Catechismo degli Adulti

Indice

L'azione politica

Cat. Chiesa Cat. 1897-1917; 2234-2246

1102 Servizio per il bene comune

Molti diffidano della politica, preferiscono starsene fuori.

Altri vi entrano per affermare interessi personali o di parte.

Altri, infine, ne fanno una specie di messianismo, in grado di liberare l'uomo da tutti i suoi mali.

La Chiesa ha un'alta stima per la genuina azione politica; la dice "degna di lode e di considerazione",28 l'addita come "forma esigente di carità".29

Riconosce che la necessità di una comunità politica e di una pubblica autorità è inscritta nella natura sociale dell'uomo e quindi deriva dalla volontà di Dio.

D'altra parte essa indica i limiti della politica e vigila perché non diventi invadente o addirittura totalitaria.

Questa sua posizione è in continuità con quanto al riguardo insegna la Bibbia.

1103 Nella cultura dell'antico oriente, il re veniva adorato come un dio, una manifestazione della divinità suprema.

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Secondo la Bibbia, invece, i governanti sono soltanto servitori di Dio per il bene del popolo, sottoposti anch'essi alla legge morale e al giudizio esigente del Signore.

Così essa si esprime: "Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, governanti di tutta la terra …

La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; poiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge, né vi siete comportati secondo il volere di Dio" ( Sap 6,1.3-4 ).

"Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio" ( Mc 12,17 ).

"Non c'è autorità se non da Dio … Essa è al servizio di Dio per il tuo bene.

Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male.

Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza"
( Rm 13,1.4-5 ).

Occorre pregare "per tutti quelli sta stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità" ( 1 Tm 2,2 ).

Lo stato assume un volto demoniaco quando, dimentico del suo ruolo sussidiario di servizio, diventa totalitario e prende il posto di Dio: "Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo …

Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande" ( Ap 13,1-2 ).

In situazioni del genere ai cristiani si impone il dovere della resistenza.

1104 Secondo la dottrina della Chiesa, l'autentica azione politica è servizio per il bene comune, con trasparenza e competenza.

Il bene comune di una popolazione consiste "nell'insieme di quelle condizioni di vita sociale, con le quali gli uomini, la famiglia e le associazioni possono ottenere il conseguimento più pieno e più spedito della loro perfezione".30

Comprende i diritti fondamentali della persona, i valori morali e culturali che sono oggetto di generale consenso, le strutture e le leggi della convivenza, la prosperità e la sicurezza.

La sua figura storica complessiva è mutevole e va ridisegnata continuamente, secondo le esigenze della libertà e della solidarietà.31

È in funzione di esso che esiste la comunità politica; ad esso tutti devono contribuire con impegno perseverante e deciso.

1105 La partecipazione dei cittadini

I cittadini sono nello stesso tempo destinatari e protagonisti della politica.32

Sono obbligati in coscienza a osservare le leggi giuste e a pagare le tasse.

Hanno il diritto-dovere di approvare l'ordinamento politico, di eleggere i governanti e di controllare il loro operato.

Inseriti nelle comunità intermedie e nelle associazioni, partecipano alla gestione di numerosi servizi, specie nei settori dell'educazione, della cultura, della sanità e dell'assistenza.

1106 L'autorità pubblica

Se tutti devono cooperare all'attuazione del bene comune, alcuni però hanno la funzione di coordinare e dirigere ad esso le molteplici energie: sono i detentori della pubblica autorità.33

La legittimità di un governo si misura dalla capacità di rispettare e sostenere i diritti delle persone e dei soggetti sociali intermedi.

Il potere deve essere esercitato per il popolo e con il popolo: l'autorità è "vicaria della moltitudine".34

Ovviamente la possibilità di partecipazione è diversa secondo le condizioni culturali e le situazioni storiche.

D'altra parte è necessario un governo della società che non si limiti a mediare gli interessi particolari, ma sappia inquadrare il pluralismo entro regole precise e guidarlo verso obiettivi storici concreti.

Quanto all'esercizio dell'autorità, governano rettamente coloro che "non guardano in sé il potere del grado, ma l'uguaglianza di condizione e non godono nel fare da superiori, ma nel fare del bene agli altri".35

Cat. Chiesa Cat. 2442

1107 Coerenza e unità dei cristiani in politica

Ai fedeli laici, occupati nella gestione della cosa pubblica, la Chiesa ricorda il dovere della coerenza con la visione cristiana della vita.

A volte la necessità di tutelare efficacemente qualche valore fondamentale comporta anche la loro unità organizzata.

Ma l'unità politica di programma e di partito, a differenza della coerenza, non è per i cattolici un'esigenza assoluta e costante.

Sulla base di prospettive culturali ed esperienze operative diverse, possono legittimamente arrivare a scelte diverse, pur condividendo la stessa fede, il riferimento alla dottrina della Chiesa e la sincera dedizione al bene comune.

In ogni caso dai cristiani ci si aspetta che siano esemplari per rigore morale, attenzione alla gente, spirito di servizio, professionalità.

È legittimo avere diverse visioni del bene comune, ma non è mai lecito subordinarlo all'interesse proprio o di partito.36

1108 "La comunità politica e l'autorità pubblica hanno il loro fondamento nella natura umana e perciò appartengono all'ordine stabilito da Dio" .37

Tutti i cittadini devono prendere parte in qualche modo all'attività politica, intesa come servizio al bene comune.

La pubblica autorità ha il compito di guidare e coordinare, nel rispetto dei diritti delle persone e delle comunità intermedie.

Indice

28 Gaudium et Spes 75
29 Paolo VI, Octogesima adveniens 46
30 Paolo VI, Octogesima adveniens 46
31 Gaudium et Spes 78
32 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 42
33 Gaudium et Spes 4
34 San Tommaso d'Aquino, Somma Teologica, I-II, q. 90, a. 3
35 San Gregorio Magno, Commento al libro di Giobbe, 21, 15, 22
36 Gaudium et Spes 75
37 Gaudium et Spes 74