meritare di essere suo figlio".3

175 Gesù prega a lungo e con intensità; rende i discepoli partecipi della sua vita di Figlio e lascia loro in consegna la preghiera del "Padre nostro".

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2 Qaddish
3 Sant'Ambrogio, I sacramenti, 5, 19