Catechismo degli Adulti

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Un ordine morale oggettivo

Cat. Chiesa Cat. 1749-1761

892 Contenuto

I precetti morali, in quanto riflettono il dinamismo stesso della vita proteso alla perfezione, esprimono un "ordine morale oggettivo",15 necessario sia per darsi un progetto di esistenza personale significativo sia per dare fondamento alla convivenza pacifica della società.

Sono determinanti per la valutazione morale delle singole azioni.

La moralità di un atto umano dipende innanzitutto dal suo contenuto, "ordinabile o meno a Dio" e alla "perfezione della persona".16

Non si deve fare il male morale perché ne venga il bene. ( Rm 3,8 )

893 Intenzione

L'intenzione soggettiva che si aggiunge all'azione non può riscattare un atto in se stesso disordinato: "Quanto agli atti che sono per se stessi dei peccati … chi oserebbe affermare che, compiendoli per buoni motivi, non sarebbero peccati?".17

L'eventuale intenzione soggettiva buona può al più attenuare la colpevolezza personale.

Viceversa l'intenzione è di grande importanza quando si tratta di qualificare ulteriormente un atto che in se stesso è buono o indifferente; in tal caso i comportamenti esteriori acquistano significato dall'atteggiamento interiore, dal cuore. ( Mt 15,19; Mc 7,20-21 )

894 Circostanze

Analogamente le circostanze che accompagnano un atto e le conseguenze prevedibili che derivano da esso non possono renderlo onesto se è in se stesso disordinato.

Possono però modificare la responsabilità personale, rendere disordinato un atto di per sé buono, aggravare ulteriormente un atto già in sé disordinato.

895 Il disordine intrinseco

Esistono atti intrinsecamente disordinati per il loro contenuto, indipendentemente dalle intenzioni e dalle conseguenze.18

Alcune azioni, come la bestemmia, l'apostasia, l'uccisione diretta di un innocente, i disordini sessuali, la falsa testimonianza, sono disordinate a prescindere dai danni o dai vantaggi che ne potrebbero derivare e dalle eventuali buone finalità di chi le compie.

896 La moralità di un atto umano dipende innanzitutto dal suo contenuto oggettivo, poi dall'intenzione soggettiva, dalle circostanze e dalle conseguenze.

Indice

15 Dignitatis Humanae 7
16 Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor 78
17 Sant'Agostino, Contro la menzogna, 8,18
18 Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor 80