Catechismo degli Adulti

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Coscienza e società civile

Cat. Chiesa Cat. 1782

922 Diritto alla libertà di coscienza

Nella cultura moderna si è affermata la distinzione tra dimensione politica e dimensione etico-religiosa.

Lo stato democratico, fatte salve le necessità dell'ordine pubblico, non interferisce nella sfera delle scelte personali.

Si tratta di un'evoluzione sostanzialmente positiva, conforme alla concezione cristiana dell'uomo.

Nessuno deve essere discriminato a motivo delle proprie convinzioni.

Gli uomini sono tenuti a cercare e ad accogliere la verità; ma devono farlo liberamente, attraverso l'educazione e il dialogo, secondo la loro dignità di persone e la loro natura sociale.12

La coscienza va rispettata anche quando sbaglia: ( Rm 14,3-4 ) "Bisogna tirar una linea, anzi un gran muro di separazione fra l'errore e l'errante, impugnando quello, e questo rispettando ed amando".13

È compito della Chiesa promuovere la formazione di coscienze adulte e responsabili, dando così un contributo prezioso al bene della stessa società civile.

È facile intuire quanto un robusto senso morale e una viva consapevolezza dei valori di dignità della persona, libertà, solidarietà, sacralità della vita, stabilità della famiglia giovino alla pacifica convivenza.

923 Obiezione di coscienza

La coscienza cristiana a volte contesta qualche legge particolare; non intende però contestare lo stato come tale, almeno quando è democratico e rispetta i diritti fondamentali della persona.

L'obiezione di coscienza, mettendo in luce i limiti e i rischi di qualche soluzione approvata dalla maggioranza, richiama l'attenzione sul fatto che non sempre ciò che è legale è anche morale, e in definitiva favorisce l'ulteriore crescita umana della società.

924 Gli uomini non devono essere forzati ad agire contro la propria coscienza né essere impediti di agire in conformità ad essa, purché rispettino l'ordine pubblico e la giustizia.

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12 Dignitatis Humanae 2;
Dignitatis Humanae 3
13 A. Rosmini, Apologetica, Prefazione