Io ho scelto voi

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Il "saggio" osserva, riflette e giudica

Madre che nutre il bambino, Babilonia, III millennio a.C.

La vita non si improvvisa.

Ci sono situazioni ed esperienze che portano verso il bene e verso una vita armoniosa; altre invece conducono al male, concorrono a determinare un'esistenza votata alla distruzione.

È saggio chi non pretende di inventarsi la vita da solo, ma sa fare tesoro dell'esperienza altrui.

"L'insegnamento del saggio è fonte di vita per evitare i lacci della morte.

Va' con i saggi e saggio diventerai, chi pratica gli stolti ne subirà danno" ( Pr 13,14.20 ).

La ricerca della vera vita non si muove tuttavia solo su vie indicate da altri.

Richiede anche che ciascuno cominci a riflettere sulle proprie esperienze, a valutarle con intelligenza.

Chi avanza con queste accortezze è previdente; è sciocco, invece, chi si butta sulle prime cose che capitano, a costo di sciupare ciò che ha di più prezioso nella vita.

"L'accorto agisce sempre con riflessione, lo stolto mette in mostra la stoltezza.

L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano" ( Pr 3,16; Pr 22,3 ).

Traguardo ideale è l'uomo riflessivo, capace di valutare in ogni momento la portata morale delle proprie scelte, per fare il bene e fuggire il male.

"La strada degli uomini retti è evitare il male, conserva la vita chi controlla la sua via" ( Pr 16,17 ).

Esperienza, riflessione e capacità di valutare le scelte sono pure la strada per ben orientare i rapporti con gli altri.

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