Catechismo degli Adulti

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Per l'itinerario di fede

Riflettere e interrogarsi

La fede nella vita eterna è una delle verità che oggi rimane più in ombra nella cultura e anche nella coscienza di molti cristiani.

Eppure senza questa prospettiva è impossibile illuminare l'intera vicenda umana.

Solo alla luce della Pasqua di Cristo si può comprendere nella sua pienezza il dono della vita, l'amore fedele di Dio, le sue promesse di salvezza definitiva.

- Quali sono i modi più diffusi di pensare intorno alla morte e alla condizione dopo la morte?

Quale luce può venire dalla fede cristiana?

- Come la fede nella vita eterna può essere per un cristiano motivo di impegno nel bene, criterio di giudizio, sorgente di speranza?

Ascoltare e meditare la Parola

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si sederà sul trono della sua gloria.

E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.

Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi".

Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?

Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?

E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?".

Rispondendo, il re dirà loro: "In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".

Poi dirà a quelli alla sua sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".

Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?".

Ma egli risponderà: "In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me".

E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna. ( Mt 25,31-46 )

Si può leggere anche:

( Sap 2,24-3,8 ) Sopravvivenza e retribuzione dei defunti.

( Mc 12,18-27 ) Dio dei viventi, non dei morti.

( Gv 6,35-51 ) La comunione di vita con il Signore è più forte della morte.

( 2 Cor 5,6-10 ) Dal Signore Gesù la retribuzione e la vita per sempre.

Quando saranno compiuti tutti i nostri desideri, cioè nella vita eterna, la fede cesserà.

Non sarà più oggetto di fede tutta quella serie di verità che nel Credo si chiude con le parole: "vita eterna. Amen".

La prima cosa che si compie nella vita eterna è l'unione dell'uomo con Dio.

Dio stesso, infatti, è il premio ed il fine di tutte le nostre fatiche: "Io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà molto grande" ( Gen 15,1 ).

Questa unione poi consiste nella perfetta visione: "Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a faccia" ( 1 Cor 13,12 ).

La vita eterna inoltre consiste nella somma lode, come dice il profeta: "Giubilo e gioia saranno in essa, ringraziamenti e inni di lode" ( Is 51,3 ).

Consiste ancora nella perfetta soddisfazione del desiderio. Ivi infatti ogni beato avrà più di quanto ha desiderato e sperato.

La ragione è che nessuno può in questa vita appagare pienamente i suoi desideri, né alcuna cosa creata è in grado di colmare le aspirazioni dell'uomo.

Solo Dio può saziarlo, anzi molto al di là, fino all'infinito.

Per questo le brame dell'uomo si appagano solo in Dio, secondo quanto dice Agostino: "Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è senza pace fino a quando non riposa in te".

( San Tommaso d'Aquino, Opuscoli teologici, Conferenze sul Credo, 2 )

Pregare e celebrare

Alleluia. Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'Onnipotente.

Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello; la sua sposa è pronta. ( Ap 19,6-7 )

Noi ti lodiamo, o Dio, concedici l'eternità per poter annunziare la tua gloria.

O eterno e semplicissimo Signore, la storia intera non ha ancora finito di ripetere l'unico Nome che non riesce a contenere.

Sullo slancio dell'eternità, gli angeli hanno cominciato a dire: Santo, Santo, Santo, Signore che sei oltre ogni universo.

I cieli e la terra traboccano delle tue meraviglie.

Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono alla tua lode; la santa Chiesa proclama la tua magnificenza; ma tutti insieme non sono giunti a ripetere la vastità incandescente del Nome rivelato.

Tu sei colui che è Padre dell'Unico Figlio nello Spirito Santo.

O Cristo, solo in te dimora la Gloria, nella carne che hai preso dalla Vergine Madre.

Vincitore d'ogni limite, tu hai aperto ai credenti il Regno dei cieli.

Tu che siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre, sei la nostra Parola, o parola di Dio.

In te comprendiamo ciò che è prima e dopo il nostro spazio mortale, quello spazio in cui ti sei incarnato per colmarlo di ogni pienezza.

Soccorri i tuoi figli, Signore, perché sappiano raggiungere l'immensità del Nome.

Facci partecipi della Gloria nell'assemblea dei santi.

Rendi eloquente il tuo popolo, Signore, perché ogni giorno ti benedica e ti lodi per sempre.

Degnati oggi, Signore, di redimerci dal nostro peccato.

Sia sempre con noi la tua rivelazione, perché in te speriamo.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi.

Tu sei la nostra risorsa; non saremo confusi in eterno. Amen.

Professare la fede

- Tutti gli uomini ricevono immediatamente dopo la morte la retribuzione eterna, in un giudizio particolare ad opera di Cristo, giudice dei vivi e dei morti.

- Dio "vuole che tutti gli uomini siano salvati" ( 2 Tm 2,4 ) e per lui "tutto è possibile" ( Mt 19,26 ).

La Chiesa prega perché nessuno si perda.

- "Noi crediamo che la moltitudine delle anime, che sono riunite attorno a Gesù e a Maria in paradiso, forma la Chiesa del cielo, dove esse nella beatitudine eterna vedono Dio così com'è …, intercedendo per noi e aiutando la nostra debolezza con la loro fraterna sollecitudine" ( Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 29 ).

- La professione della nostra fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, e nella sua azione creatrice e salvifica, culmina nella proclamazione della risurrezione dei morti alla fine dei tempi e della vita eterna.

- Il regno di Dio giungerà alla sua pienezza alla fine dei tempi: i giusti regneranno con Cristo per sempre, glorificati in corpo e anima; l'universo sarà trasformato; Dio sarà "tutto in tutti" ( 1 Cor 15,28 ).

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