Catechismo degli Adulti

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Per noi obbediente fino alla morte di croce

Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. ( Mc 10,45 )

Mestro di Antonio e Onofrio Penna, Scene della Passione, XV sec.,
Altomonte Calabro ( Cosenza ), Chiesa di Santa Maria della Consolazione

La Passione di Gesù viene presentata in dodici scene: il tradimento di Giuda è il punto di partenza; l'immagine del Risorto chiude la sequenza.

Cinque formelle sono dedicate a scene del giudizio ( Gesù davanti a Anna, Caifa, Pilato, Erode e ancora Pilato ); cinque formelle sono dedicate a episodi della via dolorosa ( flagellazione, derisione, salita al Calvario, morte in croce, deposizione dalla croce ).

Il racconto non è ancora ridotto alla "via crucis", non insiste sulle sofferenze personali di Cristo, ma piuttosto sulla dimensione pubblica della passione e termina con la luce della risurrezione.

Cristo è protagonista solitario unicamente nella scena della risurrezione; nelle altre la sua figura è come immersa nella folla che gli si agita intorno.

Egli accetta la passione e la morte a favore della moltitudine e risorge come unico salvatore per tutti.

207 Affascinati dalla predicazione e dalle opere di Gesù, cominciamo a intuire l'identità misteriosa della sua persona.

Al di là degli insegnamenti e delle singole azioni, quel che più conta è il dono totale di sé, maturato durante tutta la vita e portato a termine nella Pasqua.

Attraverso l'esistenza terrena, la morte e la risurrezione, viene costituito per noi il Salvatore, che accogliendo e rivelando l'amore del Padre ci libera dal peccato e da ogni male.

A lui ci accostiamo con fiducia e da lui impariamo a donare noi stessi nel servizio disinteressato.

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