Io ho scelto voi

Indice

Giuseppe Moscati

Un medico che intende la professione come offerta della propria vita a Dio nei fratelli; un cristiano che sa trovare la strada della santità dentro l'attività professionale.

Sono il dolore e la croce degli uomini il luogo in cui la vita di questo medico napoletano - vissuto tra il 1880 e il 1927 e proclamato santo nel 1987 - diventa strumento della presenza di Dio nel mistero della sofferenza.

Nell'ospedale, nei quartieri poveri della città, nelle case arroccate sulle pendici del Vesuvio si prolunga e si perpetua ogni giorno l'incontro con il Signore Gesù che, la mattina presto, Giuseppe Moscati vive nell'Eucaristia, dove attinge la forza dell'Amore.

Lì trova nuova motivazione la ricerca di impegno professionale e di competenza scientifica, che egli ritiene indispensabili per un medico che voglia seriamente incontrare gli uomini nelle loro miserie.

Spontaneo, aperto, "fresco" e gioviale nel cuore e nelle espressioni, ama ripetere: "Amiamo il Signore senza misura, vale a dire: senza misura nel dolore e senza misura nell'amore".

Non potendo dedicarsi più di tanto al silenzio e alla solitudine contemplativa, a causa della grande mole di lavoro di cui si fa carico, sceglie di andare incontro a Dio sulle strade dell'uomo, "passando per le vie e beneficando e sanando tutti", a imitazione di Gesù.

"Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo, in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini sono passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell'eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per salire più in alto, se si dedicheranno al bene".

Indice