Io ho scelto voi

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Gesù e gli avversari

Un messaggio tanto aperto e un atteggiamento così sconcertante irritano notabili del tempo, grandi sacerdoti e soprattutto alcuni appartenenti al movimento dei farisei Contro Gesù si levano critiche dure: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori" ( Mt 11,19 ); "Costui riceve i peccatori e mangia con loro" ( Lc 15,2 ).

L'accusa più pesante è che questo maestro lascia che i discepoli trasgrediscano la grande legge del sabato, anzi accantona egli stesso questa legge per guarire in giorno di sabato persone malate.

Non si era tentato di rendere più umana una legge tanto esigente, ampliando l'elenco di azioni che in quel giorno erano permesse?

Gesù, però, supera ogni limite.

La spirale dell'opposizione si va stringendo.

Per uscirne fuori, gli basterebbe fare un'autocritica.

Giotto, La cacciata dei mercanti dal Tempio

Ma, come Giovanni che lo ha preceduto, egli non è "una canna sbattuta dal vento" ( Mt 11,7 ), e perciò continua a seguire la sua strada, pronto a pagare con la vita il prezzo della fedeltà alla missione intrapresa.

Eppure la sua coerenza così totale e perseguita fino all'estremo non sconfina mai in una chiusura sprezzante.

Anche quando ascoltiamo sulle sue labbra invettive infuocate ( Mt 23,1-36 ), non si tratta mai di amarezza risentita, ma dell'appassionato assalto per far breccia in cuori che si chiudono alla sua parola.

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